Non si arresta l'ondata di ribasso delle due principali DOP. Prosegue la fase ascendente del Latte Spot. Ancora stazionari i listini di zangolato e burro, mentre risulta in recupero la crema di latte.
di Virgilio Parma - 25 giugno 2014
Ancora una settimana contraddistinta dalla ripresa delle quotazioni latte spot. +7,79% l'incremento registrato a Verona lo scorso 16 giugno e un ulteriore +3,61% lunedi 23 giugno tanto da riposizionare la quotazione tra 43,82 e 44,85 €/100 kg di latte. In questo squarcio di giugno si è assistito a un recupero del prezzo medio sul mese precedente del 10,07% per quanto riguarda il latte nazionale e di ben il 19,40% relativamente al latte proveniente da Germania e Austria. Il buon andamento del latte spot non ha ancora coinvolto le materie grasse. Per il momento, in questa 25esima settimana, solo le creme (40% mg) hanno manifestato qualche segnale di rialzo mentre il burro e lo zangolato stanno ancora a guardare. Un primo segnale di rimbalzo l'hanno registrato il Burro CEE e il Burro da centrifuga recuperando 5 centesimi alla borsa di Milano il 23/6 consentendo di raggiungere quota 3,25 e 3,45€/Kg. rispettivamente.
Non sembra arrestarsi l'ondata dei ribassi che ha coinvolto il mercato dei due grana a denominazione. In attesa di valutare le ripercussioni connesse allo scandalo delle aflatossine, venuto alla luce a Parma nei giorni scorsi (13 caseifici, 63 persone indagate delle quali 4 in regime di restrizione), la 25esima settimana conferma la tendenza al ribasso dei listini del Parmigiano Reggiano. Il "principe dei formaggi" ha infatti registrato una perdita di 10 centesimi relativamente al "fresco" sia sulla piazza di parma (7,85-8,20€/kg) sia alla borsa di Milano (7,95-8,25€/kg lunedì 23/6). Mentre il 24 mesi di stagionatura a parma non ha subito variazioni (9,35-9,70€/kg) a milano ha ceduto altri 5 centesimi collocandosi tra 9,75 e 10,50€/kg.
Più contenute le perdite di valore del Grana Padano DOP .
Solo alla borsa di mantova i listini si sono contratti di 5 centesimi fissando il prezzo del 10 mesi a € 6,65-6,90/kg e del 14-16 mesi all'interno della forbice compresa tra € 7,45 e 7,75€/kg. Invariati invece i listini per entrambe le stagionature sulla piazza milanese.
Un'altra "tegola" sul mercato dei "grana" di tradizione potrebbe cadere dall'FDA americana, la potente organizzazione destinata al controllo igienico sanitario degli alimenti, a seguito della osservazione riguardo la condizione igienica di prodotti stagionati su assi di legno. Al momento nessuna "barriera" amministrativa è stata introdotta e l'export verso gli USA non è compromesso. Per ora si tratta solo di un monito ma un invito a aprire un confronto su questo tema. Il sospetto è che possa esistere un nesso casualità con la più ampia trattativa in corso tra USA e UE sul libero scambio, il TTIP (Transatlantic trade and investment partnership), che stenta a concludersi e già sospeso più volte per ragioni politiche ma che invece sta molto a cuore alla amministrazione Obama.
Presentata l'edizione 2014 Premio Coppa d'Oro e Gut Festival, due eventi di livello internazionale che si svolgono sul territorio piacentino. Tra le novità del format di questa ottava edizione, momenti di showcooking con gli chef, musica jazz, un concorso fotografico e per gli addetti ai lavori è previsto un momento di incontro chiamato product showcase fra i buyers, cantine e salumifici aderenti -
Piacenza, 23 giugno 2014 -
Sabato 21 giugno in occasione dell'importante manifestazione di auto d'epoca la Vernasca Silver Flag arrivata quest'anno alla 19° edizione, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'edizione 2014 Premio Coppa d'Oro e Gut Festival.
Un modo per unire due eventi di livello internazionale che si svolgono sul territorio piacentino. Infatti il Premio Coppa d'Oro è intitolato alla Coppa Piacentina DOP è stato inaugurato nel 2007 da parte della Camera di commercio di Piacenza per portare un contributo reale alla promozione dei prodotti eccellenti dell'industria alimentare piacentina e negli anni la manifestazione ha assunto sempre maggior rilievo.
"Coppa piacentina e Gutturnio frizzante rappresentano i due prodotti di eccellenza del panorama piacentino e per questo devono essere valorizzati" queste le parole del Presidente della Camera di Commercio di Piacenza Giuseppe Parenti, il quale durante la conferenza ha colto l'occasione per ricordare ancora una volta, insieme a Silvio Ferrari presidente dell'Atp per Expo 2015, che sono proprio questi due i prodotti sui quali Piacenza deve puntare soprattutto in vista della manifestazione internazionale del prossimo anno, infatti ha ribadito il Dott. Parenti "rappresentano un eccellente biglietto da visita per il territorio".
Roberto Belli, presidente del consorzio salumi piacentini, ha posto l'accento sul format di questa ottava edizione che si svolgerà presso la splendida cornice di Palazzo Gotico dal 10 al 12 ottobre 2014, anticipando che quest'anno oltre al convegno, premiazione (ancora top secret i nomi degli illustri premiati) e gli immancabili assaggi e acquisti di gusto nella bottega allestita sotto i portici di palazzo Gotico, saranno organizzate una serie di iniziative che si sveleranno col tempo come momenti di showcooking con gli chef, musica jazz, un concorso fotografico e per gli addetti ai lavori è previsto un momento di incontro chiamato product showcase fra i buyers, cantine e salumifici aderenti all'iniziativa (maggiori info sul sito www.gutturniofestival.it).
Una novità importante esposta dal presidente Belli riguarda proprio la Coppa con "Te lo do io il panino" si tratta di un'iniziativa rivolta a tutti i ragazzi delle scuole di Piacenza e Provincia con lo scopo di coinvolgere i giovani insegnando loro a mangiare sano e piacentino.
E' stata poi la volta di Roberto Miravalle, presidente consorzio vini piacentini, il quale ha annunciato che anche quest'anno saranno presenti alla kermesse circa 40 cantine di vino che porteranno i loro gutturni ma anche altrui vini autoctoni come ortrugo e malvasia. Patrizio Campana, presidente dell'associazione Gut ha colto l'occasione per ricordare che per il secondo anno consecutivo il Gut Festival si affiancherà ad un importante manifestazione come la Coppa d'Oro, dopo il successo riscosso nella scorsa edizione quest'anno l'obiettivo è ripetersi. Altra novità di quest'anno, presente anche durante l'aperitivo post conferenza, il vino degustato nel tipico scudlei, per far rivivere la vera tradizione locale.
L'edizione di quest'anno quindi ha lo scopo di coinvolgere ancora di più la città per questo presente alla conferenza a nome del Comune di Piacenza che anche quest'anno è lieto di ospitare una manifestazione di così alto livello, l'assessore Giorgio Cisini.
SOMMARIO Anno 13 - n° 25 22 giugno 14
1.1 editoriale - Diamo i numeri?
2.1 Salute - Il Consorzio sulle aflatossine nel latte.
3.1 export - Dagli USA, attacco diretto al "Parmigiano" .
3.2 carburanti - Parma, carburanti agevolati.
3.3 Regione Emilia Romagn - Multe per le rampe di accesso agli argini
4.1 lattiero caseario - "Latte su e formaggi giù.
5.1 mais e soja - Mais & Soia: dati previsionali. Giugno 2014
6.1 Riforme - Accorpamento "Forestale". Nulla di fatto
(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
Per la potente FDA il "Parmigiano" non risponderebbe a canoni di salubrità minimi.
di virgilio Parma 17 giugno 2014.
Come al solito le barriere "amministrative" sono il miglior sistema protezionistico e di questo gli Statunitensi sono dei maestri. Il "parmesan fake" spadroneggia coast to coast e oggi, in piena discussione sui atti di libero scambio, ecco che si ripresenta l'ennesima questione igienico sanitaria su alcuni tra i principali prodotti alimentari italiani. Il Parmigiano Reggiano e altri Grana accusati di essiccare su legno poroso.
La FDA americana, una delle autorità alimentari più potenti del Mondo, ha fatto proprie le rimostranze sull'insalubrità di alcune produzioni alimentari che non rispetterebbero i canoni di salubrità minimi. Su questo parere, si registra la protesta della federazione iConsumatori, aggregazione tra alcune delle maggiori sigle della difesa dei cittadini italiane, che chiedono al Governo di contestare immediatamente, tanto in sede di WTO, l'organizzazione mondiale del commercio, quanto con passi diplomatici ad hoc, questa ipotesi che potrebbe preludere al blocco delle importazioni dall'Italia di alcuni pregiati formaggi come il Parmigiano Reggiano e i Grana, accusati di essiccare su assi di legno poroso.
Utenti Motori Agricoli (UMA): carburante agevolato per aziende agricole
Scadenza lunedì 30 giugno 2014
Parma, 12 giugno 2014.
Si ricorda che entro lunedì 30 giugno le aziende agricole, che avevano richiesto l'assegnazione di carburante agricolo agevolato nel 2013, devono presentare la dichiarazione di avvenuto impiego, con annotati i consumi complessivi per le lavorazioni eseguite. In mancanza di tale dichiarazione le aziende inadempienti sono passibili di sanzioni.
Contemporaneamente alla suddetta dichiarazione, può essere compilata anche la richiesta per beneficiare delle stesse agevolazioni fiscali nel 2014. In questo modo si potrà usufruire dell'assegnazione piena, cioè dei quantitativi di carburanti necessari per svolgere tutte le lavorazioni dell'annata.
Dette dichiarazioni devono essere presentate, direttamente o tramite le associazioni agricole, all'ufficio Uma del Servizio Agricoltura e Risorse Naturali della Provincia di Parma, aperto il martedì dalle ore 9 alle 13. E' anche possibile la presentazione on line accedendo al sito Servizi UMA della Regione Emilia-Romagna.
(Provincia di Parma)
Agricoltura. Multe ai proprietari di fondi con rampe di accesso ad argini.
Bologna, 18 giugno 2014 -
"Una situazione grottesca". È il giudizio di Gianguido Bazzoni (Fi-Pdl) a proposito delle sanzioni amministrative che il Servizio tecnico di bacino di Romagna, sede di Ravenna, sta facendo pervenire, a seguito di accertamenti ai sensi della L.r.7/2004), ai proprietari di fondi agricoli che hanno rampe di accesso su strade che corrono sulla sommità degli argini dei fiumi e che, tra l'altro, - precisa - "spesso servono più fondi, e non solo quello che si affaccia sulla strada".
Sulla questione, Bazzoni ha presentato un'interrogazione alla Giunta, ricordando che "le rampe esistono da più di cent'anni e non era mai stato richiesto un contratto di concessione", a differenza di quanto "normalmente fanno i Comuni o i Consorzi di bonifica per situazioni analoghe". E tuttavia – sottolinea il consigliere - la Regione "invece di informare per tempo gli utenti che bisognava iniziare a pagare, è passata subito alla sanzione senza che nessun bollettino sia mai arrivato a domicilio con l'importo da pagare". Inoltre, "a differenza dei Consorzi di bonifica, non ha predisposto l'invio di bollettini a casa dei proprietari, creando notevoli disagi e incertezze".
Il capogruppo Fi-Pdl chiede pertanto alla Giunta regionale se non ritenga che si possa configurare un abuso nel fatto di sanzionare improvvisamente i proprietari senza che prima vi sia stata la richiesta di un contratto di concessione e la definizione dell'importo da pagare. Bazzoni sollecita infine la Regione ad intervenire immediatamente per "sanare il pregresso annullando le sanzioni" e per "definire modalità precise per le concessioni", rendendo pubblici gli importi da pagare e soprattutto predisponendo l'invio dei bollettini agli interessati. (is)
(Regione Emilia Romagna)
Mais & Soia: dati previsionali giugno 2014
MAIS: Dati previsionali per 2014-15
La produzione di Mais per la nuova stagione 2014-15, che inizierà il 1° Settembre, è prevista a 981.12 Mio t, in leggero aumento rispetto alle stime di Maggio, con maggiori raccolti previsti in Ucraina, Russia ed Unione Europea.
In Ucraina e in Russia le rese dei terreni sono stimate in aumento per le maggiori importazioni di semi di Mais ibrido. In Unione Europea la maggior produzione attesa è dovuta alle buone condizioni di crescita del Mais in Germania e in Europa Centrale.
I consumi di Mais sono previsti a 967.52 Mio t (+1.8 Mio t rispetto alle previsioni formulate il mese scorso; +16.54 Mio t rispetto alla stagione 2013-14), con un maggior impiego atteso nell'alimentazione del bestiame in Turchia, Ucraina, Unione Europea e Russia.
Negli Stati Uniti la produzione di Mais prevista per la stagione 2014-15 è invariata, con una resa dei terreni di 165.3 bushels/acro (equivalenti a 10.50 tons/ettaro).
Le condizioni dei raccolti statunitensi sono le migliori degli ultimi 4 anni; per quanto riguarda l'area del Corn Belt (regione più intensivamente agricola del Midwest americano) le condizioni sono le migliori dal 2007.
SOJA: Dati previsionali per 2014-15
La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2014-15 è prevista a 299.99 Mio t, stabile rispetto alle stime precedenti e in aumento del +6% rispetto alla stagione 2013-14, terminante il 30 Settembre.
Sono confermati i raccolti record previsti nei principali Paesi produttori di Soia: Stati Uniti e Brasile, rispettivamente con 98.93 Mio t (+5% rispetto alla stagione in corso) e 91 Mio t (+4%), grazie ad una maggiore resa dei terreni ed all'espansione delle aree coltivabili.
Negli Stati Uniti, gli stock iniziali sono previsti in riduzione rispetto alle previsioni formulate a Maggio (-3.7%), riflettendo un maggior impiego nel processo di trasformazione in farina di soia ed olio di semi di soia (crush) nella stagione 2013-14.
In Unione Europea, tra i Principali Importatori di Soia, la produzione è prevista in aumento del 14.4% (da 1.25 Mio t a 1.43 Mio t) rispetto alle stime di Maggio.
Il progetto di accorpamento del "Corpo Forestale" con la "Polizia Penitenziaria" è stato stralciato dall'"Omnibus"
di Virgilio, Parma 16 Giugno 2014
Ci sarà ancora da attendere. Il progetto d'accorpamento delle polizie "forestale" e "penitenziaria" inizialmente previsto nella proposta di ddl in discussione lo scorso mercoledi (11/6/14) è stato totalmente stralciato dalla discussione. Indiscrezioni giornalistiche, riportate da diversa stampa nazionale, indicano che sia i Ministri interessati (Alfano, Orlando e Martina) sia il Quirinale abbiano convinto il Premier a fare retromarcia.
Il premier avrebbe visto di buon occhio un decreto omnibus. Un unico provvedimento per dare il segno di una strategia complessiva che comprendesse economia, fisco e riforma della Pubblica Amministrazione ma anche i provvedimenti del rilancio dell'economia. Un decreto "Omnibus" quindi che avrebbe dovuto tracciare le linee dello sviluppo economico condite con parte della riforma della PA e qualche tassa in più come l'aumento dell'impopolare "bollo automobilistico".
Da un lato gli incentivi per l'acquisto d'autovetture e dall'altro l'aumento della tassa di proprietà delle vetture (sino al 12 in più).
Troppa carne al fuoco insomma e così la parte relativa alla riforma delle "polizie" è stata totalmente stralciata dalla discussione.
La conferma è stata data dallo stesso Matteo Renzi durante la conferenza stampa che ha seguito il "Consiglio dei Ministri" rispondendo a specifica domanda posta dai giornalisti presenti: «No, nel provvedimento varato oggi non c'è nessun intervento di accorpamento delle forze di polizia, per il momento non c'è nulla». «Abbiamo varato il ddl delega - ha sottolineato il premier - per la Pubblica amministrazione. Il grosso delle misure sulla PA sta qui: non si rimettono a posto le Prefetture o le Camere di commercio per decreto. Sono 44 punti, è un passo importante»
4 Madonne Caseificio dell'Emilia e cooperativa La Tradizione a Rimini per "Al meni", il circo del cibo ideato da Bottura -
Modena, 20 giugno 2014 -
Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena sono tra i protagonisti di "Al meni", l'evento in programma a Rimini domani – sabato 21 – dopodomani – domenica 22 giugno. Si tratta di un circo-mercato di sapori e cose fatte con le mani (in dialetto "al meni", dal titolo di una poesia di Tonino Guerra) ideato, tra gli altri, da Massimo Bottura. Sono due cooperative aderenti a Confcooperative – il 4 Madonne Caseificio dell'Emilia di Lesignana di Modena e La Tradizione di Modena – a presentare in questa kermesse due tra i prodotti gastronomici modenesi più conosciuti al mondo. Le due cooperative sono ospitate nello spazio allestito da Confcooperative Emilia-Romagna, contrassegnato dal logo "Qui da Noi". "Al meni" si svolge a Rimini dalle 10 alle 22.30 nella rotonda di piazzale Fellini su cui si affaccia il Grand Hotel, dove è stato allestito un tendone da circo di 1.500 mq che contiene la base operativa in cui Massimo Bottura e altri chef tengono i loro cooking show, manipolando i prodotti d'eccellenza della nostra regione. I riflettori sono puntati sui secondi di cucina, sul territorio e sugli artigiani che si incontrano lungo la via Emilia. Tutto il lungomare di Rimini dalla rotatoria Fellini fino a piazzale Boscovich è stato trasformato in un percorso del gusto che permette ai visitatori di conoscere e assaggiare le eccellenze enogastronomiche dell'intero territorio regionale.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
A San Paolo dal 24 al 27 giugno, sette aziende dell'agroalimentare regionale porteranno il meglio della loro produzione -
Parma, 20 giugno 2014 -
Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano alla conquista dei Mondiali di calcio. I prodotti tipici emiliano-romagnoli salpano infatti per il Brasile dove saranno tra i protagonisti di "Sial Brazil" la fiera dell'alimentare in programma all'Expo Center Norte di San Paolo dal 24 al 27 giugno 2014.
Un'altra occasione di incontro tra il made in Italy e il mondo del pallone, sulla scia della campagna "Io mangio italiano" del Mipaaf che ha come testimonial d'eccezione il ct della Nazionale Cesare Prandelli. Ma anche una vetrina importante per le eccellenze regionali e per sette aziende: le modenesi ABCD, Società Agricola Aceto Modena, Fondo Montebello, Compagnia del Montale, tutte produttrici di aceto balsamico e tradizionale di Modena;la piacentina Il Casello produttrice di Gutturnio, Malvasia, Ortrugo; la bolognese Felsineo con la Mortadella Bologna Igp e l'azienda Forgrana di Reggio Emilia con il Parmigiano Reggiano.
L'iniziativa è organizzata nell'ambito di Deliziando, il progetto di promozione all'estero dei prodotti e vini regionali di qualità promosso da dall'Assessorato Agricoltura della Regione e da Unioncamere Emilia-Romagna.
"Una grande opportunità per il nostro agroalimentare in un momento di particolare visibilità per il Brasile, senza dubbio un mercato emergente tra i più interessanti – commenta l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – l'Emilia-Romagna vanta il più altro numero di prodotti Dop e Igp ed è la prima regione italiana per export agroalimentare, con il 16% del totale nazionale. Iniziative come questa sono importanti per rafforzare ulteriormente la nostra presenza all'estero e far conoscere nel mondo lo straordinario patrimonio di eccellenze enogastronomiche dell'Emilia-Romagna".
"La partecipazione a Sial Brazil – sottolinea il presidente di Unioncamere regionale, Maurizio Torreggiani - testimonia la grande attenzione del mercato sudamericano per i prodotti dell'agroalimentare italiano, percepiti come di eccellente qualità e simbolo di ricercatezza e di "saper vivere" e conferma la forte attività di incoming svolta dal progetto Deliziando negli ultimi anni per rafforzare il ruolo delle produzioni di eccellenza dell'Emilia-Romagna. "
Buyer brasiliani avranno incontri mirati con le aziende regionali. La presenza emiliano-romagnola è supportata anche da una serie di attività di comunicazione e di promozione, a cura del Desk camerale a San Paolo, che costituisce un punto di riferimento per coinvolgere operatori di settore e stampa specializzata.
Successo dei vini emiliano-romagnoli a Londra
I grandi vini dell'Emilia-Romagna anche a Londra dove si è da poco conclusa la London Wine Fair, il più importante punto d'incontro tra i produttori, importatori e ristoratori dei diversi settori della distribuzione organizzata e della ristorazione. Sono tredici le piccole medie imprese emiliano-romagnole che hanno partecipato, oltre ai principali consorzi Dop e Igp. Tanti gli operatori economici presenti che hanno potuto degustare i vini emiliani Gutturnio, Malvasia, Lambrusco, Pignoletto e i vini romagnoli capitanati dal Sangiovese, l'Albana, il Trebbiano e il Pagadebit. Queste le 13 aziende che hanno partecipato alla fiera di Londra: Cantine Quattro Valli, Casabella, "Il Casello" (Piacenza), Ariola (Parma), Donelli Vini e Lusvardi Wine (Reggio Emilia) Compagnia del Montale (Modena), Due Aironi (Bologna), La Casetta e Treré (Ravenna), e le romagnole Lucchi Sergio, Celli, Condè (Forlì-Cesena).
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bene i controlli a tutela dei consumatori.
Reggio Emilia, 19 giugno 2014 - Essenziale ma ferma la presa di posizione del Consorzio del Parmigiano Reggiano a seguito delle notizie sul sequestro di forme avvenuto nel parmense ad opera del Nas. Il Consorzio parte innanzitutto da "un sentito ringraziamento ai ministri Beatrice Lorenzin e Maurizio Martina, alla Procura di Parma e ai carabinieri del Nas per l'azione repressiva portata a termine e per la solidarietà espressa nei confronti del nostro sistema produttivo".
"Non conosciamo i presupposti dell'indagine, ma sottolineiamo l'importanza del tempestivo delle autorità pubbliche. Se verranno confermate le responsabilità di questa vicenda – prosegue il Consorzio – auspichiamo che gli interessati siano perseguiti con la massima severità".
"In questa azione - conclude l'Ente di tutela - il Consorzio farà fino in fondo la propria parte, rappresentando un sistema produttivo serio che subisce un'azione lesiva degli interessi di tutti i produttori".
Igino Morini
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano
Via Kennedy, 18 - 42124 - Reggio Emilia - Italia
Bene i controlli a tutela dei consumatori.
Reggio Emilia, 19 giugno 2014 - Essenziale ma ferma la presa di posizione del Consorzio del Parmigiano Reggiano a seguito delle notizie sul sequestro di forme avvenuto nel parmense ad opera del Nas. Il Consorzio parte innanzitutto da "un sentito ringraziamento ai ministri Beatrice Lorenzin e Maurizio Martina, alla Procura di Parma e ai carabinieri del Nas per l'azione repressiva portata a termine e per la solidarietà espressa nei confronti del nostro sistema produttivo".
"Non conosciamo i presupposti dell'indagine, ma sottolineiamo l'importanza del tempestivo delle autorità pubbliche. Se verranno confermate le responsabilità di questa vicenda – prosegue il Consorzio – auspichiamo che gli interessati siano perseguiti con la massima severità".
"In questa azione - conclude l'Ente di tutela - il Consorzio farà fino in fondo la propria parte, rappresentando un sistema produttivo serio che subisce un'azione lesiva degli interessi di tutti i produttori".
Igino Morini
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano
Via Kennedy, 18 - 42124 - Reggio Emilia - Italia
Uno stand del Consorzio Mortadella Bologna racconterà - attraverso la degustazione gratuita al pubblico presente - la storia della Regina Rosa della tavola italiana. L'evento Al Mèni è promosso dallo chef Massimo Bottura, alla cui creatività già da tempo la Mortadella Bologna IGP lega il proprio nome nelle proposte dell'Osteria Francescana -
Parma, 18 giugno 2014 -
Ci sarà anche la Mortadella Bologna IGP - e non poteva essere altrimenti - fra i portabandiera del gusto che, sabato 21 e domenica 22 giugno, sfileranno nel cuore di Rimini portando in assaggio il meglio della tradizione gastronomica targata Emilia Romagna, la Food Valley italiana. Lo farà in occasione della prima di Al Mèni - "le mani", dal titolo di una poesia di Tonino Guerra - evento che per due giorni animerà il cuore della cittadina romagnola. Fulcro dell'appuntamento il Circo 8 e ½, un grande tendone davanti a quel Grand Hotel tanto caro a Fellini che ospiterà a rotazione 24 maestri della cucina internazionale: 12 fra i migliori chef del mondo si confronteranno con altrettanti grandi interpreti della ristorazione regionale capitanati da Massimo Bottura, uno dei promotori della manifestazione. Chef all'opera dunque, ma non solo. Fra gli obiettivi di Al Mèni, infatti, la volontà di promuovere e valorizzare quelle eccellenze che ancora oggi rendono l'Emilia-Romagna una delle regioni di riferimento per quantità e qualità di tesori gastronomici, oggi più che mai capaci di coniugare una concezione moderna del prodotto con il rispetto di conoscenze e manualità tramandate di generazione in generazione. La Mortadella Bologna IGP sarà così protagonista non solo del calendario di esibizioni culinarie live, ma anche del Mercato delle Eccellenze realizzato sul lungomare riminese sino a piazzale Boscovich, che riunirà in un imperdibile percorso di saperi e sapori piccoli e grandi produttori del comparto agroalimentare emiliano-romagnolo. Una presenza non casuale per un prodotto a filiera garantita dal marchio IGP che, pur a fronte di quantitativi di tutto rispetto (sono stati oltre 38 milioni i kg prodotti nel 2013), ha saputo mantenere fede alle proprie radici. A raccontare storie e antiche artigianalità che ancora oggi ne scandiscono il processo produttivo sarò lo stand "mortadelloso" allestito dal Consorzio Mortadella Bologna, che guiderà i visitatori nel goloso universo della Regina Rosa della tradizione italiana attraverso assaggi gratuiti e distribuzione di materiale informativo.
La partecipazione ad Al Mèni si inquadra fra le iniziative che il Consorzio Mortadella Bologna porta avanti con impegno e passione per la promozione e la conoscenza di uno dei prodotti simbolo della tradizione gastronomica emiliana, e bolognese in particolare. Costituito nel 2001, impegnato in prima linea anche nelle attività di contrasto a imitazioni e contraffazioni in collaborazione con il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Consorzio Mortadella Bologna riunisce oggi ben 31 aziende, che producono circa il 95% di tutta la Mortadella Bologna IGP. La Mortadella Bologna IGP sarà celebrata in autunno con MortadellaBò (www.mortadellabo.it), il più importante evento ad essa dedicato in programma a Bologna dal 9 al 12 ottobre.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio Mortadella Bologna)
La 24 esima settimana conferma l'andamento della precedente con le due principali DOP in costante flessione, il latte spot in risalita e il burro stazionario.
di Virgilio - Parma - 18 giugno 2014
Una radicale inversione di tendenza sembra essere stata intrapresa dal latte spot. Alla borsa di Verona i listini hanno guadagnato un ulteriore 2,67% al quale si sono aggiunti altri 3,10 € lo scorso lunedi portando a quotare 100 litri di latte compresi nella forbice di prezzi tra 42,27 e 43,30€. Quest'inizio di giugno ha perciò consentito di realizzare mediamente un +7,38% rispetto a maggio per il latte nazionale e un +16,42% (40,21/100 litri) per il latte intero pastorizzato estero provenienza Germania e Austria. Tra le materie grasse alla stazionarietà dei listini di tutte le tipologie di burro si contrappone la tendenza al rialzo della crema di latte a uso alimentare (40% mg) e della panna di centrifuga (40% mg) quotate rispettivamente a Milano e Verona a 1,78 e 1,80€/kg.
Listini in discesa invece per le due principali DOP. Nello specifico il Parmigiano Reggiano continua a registrare una costante diminuzione dei prezzi. Altri 5 centesimi sono stati perduti dal 12 mesi di stagionatura sulla piazza di riferimento comprensoriale di Parma (7,95 - 8,30€/kg) mentre il 24 mesi è rimasto fermo alla quotazione precedente (9,35 - 9,70€/kg). Questa stessa ultima tipologia è risultata in calo alla borsa di Milano che ha fissato il 24 mesi a tra 9,80 e 10,55€/kg. Seppure più lievemente anche il Grana Padano mantiene una tendenza ribassistica dei listini; 5 centesimi sono stati perduti sia a Mantova e sia a Milano. In quest'ultima piazza il prezzo fissato per il 9 mesi di stagionatura è stato di 6,85 - 6,95€/kg e di 7,45 - 8,10€/kg per il 15 mesi di stagionatura.
Per il terzo anno consecutivo l'Aceto Balsamico IGP "Vigna d'Oro" ha conquistato il gradino più alto del podio, convincendo i palati dei critici dell'International Taste & Quality Institute di Bruxelles. Ora l'azienda di Sassuolo (Mo) punta all'estero, esplorando il mercato asiatico dopo quelli di Inghilterra, Francia, Spagna e Stati Uniti.
Modena, 17 giugno 2014 - di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi.
La giuria dell'International Taste & Quality Institute di Bruxelles non ha avuto dubbi. Sul gradino più alto del podio, per tre anni consecutivi, c'è ancora "lui", l'Aceto Balsamico di Modena IGP "Vigna d'Oro" prodotto dalla Compagnia del Montale, azienda di tradizione familiare con sede a Sassuolo (MO). I criteri per l'assegnazione del prestigioso riconoscimento c'erano tutti: l'aver ottenuto una votazione superiore al 90%, per tre anni di seguito e da giurie differenti. L'"oro nero" sassolese è prevalso su centinaia di prodotti provenienti da tutto il mondo e "passati al setaccio" dai severi palati della giuria belga. Ora, l'Aceto Balsamico di Modena IGP "Vigna d'Oro" potrà sfoggiare sulla bottiglietta il logo del Crystal Award e continuare la sua ascesa.
L'appuntamento per parlare dell'ultimo successo del "Vigna d'Oro" è presso la sede della Compagnia del Montale, a pochi passi dal centro storico di Sassuolo. Al di là della porta di ingresso, si apre una finestra sulla tradizione. Il profumo inconfondibile dell'aceto balsamico si accompagna alla visione dei filari di botti, dove l'aceto "riposa" in attesa di essere imbottigliato e prendere le strade che lo porteranno sulle tavole di tutto il mondo.
Non nascondono la loro soddisfazione, Enrico Zini e Francesco Bertoli, soci della Compagnia del Montale, mentre posano davanti al loro "gioiello". Il "Vigna Oro IGP" è un aceto corposo, rotondo e importante. Figlio dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, nasce dai vigneti della fascia pedemontana modenese racchiusa tra il Secchia e il Panaro. Fatto solo di mosto cotto da uve selezionate e aceto di vino, invecchia per 10 anni in botti di rovere e ciliegio, prima di incontrare la bottiglia.
Enrico Zini e Francesco Bertoli
"Con questo terzo riconoscimento – commenta Enrico Zini – diventa ancora più un onore essere ambasciatori dell'oro nero di Modena nel mondo. Con la nostra azienda vogliamo conservare i valori del passato, migliorandoli con occhio attento verso esigenze dei nostri giorni".
La Compagnia del Montale produce circa 100.000 bottiglie da 250 ml all'anno. Il 53% della produzione è destinata al mercato estero. Spiega, ancora Zini: "La nostra rete distributiva interessa sia la vendita al dettaglio sia la ristorazione e, in entrambi i casi, avere un prodotto di alta qualità non è sufficiente. Per aprire un nuovo mercato, come abbiamo fatto nell'ultimo anno nell'area asiatica, è necessario impegnare risorse per trasmettere la cultura che ruota attorno a un prodotto, offrire gli strumenti per poterlo apprezzare e spesso insegnare a gustarlo".
Apprezzato per il suo gusto inconfondibile, ma anche per la sua versatilità, l'"oro nero" di Modena esalta i sapori dei piatti di carne, ai formaggi, alle verdure e persino ai dolci. Apprezzatissimo lo show cooking dello chef stellato Luca Marchini, che ha preparato un sublime risotto al Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico, uno degli abbinamenti più classici della tradizione. Il riso carnaroli invecchiato di un anno non viene fatto tostare, ma cuocere fin dall'inizio con poco olio, brodo e una crema di Parmigiano Reggiano di 28 mesi, per un tempo variabile da 17 a 20 minuti. Una volta pronto il risotto, si serve con alcune gocce di Aceto Balsamico "Vigna d'Oro". Senza mescolare, per assaporare ogni nota, ogni sfumatura di un equilibrio che rasenta la perfezione.
Riconoscimenti per i vini della Cantina Formigine Pedemontana, premiati a Venezia Lambrusco e Pignoletto Cantina Formigine Pedemontana -
Modena, 16 giugno 2014 -
Ancora riconoscimenti per i vini della Cantina Formigine Pedemontana, cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena. Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro frizzante secco Rosso Fosco 2013 e l'Emilia Igt Pignoletto frizzante secco 2013 hanno ottenuto un diploma di medaglia d'oro al 53 esimo concorso nazionale dei vini Docg, Doc e Igt promosso dalla Mostra nazionale vini di Pramaggiore (Venezia), un ente che realizza programmi di promozione dei vini a livello nazionale, regionale e locale. La Cantina Formigine Pedemontana aveva vinto il diploma di medaglia d'oro anche l'anno scorso con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc frizzante secco Rosso Fosco Inprincipio 2012.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
#CibusAgenziaStampaElettronicaAgroalimentare -c.a.s.e.a.- SOMMARIO Anno 13 - n° 24 16 giugno 14
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SOMMARIO Anno 13 - n° 24 16 Giugno 14
1.1 editoriale
Diamo i numeri?
2.1 vino
Brindisi al lambrusco
4.1 export agro-alimentare
Calcio, i mondiali valgono 1% del PIL in caso di vittoria
5.1 regione emilia romagna
Lupo, Rabboni: vogliamo tutelare gli agricoltori
5.2 carburanti
Piacenza, carburanti agevolati. Dichiarazione annuale
5.3 sentenze
Parmalat e acquisizione LAG.
6.1 lattiero caseario
"Parmigiano", listini in costante discesa
7.1 alimentari
"Spesa sempre più sostenibile". Non solo alimentare
7.2 consumi
Exploit della Spesa "green". +65% dal 2007
7.3 mais
Diabrotica in arrivo
8.1 salute e economia
Latterie Friulane, sfuma la fusione con Granarolo
Lambrusco, l'orgoglio reggiano
di Giulia Rossi - 15 giugno 2014 -
"Piace ai bimbi ai giovani e ai vecchi, ai poeti, agli stolti, ai letterati: ai grassi piace e piace ancora ai secchi, agli ebrei, ai cristiani, ai turchi, ai frati, alle dame, alle serve, ai prenci, ai re. Piace a voi tutti, come piace a me". Scriveva così, riguardo al lambrusco, sul far del Novecento, Luigi Bertelli, autore dell'intramontabile libro Il giornalino di Gian Burrasca, confidandoci una grande e immortale certezza: il lambrusco è un vino che piace e piace perché è buono, nella sua ricca semplicità.
LE ORIGINI DEL LAMBRUSCO. I primi riferimenti al lambrusco sono custoditi tra le pagine immortali delle più importanti opere latine del passato: la Quinta Bucolica del poeta Virgilio per esempio, Il De re rustica di Varrone, il Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, ma anche il De agri cultura di Catone, scrittore che nel 160 a.c ci ha offerto la testimonianza dell'esistenza di una vite che cresceva spontaneamente ai margini della campagna, chiamata appunto Lambrusca Vitis: nient'altro che piccoli grappoli di uva nera, simili a bacche aspre. Si può affermare quindi con una certa sicurezza che il progenitore del nostro lambrusco avesse messo radici già ai tempi latini. A loro il merito di aver iniziato a conoscere e utilizzare questa vite che cresceva incontrollata. Latina anche l'etimologia del termine lambrusco che si pensa derivi da labrum, margine dei campi e ruscum, ovvero rovo, pianta spontanea.
LA STORIA. Da qui in avanti il nostro "rubino frizzante" ha cavalcato la linea del tempo, passando tra le mani dei principali personaggi del passato, tra cui anche la bella contessa Matilde di Canossa. Ma quando si iniziò a coltivare realmente questa vite? Forse a partire dal 1305, dopo che il bolognese Pietro de' Crescenzi, in un trattato di agricoltura, aveva sollecitato gli emiliani a prendere realmente in considerazione l'idea. Già allora dunque, il lambrusco nutriva grandi aspettative. La certezza che il nostro vino si coltivasse e gustasse anche nel passato arriva, prima, nel 1567, dalla dichiarazione di Andrea Bacci, medico del papa Sisto V e botanico, il quale affermò che "sulle colline di fronte alla città di Modena si coltivano lambrusche, uve rosse, che danno vini speziati, odorosi, spumeggianti per auree bollicine, qualora si versino nei bicchieri", e poi, da una distinta datata il 29 ottobre 1693, che indica una sostanziosa partita di lambrusco in casa d'Este. Siamo nel 1800 quando ormai il lambrusco spopola tra le cantine degli aristocratici, poiché considerato un vino di pregio e venduto in bottiglia e non più sfuso, segno distintivo della sua qualità. La prima suddivisione del lambrusco avvenne nel 1867 per mano di Francesco Aggazzotti, che all'epoca distinse i vitigni coltivati in tre tipologie: il lambrusco di Sorbara, il lambrusco Salamino e il lambrusco dai Graspi Rossi. Da questi "capostipiti" si ricavarono, mischiati con altre e diverse varietà, tutti i tipi di Lambrusco delle varie province. E poi arrivò il 1971, data da incorniciare, poiché proprio in questo anno nacque finalmente la Denominazione d'Origine Controllata Lambrusco Reggiano, con lo scopo di diffondere e promuovere le tante qualità del nostro vino.
CARATTERISTICHE DEL VINO. Secondo il poeta maledetto Charles Boudelaire: "Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere". Custode di tante verità infatti, il lambrusco è prima di tutto un vino divenuto "saggio". Ma è anche un vino che fa sorridere, che fa ballare il liscio agli anziani, che fa intonare canzoni davanti a tutti, vincendo la timidezza. Sulle tavole reggiane, è l'accompagnatore ufficiale di tortelli e cappelletti, ed è quello che nelle "cene della domenica", a base di pane caldo, prosciutto crudo e Parmigiano Reggiano, fa gustare ancora di più le chiacchiere in famiglia. Non è insolente, non dà alla testa, non ha pretese. Ha una storia secolare, ma nonostante questo non si vanta. La sua è una personalità agreste, generosa, spiritosa. Con le sue sfumature dal rosso al rubino all'intenso, le bollicine che lo rendono vivace e frizzante al punto giusto, il suo profumo gradevole e il suo gusto leggero, si fa amare da tutti.
PER I REGGIANI. Soprattutto dai reggiani che con il lambrusco hanno un legame particolare, forse perché caratterialmente c'è intesa. Forse perché questo tipo di vino si sposa perfettamente con l'ospitalità e la genuinità di chi è nato da quelle parti. Forse perché il legame con il suo territorio è davvero forte. Fatto sta che non esiste reggiano che non abbia un'assortita scorta di lambrusco in cantina.
EVENTI ALBINEA. Ed è proprio per dimostrargli l'affetto dovuto e per onorarlo al meglio che il Comune di Albinea, in collaborazione con la Pro loco ha deciso di dedicare a questo vino eventi e manifestazioni per tutto il mese di giugno. La scorsa settimana si è conclusa la Sagra del lambrusco e degli Spiriti diVini, una ricorrenza ormai imperdibile per tanti cittadini e non, che ha portato decine di stand con degustazioni di vari tipi di lambrusco reggiano Doc tra le vie del centro. Accanto ai vini, tanti anche gli allestimenti gastronomici per offrire ai partecipanti qualche assaggio della buona tavola reggiana. Ed è bello vedere che nella piazza, ai piedi della grande fontana ad Albinea, vecchie e nuove generazioni si incontrano. Così capita che un ragazzo con in mano un cono gelato, rigorosamente al gusto lambrusco della gelateria Pam Pam, chieda spiegazioni al suo nonno: vuole sapere qualche segreto sulla vendemmia, a settembre anche lui andrà tra i vigneti delle nostre terre a lavorare.
"VIGNE PERDUTE". Ma l'omaggio estivo al nostro vino preferito non si ferma: anche il week-end del 14 e 15 giugno il calendario degli appuntamenti si preannuncia ricco di gusto. Al parco Lavezza di Albinea va in scena infatti, Vigne perdute, un viaggio indietro nel tempo tra i sapori antichi, ormai scomparsi ai più. Protagonisti della serata saranno infatti vini antichi, autoctoni e ormai rari come il Montericco, lambrusco rosso doc che viene coltivato proprio sulla collina più alta di Albinea, Montericco, di cui il vino ha acquisito il nome, e il vino bianco la Spergola, chiamata anche "alata", poiché i grappoli principali sono sempre accompagnati da un grappolo più piccolo, come fosse una piccola ala. L'habitat naturale di questo vitigno è il terreno argilloso del comprensorio ceramico di Scandiano-Casalgrande. Casa sua è proprio lì. E tra "i big" più anziani e sconosciuti, sarà possibili degustare persino il lambrusco Fogarina. E se il nome vi suona famigliare, be', avete ragione. Quante volte avrete sentito dai vostri nonni intonare quel
Diri rindindin, din, din, din, din. E com'è bella l'uva fogarina e come è bella saperla vendemmiar a far l'amor con la mia bella a far l'amore in mezzo al prà.
Questa canzone popolare, incisa nella memoria dei più anziani, sul finire del secolo scorso ha rischiato di essere tutto ciò che restava di questo lambrusco, cresciuto per anni nelle sponde reggiane del Po. Già a partire dagli anni '70 il vitigno era stato cancellato dal registro nazionale delle uve da vino, credendolo ormai estinto. Persino a Gualtieri (Reggio Emilia), terra madre della Fogarina, gli ettari coltivati erano rimasti pochissimi e sarebbero sicuramente scomparsi, se non fosse stato per il contributo di alcuni volontari della cantina Sociale di Gualtieri che, in collaborazione con l'assessorato all'Agricoltura della Provincia di Reggio e alla Regione, si impegnarono per salvare una delle più importanti tradizioni locali.
ASSAGGI DI GASTRONOMIA LOCALE. Ma tornando al Albinea, oltre alle degustazioni che saranno accompagnate dalla musica, ci sarà un banchetto dove potranno essere assaggiate alcune chicche della gastronomia emiliano-romagnola e un mercato nel quale i visitatori potranno acquistare prodotti a "chilometro zero", con un ottimo rapporto qualità prezzo. Insomma, una due giorni ricca e gustosa, e un buon modo per riscoprire in un solo week-end i gusti di una volta, assaporando assieme ad essi la storia del territorio e delle genti che li ha coltivati per secoli. "VIGNE VALOROSE". Non è finita. Le bollicine saranno le star indiscusse anche della serata di venerdì 20 giugno dedicata alle Vigne valorose. Stavolta come location si è scelta la cantina di Canali (Albinea), costruita negli anni trenta del Novecento e restaurata di recente. Cambia anche la tipologia di vino: il lambrusco cede il passo a vini differenti. L'evento è infatti volto alla promozione di quella viticoltura realizzata in luoghi impervi di tutto il nostro Stivale, come i rilievi del Trentino Alto Adige, la Costiera Amalfitana, le Cinque Terre, e alla celebrazione di quei vignaioli determinati e ostinati, che non si sono lasciati intimidire da dislivelli, rocce a strapiombo sul mare e altezze, anche superiori ai 500 metri, ottenendo così il loro vino, reso ancora più prezioso dallo sforzo e dalla perseveranza di chi non si arrende. Alcuni esempi? Insomma, per tutto il mese di giugno, le occasioni per gustare buoni vini alla riscoperta delle tradizioni non mancheranno, quindi non resta che fare a tutti voi un bel brindisi.
Il primo studio sugli effetti dell'ultimo mondiale vinto dall'Italia su economia, lavoro e turismo
Bologna, 12 giugno 2014.
La previsione di un aumento fino all'uno per cento del prodotto interno lordo (PIL) formulata dal premier Matteo Renzi in caso di vittoria del mondiale di calcio da parte degli azzurri esce rafforzata dal primo studio sugli effetti dell'ultimo trionfo italiano nel 2006, con un taglio rilevante alla disoccupazione, una crescita record del Pil e delle esportazioni ma anche un forte aumento delle presenze turistiche straniere in Italia nell'anno successivo. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata all'Unioncamere nell'incontro su "In tavola l'Italia garantita" dove è stata allestita la prima esposizione dei principali prodotti taroccati scovati in Brasile, alla vigilia del mondiale, che evidenziano un palese e preoccupante "taroccamento" degli alimenti piu' tipici del Made in Italy. "Un inganno che rischia di offuscare le opportunità che vengono da un momento di grande visibilità generato dalla competizione mondiale" ha denunciato Gennaro Masiello componente di Giunta della Coldiretti che ha partecipato all'iniziativa.
L'anno successivo alla vittoria degli azzurri nel campionato mondiale di calcio del 2006 in Germania, l'economia nazionale - precisa la Coldiretti - è cresciuta in modo sostenuto con un aumento record del 4,1 per cento del Pil a valori correnti mentre il numero di disoccupati è diminuito del 10 per cento. Nel 2007 - continua la Coldiretti - si è anche verificato un incremento delle vendite nazionali all'estero del 10 per cento e a beneficiarne maggiormente sono stati i prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo come i prodotti artistici e culturali, che hanno fatto registrare un aumento record del 30 per cento, le automobili che sono cresciute del 16 per cento così come i macchinari, i cibi e le bevande con una performance positiva del 9 per cento, oltre a scarpe e articoli in cuoio (+6 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Va registrato infine – rileva la Coldiretti - un aumento 2,36 milioni di stranieri che sono venuti in Italia in vacanza nell'anno successivo la memorabile vittoria che significa in termini percentuali un +3,5 per cento.
Anche se non tutti i risultati positivi possono essere attribuiti alle performance degli azzurri, non c'è dubbio che un'eventuale vittoria in Brasile - sostiene la Coldiretti - è comunque una importante chance per le imprese nazionali che si confrontano quotidianamente sui mercati esteri dove la spinta favorevole sulla domanda di prodotti nazionali deve essere colta per valorizzare le qualità offerte dal sistema economico.
Carburanti agricoli agevolati: presentazione dichiarazione annuale
Piacenza, 12 giugno 2014.
La Provincia di Piacenza informa che il termine ultimo di presentazione della denuncia annuale dei carburanti agricoli agevolati scadrà improrogabilmente il prossimo 30 giugno (sulla base degli art.2 e 6 del decreto ministeriale del 14 dicembre 2001 numero 454).
Pertanto le ditte che hanno avuto disponibilità di carburanti agricoli derivati da assegnazioni 2013 (anche se non prelevati), oppure rimanenze relative agli anni precedenti,devono presentare, entro tale data, all'ufficio U.M.A.(Utenti Motori Agricoli) del Settore Agricoltura, Edilizia e viabilità, Turismo e cultura della Provincia di Piacenza (palazzo dell'Agricoltura in via Colombo 35), la dichiarazione annuale compilata e sottoscritta dal titolare.
Le ditte che non avranno presentato la suddetta dichiarazione entro il 30 giugno verranno segnalate all'Autorità Finanziaria territorialmente competente.
Corte d'Appello di Bologna dichiara la cessazione della materia del contendere e respinge tutte le richieste della Procura della Repubblica .
Comunicato stampa Parmalat - Collecchio, 27 maggio 2014 -
Con decreto depositato il 26 maggio 2014, nell'ambito dei procedimenti per reclamo avverso i decreti emessi il 29 marzo e l'11 novembre 2013 dal Tribunale di Parma ex art. 2409 c.c., la Corte d'Appello di Bologna (i) ha dichiarato il non luogo a provvedere per cessata materia del contendere e, di conseguenza, cessati gli effetti dei citati decreti del Tribunale di Parma e (ii) ha respinto le ulteriori richieste della Procura formulate all'udienza del 9 maggio scorso (segnatamente la revoca dei Consiglieri Antonio Sala e Gabriella Chersicla facenti parte anche dell'attuale Consiglio di Amministrazione e l'assegnazione all'attuale organo amministrativo di Parmalat di un termine adeguato per prendere le opportune iniziative per eliminare le asserite conseguenze negative derivanti dall'operazione di acquisto LAG). La Corte d'Appello di Bologna, in riforma dei provvedimenti di primo grado, ha altresì dichiarato interamente compensate tra le parti le spese di lite di entrambi i gradi di giudizio e posto a carico di Parmalat il compenso al Commissario ad acta Prof. Manaresi. Con il decreto della Corte d'Appello il procedimento ex art. 2409 si è definitivamente concluso, non essendo previsto un ulteriore grado di giudizio.
Collecchio, 27 maggio 2014
(Comunicato stampa Parmalat Spa)
Cresce il consumo di prodotti sfusi. Dai 1000 dispenser del latte crudo "Coldiretti" ai detersivi. In crescita l'attenzione al territorio.
Parma, 10 giugno 2014
Il trend positivo del "biologico" porta a 3,1 miliardi il valore della spesa alimentare in questo specifico comparto con un aumento del 8,8 percento nel corso del 2013. Secondo l'indagine Coldiretti/Ixè ben il 45 per cento di italiani hanno messo cibi biologici nel carrello regolarmente o saltuariamente.
In crescita anche l'acquisto di prodotti sfusi nel commercio al dettaglio dove si sta estendendo sia nella vendita di prodotti alimentari come pasta, latte, legumi, frutta secca, caramelle e cioccolato ma anche tra i non alimentari come i detersivi. La punta dell'iceberg di questo fenomeno sono gli oltre mille dispenser di latte crudo diffusi dagli allevatori della Coldiretti in tutta la penisola che consentono di riutilizzare la bottiglia e combattono la moltiplicazione dei rifiuti e salvaguardare l'ambiente.
La tendenza ad una spesa più sostenibile si riscontra però anche nelle nuove modalità di acquisto. 7 milioni gli italiani, nel 2013, hanno partecipato a gruppi di acquisto, i cosiddetti Gas.
I Gruppi di Acquisto Solidali (GAS), sono spesso composti da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose ma anche per risparmiare sui trasporti a tutto vantaggio delle emissioni di gas serra.
Ma c'è anche, come riporta Coldiretti, chi si impegna nella salvaguardia dei piante e animali in via di estinzione con la pratica dell'adozione.
Esplode l'affezione verso la spesa alimentare di stagione e a km zero.
Parma, 10 giugno 2014.
Un segnale di controtendenza rispetto ai dati che quotidianamente raccontano di una crisi dai contorni sempre più funerei arriva dal settore dei consumi alimentari "eco friendly". Prodotti di agricoltura biologica prodotti e consumati entro pochi chilometri che non necessitano di imballaggi onerosi e artificiali stanno assumendo sempre maggiore rilevanza negli acquisti degli italiani. Se da un lato gli acquisti alimentari sono crollati ai minimi da 33 anni, dall'altro vola la spesa green che raggiunge un fatturato record di quasi 20 miliardi nel 2013, in aumento del 65 per cento rispetto all'inizio della crisi nel 2007.
E' quanto emerso dal Dossier "Lavorare e vivere green in Italia" presentato al Nelson Mandela Forum di Firenze, dove sono giunti diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni insieme al Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e ai Ministri dell'ambiente Gian Luca Galletti e dell'agricoltura Maurizio Martina.
"I nostri mercati degli agricoltori stanno creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione sociale, animazione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna", afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "oltre all'ottimo rapporto prezzo/qualità il segreto del successo sta nella sincera volontà di un numero crescente di cittadini di aiutare con i propri atti di acquisto il lavoro e l'economia nazionale e di comportarsi in modo sostenibile per la società e l'ambiente".
Con l'arrivo del caldo aumenta la probabilità di diffusione della Diabrotica del Mais.
Di redazione - Parma 09 giugno 2014 -
Conto alla rovescia per la Diabrotica del Mais.
La Diabrotica del Mais (Diabrotica virgifera virgifera Le Conte) o Verme delle radici del mais è un coleottero crisomelide da quarantena di origine americana, grave parassita del mais (Zea mais L.). I danni che le larve di questa specie causano alle radici del mais ne fanno uno dei fitofagi più importanti per questa coltura negli Stati Uniti d'America. Originaria degli Stati Uniti, è stata avvistata in Europa a partire dal 1992, in area balcanica e da lì si è poi diffusa nelle aree circostanti. Nel 1998 è stata catturata per la prima volta in Italia presso l'aeroporto di Venezia. Poi è comparsa in Lombardia, Piemonte, Trentino, Friuli, Emilia Romagna.
L'adozione di pratiche agronomiche in grado di prevenire l'insediamento del fitofago è ritenuto il metodo migliore nel contenimento delle popolazioni e pertanto è quello da preferire.
L'avvicendamento colturale rappresenta la tecnica di controllo di maggiore efficacia in quanto questo crisomelide causa danni economici esclusivamente al mais in monosuccessione.
Lo scandalo del latte alle aflatossine allontana Granarolo dalle Latterie Friulane.
- di Virgilio -
Parma 9 Giugno 2014 ----
Il latte contaminato da tassi di aflatossine superiori ai limiti di legge veniva miscelato con latte a basso contenuto di tossine nel tentativo di fare rientrare le partite di latte entro i limiti. Una frode a scapito della salute che ha portato anche all'arresto domiciliare del responsabile degli approvvigionamenti e altri 13 indagati, per adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari, delle friulane e alla immediata sospensione dell'attività in seguito revocata dalla regione FVG.
Le indagini avevano preso avvio a dicembre quando una grossa partita di latte, già imbottigliata con l'etichetta di una latteria veneta, era stato rispedito al mittente perché "non conforme".
Secondo quanto appurato nel corso delle indagini il latte avrebbe sforato di cinque volte il limite massimo di aflatossine altamente tossiche
Una vicenda che, sino a quando non saranno chiari i risvolti giudiziari, pone in sospensione la trattativa che avrebbe condotto alla fusione con Granarolo. Almeno è quanto riferisce il "Messaggeroveneto.gelocal.it" riportando le dichiarazioni del presidente della società emiliana Gianpiero Calzolari il quale si sarebbe limitato a dire: «Per il momento dobbiamo capire bene come stanno le cose».
Come detto, la Regione Friuli Venezia Giulia ha revocato la sospensione del riconoscimento Ce per la sola attività del centro di raccolta di Latterie Friulane, che fa seguito all'accordo, trovato nella giornata del 7 giugno, dal consorzio con l'associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia per affidare al laboratorio di quest'ultimo l'incarico di effettuare le analisi sui campioni di latte conferiti dai soci.
E' dunque ripresa la raccolta del latte dai 104 allevatori consorziati, un primo passo per la ripresa integrale dell'attività.
La legge Comunitaria alza il contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento. Coldiretti: "Grazie al Governo, ai Comuni del territorio per vicinanza ad imprese agricole e consumatori" -
Parma, 12 giugno 2014 -
E' stata sconfitta la lobby delle aranciate senza arance grazie all'azione del Governo che si è dimostrato vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori. E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente il voto dell'aula della Camera all'emendamento del Pd con primo firmatario Oliviero Nicodemo alla legge Comunitaria che alza il contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento. Finalmente - sottolinea la Coldiretti – ci sono le condizioni per cambiare una norma che permette di vendere l'acqua come fosse succo. Quando la legge sarà approvata duecento milioni di chili di arance all'anno in piu' saranno "bevute" dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate, il che significa cinquantamila chili di vitamina C in piu'.
"E' una vittoria di Coldiretti che, anche a livello territoriale ha avuto il sostegno di numerose amministrazioni comunali – commenta il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini - le quali hanno deliberato a sostegno dell'azione di Coldiretti e per questo le ringraziamo per essere state ancora una volta al nostro fianco nella difesa del Made in Italy e di una corretta cultura e pratica alimentare. Si tratta di una decisione che – sottolinea Corsini - concorre a migliorare concretamente la qualità dell'alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all'obesità in forte aumento"
Non va peraltro dimenticato- conclude Coldiretti l'impatto economico sulle imprese agricole poichè l'aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria.
(Fonte: Coldiretti Parma)
Cresce il Latte Spot mentre il Burro resta invariato. Anche il "Padano" con il segno negativo.
di Virgilio - Parma - 11 giugno 2014
Prosegue inesorabile la discesa dei listini del Parmigiano Reggiano. Altri 15 centesimi sono stati erosi al valore dal 12 mesi e 10 al 24 mesi fissando quindi i prezzi, rilevati sulla piazza di riferimento comprensoriale di Parma, nell'intervallo compreso tra 8,00 e 8,35€/kg per il prodotto più fresco e tra 9,35 e 9,70€/kg per il 24 mesi. Maggio si è perciò concluso con un costante arretramento dei listini così come accadde nei due precedenti mesi. Se il "Parmigiano" piange il "Padano" non ride. Nonostante la chiusura della borsa milanese, per effetto della festività del 2 giugno, sulla piazza di Mantova il prodotto di 14-16 mesi di stagionatura ha perduto altri 5 centesimi quotando tra 7,55 e 7,80€/kg. Invariato invece il listino relativo al prodotto più fresco (10 mesi di stagionatura) che ha confermato 7,00€ come prezzo massimo e 6,75 come prezzo minimo.
Restano invariati i listini del Burro e della Panna mentre prosegue la risalita del Latte Spot. Il mese di maggio ha perciò chiuso con un significativo + 11,98% sul prezzo medio del mese precedente invertendo, in modo significativo, la tendenza ribassista che ha contraddistinto il latte spot nazionale per tutto il primo periodo del 2014. Una tendenza al rialzo confermata lo scorso 9 giugno - anche Verona ha rispettato la chiusura dei mercati coincidenti con la festività del 2 giugno - dove si è registrato una ulteriore incremento del 2,67% (tra 39,18 e 40,21 €/100 litri).
SOMMARIO Anno 13 - n° 23 09 giugno 14
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1.1 editoriale
I "senzafondo" e "senzavergogna" da EXPO a MOSE...passando per L'Aquila
2.1 export agro-alimentare
Emilia-Romagna prima regione per export agroalimentare
4.1 cooperazione
Mario Lusetti eletto al vertice di Alleanza delle Cooperative
5.1 Vino tendenze
USA, gran bevitori!
5.2 riconoscimenti
Il "Mediterraneo Packaging" alle cantine Casabella.
6.1 lattiero caseario
Gran rimbalzo del Latte Spot estero
7.1 pomodoro
OI pomodoro nord Italia. PierLuigi Ferrari confermato presidente
7.2 vino
"Top Woman in italian wine" la classifica di "The drink Business"
7.3 sicurezza alimentare
Efsa, 100 esperti per discutere sugli OGM
8.1 UE - PAC
PAC 2014-2020. Accordo base tra Regioni e MIPAAF
E' stato presentato a Bologna il Rapporto agroalimentare dell'Emilia-Romagna 2013.
Bologna, 3 giugno 2014.
Cresce l'export dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli che nel 2013 hanno raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi 471 milioni, mettendo a segno rispetto all'anno precedente un + 5,4% , a fronte di un aumento, su scala nazionale del 4,9% . Un dato tanto più importante se confrontato con il calo dei consumi interni in atto da alcuni anni.
Il dato è stato fornito a Bologna in occasione della presentazione del Rapporto agroalimentare dell'Emilia-Romagna, promosso da Regione e Unioncamere, che fotografa l'andamento dell'agricoltura e dell'industria alimentare regionale.
Per l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni la ricetta per competere sui mercati sta in un rafforzato gioco di squadra a livello nazionale e ha ricordato l'accordo in corso con lo Stato del Delaware per l'esportazione di Pere Abate e delle altre Dop e Igp dell'Emilia-Romagna. Tra i recenti provvedimenti del Governo richiamati da Rabboni anche la decisione per il prossimo anno di triplicare i fondi per la commercializzazione e promozione delle Dop e Igp in Usa e Canada attraverso la grande distribuzione organizzata.
Proprio per concorrere al gioco di squadra nazionale l'assessore ha indicato la necessità che Regione e Unioncamere indirizzino su Canada, Stati Uniti e Cina le proprie iniziative di accompagnamento all'estero delle piccole imprese agroalimentari, integrando tale azione con la formazione di reti di impresa e aggregazioni commerciali che possano agire autonomamente.
Dal canto suo la Regione aiuterà le imprese agroalimentari dell'Emilia-Romagna ad andare sui mercati esteri, sia grazie alle risorse dell'Ocm vino (circa 9 milioni di euro all'anno per la promozione extra Ue), sia attraverso le risorse del nuovo Psr espressamente destinate alla promozione e alle reti di impresa per la commercializzazione sui paesi esteri. Molto potrà venire anche da Expo 2015. In vista di questo importante appuntamento già ora si sta lavorando a una serie di eventi commerciali incardinati sulle fiere Cibus, Cibus Tech e Sana oltre a un bando che finanzierà iniziative di incoming di buyer stranieri.
Il Rapporto 2013.
Il Rapporto ha centrato l'attenzione proprio sull'internazionalizzazione dei mercati, con una tavola rotonda al la quale hanno partecipato Giovanni Anania, professore di politica economica esperto in commercio e relazioni internazionali dell'Università della Calabria, John Pastor, direttore dell'International Trade and Development dello Stato del Delaware (Usa), Helmuth Senfter consigliere di Grandi salumifici italianie Li Shaofeng, primo segretario dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.
Le esportazioni agroalimentari emiliano-romagnole crescono e crescono di più delle importazioni (+5,4% contro +1,8%), con effetti positivi sul saldo commerciale che tra 2012 e 2013 migliora di 164 milioni di euro. Disaggregando il dato complessivo, tra le voci più significative dell'export emiliano-romagnolo vi sono i salumi con un valore di 608 milioni di euro e un aumento sul 2012 del 9%, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari con 604 milioni e un +6% , pasta e derivati dai cereali (600 milioni, +3,6%), il vino (392 milioni, +9,8%). Tra i prodotti agricoli regina incontrastata è la frutta fresca ( che rappresenta da sola il 55,9% delle esportazioni agricole regionali ) con un valore di 469 milioni di euro, ma una flessione rispetto al 2013 del 3,4%.
Per quanto riguarda l'annata agraria 2013, il Rapporto, curato dal professor Roberto Fanfani dell'Università di Bologna, ha evidenziato, confermando le prime anticipazioni, una riduzione del 3 % della produzione lorda vendibile. Un arretramento dovuto essenzialmente al forte maltempo primaverile, con diffusi fenomeni di dissesto specialmente nelle aree appenniniche, e la tromba d'aria che a maggio ha colpito le province di Bologna e di Modena
Tale flessione tuttavia non ha impedito all'agricoltura emiliano-romagnola di confermare un valore di 4,35 miliardi di euro di Plv, consolidando i buoni risultati degli ultimi anni. In aumento, dell'1,5% netto il valore aggiunto, ma a causa dell'aumento dei costi fissi, la redditività delle aziende scende dell'1,3%.
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"Siamo la prima regione per export agroalimentare in Italia, con una percentuale del 16%, dato che ci pone davanti anche alla Lombardia – ha spiegato oggi l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – ma vogliamo crescere ancora, perché siamo la terra della Food Valley, abbiamo la più alta quota di prodotti Dop e Igp e grandi marchi famosi nel mondo".
Per Rabboni la ricetta per competere sui mercati sta in un rafforzato gioco di squadra a livello nazionale. "Dobbiamo muoverci in sintonia con i recenti provvedimenti assunti dal Governo, per contrastare le barriere non tariffarie e per garantire anche fuori dall'Europa la tutela dalle contraffazioni delle nostre più importanti Dop Igp. Per questo è indispensabile che anche l'accordo di libero scambio che si sta predisponendo tra Ue e Usa sia sulla falsariga di quello con il Canada che introdotto anche in quel Paese il riconoscimento dei prodotti a denominazione d'origine europei" - ha sottolineato l'Assessore, ricordando l'accordo in corso con lo Stato del Delaware per l'esportazione di Pere Abate e delle altre Dop e Igp dell'Emilia-Romagna.
Anche per Maurizio Torreggiani presidente di Uniocamere, "il primato dell'Emilia-Romagna nell' export di prodotti agroalimentari va considerato un punto di partenza. Sta a noi, come sistema territoriale, lavorare d'iniziativa per aumentare il numero delle imprese esportatrici aiutandole a cogliere le opportunità. Le Camere di commercio sono impegnate a sostenere il riposizionamento delle aziende nello scenario internazionale, agendo in sinergia con i principali soggetti, a cominciare dalla Regione. Raccogliere la sfida di Expo 2015 significa puntare a ottenere ricadute permanenti sullo sviluppo del territorio regionale".
Proprio sull'internazionalizzazione dei mercati ha centrato l'attenzione il Rapporto 2013, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Giovanni Anania, professore di politica economica esperto in commercio e relazioni internazionali dell'Università della Calabria, John Pastor, direttore dell'International Trade and Development dello Stato del Delaware (Usa), Helmuth Senfter consigliere di Grandi salumifici italianie Li Shaofeng, primo segretario dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.
Il presidente di Legacoop eletto, su proposta dei co-presidenti Gardini e Altieri, presidente di Alleanza delle Cooperative. Per il lavoro serve "un rapporto forte tra Stato, Imprese e Persone"
Roma, 04 giugno 2014 - Mauro Lusetti, presidente di Legacoop, è stato eletto presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane dall'Assemblea generale riunita oggi a Roma. "Nei prossimi mesi – ha dichiarato – vogliamo produrre un'accelerazione del percorso avviato in gennaio per la creazione dell'associazione unica e unitaria della cooperazione italiana, coinvolgendo il maggior numero di soci e di cooperative. Vogliamo costruire insieme una nuova identità, non dar corso a una fusione a freddo, mettendo al centro della nostra attenzione i problemi del Paese, a cominciare dall'emergenza lavoro".
Proprio sul dramma della disoccupazione giovanile l'Assemblea dell'Alleanza ha approvato oggi tre proposte che saranno presentate al Governo per estendere a tutte le nuove imprese le agevolazioni previste per le start up innovative, favorire l'assunzione di under 40, contrastare il lavoro irregolare. "Per risolvere il problema del lavoro – ha spiegato Lusetti – è indispensabile puntare su un rapporto forte tra Stato, imprese e persone, in cui ognuno si assuma fino in fondo le proprie responsabilità".
La prima richiesta dell'Alleanza delle Cooperative riguarda l'estensione delle agevolazioni previste per le start up innovative a tutte le nuove imprese. "In questa situazione – ha spiegato Lusetti – la vera innovazione è fare impresa, avere il coraggio di scommettere su di sé e questascelta deve essere sostenuta in ogni modo". L'Alleanza propone che per 4 anni vengano applicatenorme semplificate, come una tassa onnicomprensiva ad aliquota unica, e le agevolazioni previste dal DL 179/12 per le start up innovative.
Il secondo intervento dovrà essere indirizzato a facilitare il ricambio generazionale, sperimentando la possibilità di agevolare l'assunzione di under 40 a tempo pieno e indeterminato, a fronte di pensione anticipata dei lavoratori con almeno 64-66 anni di età.L'Alleanza delle Cooperative chiede infine un'azione congiunta delle istituzioni e delle forze sociali con ispezioni anche interforze (ispettori, carabinieri, finanza...) e un piano straordinario del Ministero per lo Sviluppo economico per assicurare regolare revisione delle cooperative non aderenti a centrali cooperative.
A fronte di queste richieste, l'Alleanza delle Cooperative a partire dal Protocollo di collaborazione che nell'ambito dello Youth Guarantee sta per essere firmato con il Ministero del Lavoro, si impegna ad offrire su tutto il territorio, attraverso le sedi delle tre centrali cooperative, servizi di consulenza e tutoraggio gratuito per costituire nuove cooperative e opportunità di dialogo con le imprese per assunzioni e tirocini, in modo continuativo.
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Maurizio Gardini copresidente dell'Alleanza delle Cooperative e presidente di Confcooperative. "Gli auguri a Mauro Lusetti nuovo presidente. Con lui il compito di costruire non un semplice coordinamento, ma una vera centrale unica. Non la sommatoria delle tre, ma un'organizzazione nuova, che sarà n grado di fare da sola più della sommatoria dell'attività delle tre centrali. Costruiremo la più grande organizzazione cooperativa d'Europa dove vogliamo incidere di più per promuovere lo sviluppo cooperativo e arginare il processo di omologazione di impresa. Vogliamo promuovere la costituzione di migliaia di cooperative che realizzino centinaia di migliaia di posti di lavoro. Job Acts, riforma PA, Youth Guarantee, Line guida riforma terzo settore sono i cantieri sui quali siamo impegnati. Se aumentano i cantieri del governo, aumentano i cantieri della cooperazione. Noi ci siamo, come ci siamo sul contrasto alla cooperazione spuria. Non abbasseremo la guardia. L'Alleanza vuole intensificare, con il governo, le azioni di contrasto alla concorrenza sleale di cui siamo i primi a essere danneggiati, noi non ci stiamo".
Il presidente di Agci e Co-presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, Rosario Altieri, saluta l'elezione di Mauro Lusetti a Presidente di Legacoop ed esprime la sua soddisfazione per l'unanime consenso con il quale lo stesso è stato chiamato a guidare il Coordinamento unitario della Cooperazione in continuità con la presidenza di Giuliano Poletti. "Il cammino dell'unità tra le tre storiche Centrali cooperative – ha affermato Altieri – riprende con maggiore vigore, forte com'è della piena consapevolezza di tutti i cooperatori italiani che lungo la strada unitaria saranno raggiunte mete di assoluta valenza ideale, economica e sociale. Lusetti è Uomo di Cooperazione, convinto assertore, come tutti noi, della necessità di presentare il volto migliore di questa forma di impresa che coniuga al meglio e senza alcuna conflittualità le ragioni e gli interessi del capitale e del lavoro. Sono certo, ha aggiunto Altieri, che sotto la sua guida, l'Alleanza farà significativi passi avanti ed avvicinerà con speditezza l'obiettivo della costruzione della Casa Comune dei Cooperatori italiani. Un forte in bocca al lupo a Mauro Lusetti!".
USA, gran bevitori! L'Italia rimane il più grande esportatore.
Parma, 2 giugno 2014.
Secondo i dati OIV (Organizzazione Internazionale delle Vigne e dei Vini) gli Usa han consumato ben 29,1 milioni di ettolitri nel 2013 (+0,5% rispetto al 2012), la Francia 28,1 milioni (con un sensibile -6,9%), l'Italia è in leggero calo con 27,1 milioni (-3,7%) e la Germania segue con 20,3 milioni (+1,5%).
Un primato che arriva nel momento in cui il consumo mondiale (2013) ha registrato un leggero calo: 238,7 Mio hl e le prime stime dei raccolti 2014 indicano una più scarsa produzione di vino nell'emisfero australe. Complessivamente, le prime stime della produzione di vino nell'emisfero sud lasciano prevedere, per il 2014, una flessione di circa il 10% rispetto al 2013, in una forchetta compresa tra 49 e 53 Mio hl.
A fornire il resoconto delle indagini OIV è stato lo stesso direttore generale Jean-Marie Aurand, lo scorso 13 maggio presso la sede dell'Organizzazione a Parigi,
indicando come a fronte della stabilizzazione delle superfici (7,436 Mio ha) e l'aumento della produzione mondiale di vino (278,6 Mio hl), i consumi hanno hanno registrato una flessione.
Il consumo mondiale di vino nel 2013 si colloca a 238,7 Mio hl, con un calo di 2,5 Mio hl rispetto al 2012.
Nei paesi tradizionalmente produttori si registra una flessione del consumo in Francia di 2,1 Mio hl (28,1 Mio hl di vino consumati), in Italia di 0,8 Mio hl (21,7 Mio hl) e in Spagna di 0,2 Mio hl (9,1 Mio hl).
Per quanto riguarda la Cina, la rapida crescita del consumo degli ultimi anni segna una battuta d'arresto, con 16,8 Mio hl, pari a una riduzione del 3,8% tra 2012 (17,5 Mio hl) e 2013.
In questo contesto, gli Stati Uniti si portano a 29,1 Mio hl di vino consumati (esclusi vermut e vini speciali) e divengono, nel 2013, il primo mercato interno mondiale in termini di volume.
I principali paesi dell'America latina (Argentina, Cile e Brasile), il Sud Africa e la Romania registrano una crescita dei consumi rispetto al 2012.
Parma, 5 giugno 2014 L'Organizzazione Interprofessionale Distretto del Pomodoro da Industria del Nord Italia ha cambiato nome in OI Pomodoro Nord Italia e ha rinnovato i propri vertici con l'elezione del nuovo comitato di coordinamento che resterà in carica per il prossimo triennio 2014-2016. Alla guida dell'OI, che raggruppa il 99% della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia, è stato confermato nel ruolo di presidente Pier Luigi Ferrari.
. Poi, soffermandosi sull'operato dell'OI, Ferrari ha auspicato: della filiera in modo che emerga una strategia ben definita di un'OI forte che aumenti la competitività del pomodoro da industria del Nord Italia sui mercati internazionali. Agiremo sempre nell'interesse di un prodotto eccellente>.
Il nuovo comitato di coordinamento è composto da 20 membri ordinari. La parte agricola esprime dieci componenti: Paolo Villani (Pempacorer), Paolo Gazza (Ainpo), Rossella Martelli (Asipo), Alberto Sarzi (Apol), Luca Artioli (Apoconepro) e Gorino Lupi (Op Ferrara) per le Op; Eugenio Zedda (Confagricoltura ER) e Fabio Girometta (Cia ER) per le professionali agricole e Stefano Spelta (Arp) e Lodovico Bertoli (Copador) per le Op autotrasformazione. Dieci anche i rappresentanti della parte industriale: Ugo Peruch (Mutti SpA), Paolo Reverberi (Von Felten), Francesco Maini (Ferrara Food), Bruna Saviotti (Tomato Farm) e Dario Squeri (Steriltom) per la trasformazione privata; Lorenzo Cempini (Confapi), Guido Conforti (Aiipa), Giuseppe Rodolfi (Upi) per le associazioni della trasformazione privata; Costantino Vaia (Consorzio Casalasco) e Massimo Passanti (Conserve Italia) per la trasformazione cooperativa.