Gli spocchiosi cugini d’oltralpe ce le avevano promesse e non si son smentiti. Ogni occasione è buona per fare i gradassi, dimostrare la falsità congenita e soprattutto la demagogia autoreferenziale tutta orientata a mascherare la loro Humanité farlocca.
Tiriamo a "campà"! Un Paese prossimo al collasso che vive di rendite, ovvero per dirla alla francese, siamo un popolo di rentier. Infatti, stando ai dati di CGIA di Mestre il volume delle pensioni avrebbe, per la prima volta, superato quello dei lavoratori.
La sleale concorrenza fiscale, interna all'UE, arreca danni enormi ai Paesi che applicano tassi di fiscalità coerenti. L'Italia perde 23 miliardi all'anno (2/3 del MES) mentre l'Olanda, ad esempio, guadagna 57 miliardi. I conticini ripresi da “Milano Finanza” che riporta uno studio di tre docenti universitari di altrettanti istituti universitari europei.
Giuseppe Conte in Tour per l’Europa alla ricerca del consenso sul Recovery Fund e il MES senza condizioni. Riuscirà a piegare la resistenza dei nostri, sempre cari, “splendidi alleati” che ne combinano più di Bertoldo?
Abbiamo sbandierato ai 4 venti ogni caso sospetto sino a diventare gli untori di mezzo mondo. In allegato il volantino distribuito dalla protezione civile tedesca alle famiglie: "la mia checklist" (in allegato il vademecum e una traduzione "casalinga". E oggi si scopre che il primo untore europeo fu un tedesco.
Di Lamberto Colla - Parma 5 marzo 2020 - A reti unificate e in mondo visione il nostro premier, in rigoroso maglioncino sportivo (in perfetto stile Salvini, così tanto deriso) e in diretta dal Bunker della Protezione Civile, invitava a lavarsi le mani e intanto circoscriveva delle zone rosse, per di più blindate dalle forze dell'ordine, in perfetto stile cinese.
In tutta risposta il mondo ci osservava come marziani trovando serviti su un piatto d'argento un bel capro espiatorio. In men che non si dica l'economia italiana, a partire dal turismo, si è blocca e tutti paesi, a partire dai soliti splendidi alleati, si sono sentiti autorizzati a indicarci come untori in tricolore.
In Germania, invece quatti quatti, prima dicono di essere assaliti da una forte influenza stagionale (130 morti in pochi giorni) e poi comunicano alle famiglie di cominciare a fare la spesa per riempire le dispense per ameno 15 giorni. Niente sensazionalismi, solo una informativa casa per casa. Nessun assalto ai supermercati anche se ormai sono vuoti per i traffici gommati praticamente interrotti, soprattutto dagli stabilimenti italiani, da dove non riescono a rifornire sufficientemente le grandi catene tedesche.
Ormai anche in Germania si scoperchierà il bluff e allora leggeremo dei numeri ben diversi, ma intanto gli occhi sono e resteranno puntati solo sull'Italia per il godimento dei Francesi (Canal+ ha già manifestato tutto il suo apprezzamento) che tenteranno di scavalcarci nella classifica manifatturiera, i quali di tamponi ne hanno fatti ben pochi (la scorsa settimana ne avevano fatti tanti quanti noi ne avevamo fatti nella sola Piacenza). Per inciso, è proprio di oggi la notizia, pare che il primo focolaio europeo di coronavirus sia da attribuire alla Germania e risalente al 24 gennaio quando un manager 33enne entrò in contatto con una collega di Shanghai durante un meeting aziendale a Monaco di Baviera!
Intanto godiamoci a lettura del vademecum tedesco, la certificazione che il "virus" è anche nel paese degli austeri germanici, capaci di fare gruppo e di schierarsi sempre dalla parte della loro nazione.
Invece noi, qui giù al sud dell'Europa, siamo incapaci di sbandierare le nostre qualità, soggiogati dal tafazzismo siamo eccellenti nello sbandierare con foga e orgoglio, solo e esclusivamente i difetti.
In allegato il documento tedesco e di seguito una traduzione "casalinga" della checklist.
TRADUZIONE "Casalinga"
Pag. 1
Ministero della Protezione Civile e aiuto in casi di catastrofi.
Guida per la preparazione alle emergenze e la corretta azione in situazioni di emergenza
La mia Personale Checklist :
Pag.2
Bevande e cibo
In caso di disastro come inondazioni, interruzioni di corrente o tempeste, esiste il rischio che il cibo sia difficile da reperire. Quindi assicurati di avere abbastanza scorta. Il tuo obiettivo deve essere quello di sopravvivere per 10 giorni senza fare shopping. La soluzione è tua responsabilità. Se e quanto “metti da parte” è una decisione personale.
La seguente panoramica mostra un esempio di fornitura di base di 10 giorni per una persona. Ciò corrisponde a circa 2.200 kcal al giorno e di solito copre il fabbisogno energetico totale. Durante la pianificazione, considerare le preferenze personali, i requisiti dietetici e le allergie.
NOTA
bevande
2 litri al giorno per persona
20 litri
Nella fornitura di bevande proposta, è stato applicato un supplemento di 0,5 litri oltre al semplice requisito di un adulto di almeno 1,5 litri al giorno per persona al fine di poter utilizzare gli alimenti per la preparazione di alimenti come l'acqua, indipendentemente dall'approvvigionamento pubblico di acqua potabile. B. pasta, riso o patate
Alimentari
QUANTITA ' 3,5 kg
NOTA
cereali
Prodotti a base di cereali
Pane, patate, pasta, riso
Pag 3.
Verdure, legumi
4,0 kg
Ricorda che verdure e legumi sono già cotti in un barattolo o in lattina e che è necessaria acqua aggiuntiva per i prodotti secchi.
-
-
Frutta, noci
2,5 kg
Conservare la frutta in lattine o bicchieri e utilizzare solo frutta immagazzinata come frutta fresca.
-
latte
Latticini
2,6 kg
Pesce, carne, uova o polvere di uova intere
1,5 kg
Si prega di notare che le uova fresche possono essere conservate solo per un tempo limitato, mentre la polvere di uova intere può essere conservata per diversi anni.
-
Grassi, oli
0,357 kg
Altro a volontà z. B.
Zucchero, dolcificante, miele, marmellata, cioccolato, sale iodato, piatti pronti (ad esempio ravioli, tortellini secchi, zuppe istantanee), prodotti a base di patate secche (ad esempio purè di patate), farina, brodo istantaneo, cacao in polvere, biscotti duri, bastoncini di pretzel
è disponibile presso il Ministero federale dell'alimentazione, dell'agricoltura e della protezione dei consumatori all'indirizzo www.ernaehrungsvorsorge.de. Sul sito Web www.ernaehrungsvorsorge.de/private-vorsorge/notvorrat/vorratskalkulator/ puoi calcolare le tue esigenze personali in un calcolatore di azioni.
Pag. 4
LA MIA CHECKLIST PERSONALE
Controlla gli articoli esistenti in modo da avere una visione d'insieme!
STOCK DI BASE DISPONIBILE
bevande
cibo
HOUSEHOLDER DISPONIBILE
Kit di pronto soccorso DIN
farmaco prescritto dal medico
Antidolorifico
Disinfettante per la pelle
Disinfettante per ferite
Rimedi per il raffreddore
Termometro medico
Rimedio per la diarrea
Puntura d'insetto e pomata solare
Pinzette per schegge
ARTICOLI PER L'IGIENE DISPONIBILI
Sapone (barra),
Detersivo (kg)
spazzolino da denti,
Dentifricio (pezzo)
Set di stoviglie usa e getta
Set di posate (pezzo)
Carta per uso domestico (rotoli)
Carta igienica (rotoli)
Sacco della spazzatura (pezzo)
WC da campeggio,
Borsa di ricambio (pezzo)
Guanti domestici (paio)
disinfettanti,
Sapone morbido (pezzo)
PROTEZIONE ANTINCENDIO
Svuota la cantina
e
Estintore a soppalco
Spray estinguente
Allarme fumo
Tubo da giardino o autolavaggio
Serbatoi d'acqua antincendio
Secchio d'acqua
Siringa a secchio o siringa di presa
DISPONIBILITÀ ENERGETICA DISPONIBILE
Candele, luci da tè
Partite, più leggere
torcia elettrica
Prenota le batterie
Campeggio, stufa ad alcool con carburante
Impianto di riscaldamento
combustibili
BROADCAST DISPONIBILE
Radio, adatta per funzionamento a batteria o radio a manovella
Prenota le batterie
BLOCCO DOCUMENTO PREPARATO
Hai determinato quali documenti sono assolutamente necessari?
I tuoi documenti sono organizzati correttamente?
Sono disponibili copie di documenti importanti e, se necessario, certificati?
Hai creato una cartella documenti?
Sono a portata di mano documenti o documenti importanti?
BAGAGLIO DI EMERGENZA DISPONIBILE
farmaci personali
indumenti protettivi di fortuna
Coperta di lana, sacco a pelo
Biancheria intima,
calze
Wellies, scarpe ruvide
Posate, posate,
thermos,
tazza
Materiale per la cura delle ferite
Apriscatole e
Coltellino tascabile
abbigliamento resistente e caldo
torcia elettrica
Copricapo, cappello duro
Maschera protettiva, protezione respiratoria improvvisata
Guanti da lavoro
Fotocamera o telefono con fotocamera -
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 01 05 gennaio 2020 -
Editoriale: - 2020, 20 di guerra- Lattiero caseario. Stabili i derivati del latte - Cereali e dintorni. Mercati in attività, in attesa della firma USA/CINA - Cinghiali: è allarme trichinosi. - “Agricoltura reggiana, un 2019 di luci e ombre” - sicurezza alimentare... -
SOMMARIO Anno 19 - n° 01 05 gennaio 2020
1.1 editoriale
2020, 20 di guerra
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Stabili i derivati del latte.
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in attività, in attesa della firma USA/CINA
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 sicurezza sanitaria Cinghiali: è allarme trichinosi..
6.2 sicurezza alimentare Micotossine oltre i limiti, ritirato il pane grattugiato.
7.1 ambiente Spandimenti, agricoltori in difficoltà per le promesse non mantenute della giunta regionale dell'emilia romagna
8.12019, l’agricoltura reggiana “Agricoltura reggiana, un 2019 di luci e ombre”
9.1.1promozioni “vino” e partners
10.1 promozioni “birra” e partners
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(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Il nuovo anno non si è certamente aperto secondo i migliori auspici facendo intendere di non voler smentire il detto popolare che lo vorrebbe funesto
Di Lamberto Colla 5 gennaio 2020 - La bandiera con la mezza luna turca sventolerà in Libia a sostegno del Governo regolare accettato dall’Onu e dall’Italia e guidato da Fayez al-Sarraj
Dall’altra parte invece il generale Khalīfa Belqāsim Ḥaftar, l’uomo forte della Cirenaica e da sempre fedele a Gheddafi, che sta cercando di conquistare il potere con la forza e il sostegno imbarazzante della Francia, il solito splendido alleato.
A questo punto quanto potrà mai valere la diplomazia europea che vede contrapposte la seconda e terza forza economica fronteggiarsi, l’Italia con il Governo centrale di Tripoli e la Francia con i ribelli? E infine Il terzo incomodo, la Turchia, anch’essa appartenente alla NATO entrare prepotentemente nel conflitto senza alcuna autorizzazione, come di fatto nemmeno i Francesi chiesero ma dovettero confessare dopo che vennero scoperti dei missili nelle aree coperte dal generale Haftar.
(nella foto centrale Trump e Soleimani quando si sfidarono nel 2018 su twitter in perfetto stile “Game of Thrones”: “Le sanzioni stanno arrivando novembre 5” scriveva Trump e ritratto di profilo Soleimani rispondeva “Venite vi stiamo aspettando”)
E poi l’IRAN che non perde occasione di stuzzicare gli USA e questa volta in territorio Iracheno andando a fomentare una rivolta contro l’ambasciata USA di Badgad dove un mercenario USA (contractor) ha perso la vita.
Poco più di 24 ore dopo la reazione USA, mirata e chirurgica, molto simile alle risposte israeliane agli attacchi dei palestinesi, ha colpito il convoglio che stava trasportando il numero due Iraniano, il Generale Qassim Soleimani, accreditato per diventare il leader supremo e capo dei Quds, i guardiani della rivoluzione, oltre al suo fedelissimo con il quale aveva aizzato la folla irachena contro gli USA.
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Ora la tensione è alle stelle e la diplomazia UE è spuntata a causa della Francia, della Turchia e dalla perdita di Federica Mogherini dalla posizione di Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, decaduta il 1° dicembre 2019 e ricevuto in carico dal 2014.
La guida della politica estera e di sicurezza comune dell’Unione Europea, solida e efficace, è oggi passata nelle mani dello spagnolo Josep Borrell che sembra voler proseguire lo stile dell’italiana, ovvero il laico, inutile silenzio.
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Sede a Parigi, dividendi miliardari per Renault e un consigliere del Governo Francese nel board della nuova società. La condizioni perfette per fare saltare qualsiasi tipo di accordo. Intanto Renault ha un problema con 400.000 motori benzina 1.2 montato anche su Mercedes e Nissan
di Lamberto Colla Parma 9 giugno 2019 -
Nessuno stupore e forse per FCA è andata meglio così piuttosto che cadere nelle trappole vischiose di un alleato inaffidabile e germano centrico come è il Governo Francese.
Tanto pretendevano i francesi, senza meritarlo, che alla notizia del ritiro della proposta da parte FCA il titolo Renault è caduto del 7% e quello di FCA dopo un avvio negativo ha recuperato l'1%.
Questo la dice lunga sulla differenza attuale tra le due compagnie automobilistiche. Il Lavoro straordinario di Marchionne sta ancora dando i suoi frutti e forse, stando a quanto i Francesi hanno dimostrato, l'idea di una santa alleanza tra il gruppo Hyundai, quarto gruppo al mondo, dopo aver superato Ford nel 2010 (comprende anche KIA), e FCA sarebbe stata la conclusione perfetta del processo di internazionalizzazione disegnato dal povero italo canadese prematuramente scomparso.
Una fusione che potrebbe giovare a entrambi, i Coreani acquisirebbero lo stile e il design italiano arricchendo d'appeal le loro autovetture e il gruppo italo statunitense quei mercati asiatici dai quali sono ancora emarginati.
Chissà che le pretese irricevibili dei Francesi abbiano fatto bene agli eredi dell'avvocato e quindi indurre Yaki & C. a tornare e a rispolverare gli appunti del poco compianto Marchionne.
Già perché questa eccessiva riservatezza verso il manager Italo Canadese non può essere giustificata da una volontà dello stesso Sergio. Quel Marchionne che in meno di 20 anni ha salvato la casa automobilistica di famiglia e rimpinguato le casse del salvadanaio di casa Agnelli e riportato la famiglia nell'elite mondiale della finanza.
Comunque, tornando alla vicenda francese, la Renault, oltre al temporaneo crollo in borsa per lo sfumato accordo con FCA dovrà entro brevissimo affrontare una nuova crisi determinata dalla necessità di ritirare ben 400.000 motori di 1.200 cc che dimostrano di avere gravi difetti. E' stato il giornale francese QueChoisir, a lanciare l'allarme che coinvolgerebbe le autovetture del gruppo Renault. Stando all'indagine che il mensile ha realizzato, è emersa una problematica gravissima che riguarderebbe ben 400.000 vetture che montano il motore H5FT, prodotto fino allo scorso anno, il quale è soggetto a rotture a causa di un eccessivo consumo di olio.
Renault però non riconosce il problema come un difetto di fabbrica e non vuole pagare i costi per la riparazione. Il problema però non riguarderebbe soltanto le auto marchiate Renault, ma anche Nissan, Mercedes e Dacia, poiché il motore prodotto dalla casa francese è stato venduto anche ad altre aziende che lo hanno poi modificato e "ribrandizzato".
I richiami per le automobili riguarderanno la Captur, Clio 4,Kadjar, Kangoo II, Mégane III, Scénic III e Grand Scénic III per il gruppo Renault. Dacia invece dovrà richiamare alcuni esemplari della Duster, Dokker e Lodgy; Mercedes la sua Citan e Nissan la "vendutissima" Juke, il Qashqai II e il Pulsar. Un documento attesta la veridicità della problematica, ma Renault nega. Il tutto sarebbe sorto da una nota interna della casa produttrice francese, finita nelle mani dei giornalisti di QueChoisir. Il documento è datato 5 Giugno 2015 ed è aggiornato al 12 Febbraio 2018.
Per questa volta ci è andata bene. Un accordo sconveniente sfumato per l'arroganza dei nostri sempre splendidi alleati!
(foto Palazzo Chigi 15 giugno 2018 incontro Conte Macron a Parigi con licenza licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT) - altre fonte LGC Paris 2004 stand FIAT)
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Macron e Merkel in preda a deliri collettivi di onnipotenza, e mentre uno è sotto assedio dai Gilet Gialli e l'altra è prossima alla pensione, e a soli 4 mesi dalle elezioni europee, firmano un accordo bilaterale dai contenuti pericolosissimi per la stabilità dell'UE. Un chiarissimo attacco all'Italia che non dovrà rimanere inascoltato come già accadde troppe volte in passato recente, come gli sconfinamenti di Bardonecchia ad esempio e non solo.
di Lamberto Colla Parma 27 gennaio 2019 -
Ben più di un atto ostile nei confronti dell'Italia e dell'Europa stessa. L'accordo bilaterale tra Parigi e Berlino, sottoscritto a Aquisgrana lo scorso 22 gennaio, può quasi considerarsi una dichiarazione di guerra. Dell'arroganza franco-tedesca avevamo già notizie da tempo e che il confine di Bardonecchia per i transalpini non fosse un problema già lo avevamo recepito e fatto finta di non vedere per lungo tempo per non inasprire i rapporti già tesi tra Roma e Parigi, ma ora sono stati superati tutti gli ostacoli etici e di convivenza comune.
Un patto tra due nazioni appartenenti alla medesima federazione che, oltre a privilegiare scambi commerciali, cosa già deplorevole, si impegnano a creare un esercito franco-tedesco allo scopo di una "difesa reciproca con tutti i mezzi" è veramente una cosa pazzesca.
Nel momento più critico della storia dell'Unione Europea, invece di preoccuparsi di moderare i toni e proporre un progetto di riallineamento collettivo, viene creato un blocco militare omogeneo nel centro del continente.
Una sfida che non potrà restare inascoltata e porterà conseguenze molto pericolose, anche in ambito di politica extra europea, con la pretesa della Germania di essere inclusa, con l'ausilio di Macron, nel Consiglio di Sicurezza permanente dell'ONU (non concesso alle Nazioni che persero la seconda guerra mondiale) con diritto quindi di "veto".
Le conseguenze di un siffatto accordo per l'Italia sono state immediate.
Guarda caso è scoppiato nuovamente il caso Fincantieri - STX. Nove mesi dopo la firma, l'accordo è tornato in discussione. Comprensibile che possa essere un ostacolo alla collaborazione militare franco tedesca posto che gli ex cantieri STX appartengono a quell'industria bellica che oggi dovrebbe essere sotto il controllo esclusivo di Parigi e Berlino.
Un altro segnale che nel mirino della nuova alleanza, sostenuta dai vetero euroinomani di Bruxelles (presenti al rito di Aquisgrana) ormai prossimi a fare armi e bagagli e tornarsene ai loro villaggi, c'è proprio l'Italia.
Insomma i francesi non sono poi così limpidi nelle loro operazioni, sono invece irreprensibili quando devono chiedere agli altri la corretta applicazione delle regole. Da Moscovici ministro delle finanze gran splafonatore, a Bollorè, il patron di Vivendi che ha tentato una scalata a Mediaset fuori da ogni accordo già sottoscritto, per arrivare appunto al caso dei cantieri navali STX.
... e dell'intervento armato in Libia in compagnia degli inglesi senza il consenso dell'ONU, arrivato poi a cose fatte, cosa ne diciamo?
Diciamo che siamo stufi di questi meschini e "balordi" Uemanoidi.
Costoro che ne fanno più di Bertoldo e poi accusano di razzismo, fascismo e incitazione all'odio i nostri rappresentanti di Governo proprio mentre loro stanno sottoscrivendo un trattato militare bilaterale, grave dal punto di vista formale e gravissimo dal punto di vista politico per una tenuta della tanto decantata Europa. Sì, quell'Europa che è brava con "loro" e rigida con gli altri di turno.
Dal punto di vista formale quindi possiamo gentilmente chiamarla una bella porcata. Da un lato del tavolo di Aquisgrana troviamo un presidente alle prese con gravi problemi di tenuta sociale, assediato dai Gilet Gialli e seduto su una bomba terroristica incalcolabile e dall'altra una Cancelliera pensionanda e già sostituita da AKK, Annegret Kramp-Karrenbauer, alla guida del CDU lo scorso 8 dicembre.
Dal punto di vista politico invece è di una pericolosità inimmaginabile soprattutto alla vigilia della Brexit e alle prese con tensioni geopolitiche internazionali che non dovrebbero confrontarsi con una Europa debole, come invece è e sempre di più!
Alla fine dell'opera toccherà proprio ai "populisti" salvare l'Europa da questa massa di irresponsabili della politica e veri e propri guerrafondai dalla testa ai piedi.
Consigliamo l'ascolto del commento di Nicola Porro: https://www.youtube.com/watch?v=JqKWvlqYqFo.
(Immagini: frame di Askanews - video: http://webcache1.fss.tiscali.com:8080/tmnews/20190122_video_14302438.mp4 )
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