“Un’importante porzione del territorio appenninico della regione Emilia-Romagna, assieme al versante toscano, ha saputo generare crediti di sostenibilità da foreste certificate, primo caso in Italia, mettendoli a disposizione di aziende impegnate in programmi virtuosi di responsabilità sociale d’impresa. Esprimiamo grande soddisfazione per questo traguardo che sta per essere riconosciuto anche a livello nazionale” è quanto dichiara Barbara Lori, assessora regionale Parchi e Forestazione, Programmazione territoriale e paesaggistica.
LA NOVITA’
“Oltre al taglio della legna i boschi offrono numerosi servizi e benefici alle comunità, vicine e lontane – spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano -: la capacità di regimare l’acqua, di ospitare la biodiversità, di catturare la CO2 dall’atmosfera. Questi servizi ecosistemici, opportunamente certificati, sono stati acquistati da imprese grandi e piccole, locali e non, che hanno deciso volontariamente di sostenere il nostro progetto di miglioramento della gestione delle foreste”.
“Ecco la grande novità – prosegue Giovanelli -: da oggi i proprietari forestali che hanno aderito e attuano buone pratiche di gestione delle foreste (per ora gli usi civici e in futuro anche privati) riceveranno un compenso non perché vendono un prodotto del bosco (legna, castagne o funghi…), ma per il fatto esclusivo di gestire quel bosco in maniera sostenibile. E’ una vera rivoluzione culturale che farà nascere in Appennino innovativi modelli di gestione delle foreste, accanto a boschi cedui dove si potrà continuare a tagliare legna in modo tradizionale. Riconoscere e tutelare i diversi valori del bosco è un beneficio a favore di tutta l’umanità”.
I PROPRIETARI ASSICURANO LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE FORESTE DELLA RISERVA DI BIOSFERA E LE IMPRESE LI SOSTENGONO
“Il gruppo di proprietari e gestori di boschi ora certificati è attualmente composto da 13 membri per una superficie complessiva di 10.315 ettari. In futuro altri proprietari potranno aderire. Attraverso la piattaforma dedicata alla compravendita dei crediti di sostenibilità, il gruppo ha messo sul mercato volontario i crediti generati da foreste certificate per la gestione forestale sostenibile. Le imprese che hanno comprato i crediti – dettaglia Willy Reggioni, responsabile del Servizio conservazione natura del Parco nazionale - sono aziende di servizi, studi di professionisti, organizzatori di eventi e imprese operanti in settori molto differenti. Un credito di sostenibilità corrisponde ad 1 tonnellata di CO2 equivalente evitata o assorbita, ma porta con sé anche il valore di altri servizi ecosistemici erogati dalle foreste a nostro beneficio, tra cui la conservazione della biodiversità, la regimazione delle acque e la conservazione del suolo, Ogni credito generato ha un valore economico di 40,26 euro”.
“I boschi – aggiunge Elio Ivo Sassi, consigliere del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e consigliere delegato della Provincia di Reggio Emilia per le Aree interne e la Montagna - producono paesaggio, bellezza, ristoro a livello spirituale, luoghi dove praticare sport, produzione di piante, funghi, erbe spontanee che sono anche queste comunque funzionali al benessere dell’uomo. Tutte queste attività fino ad oggi venivano fornite gratuitamente e i proprietari dei boschi non ricevevano nulla in cambio. Da qui l’impegno a gestire il bosco in maniera sostenibile, affinché sia più sicuro per le generazioni future, meno esposto al rischio dei cambiamenti climatici, con remunerazione dei proprietari, per la prima volta”.
I crediti di sostenibilità, che non vanno confusi con i crediti di carbonio, provengono esclusivamente da foreste pianificate e certificate secondo gli attuali standard e procedure internazionali. Inoltre queste foreste sono interamente comprese nella Riserva Uomo e biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano.
LA PAROLA ALLE AZIENDE
“Abbiamo deciso di acquistare i crediti di sostenibilità su base volontaria per dare coerenza e concretezza alla nostra responsabilità sociale d’impresa – spiega Marco Formentini, titolare dell’azienda vicentina Ambiente, lavoro, salute – avendo compreso l’importanza di sostenere la gestione sostenibile e responsabile delle foreste dell’Appennino tosco-emiliano quale azione di contrasto alla crisi climatica e rafforzamento della loro produzione di servizi ecosistemici. Con i crediti di sostenibilità acquistati intendiamo inoltre compensare le emissioni di CO2, connesse al nostro lavoro, che ancora, nonostante il nostro impegno alla riduzione, non siamo in grado di eliminare del tutto”.