Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre oltre 200 artigiani del vino saranno a Piacenza Expo per il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti -
 
Piacenza, 28 novembre 2013 -
 
Arriva a Piacenza il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, organizzato da FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti - che offrirà l' occasione di conoscere il lavoro del vignaiolo e creare un rapporto diretto tra chi produce e chi acquista il vino. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, vedrà due giorni dedicati ad incontri e degustazioni, alla cultura del vino e alla vendita diretta, per scoprire la passione che si nasconde dietro la storia di una bottiglia, direttamente da chi ha reso unico un prodotto di qualità grazie al proprio lavoro artigianale.
Un viaggio attraverso i filari del nostro Paese: dalle montagne della Valle D'Aosta al sole delle Sicilia, per scoprire oltre mille etichette, vitigni poco conosciuti, modi di pensare e creare il vino diversi e, soprattutto, incontrare e conoscere piccoli straordinari artigiani che curano i loro prodotti dalla vigna, alla cantina, fino ad accompagnarli sulla nostra tavola.
Il Mercato dei Vini di Piacenza sarà l'occasione per incontrare direttamente i Vignaioli Indipendenti, una realtà vitivinicola con oltre 750 associati, presenti in tutte le regioni del nostro Paese e in grado di offrirci ogni anno 55 milioni di bottiglie prodotte in più di 7 mila ettari di filari. La presenza di numerosi artigiani del cibo aprirà una finestra sulle tipicità gastronomiche legate ad un modello di filiera alimentare in tutto e per tutto simile a quella dei vignaioli FIVI, e renderà la degustazione dei vini ancora più gustosa, anche grazie al contributo e alla collaborazione del giornalista e critico enogastronomico Giorgio Melandri.




Il portale si rinnova nel "visual" con un aggiornato temeplate ancora più pulito e l'introduzione di Responsive Web Design per una migliore lettura sugli smartphone. Nuova anche la veste della news letter settimanale.

di Lamberto Colla - Parma, 27 novembre 2013 - 

Nella primavera 2011, a quasi dieci anni di distanza, era l'agosto del 2002 quando "cibus" avviò le pubblicazioni, avevamo completamente rinnovato il sito. Dieci anni di lavoro ininterrotti, soprattutto nell'era del digitale, era stato un record. Ma ormai l'obsolescenza imponeva di mettere a riposo quel "vecchietto" e percorre strade più fresche e moderne.

Strade nuove che consentissero di cavalcare la strada dei nuovi mezzi di informazione. Quei "social media" che, a ampie falcate, stavano conquistando il mondo dell'informazione e sempre più, almeno per i prossimi anni, saranno il punto di riferimento tecnico delle testate editoriali per raggiungere i propri consumatori sempre più targettizzati ma anche localizzati.

Ed oggi introduciamo un nuovo "refresch" al portale.

Un rinnovato "template" e soprattutto l'introduzione di Responsive Web Design . Quella particolare tecnologia che consente di adattare il formato del portale all'utilizzo sugli smartphone. Una adattabilità che consente di meglio leggere sui "piccoli schermi" i contenuti delle notizie e navigare con maggiore agilità all'interno delle varie finestre tematiche.

Nell'occasione abbiamo anche rivisto e aggiornato la news letter settimanale che, pur mantenendo una impostazione minimalista, utile a mantenere "leggera" la trasmissione elettronica, dovrebbe prò consente una migliore e molto più gradevole lettura delle notizie.

Lunedi 2 dicembre partirà la prima news letter rinnovata e ci auguriamo che tutto proceda secondo i piani e senza problemi tecnici.

Dicembre, quindi, inizia all'insegna del rinnovamento per il secondo anno consecutivo. Nel 2012 avevamo appena aperto il cantiere della "Gazzetta dell'Emilia & dintorni", che ha visto l'alba "pubblica" a maggio scorso, e oggi rinfreschiamo la testata specializzata (Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare) nel settore agroalimentare con incursioni nell'ambiente e nell'Horeca.

Buona lettura e auguriamo a Voi e a Noi un miglior 2014 ormai prossimo a subentrare a un "esaurito 2013".

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Mercoledì, 27 Novembre 2013 08:36

L'inarrestabile ascesa del Parmigiano 12 mesi.



Mercati tranquilli ma sale ancora il latte SPOT. 

di Virgilio - Parma, 27 Novembre 2013 -

Mercati sostanzialmente tranquilli tranne una ripresa, per la seconda settimana consecutiva del latte spot sulla piazza di Verona. Altri 50 centesimi che portano il valore massimo a 54,64 €/100 litri e 53,61 come valore minimo. Sembra invece inarrestabile l'ascesa del Parmigiano Reggiano, 12 mesi d'invecchiamento, che a Parma guadagna ulteriori 5 centesimi portando la quotazione più elevata a 9,35 €/kg . Ferme invece le quotazioni delle stagionature 24 mesi.

Grana Padano e burro rimangono fermi alle quotazioni della precedente settimana.


PRRE 12MGRAF gde BURRO MI GRAF gde



- Latte - i chiaroscuri del settore.

AMBROSI GIUSEPPE gde

Il settore lattiero caseario nazionale ha forti potenzialità difficilmente esprimibili in questo periodo di crisi. La conferma viene dal presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi, il quale nel fotografare il 2013 che sta chiudendo evidenzia come la competitività del comparto sia mortificata da diversi fattori: il costo del denaro, del lavoro e dell'energia, dal peso del fisco e dei prezzi delle materie prime. Insomma, costi di produzione troppo elevati e un quadro burocratico e normativo tra i più difficili e costosi del mondo.

Un allarme quello lanciato dal presidente della associazione confindustriale, che dovrebbe essere preso in considerazione anche alla luce dei fatti riconducibili alle "Quote Latte" e ai recenti sviluppi che vedrebbe messo in discussione tutti i conteggi produttivi e le conseguenti "Multe" derivate. La difficile situazione che il presidente Ambrosi evidenzia, deriva "da anni di crescita modesta rispetto alle reali potenzialità, il 2013 si chiuderà con un calo generalizzato della produzione e dei consumi". Le vendite nel corso del 2013 sono calate sensibilmente: Latte fresco: - 4%, latte UHT -3% e latte fermentato -5%. I formaggi DOP cedono spazi a formaggi alternativi come sta accadendo al Parmigiano Reggiano e al Grana Padano mentre quelli che ancora reggono lo devono a una forte "pressione promozionale". Unica eccezione la mozzarella che nella variante "da cucina" ha visto crescere i consumi a confermare della rinnovata tendenza d'acquisto verso le materie prime e gli ingredienti per le preparazioni casalinghe.

Sul fronte export, una volta roccaforte del settore caseario, Ambrosi sottolinea come all'aumento dei volumi si siano ridotti i prezzi medi. Nel 2012 è stata superata la soglia delle 300.000 tonnellate di prodotti esportati con una crescita del 7% alla quale si è accompagnata una riduzione dei prezzi medi. "Una tendenza confermata anche nel 2013, conclude Giuseppe Ambrosi, Fino ad agosto abbiamo registrato vendite all'estero per un totale di 213.000 tonnellate con un aumento del 6,1% a fronte di un calo dei prezzi medi del 4,4%". "Il made in Italy piace ma non a ogni costo".

Tre piani ed oltre 200 metri quadrati di spazio espositivo di immagini, video, e focus sui mestieri della lavorazione del salume -
 
Modena, 26 novembre 2013 -
 
In provincia di Modena, e dove se no, avrebbe potuto sorgere un museo sulla secolare arte salumiera? Un viaggio nella tradizione dei sapori e dei mestieri, di un pezzo di storia emiliana, con un taglio moderno e interattivo, per un' esperienza unica. Il MUSA – Museo della Salumeria - nasce dal progetto perfettamente in linea con la filosofia dell' azienda Villani, che unisce l' esperienza di 130 anni di lavorazione delle carni, ai concetti di sviluppo e innovazione. Uno spazio nuovo, che differisce dal classico museo espositivo, capace di attraversare una tradizione secolare e riproporla attraverso un viaggio interattivo; contributi multimediali, video e fotografici che raccontano storie e aneddoti delle singole produzioni, e non solo. Un viaggio tra esposizione di antichi macchinari, coltelli e reperti storici legati alla lavorazione dei salumi, e ancora materie prime quali spezie ed aromi e focus sulle fasi di lavorazione artigiana, del tagliare lavorare e insaccare.
Un' esposizione sull' arte salumiera, che coinvolge tutto il distretto in cui sorge e sancisce il fortissimo legame col territorio, per celebrare un distretto produttivo unico, che ha visto partecipare la stragrande maggioranza delle famiglie della zona per dar vita a prodotti di eccellenza del made in Italy. Un museo moderno e interattivo, che punta a divenire uno spazio in cui proporre iniziative e incontri, laboratori, eventi culturali, corsi di degustazione e di formazione professionale. Un percorso che attraversa la tradizione di un' azienda storica come la Villani, divenuta oggi la realtà salumiera più antica d'Italia e di un territorio che da sempre lega la sua identità all' eccellenza della lavorazione delle carni.
 
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L' azienda Villani
 
Timonata dalla quinta generazione di famiglia, in un lasso temporale che abbraccia di fatto tre secoli di storia salumiera italiana, la Villani rappresenta attualmente con i suoi 127 anni di vita – che ne fanno la realtà salumiera più antica d'Italia - uno dei protagonisti di riferimento del comparto a livello nazionale: un ruolo ed una dimensione produttiva raggiunti senza mai tradire lo spirito artigiano delle origini, e soprattutto rinverdendo costantemente il forte radicamento con il territorio e con la sua popolazione, larga parte della quale è legata – in certi casi dai suoi inizi - all'attività aziendale.
La Villani ha oggi cinque diversi siti di lavorazione: a Castelnuovo Rangone (MO) si producono salami, prosciutti cotti e specialità emiliane; a Bentivoglio (BO) la mortadella; a Castelfranco Emilia (MO) i tagli interi; a San Daniele del Friuli (UD) e a Pastorello di Langhirano (PR) i prosciutti crudi di San Daniele e di Parma.
La gamma aziendale comprende circa 100 differenti tipologie di salumi, per un totale che supera gli 8 milioni di pezzi prodotti ogni anno.
 
(Fonte: ufficio stampa MUSA)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 12 - n° 47 25 Novembre 13



SOMMARIO Anno 12 - n° 47- 25 Novembre 13

(PDF Scaricabile)


1.1 editoriale

I predestinati. Conferma della teoria evolutiva..

3.1 PAC 2014-2020

PAC 2014-2020, maggiori incentivi per i giovani e più equa.

4.1 lattiero caseario

Riprende a correre il latte spot. Quote latte, la storia infinita

5.1 quote latte

Quote latte: Coldiretti, se conti sbagliati restituire 2,4 miliardi

6.1 olio

Girolio d'Italia. Edizione 2013: Tappa a Parma

6,2 parmigiano reggiano

Parmigiano Reggiano Night

6,3 ambiente

Cippato, un concime prezioso per la terra

8,1 Spesa alimentare

Ismea, spesa alimentare giù del 4%, dato peggiore da inizio crisi

9.1 ristorazione

FIPE, la ristorazione abusiva vale 5 miliardi

 

Cibus 47nov13 COP



Ridotti i contributi alle aziende che ricevono più di 150.000€ per favorire quelle di minori dimensioni. Esclusi i Club Sportivi e gli aeroporti.

Parma, 20 Novembre 2013 -

Approvato dal Parlamento europeo l'accordo raggiunto con il Consiglio sulla riforma della politica agricola europea. La nuova politica agricola comune (PAC) licenziata dal Parlamento il 20 novembre, mira a preservare la tutela ambientale, garantire una più equa distribuzione dei fondi UE. Alcune norme dovrebbero consentire di meglio affrontare i mercati.

Equa distribuzione dei fondi UE
Per garantire che i pagamenti diretti siano destinati agli agricoltori in attività, sono stati esclusi dai finanziamenti automatici UE i Club Sportivi e gli Aeroporti a meno che l'agricoltura non contribuisca al reddito.
Il Parlamento ha reso obbligatorio un sistema per fornire ai giovani agricoltori un ulteriore 25% in più nei pagamenti aggiuntivi per i primi 25-90 ettari.

I piccoli agricoltori potrebbero inoltre ricevere maggiori provviste, mentre le aziende agricole di maggiori dimensioni e che ricevono più di 150.000 euro, vedranno i loro contributi che superano tale soglia ridotti di almeno il 5%.

Politica agricola più ecologica e senza doppio finanziamento
In base alla nuova politica agricola comune, il 30% dei bilanci degli Stati membri destinati ai pagamenti diretti possono essere spesi solo se le misure ecologiche ora obbligatorie, come la diversificazione delle colture, il mantenimento di prati permanenti e la creazione di aree ecologicamente orientate, sono rispettate.
Il "doppio finanziamento", ovvero pagare due volte gli agricoltori per aver applicato le stesse misure per l'ambiente, non sarà consentito. Inoltre, chi non rispetta le misure ecologiche obbligatorie incorrerà in ulteriori sanzioni e perderà i nuovi sussidi "ambientali", che saranno reintrodotti gradualmente nei primi quattro anni della nuova PAC.

Agricoltori più forti e gestione della crisi
Il Parlamento garantisce ulteriori strumenti per aiutare gli agricoltori ad affrontare la volatilità dei mercati e a rafforzare la loro posizione contrattuale.

(Fonte AIOL)

UE parlamento01

 





"Se veramente i conti sono sbagliati vanno restituiti 2,4 miliardi di euro a tutti gli allevatori che hanno versato multe non dovute e acquistato quote non necessarie".

- Roma, 19 novembre 2013--

E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che la stragrande maggioranza degli allevatori ha sempre avuto fiducia nello Stato e ha investito risorse per rispettare le regole. Se emergessero errori, i primi a dover essere tutelati e risarciti devono essere proprio quanti – sottolinea Moncalvo - hanno fatto sacrifici credendo nello Stato. La questione quote che si trascina da quasi 30 anni - denuncia Moncalvo rischia pero' di fare passare sotto silenzio i veri problemi degli allevamenti da latte che sono il prezzo, le contraffazioni e le importazioni anonime. Oggi migliaia di stalle stanno chiudendo perché il prezzo riconosciuto dai trasformatori non riesce neanche a coprire i costi di produzione anche per effetto delle importazioni dall'estero di latte da "spacciare" come italiano. Tre litri di latte a lunga conservazione su 4 – sottolinea la Coldiretti - vengono dall'estero senza alcuna indicazione in etichetta come pure la metà delle mozzarelle in vendita in Italia. Negli ultimi tre anni – ricorda la Coldiretti - è stato scongiurato il rischio multe per le quote latte perché la produzione nazionale è sempre rimasta sotto il tetto massimo assegnato dall'Unione Europea all'Italia, oltre il quale scatta il cosiddetto splafonamento e le sanzioni conseguenti. La questione quote latte è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l'assegnazione ad ogni Stato membro dell'Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All'Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992 con la legge 468 poi il 2003 con la legge 119 e infine il 2009 con la legge 33, sono le tappe principali del difficile iter legislativo per l'applicazione delle quote latte in Italia. Degli attuali 38mila allevatori oggi in attività nel nostro Paese (erano 120mila nel 1996) sono solo un po' più un migliaio quelli che devono alle casse dello Stato 1,7 miliardi di euro di multe maturate in questi ultimi anni. Molti allevatori – conclude la Coldiretti - si sono messi in regola in questi ultimi anni, 15mila hanno rateizzato con la legge 119 del 2003, per 350 milioni di euro, mentre altri 220 milioni di "multe" sono stati regolarmente pagati in questi ultimi 12 anni.

(Coldiretti)

AGEA gde

 



Il carrello si alleggerisce sensibilmente. Tra i lattiero caseari lo yogurt perde -10,5%.



La crisi manda ancora più a fondo i consumi alimentari. Nei primi nove mesi del 2013 - si evince dall'ultima rilevazione Ismea Gfk-Eurisko - la spesa per alimenti e bevande ha subito una riduzione di quasi il 4% su base annua, la peggiore dall'inizio della seconda ondata recessiva ancora in atto.
 
Meno marcata la flessione degli acquisti in volume, scesi nello stesso periodo dell'1,7%. Un risultato che incrociato con quello della spesa conferma il crescente ricorso a strategie di risparmio adottate in chiave anti crisi dalle famiglie italiane. 
Fenomeni quali la ricerca dell'offerta speciale, il nomadismo tra insegne o gli acquisti di cibi low-cost sono ormai divenuti una sorta di paradigma per ampie fasce di consumatori alle prese con una progressiva riduzione del potere d'acquisto. 
 
Da evidenziare che la flessione dei consumi appare generalizzata - sottolinea l'Ismea - e particolarmente accentuata per categorie come l'olio extra vergine di oliva (-8,8% in volume) e i vini (-6,7%), di cui però è aumentata del 3,6% la spesa a causa dei forti aumenti di prezzo.
 
Cali degni di nota si rilevano anche per i prodotti ittici e, tra questi, in particolare per il pesce fresco che, rispetto ai primi nove mesi del 2012, ha perso quasi il 5% dei volumi acquistati e circa il 20% della spesa. 
Le carni fresche accusano una flessione del 2,4%, su cui incide soprattutto l'andamento negativo dei tagli bovini (-4% i volumi).

yogurt gde
La pasta chiude i nove mesi in esame con un meno 0,7% dei quantitativi acquistati. L'impatto delle promozioni e lo spostamento degli acquisti verso prodotti più economici hanno però ridotto la spesa dell'8,3%.
 
Più leggero il carrello anche nei raparti ortofrutta e lattiero-caseari, con riduzioni particolarmente accentuate per il latte fresco che in volume perde il 4,2%. In termini di spesa i più penalizzati sono invece gli yogurt con un meno 10,5%.
 
La scure si abbatte intanto anche sul comparto del beverage, ad eccezione dell'acqua minerale che tiene grazie a una evidente riduzione dei prezzi. 
Gli unici in controtendenza - conclude l'Ismea - sono gli alimenti "poveri" per eccellenza come le uova o prodotti come la biscotteria, favoriti probabilmente da un consumo domestico sostitutivo del fuori casa.

(Ismea)
Domenica, 24 Novembre 2013 08:04

FIPE, la ristorazione abusiva vale 5 miliardi



Campagna di sensibilizzazione contro l'abusivismo.



Il mercato della somministrazione abusiva di alimenti e bevande genera un volume d'affari a livello nazionale di 5 miliardi di euro.

È la stima del centro studi di Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio – Imprese per l'Italia, realizzata in occasione della giornata di mobilitazione indetta dalla stessa confederazione a conclusione dell'iniziativa "Legalità mi piace!".

«Da anni denunciamo il fenomeno della concorrenza sleale – annuncia il presidente di Fipe, Lino Stoppani – che oltre a danneggiare il settore crea un danno alle casse erariali in quanto gode di regimi di esenzione, anche totale, da imposte. Tra tutte le forme di abusivismo quello nel settore della somministrazione di cibi e bevande e dell'intrattenimento danzante è quello che maggiormente danneggia le imprese ed i loro dipendenti in quanto è troppo spesso coperto da leggi di esenzione e dalla compiacenza di chi dovrebbe vigilare. Per questo motivo, Fipe ha scelto come forma di mobilitazione quella di affiggere nei pubblici esercizi manifesti che denunciano un sistema perverso di attività abusive ed agevolazioni fiscali, peraltro vietate dalla Unione Europea in quanto si configurano come veri e propri aiuti di Stato».

La ristorazione effettuata in occasione di feste di partito e sagre, così come quella da parte di falsi agriturismi, circoli sportivi e culturali effettuata in regime di detassazione e decontribuzione fa mancare entrate allo Stato per circa due miliardi di euro.

Il valore maggiore del mercato abusivo della ristorazione viene realizzato dai bar e ristoranti dei 25 mila circoli sportivi e culturali per 2,7 miliardi di euro. Seguono a ruota i falsi agriturismi per un valore di 1,6 miliardi di euro. A queste cifre va aggiunto il mezzo miliardo di euro generato dalla ristorazione delle oltre 27 mila false sagre che ogni anno si svolgono nel nostro Paese.

«Ma il problema - prosegue Stoppani - non ha soltanto implicazioni economiche e commerciali, ma ha risvolti sulla convivenza civile se si considera che nei luoghi della movida si registra, come è stato rilevato da un'indagine Fipe-Censis, un'elevata disponibilità di alcolici, anche a basso prezzo, dovuta essenzialmente all'attività di abusivi che è causa di problemi di sicurezza e di devianza sociale».

(Fipe)
Venerdì, 22 Novembre 2013 12:20

La cena 2.0 a base di Parmigiano Reggiano

Torna sabato 30 novembre l' appuntamento con la "Parmigiano Reggiano Night ": si cucina, si scatta e si condivide sul web, tutto a base di Parmigiano Reggiano -
 
Reggio Emilia, 22 novembre 2013 -
 
Protagonista assoluto sarà il Re dei Formaggi per eccellenza, quello che piace a tutti e che tutti hanno gustato almeno una volta nella vita. A pezzi o grattugiato, d' accompagnamento a una ricetta tradizionale o in una versione originale, il piacere di gustarlo in compagnia non ha eguali e per la serata del 30 novembre, sarà possibile farlo anche sul web. Dopo il successo della prima assoluta dello scorso anno, che aveva raccolto intorno ad un tavolo virtuale oltre 25.000 persone, i fan sono invitati alla "Parmigiano Reggiano Night 2", dedicata al gusto culinario, condiviso col piacere di stare insieme. L' edizione di quest' anno, dalle case degli italiani rimbalzerà in tutto il mondo fino a Eataly di New York dove verrà organizzato un grande evento con tutti gli amici del Parmigiano Reggiano.
Partecipare è semplice! Basterà scaricare l' app disponibile sia sul sito Parmigiano Reggiano, che sulla pagina facebook del Consorzio, scegliere una ricetta tra quelle proposte o inventarne una propria. Ma la condivisione non finisce qua: prima, durante e dopo la serata sarà possibile caricare l'immagine della cena, dei propri amici, della preparazione o della ricetta scelta sull' applicazione.
Tutti i fan, in Italia e nel mondo, invitando amici e parenti, gusteranno insieme un piatto a base di Parmigiano Reggiano.
Per l'occasione cinque chef, appartenenti all'associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi, regaleranno al pubblico cinque ricette "smart" che potranno essere replicate a casa o degustate direttamente presso i loro ristoranti quella sera. A partecipare alla Parmigiano Reggiano Night 2 saranno: Paolo Teverini del Ristorante Teverini (Bagno di Romagna), Massimo Spigaroli del ristorante Antica Corte Pallavicina (Polesine Parmense), Marcello Leoni del ristorante Leoni (Bologna), Giovanna Guidetti dell'Osteria La Fefa (Finale Emilia), Gianni D'Amato del ristorante Arti e Mestieri (Reggio Emilia).


Iniziativa dedicata ai medici pediatri

Parma 21 novembre 2013 - -

Una mattinata dedicata alla biodiversità parmense con focus su analisi nutrizionali, cereali e agricoltura biologica.

Sabato 23 novembre 2013 - h 10:30-12:30
Azienda Agraria Sperimentale Stuard - Sala Convegni (Strada Madonna dell'Aiuto 7/a - San Pancrazio).

In allegato il programma dettagliato dell'iniziativa
Giovedì, 21 Novembre 2013 08:32

Girolio d'Italia. Edizione 2013: Tappa a Parma



Sabato 23 novembre 10:00 - 18:00 - Casa della Musica P. le S. Francesco 1

Parma 21 novembre 2013 - -

Il viaggio alla scoperta dell'olio nuovo organizzato dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio, in collaborazione con i coordinamenti regionali, toccherà l'Emilia-Romagna. Sabato 23 novembre, infatti, Parma si presenta accanto a Brisighella per la tappa di Girolio 2013.

Sono dieci anni che le Province emiliane, tra cui la Provincia di Parma, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, finanziano un progetto per favorire il recupero degli olivi antichi. L'Associazione Parmense Olivicoltori ha dunque proposto Parma come partner di Brisighella per la tappa emiliana di Girolio 2013.

Alle ore 10,00 si terrà il convegno "L'oro di Parma, il ritorno dell'extravergine. L'olio di oliva nell'alimentazione della Food Valley".

Durante la giornata ci saranno una mostra mercato con produttori locali di Parma e di altre realtà emiliane, romagnole e della Lunigiana., laboratori per adulti e bambini per conoscere l'extravergine e la possibilità di degustare piatti a base di olio di Parma a pranzo e cena presso i locali che aderiscono all'iniziativa.

In allegato il programma dettagliato dell'evento.
Mercoledì, 20 Novembre 2013 08:31

Riprende a correre il latte spot





Quote latte, la storia infinita.

di Virgilio - Parma, 20 Novembre 2013 -

I mercati confermano, sostanzialmente, la stabilità manifestata nelle ultime settimane. Soltanto Parmigiano Reggiano e latte spot hanno registrato variazioni rispetto l'ottava precedente.

Latte Spot VR gde PRRE 12M PR gde cibus



Nello specifico il latte spot, dopo cinque settimane di quiescenza, ha guadagnato quasi un punto percentuale (+0,97%) quotando a Verona 54,13€/100 litri come valore massimo e 53,10€ come minimo.

Fermi i prezzi per le due principali DOP salvo il 12 mesi di stagionatura esclusivamente sulla piazza di Parma che ha guadagnato altri 5 centesimi (+0,28%), per la seconda settimana consecutiva in crescita solitaria, fissando il valore  tra 8,85 e 9,30€/Kg. Per quanto riguardo il burro è da registrare un rallentamento della tendenza ribassista del prodotto zangolato di creme fresche che, alla borsa di Parma di venerdi scorso, ha visto confermati i 2,70€/kg. Il Burro CEE resta fermo a 3,85€/kg, quotazione che si replica da 3 settimane e confermato nella seduta milanese di lunedi 18/11.

Latte bicchieri gde

Quote Latte. La storia infinita.

Un "mero errore di natura contabile" scrive il giudice delle indagini preliminari (GIP) di Roma Giulia Proto. L'Italia, quindi, non avrebbe mai "splafonato" le quote latte imposte dalla Commissione Europea. Secondo quanto riportato da "Il Fatto Quotidiano", l'"errore" di conteggio eseguito da AGEA "sarebbe stato poi aggiustato attraverso l'alterazione dei "criteri di calcolo del numero dei capi potenzialmente da latte", e cioè un algoritmo. Un "trucco" che secondo il Gip "merita approfondimento": avrebbe infatti innalzato innaturalmente il "limite massimo di età passiva da 120 mesi dell'animale a 999 mesi (ossia 82 anni di età)"". Il valore del danno si aggirerebbe pertanto intorno a 2,53 miliardi di euro ragione per cui il Gip Proto ha restituito gli atti al pubblico ministero specificando che "se è vero che non può ipotizzarsi il reato di truffa, non altrettanto può dirsi in ordine al reato di falso".

Dopo trent'anni di vicenda quote latte e alla vigilia della loro definitiva alienazione ancora non si hanno certezze né per quanto riguarda i numeri né in merito alle responsabilità oggettive e soggettive.

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 12 - n° 46 18 Novembre 13

#CibusAgenziaStampaAgroalimentare

SOMMARIO Anno 12 - n° 46- 18 Novembre 13

(PDF Scaricabile)



1.1 editoriale

Guerra e Pace. Opposizione e buongusto.

3.1 social media e protezione civile

Protezione Civile e Social Media

4.1 lattiero caseario

Lattiero Caseario: prezzi stabili

5.1 PARMALAT

Parmalat, continua la crescita dei principali indicatori economico -finanziari.

6.1 NAC - Antifrodi

Antifrodi, scoperti altri circuiti di commercializzazione...

6,2 IGP

Melone Mantovano, dall'Europa arriva l'Igp

6,3 Liquami

Piacenza, deroga spandimenti

7,1 OLIO

«La qualità paga sempre...»

7,2 VINI

Vino: grandi marchi sfidano l'Australia...

8,1 MAIS&SOIA

Mais & Soia previsionale

9,1 PROSCIUTTI

Crisi: in Italia scomparsi 615mila maiali.

10.1 credito

Credito, ancora in calo nelle campagne

 

cibus 46 nov13 COP



Buyer esteri chiedono degustazioni in anteprima degli oli premiati


ANTINORI: SYDNEY E MELBOURNE NUOVI POLI INTERNAZIONALI DEL VINO ITALIANO (+23%)
Domenica, 17 Novembre 2013 10:15

MAIS E SOIA OTTOBRE 2013 - dati previsionali -

MAIS E SOIA OTTOBRE 2013 - dati previsionali -



Nel corso delle attività svolte nel 2013 sono state sequestrate ...
Domenica, 17 Novembre 2013 09:59

Melone Mantovano, dall'Europa arriva l'Igp



Occorre l'emanazione del decreto attuativo che chiarisca le condizioni operative per poter rendere applicabile l'agevolazione sul gasolio.
Mercoledì, 13 Novembre 2013 08:03

Lattiero Caseario: prezzi stabili

lattiero caseario.


In aumento solo il Parmigiano 12 mesi di stagionatura. Quarta settimana di declino per il burro.


L'incremento della produzione spagnola sta deprimendo i mercati nazionali



Occorre l'emanazione del decreto attuativo che chiarisca le condizioni operative per poter rendere applicabile l'agevolazione sul gasolio.
Sabato, 09 Novembre 2013 16:15

Lungarotti, cantine aperte a San Martino

Cantina e museo testimonial per un bere responsabile

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