L'adozione di tecniche di fienagione in due tempi, che prevedono l'appassimento del foraggio in campo e la successiva essiccazione con aria in fienile può essere una soluzione particolarmente interessante nell'areale di produzione del Parmigiano Reggiano, in particolare nelle aziende che hanno deciso di aderire al progetto qualità "Prodotto di Montagna", definito dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, tra le cui regole è previsto, oltre a quanto indicato dai Reg. UE 665/2014 e 1151/2012 legati all'origine, che il 60% della sostanza secca della razione somministrata alle bovine, su base annua, provenga dalla zona di montagna.
I vantaggi che ne derivano sono, infatti, una riduzione delle perdite di fieno in campo, una maggiore qualità dei foraggi prodotti, con una conseguente riduzione dei costi di alimentazione.
Due le possibilità: l'essiccazione artificiale del foraggio sfuso o l'essiccazione artificiale delle rotoballe.
La spiegazione delle due tecniche, con la valutazione dei benefici e le esperienze di alcuni produttori, nell'articolo di Aldo Dal Prà e Fabrizio Ruozzi del CRPA a questo link
(Fonte CRPA Reggio Emilia 20/4/2017)