Redazione

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Spread alle stelle ed incertezze. Per alcuni analisti riprende la fuga di capitali italiani all'estero. Canton Ticino e Svizzera le mete più "comode". A detta delle banche svizzere: cresce la richiesta d'informazioni degli italiani per aprire conti e depositi al di là delle Alpi

La Svizzera è stata da sempre ritenuta un "porto" sicuro per coloro che volessero custodire capitali o beni di valore anche dall'estero. Lo sanno gli italiani che non hanno mai smesso di spostare liquidità o quanto ritenessero prezioso al di là della Alpi. Ciò specialmente in tempi di crisi o d'incertezza.

Gli scudi fiscali e la fine del segreto bancario avevano notevolmente ridotto questo flusso di "frontalieri" del deposito bancario. Almeno fino solo a poco fa. Perché, da quanto è riportato dalla stampa del Canton Ticino, la storia sembra che stia iniziando a ripetersi. E non sarebbero pochi gli italiani tornati a bussare alle porte delle filiali delle banche luganesi. Anche se cambiano i motivi che spingono i nostri concittadini a spostarsi: mentre prima lo si faceva per nascondere al fisco il denaro o si occultavano capitali di provenienza illecita, oggi la ragione principale sarebbe dovuta al tentativo di salvare i propri risparmi.

Lo spread in salita ed il conseguente vento d'incertezza che molti analisti soffiano sull'opinione pubblica, costituirebbero lo spettro che aleggia minaccioso sulla solidità dei risparmi degli italiani che, spaventati per le possibili ripercussioni a medio e lungo termine, preferiscono traslocare i propri risparmi in luoghi più sicuri. E dove se non in Svizzera, Paese da sempre riconosciuto per la solidità bancaria?

D'altra parte, come spiega Marco Silvani l'amministratore dell'Istituto finanziario luganese Lemanik: «Il menù degli strumenti offerti dai gestori svizzeri è più aperto verso l'esterno e meno concentrato sui prodotti "captive" rispetto a quelli italiani». La gestione delle attività finanziare, inoltre, in Svizzera avviene in maniera più veloce rispetto all'Italia. Da qui la crescente richiesta di informazioni per l'apertura di conti: «Richiedono lumi sui costi e sulle opzioni di investimento disponibili, sugli asset, ma nessuno lo fa domandando di aprire conti riservati. Probabilmente perché già sa che riceverebbe un diniego», affermano dalla Banca del Sempione.

Più scettico Marco Boldrin, amministratore delegato di Copernicus, società nata dal ricompattamento di gestori e operatori già Bsi, che a IlSole24Ore dichiara di non aver avvertito un afflusso di capitali particolare dall'Italia. «Quello che possiamo registrare semmai è un maggiore interesse e la tendenza a informarsi di più. Ma di file agli sportelli ancora non ne vediamo». Di diverso parere Alessandro Falconi, fondatore di Af Consulting: «La tendenza è oramai assodata e le domande di espatrio sono sempre di più».

Chi sta pensando di aprire un conto in franchi, invece, viene indirizzato diversamente, come suggerisce un consulente di PostFinance: «Per i non residenti non conviene. Si può versare il denaro, ma non si può operare online». In ogni caso, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", già il fatto che molti si stiano informando, non può che destare preoccupazione, perché il deflusso di capitali verso l'estero è sempre indice di scarsa credibilità per l'intero Paese ed in qualche modo vanno prese urgenti misure per evitare che diventi un fenomeno di massa.

( 25 ottobre 2018 )

Prosegue l'impegno del Comune di Parma contro i bocconi avvelenati. Da oggi nuova campagna sul territorio. Unità cinofile di soccorso SOS Langhirano della Protezione di Civile, P.M., amici cani e assessora al Benessere Animale Nicoletta Paci per dire basta a questo pericolo.

Parma -

Continuano le segnalazioni di ritrovati bocconi sospetti avvelenati nei parchi e aree cani cittadine. L'Amministrazione Comunale per arginare il problema ha avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione, che prevede, tra le altre misure, la distribuzione di cartoline nei negozi e attività commerciali e l'affissione di poster e cartelli in aree cani. 

"E' continuo il monitoraggio sulla base di segnalazione che pone in essere il Comune. Ordinanze ad hoc vengono emesse per attivare controlli e per presidiare il territorio in modo da mettere in allerta i fruitori delle aree cani e dei parchi cittadini tempestivamente al verificarsi di questi atti sconsiderati". Ha sottolineato l’assessora al Benessere Animale Nicoletta Paci, all’erta sul tema e circondata da amici a quattro zampe, insieme all’agente di Polizia Municipale Rino Ramploud che si è occupato di formare il personale del servizio sulle varie tipologie di intervento. "Abbiamo bisogno degli occhi dei cittadini. Abbiamo bisogno che chi porta a passeggio il proprio cane sorvegli anche questo problema e segnali comportamenti sospetti, targhe auto e presenza di bocconi per riuscire in primo luogo a salvare i cani da un atto vigliacco e poi ad assicurare i colpevoli alle ammende di legge".

 

CONSEGUENZE PENALI

Le conseguenze penali per questi atti criminosi non sono leggere: si rischiano pene da 3 mesi a 18 mesi e multe fino a 30 mila euro. Ma peggiori sono gli esiti sugli animali e all'interno delle famiglie in caso di avvelenamento del proprio animale domestico. Alla presentazione della nuova campagna non hanno voluto mancare gli operatori delle Unità cinofile di soccorso SOS di Langhirano e la coordinatrice Stefania Ugolotti "Quando siamo impegnati in operazioni di emergenza abbiamo i cani liberi e quindi non possiamo difenderli da questo pericolo. Abbiamo purtroppo toccato con mano quanto questa pratica sia presente perchè uno dei nostri animali è stato ucciso proprio da un boccone avvelenato".  

 

COSA FARE SE SI TROVANO BOCCONI AVVELENATI

Chiunque si imbattesse in un boccone sospetto dovrà avvisare tempestivamente gli agenti della Municipale al numero 0521.218730 per segnalarne la presenza così da far partire la prassi amministrativa e le indagini necessarie. E' importante infatti non venire a contatto con i bocconi avvelenati ma far intervenire le autorità preposte. 

Il lavoro sinergico delle realtà coinvolte, degli enti e delle istituzioni, accompagnato dalla sempre fondamentale collaborazione dei cittadini per le segnalazioni, sarà fondamentale per sviluppare dei controlli mirati, con le opportune  bonifiche sanitarie e una apposita attività perlustrativa, cui seguiranno le procedure adeguate, attraverso sanzioni pecuniarie e penali, come già previsto, per sradicare un fenomeno che si è fortemente esteso e che mina la sicurezza di tutti.

 

Giovedì, 25 Ottobre 2018 15:25

Omicidio-suicidio in provincia di Parma

Tragico episodio questa mattina a Langhirano, in provincia di Parma. Un ottantenne ha ucciso la moglie per poi togliersi la vita. Dalle prime ricostruzioni sembra sia successo con un colpo d’arma da fuoco. Poi probabilmente in preda alla disperazione, l’anziano si sarebbe gettato dalla finestra del quarto piano.

Sul posto i Ris dei Carabinieri di Parma e Langhirano, il procuratore di Parma Alfonso d’Avino e il pm di turno. Fra le ipotesi del gesto estremo, la grave situazione di salute in cui versava la donna, da tempo malata di Alzheimer.

 

 

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