Di Virgilio, Parma 3 maggio 2023 – E’ nei giorni scorsi che il Senato della Repubblica, il 13 aprile 2023, ha approvato il disegno di legge, d’iniziativa del Governo con all’interno l’emendamento relativo all’attuazione dei commi 2-quater e 2-quinques a definire le modalità di certificazione del Decreto legge 24 febbraio 2023 n 13.
Con il seminario on line “Il mercato dei crediti di carbonio: strumento per la sostenibilità ambientale o "favola" della finanza verde?”, organizzato da SSML San Domenico – Istituto di Grado Universitario – i qualificati relatori intervenuti hanno portato un copioso contributo per comprendere le dinamiche che si svilupperanno sulla base degli orientamenti dell’Unione Europea e dei Paesi occidentali più in generale, per alleggerire il peso dei Gas Serra e della CO2 nello specifico.
A moderare l’incontro è stato chiamato il Direttore de “La Nuova Bussola Quotidiana", Dott. Riccardo Cascioli, che ha guidato il seminario con precisione cronometrica, come indicato dal Professor Daniele Trabucco, il deus ex machina di questo tipo di iniziative d’alta informazione.
Ad inaugurare l’evento è la Professoressa Adriana Bisirri (International Campus) che ai saluti di prassi aggiunge le conoscenze, acquisite anche tramite l’associazione ambientalista fondata sin dal 1995, che si rafforzano l’ampio scetticismo espresso da molti esponenti della comunità scientifica.
La Professoressa Daniela Di Paola (Vice-direttrice della rivista scientifica di fascia A "AmbienteDiritto.it") ringrazia Daniele Trabucco per la nuova occasione concessa di mettersi in discussione e porre a confronto idee liberamente.
La dottoressa Sandra Mella (Consigliera comunale di Belluno), ai saluti istituzionali aggiunge le personali preoccupazioni per l’enorme interesse che gira attorno all’argomento. Aggiunge che palesi segnali portano a ritenere che ci si possa avvicinare alla adozione di modalità analoghe ai “Crediti Sociali” cinesi. L’evoluzione della Robo Bank in Robo Carbon Bank , il secondo istituto dei Paesi Bassi, ne è indirettamente la conferma, soprattutto dopo che nella compagine sociale è entrato anche Bill Gates con Microsoft, reinventandosi quindi per puntare tutto sulla transizione ecologica, sbandierando crisi ambientale, riscaldamento globale e cambiamento climatico.
Ai saluti introduttivi si aggiungono anche quelli del cavalier Francesco Pingitore (Presidente della III Commissione consiliare-Consiglio comunale di Belluno), il quale ha invitato a pensare al nostro “verde” abbattendo però le “barriere ideologiche”.
Infine ha inteso dare testimonianza della vicinanza all’Istituto organizzatore e alle tematiche trattate anche Stefano Balbinot di “casartigiani” bellunese.
Aprendo il dibattito, il moderatore Riccardo Cascioli, sottolinea come si debba mantenere ben distinti i significati dei termini quali, inquinamento, cambiamento climatico e CO2.
Il primo intervento in programma è di Claudio Antonelli (Vice Direttore del quotidiano "La Veritá") il quale esplora gli ETS concentrandosi in particolare sui fattori inflattivi e sull’intera impalcatura di questi prodotti finanziari.
Nel 2021 – riferisce il giornalista - Diego Kanzig preannunciava quello che in effetti sarebbe accaduto: enorme aumento dei costi energetici e maggiore prezzo al consumo. Una ipotesi talmente interessante che la Lagarde (BCE ndr) riconobbe un premio al giovane ricercatore per l’interessante ricerca. Ma pochi mesi dopo, la stessa Lagarde, in un discorso sulla transizione ecologica smentisce sé stessa. Antonelli quindi esplica dettagliatamente le cause che hanno condotto all’incremento dell’inflazione nei paesi occidentali, molto dovuto all’incremento del valore degli Hedge Fund che da 200 mld sono passati a 800 mld di $ in soli due anni. Un ulteriore fattore di preoccupazione sta nel fatto che il Parlamento Europeo è al lavoro per portare gli ETS dalle aziende ai proprietari e agli affittuari di case, con costi che, nel 2027, potrebbero giungere a +250€/anno e a almeno +10 cent/litro per i carburanti.
Il rischio reale, chiosa Antonelli, è la deindustrializzazione del continente europeo.
Ludovico Fuci (Già Generale della Guardia di Finanza) si domanda se gli aumenti di temperatura siano imputabili esclusivamente all’uomo. Non vi è evidenza scientifica, sottolinea il generale della GDF, che il surriscaldamento globale sia imputabile alla CO2, che è, peraltro, componente naturale della atmosfera terrestre. Mentre è cosa diversa riguardo alle correlazioni tra attività antropica e i “Gas Serra”. La soluzione che propone è una detassazione per quelle aziende che riducono l’emissione di sostanze inquinanti e non solo relativamente alla CO2.
Il Professor Andrea Meneghel (SSML/Istituto ad Ordinamento universitario "san Domenico" di Roma/Polo territoriale "Unidolomiti" di Belluno), con l’ausilio di slide, esplora i crediti di carbonio e le prospettive. La proiezione che si può immaginare vede le prospettive griffate WEF (World Economic Forum). Un problema evidente sta nel fatto che la finanza speculativa rappresenta un valore di 10 volte superiore a quello mondiale e i privati, che detengono queste ricchezze, perseguono e difendono i propri interessi anche attraverso la “cultura”. Tra gli obiettivi a medio termine (2050) si prospetta l’azzeramento della CO2.
Conclude l’intervento con lo “Spettro delle posizioni” che in breve sintesi vede ai due estremi le posizioni :“Non esiste il cambiamento climatico” e “Ogni altra questione deve essere subordinata alla protezione del clima” con un’ampia area sconosciuta compresa tra le posizioni intermedie “E’ Difficile da dimostrare l’origine antropica dei CC” e “Tutti dovremmo assumere una posizione di responsabilità sul clima”
E’ quindi chiamato a intervenire il dottor Lamberto Colla (Laurea statale in Scienze agrarie e direttore del quotidiano on line "La Gazzetta dell'Emilia") che entra nell’aspetto più specificamente tecnico dei Carbon Credits. Il suo intervento prende il via con una provocazione riguardo all’obiettivo dell’azzeramento della CO2 considerando che la anidride carbonica, detta anche biossido di carbonio, viene emessa dalle piante e dai boschi in maniera cospicua durante le ore notturne per l’assenza di attività di fotosintesi clorofilliana per la mancanza di luce. Un credito di carbonio o carbon credit è un certificato negoziabile, ovvero un titolo equivalente ad una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita grazie ad un progetto di tutela ambientale realizzato con lo scopo di ridurre o riassorbire le emissioni globali di CO2 e altri gas ad effetto serra.
Il credito di carbonio viene scambiato per compensare l'emissione di una tonnellata di anidride carbonica equivalente, attraverso la realizzazione di un progetto di sviluppo con certificazione da parte di un Ente di terza parte.
Dopo i dettagli tecnici il dottor Colla, convinto sostenitore della teoria che non vede nell’attività umana l’unico e più importante responsabile del surriscaldamento atmosferico, richiama le ricerche circa le responsabilità dell’inclinazione dell’asse terrestre e il documento sottoscritto da 500 scienziati mondiali, 150 dei quali Italiani (Zichichi, Franco Prodi e Ricci ad esempio) che sottolineano che "Non c'è una emergenza climatica"."Il riscaldamento globale antropico - scrivono i firmatari e riportato dall’ANSA — è una congettura non dimostrata e dedotta solo da alcuni modelli teorici climatici. La letteratura scientifica recente ha messo sempre più in evidenza l'esistenza di una variabilità climatica naturale legata soprattutto ai grandi cicli millenari, secolari e pluridecennali dell'attività solare e della circolazione oceanica, che sono stati responsabili di altri periodi caldi degli ultimi 10.000 anni". Per i firmatari, "il cosiddetto consenso scientifico a favore del contributo antropico non sussiste, essendovi invece una notevole variabilità di opinioni tra gli specialisti del settore, climatologi, meteorologi, geologi e geofisici". "E' scientificamente poco realistico - prosegue l'appello - individuare nelle emissioni umane praticamente l'unica causa del riscaldamento osservato dal secolo passato ad oggi e, quindi, le previsioni allarmistiche per il prossimo futuro dedotte da modelli climatici proponenti tale ipotesi non sono credibili".
In conclusione espone i dati dei periodi siccitosi che a partire dal 1700 sono stati registrati in Italia e Europa.
L’ultimo intervento della giornata di studi è assegnato al professor Aldo Rocco Vitale, (professore a contratto di Bioetica presso l’Ateneo pontificio “Regina Apostolorum” di Roma)
E’ indubbio, sottolinea il professore, che in questo contesto viene utilizzato il medesimo paradigma comunicativo utilizzato in pandemia.
Il contesto è quindi identificabile da: Scientismo, Tecnicismo e Mercatismo.
In sintesi solo le “scienze” sono legittimate a discutere sull’argomento e il tecnicismo, ossia i tecnici delle scienze legittimate sono, a loro volta, gli unici soggetti legittimati a parlarne e infine tutto può essere ridotto al mercato e quindi esposto a un valore economico.
Il passaggio al quale stiamo assistendo è quindi dal Diritto dell’Ambiente, all’Ambiente del Diritto.
La questione del diritto si può approcciare in due modi:
- formalisticamente o
- Onto-Assiologicamente
In sintesi il passaggio che stiamo vedendo è che dai Crediti di Carbonio si passerà ai Crediti Sociali come anticipato anche dalla dottoressa Mello.
Cultura e controllo sociale sono allineati a governare il sistema sociale con il rischio, sempre più reale, che si possa giungere a vedere assegnati crediti di carbonio individuali che, esauriti, l’individuo si dovrebbe fermare (Lockdown personale). L’amministrazione comunale di Bologna, dallo scorso autunno, ha infatti messo in campo una APP (scaricabile in via volontaria) che assegna punteggi e li sottrae in ragione dei comportamenti dei titolari dell’applicazione. E’ un meccanismo molto simile al sistema dei crediti sociali cinesi.
Una prospettiva dichiarata “Aberrante” dal professor Vitale, il quale conclude che le conseguenza ipotizzabile è l’inversione assiologica; una “Società della Sorveglianza” e il passaggio dallo Stato di Diritto al Diritto dello Stato.
LINK Utili
https://www.byoblu.com/2022/04/29/rabo-carbon-bank-la-banca-che-controlla-le-tue-emissioni-di-co2/
https://economics.northwestern.edu/people/directory/diego-kaenzig.html