Venerdì 24 novembre ritorna il "black friday" in centro storico a Modena. I negozi di Modenamoremio proporranno sconti shock.
Modena, 22 Novembre 2017
Venerdì 24 Novembre, dalle 16 alle 20, sbarcherà per la seconda volta a Modena il BLACK FRIDAY, con occasioni e prezzi shock che per 4 ore faranno confluire l'interesse di tutti i modenesi (e non) in Centro Storico.
Il Black Friday, tradizionalmente da mezzo secolo in America, segna l'inizio dello shopping natalizio, giorno di acquisti sfrenati grazie agli sconti applicati per poche ore, e negli ultimi anni sta affermandosi nelle principali città europee, oltre che sui siti online.
Modena non poteva essere da meno rispetto alle altre città europee e così Modenamoremio, società di promozione del Centro Storico, in collaborazione con l'Associazione SanFra, ha riproposto anche quest'anno il Black Friday "in versione emiliana" ovvero solo 4 ore, dalle 16 alle 20, di shopping con sconti straordinari. L'iniziativa non toccherà solo i negozi di shopping classico ma anche locali e teatri che aderiranno con promozioni da un minimo del 40% a un massimo del 90%.
Tantissimi i negozi che hanno aderito all'iniziativa, appartenenti a diverse categorie commerciali. Per semplificare la consultazione, si è deciso di suddividerli in tre gruppi:
- SHOPPING
- FOOD AND DRINK
- FUNNY TIME
I negozi saranno riconoscibili dal cartello che sarà esposto in vetrina con la percentuale di sconto applicata, oppure visionando la pagina Facebook dell'evento "Black Friday Modena".
Sul sito www.modenamoremio.it, sarà possibile scaricare l'elenco dei soci Modenamoremio aderenti, in modo tale da non perdere alcuna promozione anche il giorno stesso dell'evento.
Si potrà quindi acquistare una maglia, un paio di scarpe, un accessorio o un decoro per il Natale e "ristorarsi" dallo shopping sfrenato con un aperitivo o uno stuzzichino a metà prezzo.
Novità di quest'anno è la collaborazione con l'Associazione Tutti per Pavullo, che, in occasione del Black Friday Pavullo, permetterà per la prima volta di creare una partnership tra Modena e il capoluogo del nostro Appennino.
Questa giornata sarà arricchita ulteriormente dall'accensione delle luminarie natalizie, a partire dalle ore 18.30 in Piazza XX Settembre, alla presenza del Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e degli Assessori Ludovica Carla Ferrari e Andrea Bosi. Il percorso, accompagnato dalla Banda Cittadina, proseguirà poi in Piazza Grande, Piazzetta delle Ova per concludersi in Piazza Roma.
Il giorno dopo, Sabato 25 Novembre, alle 11.00 sarà la volta dell'inaugurazione del Trenino di Natale che, per l'undicesimo anno consecutivo, permetterà a grandi e piccini di vivere il Centro Storico avvolto dalla meravigliosa atmosfera natalizia. Il Trenino sarà attivo tutti i giorni fino al 7 Gennaio, esclusi il 25 Dicembre e il 1 Gennaio, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
Tre donne per un uomo alla ricerca della sua identità. Quale intricata parabola si nasconde dietro la trama de "Il Seduttore", in scena al Teatro San Babila di Milano per la regia di Alessio Pizzech su testo scritto da Diego Fabbri?
Protagonista dell'opera uno strepitoso Roberto Alpi, affiancato nella sua performance da tre professioniste dalla grande duttilità artistica: Laura Lattuada, Isabel Russinova e Agnese Nano. "Il Seduttore" regala il piacere di andare a teatro e, una volta terminata la serata, di potersi confrontare con il proprio partner su tematiche che esulano dalla quotidianità. Anche questa è la funzione dell'intrattenimento di qualità: regalare momenti di evasione attraverso cui crescere.
LA STORIA - Eugenio è il proprietario di una agenzia di viaggi. Ha al suo fianco nella vita quotidiana Norma, sposata anni prima. Intrattiene tuttavia due relazioni extraconiugali: la prima con Wilma, la seconda con Alina, segretaria presso l'agenzia. Tre donne tanto diverse quanto sono gli obiettivi che si pongono all'interno della relazione: Norma è alla ricerca di un amore fedele ma insegue qualcosa che ormai è finito, Wilma è impegnata in una guerra costante e radicale con Eugenio in cui carne e sensualità diventano privilegiato campo di battaglia, Alina, infine, è proiettata in un sogno di fuga dalla realtà, in un gioco di emozioni eccitante e leggero. La storia di Eugenio "il seduttore" è legata, seppure indirettamente, alla perdita del figlio avuto da Norma. Egli promette a ognuna amore sincero ma con perfido cinismo fa in modo che le tre donne si incontrino in un caffè, imbastendo un gioco rocambolesco di equivoci e situazioni tragicomiche. Il tutto per divertirsi nel vederle parlare assieme, inconsapevoli, della presenza, nelle loro esistenze, dello stesso uomo. L'epilogo? Non sarebbe giusto svelare tutto. L'unica anticipazione: sarà sorprendente.
LA PSICOLOGIA - Il seduttore è uomo che illude le donne tenendole legate a sè non potendo trovare, come dice lui stesso, l'amore in una donna sola. Ognuna delle tre subisce il suo fascino e gli offre uno spicchio d'amore esclusivo: tre donne, tre luoghi e tre modi di vivere una relazione sentimentale totalmente differenti. E' con questo sfondo intriso di riflessioni e di messaggi da cogliere che si sviluppa una trama in sè drammatica ma capace di regalare diversi spunti ironici e coinvolgenti per il pubblico. Tre racconti di tre personaggi femminili che si fondono in un' unica figura: sono la declinazioni di un'unica esistenza. Il seduttore, infatti, le usa, le manovra alla ricerca disperata di una identità che solo le tre donne possono dargli. Anche il questo, il personaggio interpretato da Roberto Alpi può essere letto come un novecentesco Don Giovanni che cerca in loro un appagamento di una mancanza profonda che ha origine dalle pieghe della sua anima: l'infanzia stroncata del suo unico figlio rivive in lui, nel suo atteggiamento bambino e infantile che inganna e seduce.
Di Pietro Razzini
L'autore sarà a Parma giovedì 23 novembre da Voltapagina. Una copia omaggio del libro sarà messa in palio tra i partecipanti alla presentazione.
Appuntamento con un tema tabù come l'incesto giovedì 23 novembre alle 18.30 alla libreria Voltapagina di via Oberdan, 4 a Parma. Lo scrittore e sceneggiatore Mauro Casiraghi presenta il suo nuovo libro Estate Indiana (Gaffi Editore) che ha come protagonista Peter, ragazzo divorato da un sentimento non solo fraterno per la sorella Celeste. Il romanzo stringe i due protagonisti ai nodi essenziali dell'esistenza - i conflitti familiari, la perdita, la ricerca di una identità - oltrepassando il confine che si erano imposti e travolgendoli in una relazione amorosa. È il preludio a una nuova vita che si svelerà soltanto alla fine del viaggio, in un radioso giorno di estate indiana.
Mauro Casiraghi nasce a Milano nel 1969 e dopo la laurea in Lettere e Scrittura Creativa in Canada, si diploma in sceneggiatura a Roma, dove attualmente vive e lavora. Scrive per il cinema e la TV, collaborando a serie come Un Posto al Sole, La Squadra, i RIS. Pubblica in Italia un soggetto per la Sacher Film di Nanni Moretti e diversi racconti su riviste e antologie nordamericane. Con il precedente romanzo La camera viola (Fazi) – tradotto in inglese e venduto anche all'estero - vince i premi Carver e Carlo Cassola.
All'incontro interverranno insieme all'autore, il giornalista Gian Carlo Zanacca e la dottoressa Alessandra Giovanelli pedagogista, consulente e mediatrice familiare, che si occupa di educazione alle relazioni percorsi di autoformazione, con progetti specifici relativi alle relazioni familiari. In una società in cui il sentimento tra le persone supera ogni barriera concettuale e culturale, ha ancora senso parlare di tabù per una relazione amorosa?
Tra i partecipanti alla presentazione verrà estratta una copia omaggio del libro con dedica dell'autore.
Sabato 18 novembre, alle 18, lo stilista venezuelano propone al Salotto Aggazzotti di Modena, in viale Martiri della Libertà 38, un pomeriggio ispirato alle sue creazioni, tra raffinatezze italiane e "calor latino".
Di Manuela Fiorini
"La mia fortuna è quella di essere il legame tra una donna e il suo vestito". Sono parole di Carlos Salazar, stilista venezuelano di nascita, ma modenese d'adozione. Nel 2016, infatti, ha deciso di fare di Modena la base da cui conquistare le passerelle. Le sue creazioni, infatti, sono state già indossate da attrici, presentatrici e reginette di bellezze, speaker radiofonici e showgirl del suo paese, ma è ispirandosi allo stile italiano, che egli considera un'icona della moda, che punta a conquistare anche il nostro pase. Dal suo atelier in via della Cerca 5 nascono infatti abiti che abbinano contemporaneità e tradizione, raffinatezze italiane e "calor latino", ma sempre nell'ottica della valorizzazione di ogni donna, del suo carattere, della sua personalità e del suo stile.
Sabato 18 novembre, a partire dalle 18, un "assaggio" delle creazioni dello stilista, nato a Valencia, in Venezuela, e laureato presso la C.F.A. Brimen, si potranno ammirare al Salotto Aggazzotti, di via Martiri della Libertà, a Modena. La sfilata sarà affiancata a letture di poesie e dall'accompagnamento musicale di Claudio Vezzali al violino e Gigi Mammi al pianoforte.
I ritmi venezuelani si accompagneranno al gusto. A seguire, infatti, è in programma un ricco buffet con piatti della tradizione venezuelana e italiana.
INFO
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38
tel 392/0512219 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ingresso € 10
Domenica 19 novembre, dalle 17.30, un pomeriggio di musica per ripercorrere la storia della musica popolare.
Tra Ottocento e Novecento nasce e si sviluppa la musica popolare, ma anche la musica che noi oggi definiamo "classica", proprio per il suo carattere universale e la sua bellezza senza tempo, capace di ispirare tutta la produzione successiva.
Domenica 19 novembre, a partire dalle 17.30, il Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà, a Modena, propone un pomeriggio di musica e cultura musicale con il Concerto tra 800 e 900 - Tra musica classica e canzone napoletana, che vedrà esibirsi nelle romantiche atmosfere del Salotto Anna Pieri, Mezzosoprano, accompagnata al pianoforte dal Maestro Alessandro Di Marco.
La conduzione è affidata alla cantante Sabrina Gasparini, che proporrà anche alcuni brani.
A seguire, ricco aperitivo a buffet. Ingresso € 10, ridotto € 8.
Info e prenotazioni
392/0512219
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il primo festival italiano dedicato al racconto del territorio attraverso la narrazione audiovisiva. Quest'anno, per la quarta edizione, sono 12 i lavori da tutta Italia in concorso per il premio Mente Locale 2017.
Venerdì 17 al Teatro Cantelli Vignola, ingresso libero e dialoghi con gli autori: nella prima serate si viaggia dalla Sardegna di 'A casa mia' di Mario Piredda alla Puglia dei pescatori di 'Mare Nostro' di Andrea Gadaleta Caldarola passando per la 'Salifornia' di Andrea Beluto e la Palermo de 'L'oro del sud' di Valerio Filardo.
Tutti gli eventi e le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Programma completo sul sito www.festivalmentelocale.it
Enologica 2017, il Salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia Romagna sarà a Palazzo Re Enzo di Bologna dal 18 al 20 novembre.
16 novembre 2017
Tutto pronto per l'edizione 2017 "Enologica", il Salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia Romagna, l'evento annuale che unisce il vino e il cibo della regione con quelle che sono le tradizioni, la cultura, l'identità per un discorso corale, territoriale e popolare che identifica e rende unica l'Emilia Romagna.
Nove le aziende reggiane presenti: Cantina Albinea Canali, Cantina Sociale di San Martino in Rio S.c.a., Cantine Lombardini, Casali Viticultori S.r.l., Fangareggi Soc. Agr. Vitivinicola, Gaetano Righi, Lini 910, Medici Ermete & Figli S.r.l., Venturini Baldini Soc. Agr.
Appuntamento quindi a Bologna, dal 18 al 20 novembre nel centralissimo Palazzo Re Enzo con ben 118 tra produttori, Consorzi e cantine; seminari e degustazioni tematiche per raccontare il vino dell'Emilia Romagna, dai principali vitigni ad alcuni autoctoni tutti da scoprire; il "Teatro dei Cuochi" con gli chef che si racconteranno, anche attraverso le proprie creazioni gastronomiche in abbinamento ai vini, proponendo la propria versione proiettata verso il futuro di alcuni piatti simbolo dell'Emilia Romagna, dai cappelletti ai pisarei e fasò, dai tortellini ai passatelli, dalla piadina alla torta fritta. E inoltre, la premiazione di "Carta Canta", il premio rivolto a ristoranti, enoteche, bar, agriturismi e hotel situati in regione, in Italia o all'estero che propongono un assortimento qualificato di vini regionali, e il "Panino d'Autore" con lo chef Daniele Reponi, che realizzerà panini gourmet utilizzando esclusivamente prodotti Dop e Igp made in Emilia Romagna, grazie alla collaborazione con i Consorzi di Tutela.
Ad accogliere i visitatori di Enologica, sotto al loggiato d'ingresso, ci sarà un grande pannello (circa 6x4 metri) con delle originali "sculture di terra", realizzate da I.TER di Bologna. Si tratta di rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese). Diversi tipi di terreno che corrispondono ai sette vitigni principali della regione, da dove nascono i nostri vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino.
Territori vocati alla viticoltura, che da alcuni mesi sono anche al centro di un percorso, partito da Modena e Reggio Emilia e che durerà alcuni anni, per verificare se in Emilia Romagna ci sono le condizioni per ottenere una certificazione di sostenibilità territoriale nelle aree delimitate dalle Dop e limitatamente al settore vitivinicolo. Spiega il Presidente Sciolette: «Sarebbe una delle prime, se non la prima, a livello nazionale che certifica non un singolo prodotto o una singola azienda, bensì un intero comparto regionale. Sarebbe uno strumento molto importante e un riconoscimento a favore dei tantissimi produttori che da anni s'impegnano per migliorare le tecniche colturali e per proteggere l'ambiente. Oltretutto, potrebbe rappresentare una forte leva di marketing sia verso il mercato nazionale sia verso quello internazionale».
«Quello di Enologica è oramai un format consolidato, frutto della grande esperienza di Enoteca Regionale Emilia Romagna nell'organizzazione e gestione di eventi a livello internazionale - chiarisce il Direttore di Enoteca Regionale, Ambrogio Manzi -. Oltre alla parte espositiva, Enologica è anche un importante momento d'incontro fra i produttori e gli addetti al settore. Anche quest'anno, infatti, sono attesi molti ristoratori, enotecari, giornalisti italiani e stranieri e ovviamente tanti wine lovers, che sempre più hanno conoscenza approfondita dei nostri vini capaci di presentarsi al pubblico con una qualità crescente e una diversificazione di prodotti che in Italia non ha eguali».
Enologica, inoltre, ogni anno non manca di riservare anche una chiave di lettura del tutto originale del territorio e del mondo del vino. Quest'anno, infatti, a Enologica saranno protagoniste anche le creature fantastiche, ovvero la rappresentazione popolare della natura, delle paure, dei sogni, delle cose "inspiegabili" e familiari della storia dell'uomo, un patrimonio di storia e tradizioni tramandato oralmente fino a noi. Come si legge nell'introduzione del catalogo, scritta dal curatore di Enologica Giorgio Melandri: "[...]Noi siamo per un racconto "quotidiano", pieno di cose vere, di gente e storie. [...].. Il racconto del vino vive dentro alle giornate della gente e noi abbiamo il dovere di lasciarcelo. Siamo una regione dove è il quotidiano a essere straordinario, dove un fosso può nascondere una creatura fantastica, dove un albero può nascondere un segreto, dove un vino può raccontare tante storie".
Informazioni per il pubblico: tel. 0542.367700, cell. 347.5125365 (durante la manifestazione)
www.enologica.org Facebok: Enologica con #enologica2017
Orario di apertura: sabato e domenica 11:00 – 20:00, lunedì 11:00 – 19:00. Ingresso 20 €.
Lievitati da favola. Sfida all'ultimo morso. Parma Città creativa della gastronomia Unesco, sarà la capitale di una singolare sfida enogastronomica per la VI edizione della "Tenzone del Panettone".
Parma, 14 novembre 2017.
I più importanti maestri pasticcieri, italiani e non, si sfideranno a suon di lievitati per eleggere il "migliore Panettone del 2017". La manifestazione, giunta quest'anno alla VI edizione, è patrocinata dal Comune di Parma e si svolgerà sabato 18 e domenica 19 novembre a Parma presso il Circolo il Castellazzo.
Grazie al successo delle passate edizioni, la Tenzone 2017 si presenta in veste rinnovata e arricchita, con due giornate di eventi per valorizzare e conoscere uno dei protagonisti dell'arte pasticcera italiana: il panettone, che con creatività sta diventando sempre più un dolce per tutto l'anno.
La due giorni della Tenzone prevede diversi momenti con esposizione di prodotti, degustazioni, show-cooking, incontri.
Un parterre stellare di maestri pasticceri che si sfideranno attraverso gli oltre 120 panettoni in gara, suddivisi nelle due categorie di "Panettone tradizionale" (che segue le rigide regole del disciplinare) e "Panettone Innovativo" (che lascia libero spazio alla creatività dei pasticcieri).
Sabato 18 ci sarà una preselezione dei panettoni in gara, nella quale verranno selezionati i 25 panettoni che accederanno alla finalissima.
Domenica 19, i panettoni finalisti verranno sottoposti al giudizio di una commissione di cinquanta esperti tra gastronomi, giornalisti ed accademici della pasticceria.
Durante la 2 giorni di gara sarà possibile assaggiare i panettoni in gara in abbinamento ai deliziosi vini offerti dalla cantine partner della manifestazione. Sarà possibile inoltre assistere a conferenze e show cooking, incontrare i maestri pasticceri e acquistare i loro prodotti.
Ecco i 66 maestri pasticceri partecipanti dell'edizione 2017, provenienti da tutte le regioni d'Italia:
22 Maestri: Marco Antoniazzi, Silvio Bessone, Corrado Carosi, Davide Dall'Omo, Luca Diana, Denis Dianin, Mario Fiasconaro, Salvatore Gabbiano, Fabrizio Galla, Stefano Gatti, Angelo Grippa, Gerri Labbate, Daniele Lorenzetti, Massimiliano Malafronte, Giuseppe Mancini, Ezio Marinato, Diego Poli, Mauro Scaglia, Attilio Servi, Valter Tagliazucchi, Andrea Urbani, Gabriele Vannucci.
32 Big: Pascal Barbato, Fabio Bardelli, Francesco Borioli, Rocco Calciano, Nico Carlucci, Francesco Luigi Carusi, Antonio Cera, Gabriele Ciacci, Luigi Cumuniello, Mario D'oria, Marica Durante, Vincenzo Faiella, Antonio Follador, Antonio Gargiulo, Luigi Giannotti, Nicola Guariglia, Nicola Guerra, Alessandro Marigliano, Annibale Memmolo, Luigi Morsella, Giovanni Parete, Tommaso Perrucci, Sergio jr. Pontoni, Cristiano Quagliotti, Antonio Raimondo, Antonio Ranieri, Roberto e Francesco Rigacci, Diego Santerini, Paolo Sarto, Alessandro Slama, Marco Zatti, Lorenzo Zuccarello.
6 Junior: Pasquale Bevilacqua, Laura Coletti, Alessandro Gaido, Orlando Guzman, Angelo Mattia Tramontano, Raffaele Vignola.
6 Pastry Queen: Silvia Boato, Marica Durante, Eleonora Franco, Pina Toscani, Claudia Tosello, Paola Ziliani.
Per rimanere sempre aggiornati sull'evento o ricevere maggiori informazioni vi invitiamo a seguire la pagina Facebook della manifestazione www.facebook.com/tenzonedelpanettone
Per accedere alla 2 giorni di manifestazione gratuitamente è sufficiente accreditarsi cliccando sul seguente link: goo.gl/forms/nOHteGOM0Nj8g44S2
inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Premio Godio 2017, è Luis Haller il vincitore. Realtà virtuale a "Virtual Reality Sanctissimus".
Merano 13 novembre 2017 – E' lo chef stellato Luis Haller il vincitore del Premio Godio 2017, assegnatogli da Helmuth Köcher patron del Merano WineFestival che ospita il prestigioso riconoscimento dal 2004, istituito nel 1994 in memoria del grande chef Giancarlo Godio. La premiazione si è svolta nella Cooking Farm in piazza della Rena a Merano dove si è svolto Wild Cooking, il primo appuntamento italiano dedicato ai cibi fermentati, e show cooking con preparazioni dei piatti di chef stellati e di contadine altoatesine.
Originario della Val Passiria, 39 anni, Luis Haller scopre la sua passione per l'arte culinaria fin da giovane. Oggi lo chef stellato lavora al Schlosswirt Forst a Lagundo con entusiasmo e competenza proponendo una cucina basata sulla ricerca e innovazione, ma sempre nel rispetto della tradizione.
La giornata di oggi ha visto protagonista anche "Virtual Reality Sanctissimus" nell'ambito del progetto di ricerca Virtual Reality Innovation con il coinvolgimento della Cantina San Paolo di Appiano, Alto Adige. L'iniziativa conferma la vocazione del Merano WineFestival a distinguersi per l'approccio orientato all'innovazione; infatti è stato proprio Helmuth Köcher a guidare la simulazione della realtà virtuale, la presenza fisica in un ambiente attraverso immagini realistiche, suoni e altre sensazioni. Attraverso l'utilizzo di un apposito visore, si è potuto assistere a tutte le fasi di lavorazione del vino; dalla raccolta al bicchiere.
"Enologica", il Salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia Romagna unirà il vino e il cibo della regione con quelle che sono le tradizioni, la cultura, l'identità per un discorso corale, territoriale e popolare che identifica e rende unica l'Emilia Romagna.
Appuntamento quindi a Bologna, dal 18 al 20 novembre nel centralissimo Palazzo Re Enzo con ben 118 tra produttori, Consorzi e cantine; seminari e degustazioni tematiche per raccontare il vino dell'Emilia Romagna, dai principali vitigni ad alcuni autoctoni tutti da scoprire; il "Teatro dei Cuochi" con gli chef che si racconteranno, anche attraverso le proprie creazioni gastronomiche in abbinamento ai vini, proponendo la propria versione proiettata verso il futuro di alcuni piatti simbolo dell'Emilia Romagna, dai cappelletti ai pisarei e fasò, dai tortellini ai passatelli, dalla piadina alla torta fritta.
E inoltre, la premiazione di "Carta Canta", il premio rivolto a ristoranti, enoteche, bar, agriturismi e hotel situati in regione, in Italia o all'estero che propongono un assortimento qualificato di vini regionali, e il "Panino d'Autore" con lo chef Daniele Reponi, che realizzerà panini gourmet utilizzando esclusivamente prodotti Dop e Igp made in Emilia Romagna, grazie alla collaborazione con i Consorzi di Tutela.
«Un sentito ringraziamento va a tutti i protagonisti di Enologica 2017, a partire dai Consorzi di Tutela del vino e del food, il cui contributo è sempre fondamentale in un evento come questo, che vuole rappresentare in maniera ampia e completa un'intera regione – sottolinea il Presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette - Una regione unita nella quale Enoteca Regionale contribuisce a mantenere assieme piccole e medie aziende con i grandi gruppi cooperativi. E, assieme anche alle istituzioni preposte, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, affrontare il futuro».
Ad accogliere i visitatori di Enologica, sotto al loggiato d'ingresso, ci sarà un grande pannello (circa 6x4 metri) con delle originali "sculture di terra", realizzate da I.TER di Bologna. Si tratta di rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese). Diversi tipi di terreno che corrispondono ai sette vitigni principali della regione, da dove nascono i nostri vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino.
Territori vocati alla viticoltura, che da alcuni mesi sono anche al centro di un percorso, partito da Modena e Reggio Emilia e che durerà alcuni anni, per verificare se in Emilia Romagna ci sono le condizioni per ottenere una certificazione di sostenibilità territoriale nelle aree delimitate dalle Dop e limitatamente al settore vitivinicolo. Spiega il Presidente Sciolette: «Sarebbe una delle prime, se non la prima, a livello nazionale che certifica non un singolo prodotto o una singola azienda, bensì un intero comparto regionale. Sarebbe uno strumento molto importante e un riconoscimento a favore dei tantissimi produttori che da anni s'impegnano per migliorare le tecniche colturali e per proteggere l'ambiente. Oltretutto, potrebbe rappresentare una forte leva di marketing sia verso il mercato nazionale sia verso quello internazionale».
«Quello di Enologica è oramai un format consolidato, frutto della grande esperienza di Enoteca Regionale Emilia Romagna nell'organizzazione e gestione di eventi a livello internazionale - chiarisce il Direttore di Enoteca Regionale, Ambrogio Manzi -. Oltre alla parte espositiva, Enologica è anche un importante momento d'incontro fra i produttori e gli addetti al settore. Anche quest'anno, infatti, sono attesi molti ristoratori, enotecari, giornalisti italiani e stranieri e ovviamente tanti wine lovers, che sempre più hanno
conoscenza approfondita dei nostri vini capaci di presentarsi al pubblico con una qualità crescente e una diversificazione di prodotti che in Italia non ha eguali».
Enologica, inoltre, ogni anno non manca di riservare anche una chiave di lettura del tutto originale del territorio e del mondo del vino. Quest'anno, infatti, a Enologica saranno protagoniste anche le creature fantastiche, ovvero la rappresentazione popolare della natura, delle paure, dei sogni, delle cose "inspiegabili" e familiari della storia dell'uomo, un patrimonio di storia e tradizioni tramandato oralmente fino a noi. Come si legge nell'introduzione del catalogo, scritta dal curatore di Enologica Giorgio Melandri: "[...]Noi siamo per un racconto "quotidiano", pieno di cose vere, di gente e storie. [...].. Il racconto del vino vive dentro alle giornate della gente e noi abbiamo il dovere di lasciarcelo. Siamo una regione dove è il quotidiano a essere straordinario, dove un fosso può nascondere una creatura fantastica, dove un albero può nascondere un segreto, dove un vino può raccontare tante storie".
Informazioni per il pubblico: tel. 0542.367700, cell. 347.5125365 (durante la manifestazione)
www.enologica.org Facebok: Enologica con #enologica2017
Orario di apertura: sabato e domenica 11:00 – 20:00, lunedì 11:00 – 19:00. Ingresso 20 €.