La Provincia finora è riuscita a tenere aperte tutte le strade anche se, come hanno spiegato i tecnici durante il Consiglio, con terreni ancora saturi di acqua diventa impossibile, oltreche inutile, intervenire nell'immediato con scavi e movimentazione di terra con il rischio di peggiorare ulteriormente la situazione.
«Per ripristinare le normali condizioni di viabilità sulle strade provinciali colpite dalle frane e smottamenti di queste ultime settimane servono oltre due milioni e 200 mila di euro. Questo per realizzare gli interventi indispensabili di sistemazione e messa in sicurezza dei versanti franati, non appena le condizioni meteo lo consentiranno». Nel corso del Consiglio provinciale di mercoledì 10 aprile Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture, ha illustrato un primo bilancio dei danni sulle strade provinciali di montagna a causa dei dissesti idrogeologici di queste ultime settimane, fornendo anche un elenco fenomeni di dissesto più gravi lungo la viabilità provinciale (vedi comunicato n. 188).
Pagani, inoltre, ha precisato che la Provincia sarebbe pronta a partire con oltre una decina di interventi strutturali, progettati da tempo, in altrettanti tratti stradali colpiti da fenomeni di dissesto nei mesi scorsi con un investimento pari a quasi 1,9 milioni di euro, tuttavia, come ha spiegato Pagani «è tutto fermo a causa dei vincoli di spesa imposti da patto di stabilità anche se le risorse ci sono, i progetti pure e le ditte sarebbero pronte a partire, tra l'altro con un notevole beneficio in termini economici in un momento di crisi come questo. Per sbloccare almeno queste risorse abbiamo chiesto un provvedimento urgente alla Regione in attesa che il Governo riconosca lo stato di emergenza prevedendo risorse aggiuntive».
Nel corso della seduta Rita Nicolini, responsabile della Protezione civile provinciale, ha ripercorso le emergenze meteo affrontate dall'inizio del 2013: complessivamente sono state attivate 20 allerte per le piene dei fiumi e rischio idrogeologico per un totale di 80 giorni su 105 totali. Per ogni allerta il Centro unificato di protezione civile di Marzaglia ha funzionato 24 ore su 24 per le attività di monitoraggio e coordinamento tra i vari enti. Tra i tecnici intervenuti in Consiglio anche Alessandro Manni, responsabile dell'area Lavori pubblici della Provincia, e Antonella Manicardi, dirigente del servizio Pianificazione urbanistica sempre della Provincia.
Sul tema del dissesto idrogeologico, nel corso del Consiglio sono state presentate anche le interpellanze da parte dei consiglieri Luca Ghelfi (Pdl) e Luca Gozzoli (Pd) per avere un quadro della situazione.