Crescita del 4% su luglio e del 3,3% su base annua per spinte ortofrutticoli. Speculare e deflativa la tendenza di fondo: indice "core" al -3,3% annuo.
Roma, settembre 2015
Dopo l'andamento decrescente dei precedenti tre mesi ad agosto la dinamica dei prezzi agricoli torna positiva. Con un valore pari a 112,5 l'Indice dei prezzi agricoli alla produzione elaborato dall'Ismea (base 2010=100) registra un aumento sia rispetto a luglio (+4%) sia su agosto del 2014 (+3,3%).
I prezzi al consumo dei beni alimentari e delle bevande, alcolici inclusi, risultano - dalle indicazioni dell'Istat sempre riferite ad agosto - pressoché stabili su base mensile (+0,1% rispetto al livello di luglio), mentre nel confronto annuo confermano una tendenza inflativa (+0,9%).
L'Indice "core" dell'Ismea - che coglie la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando dal calcolo dell'indicatore i prodotti ortofrutticoli, più volatili e maggiormente influenzati da fattori stagionali - si posiziona ad agosto a 115,7 (2010=100) e conferma una dinamica mensile in ascesa (+0,8% rispetto a luglio 2015). La comparazione col dato corrispondente di agosto 2014 rimane invece negativa, segnalando un meno 3,3%.
Nel comparto dei prodotti vegetali l'incremento mensile dei prezzi (+6,8%, dopo il -1,8% registrato a luglio), riflette principalmente il forte aumento delle quotazioni degli ortaggi di stagione (+23%). Positiva, nel mese di analisi, anche la dinamica dei prezzi degli oli di oliva (+2,9% su luglio), della frutta (+1,2%), dei cereali (+0,4%) e dei vini (+0,4%). Invariati i listini delle colture industriali, mentre segnano una variazione negativa i prezzi della soia (-0,5%).
Per i prodotti zootecnici, l'avanzata dei prezzi si conferma decisamente più contenuta (+0,8% sempre su base mensile), sintesi dei rialzi che hanno interessato i capi suini (+7,6%) e gli ovi-caprini (+1,4%) e della contrazione dei prezzi di conigli, avicoli e bovini (rispettivamente, -1,9%, -0,6% e -0,3%). In ulteriore flessione le quotazioni dei lattiero-caseari (-0,6%).
Su base annua, come evidenziato, la tendenza complessiva si conferma al rialzo (+3,3%), per l'effetto combinato dell'ascesa dei listini del comparto vegetali (+14,5% rispetto ad agosto 2014) e del deprezzamento dei prodotti zootecnici (-7,4% rispetto ad agosto 2014). I forti rincari degli oli d'oliva (+52,5%), degli ortaggi (+32,4%) e della frutta (+12,2%) spiegano, ancora una volta, l'inflazione dell'intero aggregato delle coltivazioni, nell'ambito del quale, di converso, viene confermata la tendenza negativa dei listini di vini, semi oleosi e colture industriali.
Nel comparto zootecnico, invece, la tendenza al ribasso dei prezzi è ascrivibile sia al bestiame vivo (-4,4%) che ai lattiero-caseari (-9,7%).
Ad agosto - conclude l'Ismea - la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intera annata 2015 è pari al +0,4% e inverte la tendenza rilevata fino al mese scorso (quando era risultata pari al -1,3%). La variazione calcolata a partire dall'Indice core passa invece dal meno 3,5% di luglio al meno 3,1% di agosto.
(Fonte Ismeaservizi Roma, 17 settembre 2015)