Parma, 19 Gennaio 2022 – È di 120 mila euro in più rispetto al 2021 (per un totale di 1,5 milioni di euro) la cifra che la Bonifica Parmense stanzierà quest’anno per gli interventi a tutela dei comprensori montani e a difesa dei distretti collinari sottesi di competenza consortile: l’importo – approvato in occasione dell’ultimo Cda dell’ente alla presenza della presidente Francesca Mantelli, del vice presidente Giovanni Grasselli, dei revisori, della dirigente amministrativa Gabriella Olari e dei membri del Consiglio e delle amministrazioni comunali locali – è stato confermato a margine della relazione di bilancio preventivo presentata dal direttore generale Fabrizio Useri, che ha sottolineato come “quest’ulteriore impegno da parte del Consorzio evidenzia quanto l’ente mantenga elevata l’attenzione alla tutela dei territori montani e alla cura delle comunità dei cittadini che vi risiedono”.
Gli ulteriori fondi che la Bonifica Parmense metterà a disposizione del distretto collinare e montano (un territorio vasto oltre 220 mila ettari) contro il dissesto idrogeologico per l’anno 2022 vanno così ad aggiungersi alle numerose attività e azioni che l’ente consortile seguita a portare da tempo avanti per la messa in sicurezza dei territori appenninici e pedemontani, tra cui: il progetto Difesa Attiva Appennino che, dal 2012 ad oggi, ha superato il traguardo dei mille interventi di messa in sicurezza effettuati in difesa delle aziende agricole locali e vedrà anch’esso un incremento dei fondi per il 2022 di aggiuntivi 20 mila euro; il servizio S.O.S. Bonifica, grazie al quale gli escavatori consortili si rendono disponibili alle amministrazioni comunali per la cura e la manutenzione delle strade vicinali e la regimazione delle acque di cunette e fossi di scolo; i lavori effettuati dalle maestranze consortili nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per 2 milioni e 800 mila euro e che, grazie ai 27 interventi effettuati dall’ente, ha posto o porrà in sicurezza in breve periodo il potenziale agricolo delle aziende locali nei territori montani di: Albareto, Bardi, Berceto, Borgo Val di Taro, Calestano, Fornovo di Taro, Langhirano, Neviano degli Arduini, Pellegrino Parmense, Solignano, Terenzo, Tizzano Val Parma, Tornolo, Varano de’ Melegari.
“Ringrazio sentitamente la Regione Emilia-Romagna per le importanti risorse messe a disposizione con il Psr – ha evidenziato la presidente Francesca Mantelli – e ringrazio in particolare il personale degli uffici consortili per la rilevante operatività svolta nel portare a compimento l’intero processo amministrativo e tecnico dietro ogni singolo intervento sul territorio, contribuendo marcatamente alla salvaguardia delle attività agricole della nostra montagna”.
[Foto allegate: un escavatore della Bonifica Parmense operativo nel territorio montano tra la Val Baganza e la Val Taro; una immagine dei vertici consortili, da sinistra: la presidente Francesca Mantelli e il direttore generale Fabrizio Useri]