Piacenza, 11 novembre 2021 - Decarbonizzazione, elettrificazione dei consumi, economia circolare ed efficienza energetica gli asset portanti del Piano Industriale al 2030 di Iren che prevede un Ebitda atteso pari a 1,8 miliardi di euro, un utile netto di 500 milioni di euro e l’ingresso di 7.000 nuovi lavoratori.
“Con 12,7 miliardi di investimenti previsti al 2030, Iren sarà in grado di raddoppiare il proprio business ottenendo un Ebitda atteso pari a 1,8 miliardi di euro e un utile di 500 milioni di euro, grazie anche all’ingresso nel perimetro del Gruppo di 7.000 nuovi lavoratori”.
È quanto afferma Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato di Iren nel presentare il nuovo Piano Industriale del Gruppo al 2030 il cui “impianto strategico poggia le basi su tre pilastri quali la transizione ecologica, la qualità del servizio e la territorialità”.
Un piano industriale, per la prima volta esteso a 10 anni, coerente con i principali macro-trend di settore ovvero la decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili, l’economia circolare, l’efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse naturali. “L’ambizione di Iren, secondo quanto affermato dal Presidente Renato Boero, è essere il partner preferenziale per cittadini e pubbliche amministrazioni, imporsi come leader nella transizione ecologica ed essere la prima scelta degli stakeholder per i massimi livelli di qualità del servizio offerto”.
La strategia industriale è fortemente integrata con la strategia di sostenibilità: circa l’80% degli investimenti sarà “sostenibile” e circa il 61% sarà destinato allo sviluppo per favorire la crescita dimensionale del Gruppo, di cui 1,6 miliardi destinati all’innovazione e 600 milioni alla digitalizzazione.
Nel dettaglio dei singoli business, sono previsti 2,5 miliardi di euro di investimenti nell’Energia per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, solare ed eolico, lo sviluppo dello storage e interventi di flessibilizzazione degli impianti.
L’economia circolare si conferma la bussola del settore Ambiente (2,5 miliardi di euro di investimenti previsti) con un importante sviluppo delle filiere, tra cui la capacità di trattamento e riciclo. Prevista una crescita importante dei progetti di Smart Solution ai quali sono destinati 1,6 miliardi di euro di investimenti legatiall’efficientamento energetico degli edifici, all’e-mobility e alla gestione di progetti complessi come la ristrutturazione di edifici pubblici, il dissesto idrogeologico e specifici interventi urbanistici.
Grande importanza, inoltre, agli investimenti nelle reti dove sono previsti oltre 4,9 miliardi di euro nel servizio idrico integrato, nella distribuzione del gas, nella distribuzione elettrica e nelle reti di teleriscaldamento. Infine, coerentemente l’obiettivo di innalzare ulterioremente la qualità del servizio, il Gruppo investirà oltre 650 milioni di euro nell’area Mercato con l’obiettivo di raggiungere 2,6 milioni di clienti al 2030.
La strategia di crescita organica, supportata dagli investimenti sopra descritti, porterà a una crescita dell’Ebitda di 600 milioni di euro mentre ulteriori 160 milioni di euro sono attesi dalla crescita esterna per la quale, secondo quanto affermato dal Presidente Boero, “si prevede un’accelerazione attraverso operazioni di M&A o il consolidamento di società partecipate”.
Nonostante il forte incremento degli investimenti, il profilo finanziario è previsto bilanciato in termini di PFN/Ebitda (atteso sempre inferiore alla soglia di 3,5x) e il Gruppo conferma la dividend policy del precedente piano con un dividendo pari a 10€c/azione sull’utile netto 2021 (+5,3%) e una crescita del 10% annua fino al 2025. Nella seconda parte di piano, il dividendo per azione sarà pari al 50/55% dell’utile netto di Gruppo.
In data odierna il CdA ha inoltre approvato i risultati al 30 settembre 2021 con ricavi pari a 3,1 miliardi di euro, in crescita del 18,1%, Ebitda a 733 milioni di euro in incremento del 12,3% e un utile netto di 242 milioni di euro (+57,6%).
Il Consiglio di Amministrazione di IREN approva i risultati al 30 settembre 2021. Forte crescita di tutti gli indicatori economici e patrimoniali: Ebitda in aumento del 12%, utile netto di Gruppo del 58% e investimenti del 13%.
I risultati ottenuti nei primi nove mesi del 2021, che mostrano un Margine Operativo Lordo pari a 733 milioni di euro (+12,3%) e un utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 242 milioni di euro (+57,6%), sono stati supportati in particolare dalle business unit Ambiente, Energia e Reti e sostenuti dal contributo positivo del consolidamento di I.Blu e Unieco. Inoltre, l’elevata generazione di cassa del periodo e la variazione positiva del fair value degli strumenti derivati ha consentito di fronteggiare l’incremento degli investimenti (+12,5%) e le operazioni di M&A e di ridurre l’indebitamento di 91m€.
Principali indicatori economico-finanziari
- Ricavi a 3.104 milioni di euro (+18,1% rispetto a 2.629 milioni di euro al 30/9/2020).
- Margine Operativo Lordo (Ebitda) a 733 milioni di euro (+12,3% rispetto a 653 milioni di euro al 30/9/2020)
- Risultato Operativo (Ebit) pari a 336 milioni di euro (+16,0% rispetto a 290 milioni di euro al 30/9/2020).
- Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 242 milioni di euro (+57,6% rispetto a 153 milioni di euro al 30/9/2020).
- Indebitamento finanziario netto a 2.859 milioni di euro (-3,1% rispetto a 2.950 milioni di euro al 30/12/2020).
FOCUS INVESTIMENTI PIACENZA
Gli investimenti complessivi previsti in provincia di Piacenza al 2030 sono pari a oltre 700 milioni di euro di cui circa 375 milioni di investimenti diretti, così ripartiti:
- Circa 40 milioni € nella raccolta dei rifiuti tra cui:
- Isole ecologiche e contenitori
- implementazione di Just Iren (innovativo sistema di raccolta)
- Mezzi green e sviluppo tariffa puntuale
- 135 milioni € nello smaltimento dei rifiuti tra cui:
- ammodernamento e adeguamenti impiantistici al termovalorizzatore di Tecnoborgo
- manutenzioni straordinarie altri impianti
- Circa 15 milioni € per lo sviluppo del teleriscaldamento: collegamento con Tecnoborgo e accumulatori
- Oltre 100 milioni € afferenti il sistema acquedottistico per la costruzione della rete e di impianti di cui:
- contatori intelligenti (smart meters)
- manutenzione e rinnovamento impianti e reti e laboratori
- Circa 50 milioni € in revamping impianti di depurazione
- Oltre 30 milioni € per costruzione e rinnovo di impianti di fognatura
- 3 milioni € nelle reti gas
Agli investimenti diretti sopra menzionati, si aggiungono altri investimenti di Gruppo (es: ICT, Mercato, Efficienza energetica, ecc.) per circa 330 milioni di euro.