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Nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e nuovo punto vendita. Domani l'inaugurazione del Caseificio Oratorio S. Giorgio di Carpi: investiti 1,2 milioni di euro. -

Modena, 22 aprile 2015 -

L'ultimo caseificio cooperativo di Carpi investe e si amplia. L'Oratorio S. Giorgio presenta domani – giovedì 23 aprile -, ricorrenza di S. Giorgio Martire, il nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e il nuovo punto vendita. L'inaugurazione e benedizione delle strutture sono in programma alle 10.30; intervengono il vescovo di Carpi mons. Francesco Cavina, l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, il consigliere delegato all'Agricoltura della Provincia Romano Canovi, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, i presidenti di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco, del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai e della sezione modenese del Consorzio Aldemiro Bertolini.

Il caseificio Oratorio S. Giorgio, che l'anno scorso ha festeggiato gli ottanta anni di attività (la cooperativa è stata costituita nel 1933, ma le prime forme di Parmigiano Reggiano sono state prodotte nel 1934), ha investito 1,2 milioni di euro per realizzare le nuove strutture. È stato costruito un nuovo magazzino con scalere antisismiche, mentre il vecchio magazzino, che era stato danneggiato dal terremoto del 2012, è stato adeguato alle norme antisismiche; complessivamente i due magazzini per la stagionatura 24-36 mesi possono contenere 15 mila forme di Parmigiano Reggiano. È completamente nuovo il punto vendita, più grande del precedente e con un'offerta di prodotti più ampia.

Il caseificio Oratorio S. Giorgio ha otto soci che, grazie ai recenti investimenti effettuati con i contributi del Piano regionale di sviluppo rurale, aumenteranno il conferimento di latte a 30 mila quintali annui; presidente del caseificio è il correggese Attilio Redolfi, mentre il vicepresidente è il carpigiano Emilio Cavazzuti. La produzione annua di Parmigiano Reggiano sfiora le 6 mila forme; oltre il 60 per cento del prodotto è venduto nei due spacci (il secondo si trova all'interno del mercato coperto di Carpi).

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Cinquant'anni che il caseificio S. Pietro e Paolo a Gaiato di Pavullo trasforma in Parmigiano Reggiano il latte prodotto dalle aziende agricole della zona. Conosciuto soprattutto per la qualità del suo formaggio. -

Modena, 9 aprile 2015 -

Compie oggi cinquant'anni il caseificio S. Pietro e Paolo, società cooperativa agricola costituita il 9 aprile 1965 a Gaiato di Pavullo per trasformare in Parmigiano Reggiano il latte prodotto dalle aziende agricole della zona. Aderente a Confcooperative Modena, il caseificio aveva all'inizio oltre cinquanta soci. Attualmente sono soltanto tre e l'anno scorso hanno conferito poco più di 28 mila quintali di latte, un volume che colloca il S. Pietro e Paolo al terzo-quarto posto tra i caseifici della montagna.

La produzione 2014 di Parmigiano Reggiano ha superato le 5.200 forme, ma il S. Pietro e Paolo è conosciuto soprattutto per la qualità del suo formaggio, scelto tra gli altri dal celebre chef Carlo Cracco per il suo ristorante milanese. Presidente della cooperativa è l'imprenditore agricolo Renzo Lavacchielli, che guida il S. Pietro e Paolo dal 1970. Il cinquantenario della costituzione del caseificio viene celebrato sabato 11 aprile con una cena presso il ristorante Belvedere. Nella zona di Pavullo sono ancora attivi dodici cooperative casearie. A livello provinciale i caseifici aderenti a Confcooperative trasformano in Parmigiano Reggiano oltre il 60 per cento del latte che esce dalle stalle modenesi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)


Mentre cessa il regime delle quote latte comunitarie, nuovo valore per i produttori del comprensorio con l'adesione alle quote stabilite dal Piano di regolazione dell'offerta proposto dal Consorzio e approvato dall'Assemblea dei caseifici.

Reggio Emilia - 1 aprile 2015 -

Mentre a livello europeo si scrive la parola "fine" sulle quote latte, il Consorzio del Parmigiano Reggiano realizza l'"en plein" per l'adesione degli allevatori alle quote latte da destinare alla trasformazione in formaggio Dop, la cui scadenza è stata fissata al 31 marzo 2015.

Istituite dall'Ente di tutela nel novembre scorso, le quote latte per il Parmigiano Reggiano sono state infatti sottoscritte, entro i termini, dal 98% degli oltre 3.200 allevamenti interessati e nei prossimi giorni è più che probabile il "ripescaggio" dei pochi che non hanno aderito entro il termine fissato al 31 marzo.

"In questo modo – sottolinea il Consorzio – non solo raggiunge la piena operatività lo strumento di regolazione dell'offerta varato un anno e mezzo fa dall'Assemblea dei caseifici, ma per gli allevatori si genera un nuovo valore economico proprio nel momento in cessano le quote latte europee".

"La scelta di attribuire direttamente agli allevatori (e non ai caseifici) le quote latte da destinare a Parmigiano Reggiano – prosegue il Consorzio – è nata proprio con questo duplice obiettivo: organizzare meglio la programmazione dell'offerta e, contemporaneamente, sostenere gli allevatori nel momento in cui le quote latte comunitarie, che sono state oggetto anche di consistenti investimenti, perdono ogni valore".

"Questo passaggio – osserva il Consorzio – crea dunque un patrimonio nuovo per le aziende del comprensorio e, contemporaneamente, evidenzia ancor di più il legame del nostro prodotto con il territorio, creando le condizioni, anche in prospettiva, per un miglior governo dell'intera filiera".

"La vastissima adesione ottenuta, che va oltre ogni più rosea aspettativa di inizio 2015 – sottolinea l'Ente di tutela - rappresenta pertanto una importantissima risposta "dalla base" alla crisi di prezzo già in atto da diversi mesi e che sta determinando una modulazione al ribasso delle quantità".

"Evidentemente – conclude il Consorzio – è stato compreso fino in fondo il significato di disporre direttamente, come allevatori, di quote latte per Parmigiano Reggiano, in piena coerenza con gli obiettivi del Pacchetto Latte che ha introdotto la programmazione dell'offerta per "assicurare un equo tenore di vita ai produttori di latte rafforzando il loro potere contrattuale nei confronti dei trasformatori".

(Fonte Consorzio Parmigiano Reggiano 31 marzo 2015)


Alessio Mammi ha espresso il proprio compiacimento per l'operazione del Nucleo antifrode dei carabinieri che l'altro giorno hanno perquisito una quindicina tra caseifici e magazzini a caccia di Parmigiano-Reggiano contraffatto.

Reggio Emilia 26 marzo 2015 -
La provincia di Reggio Emilia ha approvato  all'unanimità un ordine del giorno, presentato dal gruppo Terre reggiane – illustrato in aula dal capogruppo Giuseppe Pagliani ed emendato dal consigliere delegato all'Agricoltura Alessio Mammi –, sul fenomeno delle tante imitazioni di Parmigiano-Reggiano confezionate all'estero.

Il documento impegna la Provincia di Reggio Emilia a richiedere "al Governo Italiano di inserire, nell'ambito dei negoziati per un accordo Ue-Usa riguardanti il partenariato transatlantico su commercio e investimenti, clausole precise volte a perseguire efficacemente la contraffazione, in particolare quella dei prodotti alimentare, anche attraverso misure di protezione che impediscano - ad esempio nel settore alimentare - ad un casaro americano di fregiare i loro formaggi con denominazioni che richiamano in maniera sfacciata il formaggio di casa nostra; al Ministro delle Politiche agricole di ricorrere in modo sistematico a livello europeo - non appena vi siano le condizioni - al meccanismo di tutela ex officio delle produzioni agroalimentari di qualità di denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta; alle competenti autorità d'implementare l'attività di lotta alla contraffazione sul web dei prodotti italiani, a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano, anche attraverso l'auspicabile collaborazione di alcuni grandi player dell'e-commerce; al Consorzio di tutela di potenziare le attività di controllo, in Italia e all'estero, per contrastare ogni forma di contraffazione, garantendo l'eccellenza e la qualità del prodotto e la sicurezza dei consumatori".

Nel corso del dibattito, lo stesso consigliere delegato Alessio Mammi ha espresso il proprio compiacimento per l'operazione del Nucleo antifrode dei carabinieri che l'altro giorno hanno perquisito una quindicina tra caseifici e magazzini a caccia di Parmigiano-Reggiano contraffatto. "Le attività di verifica sul rispetto da parte dei produttori dell'intero percorso di qualità che contraddistingue il re dei formaggi sono fondamentali per tutelare questo vero e proprio gioiello agroalimentare del Made in Italy che rappresenta in tutto il mondo non solo una nostra tradizione, ma un'eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare - ha tra l'altro detto Mammi - Purtroppo, come la cronaca di questi giorni conferma, non solo all'estero non si rispettano le regole del gioco: ben vengano, dunque, i controlli di carabinieri e magistratura a difesa non solo della qualità del Parmigiano-Reggiano, ma anche dei tanti produttori che, con grande fatica specie in questo periodo di crisi, si impegnano per creare ogni giorno un prodotto di eccellenza. Per contrastare le imitazioni, bisognerà comunque anche migliorare la commercializzazione del nostro prodotto, essere più presenti sui mercati esteri per far conoscere a apprezzare la qualità di un formaggio che davvero non può essere imitato".

A Vinitaly i Rossi della Valpolicella e il Parmigiano Reggiano si incontrano per scoprire le 'evoluzioni nel gusto' -

Parma, 23 marzo 2015 -

I Rossi della Valpolicella e il Parmigiano Reggiano Dop si incontrano nelle degustazioni organizzate dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella in occasione di Vinitaly (22-25 marzo 2015, Veronafiere). Obiettivo: scoprire le 'evoluzioni nel gusto' di due prodotti, il vino e il formaggio, che di anno in anno si trasformano arrivando al palato con nuove sfumature. Organizzate in collaborazione con il Consorzio Parmigiano Reggiano, le degustazioni iniziano oggi, alle 14.30, con il Valpolicella Classico Doc e Superiore abbinati a Parmigiano invecchiato 24 mesi mentre il Valpolicella Ripasso Doc e l'Amarone della Valpolicella Docg si accostano a formaggi più maturi come i 36 e 48 mesi. Le Speedy Tasting poi continuano negli appuntamenti di martedì 24 marzo alle 15.30 e mercoledì 25 alle 11.00 sempre allo stand del Consorzio Valpolicella (Pad.8, Stand H2H3).

"E' sorprendente come l'evoluzione di questi due prodotti - ha detto il presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Christian Marchesini – riesca a regalare, nel tempo, un'escalation di sapori sempre più articolati e stratificati. Con questa iniziativa – conclude Marchesini – vogliamo evidenziare la forte propensione del Valpolicella e del Parmigiano all'invecchiamento valorizzandone le peculiarità". Le 'Speedy Tasting' saranno introdotte dagli stessi produttori che avranno la possibilità di presentare il vino da loro proposto.

Per il direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti: "Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha scelto di affiancarsi al Consorzio dei Vini della Valpolicella per creare un momento di degustazione che possa mettere in risalto, oltre alle caratteristiche intrinseche dei prodotti, anche l'importanza del fattore "tempo" nella trasformazione delle materie prime. Il trascorrere dei giorni – ha concluso Deserti - rende unico il nostro formaggio come i grandi vini della Valpolicella, una magia che trasforma il latte e l'uva in grandi prodotti che tengono alta la bandiera dell'eccellenza italiana".

Tutti gli appuntamenti del Consorzio Tutela Vini Valpolicella a Vinitaly, si inseriscono nel progetto Vino in Villa - Dall'EXPO ai Territori, che vede come capofila la Regione Veneto ed è promossa dal Ministro per la Coesione Territoriale.

Le 21 aziende presenti allo stand sono: Clementi, Coali - Tenuta Savoia, Corte Aleardi, Corte Archi, Damoli Bruno, Dindo, Ettore Righetti, Fidora Organic Wines, Flatio, Lavarini, Le Marognole, Menegolli, Montecariano, Pagani, Piccoli Daniela, Salgari, Scriani, Tenuta Il Canovino, Terre Di Leone, Zanoni Pietro, Zanotti Diego.

(Fonte: Ufficio stampa Consorzio Tutela vini Valpolicella)

Se dal 1 aprile si chiuderà il controverso capitolo delle Quote latte comunitarie, in queste settimane si è scatenata una vera corsa contro il tempo degli allevatori della filiera del Parmigiano Reggiano per aderire alle quote stabilite dal nuovo Piano regolazione offerta proposto dal Consorzio entro la scadenza del 31 marzo 2015

Reggio Emilia - Si susseguono a ritmo intenso le adesioni degli allevatori della filiera Parmigiano Reggiano alle quote latte da destinare alla trasformazione in formaggio Dop, istituite dal Consorzio di tutela nel novembre scorso in attuazione del Piano regolazione offerta 2014-2016.

Le adesioni giungono ora al ritmo di 100 al giorno, e a due settimane dalla scadenza (31 marzo) hanno già superato le 2.400 unità, corrispondenti ad oltre il 70% degli allevamenti interessati.

"In un momento di grande riflessione e di preoccupazione per lo smantellamento del regime delle quote latte comunitarie – osserva il Consorzio – l'istituzione delle quote latte per il Parmigiano Reggiano si conferma così una risposta concreta ed apprezzata dagli allevatori per dare nuovo valore al loro lavoro, grazie ad un valore reale di cui entrano in possesso".

"Il Consorzio del Parmigiano Reggiano – prosegue l'Ente di tutela - ha deciso di mettere al centro della filiera gli allevatori, attribuendo direttamente ad essi le quote latte per la trasformazione nella nostra Dop: la grande adesione riscontrata in queste settimane dimostra che la scelta fatta viene ritenuta indispensabile per rinsaldare il rapporto con il territorio e con i produttori storici, che sono i tratti distintivi di una dop eccellente".

"Con l'accettazione delle quote – spiega il Consorzio - diventa operativo lo strumento di regolazione dell'offerta, e attraverso la gestione attenta del potenziale in base alle condizioni di mercato sarà ora possibile operare affinché gli obiettivi di crescita non si trasformino in squilibri di mercato".

"Le sfide del comparto – conclude l'Ente - non finiscono, ovviamente, con l'assegnazione e l'accettazione della quota agli allevatori e l'adesione al Piano di regolazione dell'offerta, ma è su questa base di concreta coesione di filiera che si compie un vero balzo in avanti per costruire il futuro del nostro prodotto".

(Consorzio Parmigiano Reggiano 18 marzo 2015)

Da domenica 22 a mercoledì 25 marzo il Parmigiano Reggiano è nell'area dedicata all'alimentazione di qualità in coincidenza con la manifestazione più importante del panorama vinicolo (stand in Sol&Agrifood B 14 / 1) -

Reggio Emilia, 21 marzo 2015 -

Ci sarà anche il Parmigiano Reggiano all'edizione 2015 di Vinitaly, con un ampio stand collocato a Sol&Agrifood, l'area destinata all'alimentazione di qualità.

"Una scelta – sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti – che si lega innanzitutto all'importanza di questa vetrina internazionale, che richiama annualmente a Verona decine di migliaia di visitatori e centinaia di operatori delle catene distributive di tutto il mondo, configurandosi come veicolo formidabile per diffondere la conoscenza del nostro prodotto e stabilire contatti che si possono trasformare in opportunità commerciali".
In tal senso – spiega il direttore dell'Ente di tutela – riteniamo rilevante, oltre che nuovo, il filone dell'abbinamento del Parmigiano Reggiano con vini d'eccellenza per sostenere la diffusione internazionale del prodotto e delle esportazioni".
"Contemporaneamente – prosegue Deserti – con questa presenza puntiamo ad evidenziare anche l'ampia versatilità del Parmigiano Reggiano, che ne favorisce l'uso nelle più svariate situazioni di cucina e, grazie alle diverse stagionature, permette ottimi abbinamenti per un pubblico che vuole accompagnare prodotti di eccellenza a vini di prestigio".

Insieme al Consorzio e al Parmigiano Reggiano, in vetrina a Sol&Agrifood nell'ambito del Vinitaly si alterneranno, ogni giorno, due caseifici scelti tra quelli che solitamente partecipano alle iniziative di "Caseifici in tour" e che, pertanto, si presentano a fiere e manifestazioni rappresentando di tutto il settore.
"In questo modo osserva Deserti – metteremo in evidenza non solo l'alta qualità del prodotto, garantita da un disciplinare particolarmente restrittivo che pone le condizioni per una produzione autenticamente espressione del territorio di origine, ma anche il valore del lavoro dei caseifici artigianali che sono protagonisti di questo sistema".

Domenica 22 marzo saranno in scena il Caseificio sociale Nuovo Malandrone (MO) e la Società agricola Saliceto (PR), mentre lunedì 23 toccherà al Caseificio sociale Palazzo (PR) e al Caseificio sociale di Cavola di Toano (RE).
Martedì 24 marzo sarà la volta del Caseificio Gennari Sergio & Figli (PR) e del Caseificio Sociale Castellazzo (RE), mentre mercoledì 25 marzo saranno impegnate la Società agricola Butteri (PR) e la Cooperativa casearia del Frignano (MO).

Particolarmente importanti, nei giorni della manifestazione, saranno le collaborazioni instaurate dal Consorzio del Parmigiano Reggiano con eccellenze della produzione enologica italiana e internazionale, tra cui il Consorzio di tutela dei vini della Valpolicella, Première wines&food e i vini della regione Emilia Romagna.

Il Parmigiano Reggiano sarà quindi accompagnato da grandissimi vini, ma non mancheranno appuntamenti dedicati all'alta cucina. Presso lo Spazio Première Wines&Food (Cittadella del Gusto), per tutto il periodo di Vinitaly, Alma – Scuola Internazionale di Cucina con sede a Colorno (Parma), elaborerà 4 ricette di panini gourmet per il progetto "PANinMo" con ingredienti di eccellenza. Questa location ospiterà anche due show cooking con chef di prestigio come Michele Bacilieri del Ristorante Mezza Luna di Ferrara che preparerà la ricetta "uovo croccante con crema di Parmigiano Reggiano e Yoji Tokuyoshi del Ristorante Tokuyoshi di Milano che proporrà "Cucina Italiana Contaminata: Omaggio al Parmigiano Reggiano".

Gli appuntamenti del Parmigiano Reggiano a Vinitaly 2015

Domenica 22 marzo

ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti: Caseificio sociale Nuovo Malandrone (MO) e Società agricola Saliceto (PR) presso lo stand B 14 / 1 (Sol &Agrifood)
ore 10.30 La degustazione dei formaggi: un mondo di profumi e aromi Degustazione di due stagionature di Parmigiano Reggiano con l'associazione Onaf presso area Cheese Experience
ore 12.30 Cacio e Champagne Degustazione di 5 Champagne Blanc de Blancs abbinati a 5 stagionature di Parmigiano Reggianopresso lo Spazio Première wines&food (Cittadella del Gusto)
ore 15.00 Show Cooking Abbinamento di due grandi classici in chiave moderna: il Valpolicella Ripasso Superiore Tenzone 2010 di Eleva e l'"Uovo Croccante con Crema di Parmigiano Reggiano e Tartufo Nero" di Michele Bacilieri del Ristorante Mezza Luna di Ferrarapresso lo Spazio Première wines&food (Cittadella del Gusto)
ore 17.30 Il Parmigiano Reggiano incontra il Franciacorta Brindisi tutto italiano con due stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento a Franciacorta presso lo stand del Mipaaf

Lunedì 23 marzo

ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti:
Caseificio sociale Palazzo (PR) – Caseificio sociale Cavola (RE)presso lo stand B 14 / 1 (Sol &Agrifood)
ore 14.30 Il Parmigiano Reggiano incontra i vini della Valpolicella Abbinamento di 3 stagionature di Parmigiano Reggiano con i vini del Consorzio di tutela del Valpolicella presso Pad. 8 stand H- H3
ore 14.30 "Cucina Italiana Contaminata": omaggio al Parmigiano ReggianoShow Cooking diYojiTokuyoshistorico sous chef di Massimo Bottura e attuale patron del Ristorante Tokuyoshi di Milano, che proporrà "Cucina Italiana Contaminata": omaggio al Parmigiano Reggiano presso lo Spazio Première wines&food (Cittadella del Gusto)
ore 16.30 Il Parmigiano Reggiano incontra le birre strutturate Degustazione guidata di tre stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento alle birre del birrificio Angelo Porettipresso spazio Agorà (Sol &Agrifood)

Martedì 24 marzo

ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti: Caseificio Gennari Sergio & Figli (PR) – Caseificio Sociale Castellazzo (RE)presso lo stand B 14 / 1 (Sol &Agrifood)
ore 9.30 Caffè Press
ore 10.30 La degustazione dei formaggi: un mondo di profumi e aromi Degustazione di due stagionature di Parmigiano Reggiano con l'associazione Onaf presso area Cheese Experience
ore 14.30 Nel confronto tra formaggi vince l'assaggio guidato Degustazione guidata con l'associazione Onafpresso spazio Agorà (Sol &Agrifood)
ore 15.30 Il Parmigiano Reggiano incontra i vini della Valpolicella Abbinamento di 3 stagionature di Parmigiano Reggiano con i vini del Consorzio di tutela del Valpolicellapresso Pad. 8 stand H2-H3

Mercoledì 25 marzo

ore 11.00 Il Parmigiano Reggiano incontra i vini della Valpolicella Abbinamento di 3 stagionature di Parmigiano Reggiano con i vini del Consorzio di tutela del Valpolicellapresso Pad. 8 stand H2-H3
ore 12.00 A caccia di miti: la verità sui formaggi nella dieta Degustazione guidata di Parmigiano Reggiano con l'associazione Onaf presso area Cheese Experience

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Aggregazioni tra i caseifici aderenti a Confcooperative Modena: dalla fusione tra S. Silvestro (Castelvetro) e Val Tiepido (Maranello) nasce il più grande caseificio della Pedemontana -

Modena, 19 marzo 2015 -

Proseguono le aggregazioni tra i caseifici aderenti a Confcooperative Modena, le cui cooperative trasformano in Parmigiano-Reggiano oltre il 60 per cento del latte che esce dalle stalle modenesi. È operativa la fusione per incorporazione tra la cooperativa casearia S. Silvestro di Castelvetro e la cooperativa casearia Val Tiepido di Torre Maina di Maranello, entrambe nate nel 1974.

Per festeggiare la fusione, dopodomani – sabato 21 marzo – l'ormai ex caseificio Val Tiepido (via Montanara 5 a Torre Maina) apre le porte al pubblico e offre per tutto il giorno borlenghi e Lambrusco; l'iniziativa si svolge anche in caso di pioggia. A seguito di questa operazione, approvata all'unanimità dai soci delle due cooperative, il S. Silvestro conta ora 28 aziende agricole socie che conferiscono complessivamente 80 mila quintali di latte; con una produzione annua che supera le 14 mila forme, il caseificio di Castelvetro diventa il più grande produttore di Parmigiano Reggiano della Pedemontana.

AMOROTTI GIUSEPPE rid

«Ci siamo messi insieme perché l'unione fa la forza e ci permette di affrontare meglio l'attuale crisi dei prezzi del "re dei formaggi"», spiega Giuseppe Amorotti, l'imprenditore agricolo di Castelvetro che quest'anno taglia il traguardo dei quarant'anni alla guida del caseificio S. Silvestro. La lavorazione del latte e la produzione del Parmigiano Reggiano sarà effettuata solo a Castelvetro, mentre entrambi gli stabilimenti mantengono la stagionatura del formaggio, il punto vendita e l'allevamento dei suini.

«Esprimiamo soddisfazione per l'esito positivo di questa operazione, che abbiamo appoggiato e incoraggiato – commenta il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – Le difficoltà del settore lattiero-caseario, infatti, richiedono la ricerca della massima efficienza e del contenimento dei costi. L'aggregazione tra strutture è una delle strade, anche se non l'unica, che permette ai caseifici di realizzare economie di scala».

(Fonte: ufficio stampa Coonfcooperative MO)


A Londra un'esperienza foodie davvero speciale.

Un omaggio all'origine e alla maestria dei prodotti artigianali: è per questa ragione che Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano, nell'ambito dell'iniziativa Stealing Beauty (Furto di bellezza), sono i protagonisti della mostra allestita da Harrods, il tempio del lusso londinese, nelle vetrine che si affacciano sulla Hans Crescent.

Fino al 28 marzo 2015, cosce di Prosciutto di Parma e forme di Parmigiano Reggiano resteranno esposte nel cuore della capitale di un Paese di prima importanza nelle esportazioni dei due prodotti, per lanciare un particolare messaggio, sostenuto dal linguaggio artistico, che si riassume nel valore insostituibile dei territori, delle tradizioni locali e della maestria degli artigiani nella determinazione delle caratteristiche inimitabili di questi prodotti Dop.

Non a caso, dunque, le due eccellenze alimentari italiane vengono associate ad un'aquila – considerata la più bella creatura del mondo animale – intenta a rubare tale bellezza, esposta insieme ad alcuni vini spagnoli.
A completare l'esposizione, poi, una serie d'immagini relative al Parmigiano Reggiano e al Prosciutto di Parma che scorreranno sugli schermi posti al quinto piano della sede Londinese di Harrods, disposta su 7 piani e 93.000 metri quadrati di superficie.

La scelta dell'eccellenza rappresentata dai due prodotti, però, non si ferma ad aspetti culturali ed estetici: Harrods, infatti, ospiterà una giornata di degustazione all'interno della Food Hall. I clienti potranno così degustare Prosciutto di Parma appena affettato e Parmigiano Reggiano, oltre ad approfondire la conoscenza dei prodotti e delle loro qualità.

(Fonte Consorzio Parmigiano Reggiano e Consorzio Prosciutto di Parma)

 

La soddisfazione del Consorzio. Caso raro in Italia. Rafforzare l'azione politica europea contro le leggi che nel mondo ancora consentono quelle che per noi rappresentano frodi. -

Parma, 10 marzo 2015 -

"Siamo molto soddisfatti di questa sentenza di condanna: sebbene ci siamo trovati di fronte ad un caso davvero raro in Italia, riteniamo sia un buon esito rispetto non solo perché si è stroncato un fenomeno di contraffazione, ma perché costituirà un ulteriore deterrente rispetto ad altri eventuali fenomeni simili".
Così il Consorzio del Parmigiano Reggiano commenta la sentenza del Tribunale di Mantova, che ha condannato a 18 mesi di reclusione, ad una multa e al risarcimento dei danni (sia nei confronti del Consorzio del Parmigiano Reggiano che del Consorzio del Grana Padano, costituiti parte civile nel procedimento) il responsabile di un caseificio nel quale erano stati individuati fenomeni di contraffazione.
Il beneficio della sospensione condizionale della pena è stato subordinato al pagamento, entro 3 mesi dal passaggio in giudicato della sentenza, delle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno.

I fatti risalgono al 2008, quando nello stabilimento in questione, situato al di fuori dell'area di produzione del Parmigiano Reggiano, fu individuata la presenza di circa 150 forme marchiate Parmigiano Reggiano ma non conformi al disciplinare e prodotte in violazione delle norme dell'Unione Europea a tutela del Parmigiano Reggiano e del noto marchio collettivo a "puntini".

"Un caso di contraffazione - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti – molto raro nel nostro Paese, ma anche nell'ambito dell'Unione Europea, dove semmai sussistono ancora casi – stroncati anche recentemente – di un uso improprio di denominazioni che, evocando quello del Parmigiano Reggiano o il nostro territorio, possono indurre in inganno il consumatore o comunque richiamare alla sua mente il nostro formaggio".

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                                        il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti

"Fenomeni – spiega Deserti – completamente diversi e da non confondere con quello dei formaggi a pasta dura d'importazione (peraltro in calo da due anni), che esercitano concorrenza sui prezzi ma non costituiscono affatto frodi o contraffazioni, come i consumatori potrebbero essere indotti a pensare". "In verità – prosegue Deserti - si tratta di prodotti che si collocano nella tipologia dei formaggi a pasta dura prodotti nella piena legalità e rispetto ai quali l'unica azione possibile è il rafforzamento dell'informazione nei punti vendita sulle caratteristiche distintive del Parmigiano Reggiano, che non a caso abbiamo moltiplicato in questi anni.
"Anche a fronte della sentenza del Tribunale di Mantova – conclude Deserti – ci auguriamo che prenda ulteriore vigore l'azione negoziale ed essenzialmente politica che deve impegnare l'Italia e l'Unione Europea a tutela delle nostre denominazioni, soprattutto laddove (come negli Usa, ad esempio) quelle che per noi rappresentano casi di inganno dei consumatori sono invece tollerate, andando a limitare il potenziale delle esportazioni delle nostre Dop nel mondo".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

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