Mercoledì, 25 Luglio 2018 06:22

La Corte dei conti promuove la Regione: saldo positivo In evidenza

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Emilia-Romagna virtuosa, la Corte dei conti promuove la Regione: saldo positivo di 147 milioni, debito ridotto di quasi 50 milioni (oltre 150 da inizio legislatura), altri 30 liberati per i territori (1,1 miliardi dal 2011), tagliate le spese (-90% quelle per incarichi esterni) e nessun aumento delle tasse per cittadini e imprese. Sanità promossa
Dalla Sezione regionale di controllo il giudizio di parifica sul rendiconto 2017: rispettati i vincoli del pareggio di bilancio. Il presidente Bonaccini: "Solo con i conti in ordine possibili investimenti e politiche per crescita e occupazione condivise nel Patto per il lavoro, il potenziamento di welfare e sanità, misure come il Reddito di solidarietà e la possibilità di restituire ai cittadini, a partire dall'abolizione dei superticket sanitari e il bus gratis per i pendolari"

Bologna – I conti tornano per la Regione Emilia-Romagna, che ha chiuso il 2017 con un saldo di competenza positivo fra entrate e spese di quasi 147 milioni, rispettando i vincoli del pareggio di bilancio e riducendo il debito di quasi 50 milioni (oltre 150 in tre anni, -21% da inizio legislatura).

Tutto senza alzare le tasse per cittadini e imprese, scegliendo invece di tagliare la spesa non intaccando la qualità dei servizi. Una spending review in due mosse: da un lato la riduzione di voci interne come missioni, spese dì rappresentanza e auto a noleggio, fino al record degli incarichi esterni (172mila euro spesi l'anno scorso, 60mila in meno rispetto al 2016 ma il 90% in menorispetto al 2010); dall'altro il ricorso al mercato elettronico per l'acquisizione di beni e servizi attraverso la centrale unica regionale degli acquisti, l'Agenzia IntercentER (445 milioni di euro risparmiati i tre anni, 374 solo nella sanità). Una gestione efficace che ha visto liberare 30 milioni di euro per i territori, portando a quasi 1,1 miliardi dal 2011le risorse su cui hanno potuto contare gli enti locali per gli investimenti grazie ai Patti di solidarietà coordinati dalla Regione. Bene anche il Servizio sanitario regionale: equilibrio di bilancio insieme ad assunzioni e stabilizzazioni per oltre 5mila medici, infermieri, operatori negli ultimi due anni, aumento delle prestazioni fornite, investimenti in spazi e strutture e l'annunciata abolizione dei superticket per farmaci e prestazioni specialistiche dal 1^ gennaio 2019, che rimarranno solo per i redditi superiori ai 100mila euro l'anno, e dei ticket base da 23 euro per le prime visite di genitori e figli dei nuclei familiari numerosi. E la sanità registra una ottima capacità di spesa, con 8,7 miliardi di pagamenti effettuati a fronte di 9,1 miliardi impegnati.

E' quanto si ricava dal giudizio di parifica sul rendiconto 2017 della Regione Emilia-Romagna arrivato oggi dalla Corte dei conti, Sezione regionale di controllo, nel corso dell'udienza pubblica che si è tenuta questa mattina a Bologna nel salone d'onore del Circolo Ufficiali dell'Esercito di Palazzo Grassi, alla presenza al presidente della Sezione regionale, Carlo Greco, dei magistrati istruttori, del Procuratore regionale, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dell'assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti.

Bonaccini_a_Corte_dei_conti_-_Giudizio_rendiconto_Regione_2.jpgCon la concessione del giudizio di parifica, la Corte dei conti certifica il rispetto delle norme contabili, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela degli equilibri di finanza pubblica.
"Solo avendo i conti in ordine, come succede all'Emilia-Romagna, sono possibili politiche espansive per la crescita e l'occupazione come quelle che abbiamo condiviso e che condividiamo con le parti sociali nel Patto per il lavoro- afferma il presidente Bonaccini-. Investimenti per potenziare il welfare e misure come il Reddito di solidarietà per il contrasto alla povertà. Decisioni come l'abolizione dei superticket sanitari e quella dei ticket sulle prime visite per le famiglie con due o più figli, o, ancora, l'autobus gratuito per gli abbonati al servizio ferroviario regionale, manovre coperte interamente da fondi regionali e che ci permettono di alleggerire il carico fiscale dei cittadini e le loro spese quotidiane, se pensiamo che solo l'operazione sui superticket porterà al risparmio di almeno 22 milioni di euro l'anno per quasi un milione di persone e l'integrazione tariffaria treno-bus a un risparmio fino a 180 euro l'anno per circa 60mila pendolari. Una gestione efficace del denaro pubblico basata sulla costante riduzione dell'indebitamento, la razionalizzazione della spesa, controlli efficaci e taglio degli sprechi là dove esistono, oltre alla centrale unica per gli acquisti, ci permette di restituire ai cittadini. E una Regione virtuosa merita la maggiore autonomia che l'Emilia-Romagna ha chiesto, per fare ancora di più e meglio. Un regionalismo differenziato nel rispetto della Costituzione e dell'unità nazionale che, lo ribadisco,- chiude Bonaccini- mi auguro il nuovo Governo e il nuovo Parlamento ci vogliano riconoscere entro quest'anno".
Il presidente della Regione ha quindi ringraziato la Corte dei conti e la Sezione regionale "per la collaborazione e il confronto costanti, fondamentali nel continuare a migliorare l'azione amministrativa e l'efficacia del bilancio".

foto 1: Bonaccini a Corte dei conti - Giudizio rendiconto Regione 2.jpeg
foto 2: Bonaccini a Corte dei conti - Giudizio rendiconto Regione.jpeg

 

 

 

SCHEDA 
Di seguito, alcuni fra i temi toccati dalla Sezione regionale della Corte dei conti nella relazione che ha portato al giudizio di parifica.
Conti in ordine: pareggio di bilancio, indebitamento giù, pagamenti più veloci e tasse ferme – Il risultato della gestione di competenza presenta un saldo positivo pari a 146,81 milioni di euro fra entrate e spese. Col pareggio di bilancio, la Regione ha rispettato i vincoli di finanza pubblica grazie ad un attento monitoraggio della spesa effettuato in modo costante durante l'intero esercizio finanziario. L'anno scorso la Regione non ha fatto ricorso a nuovo indebitamento, confermando la continua flessione dei già bassi livelli di debito. Il finanziamento degli investimenti previsti è stato assicurato con mezzi regionali derivanti da saldi positivi della parte corrente del bilancio. Complessivamente, il debito regionale nel 2017 è stato ridotto, rispetto al 2016, di 49 milioni di euro, cifra che sale a 152 milioni di euro (-21%) dall'inizio della attuale legislatura, nel 2015, passando dai 726 milioni di euro nel 2014 a 574 nel 2017. Il disavanzo da debito autorizzato e non contratto è poi costantemente calato negli ultimi tre anni con una riduzione del 14,48% nel 2016 e del 16,87% nel 2017 rispetto agli esercizi precedenti.
Bene anche l'indice di tempestività dei pagamenti dei fornitori. La Corte attesta non solo il rispetto medio dei tempi di legge previsti ma anche un miglioramento dei risultati: mediamente 5,54 giorni in meno rispetto all'anno precedente, valore ponderato all'importo delle fatture.

Anche nel 2017 la Regione non ha aumentato le tasse per cittadini e imprese: la Sezione regionale sottolinea infatti come non si sia avvalsa della possibilità di modificare l'entità del prelievo tributario, variando le aliquote o i presupposti dei tributi, e ha mantenuto, pertanto, stabile la propria leva fiscale.

Patti di solidarietà: un miliardo e 100 milioni liberato per i territori - Dando continuità all'applicazione dei cosiddetti Patti di solidarietà, che consentono ai Comuni e alle Province margini di azione sui bilanci per gli investimenti, nel 2017 la Regione ha liberato circa 30 milioni di euro a favore degli agli enti locali, spazi finanziari autorizzati - senza alcun aggravio della spesa pubblica - che hanno creato le condizioni di ulteriore crescita nei territori. Dal 2011, le risorse gestite attraverso i Patti di solidarietà ammontano a 1 miliardo e 91 milioni di euro.

Contenimento della spesa: -90% quella per gli incarichi esterni – La Sezione sottolinea come, nel rispetto di precise disposizioni nazionali, siano stati "ampiamente rispettati tutti i vincoli" relativamente a spese come convegni, rappresentanza, missioni, affitti e noleggio di autovetture. In particolare in merito agli incarichi esterni, c'è stato un drastico taglio della spesa: l'anno scorso la Regione ha speso 172mila euro, 60mila euro in meno rispetto al 2016 e addirittura il 90% in meno rispetto al rispetto al 2010. Inoltre, la Corte dei conti riconosce l'ottimo risultato conseguito con l'approvazione nel 2017 della direttiva in materia di contratti di lavoro autonomo che ha consentito di superare le criticità evidenziate nel giudizio di parifica dello scorso anno. E ancora, è stata definita la disciplina che regola l'affidamento degli incarichi di difesa e rappresentanza in giudizio nonché gli incarichi di consulenza legale, insieme alla valorizzazione dell'Ufficio legislativo interno.

Infine, il 2017 è stato il primo anno di consolidamento del processo di riorganizzazione della macchina regionale, sviluppato nel 2016, che ha portato la riduzione del numero dei direttori generali da 13 a 7.

Mercato elettronico per appalti, beni e servizi: risparmiati 455 milioni con la centrale regionale unica per gli acquisti- Sempre più efficace l'azione di spending review. La Corte evidenzia infatti il rilevante incremento del ricorso al mercato elettronico per l'approvvigionamento dei beni e servizi, tramite la piattaforma di cui la Regione si è dotata e gestita dall'Agenzia regionale unica per gli acquisti della pubblica amministrazione in Emilia-Romagna, Intercent-ER, alla quale accedono sempre più enti: 278 (+18% rispetto al 2015). Il numero delle transazioni è aumentato del 16% per un valore complessivo quasi triplicato, passando da 25,6 milioni di euro nel 2015 a 76,1 milioni di euro nel 2017. Dall'insieme delle operazioni effettuate è risultato un risparmio complessivo di 147 milioni di euro nel 2017 e di 445 milioni di euro in 3 anni, di cui l'84%, corrispondente a 374 milioni di euro, per il solo comparto della sanità. Un recupero di risorse che permetterà l'abolizione dei superticket sanitari sui farmaci e le visite specialistiche a partire dal 1^ gennaio 2019: rimarranno solo per i redditi alti, oltre i 100mila euro, per coprire il taglio del ticket base da 23 euro per le prime visite di genitori e figli di nuclei familiari numerosi. Il tutto per una manovra di oltre 33 milioni di euro interamente coperta con fondi regionali.

Piano partecipate - Nel settembre dello scorso anno la Giunta ha approvato il Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni regionali, delineando un percorso, disciplinato dalla legge regionale 1 del 2018, che porterà l'assetto definitivo delle società in house dalle attuali 7 a 4. Un Piano che nelle previsioni "produrrà risparmi rilevanti senza incidere su efficienza ed efficacia della gestione operativa", sottolinea la Corte, alcuni attesi anche dalla riduzione del numero complessivo degli amministratori e dei componenti gli organi di revisione delle società in house a conclusione dei processi di fusione. Giudicato positivamente anche il sistema dei controlli su tali società, che la Regione intende estendere, opportunamente adattato, anche alle agenzie, aziende e alle altre società regionali in controllo pubblico, anche in risposta alle osservazioni rilevate da questa Sezione regionale.

Bilanci in pareggio, capacità di spesa e nuove assunzioni: sanità promossa – Numerosi i rilievi positivi riscontrati dalla Corte rispetto al sistema sanitario regionale. In particolare: il raggiungimento del pareggio di bilancio; una tempestiva attuazione della programmazione generale e di indirizzo; la regolarità e l'efficacia delle operazioni per la riduzione del disavanzo pregresso; la presenza di un fondo risarcimento danni da responsabilità civile delle aziende sanitarie.
Promozione piena per la capacità di spesa, visto poi che la sanità assorbe la gran parte del bilancio regionale: la tutela della salute, sottolinea la Sezione, "presenta la migliore performance in termini di capacità di impegno e di velocità di cassa, per la parte di competenza". I numeri: a fronte di 9,1 miliardi di euro impegnati, risultano pagamenti per 8,7 miliardi, con un miglioramento dei tempi di pagamento stessi.
Un settore, quello della sanità dell'Emilia-Romagna, che insieme all'efficace gestione dei conti ha visto il contemporaneo potenziamento degli organici, con l'assunzione e la stabilizzazione negli ultimi due anni di oltre 5 mila medici, infermieri e operatori sanitari, per un impegno sempre maggiore verso la lotta al precariato.

(Bologna 13 luglio 2018)

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