A pochi giorni dal convegno riguardante la nuova modalità commerciale " IL NEGOZIO DIFFUSO OPERAZIONE DOWNTOWN " , ideata dagli autori di SINESTESIA FRA LE ARTI, per offrire una risposta plausibile alla rigenerazione urbana di centri storici e borghi, accomunati dal problema di tanti negozi chiusi , è stata realizzata in una forma paradigmatica presso il grandhotel Regina a Salsomaggiore.
L'iniziativa ha avuto inoltre la collaborazione dell'associazione Dalla parte del Consumatore, della Gazzetta dell'Emilia e dell'Aps Parmaoperart. La situazione favorevole allo svolgimento dell'iniziativa si è presentata col raduno interregionale dei bersaglieri, organizzato dal tenente Franco Medici, che ha accolto con entusiasmo la proposta, intesa anche come arricchimento dell' offerta turistica del raduno stesso.
SINESTESIA FRA LE ARTI ha privilegiato il gusto, quale tematica merceologica caratterizzante , per concentrare l'interesse del pubblico e offrire assortimenti di prodotti selezionati, in grado di identificare e promuovere tipologie omogenee e per questo motivarne l'acquisto.
In attesa che i proprietari immobiliari mettano a disposizione i loro locali commerciali, gli autori del progetto Cristina Servini e Igam Ussaro hanno voluto esperire questo test, soprattutto per valutare l'interesse degli espositori, quale asset fondamentale per la sostenibilità del progetto. Seppur di breve durata l'evento, che è stato interrotto per la tragica ed improvvisa scomparsa del sindaco di Soragna Matteo Concari, ospite istituzionale del raduno dei bersaglieri, la prova del negozio diffuso ha confermato la sua validità sotto l'aspetto commerciale, con soddisfazione economica per gli espositori e favore del pubblico che ha potuto acquistare prodotti biologici alimentari d'eccellenza a prezzi convenienti e disintermediati, direttamente dai produttori.
Il test ha permesso anche di valutare i vantaggi nell'effettuare questo tipo di operazioni all' interno di ambienti confortevoli, sicuri e accoglienti piuttosto che nelle forme mercatali all' aperto.
Gli autori hanno constatato quanto sia necessario un continuo sostegno comunicativo del progetto, che sia supportato anche dalla comunità imprenditoriale e istituzionale della città, perché per quanto ci si adoperi in tal senso, ancora si conosce troppo poco e in modo pregiudizioso e superficialmente degli effetti benefici che le comunità potrebbero ricavarne se agissero in modo coeso.
Si è purtroppo ancora troppo legati a modelli commerciali apparentemente collaudati nella loro resa puramente venale, a discapito della valorizzazione anche "estetica e culturale" di un territorio, del comfort e della funzionalità offerta da contesti attrezzati e previsti dal NEGOZIO DIFFUSO.