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Sabato, 20 Gennaio 2018 09:56

ALAB – L'Italia s'è desta... da Palermo.

"La bellezza salverà il mondo" e Palermo ha già intrapreso la strada giusta. ALAB è il risultato concreto della felice intuizione di Pietro Muratore di creare una rete di artigiani e artisti riuniti sotto la stessa "bandiera".

da L'Equilibrista – Palermo 20 gennaio 2018 -
Palermo-5-intervista 1"Buongiorno, mi chiamo Pietro Muratore, non sono un artigiano e nemmeno un artista, per circa vent'anni ho lavorato presso la biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, per oltre cinque, presso la sovrintendenza Archivistica per la Regione Toscana agli Uffizi fino a settembre nel 1993, anno dell'attentato in cui ho coordinato il volontariato per il recupero dei documenti. Ho completato poi il mio percorso lavorativo presso l'Archivio di stato di Palermo, appunto nel centro storico di Palermo e qui ho fatto parte di varie Associazioni seguendo tante iniziative, dove ho avuto l'opportunità di conoscere artigiani e artisti ed è cosi che ho creato ALAB."

In questa breve intervista il Sig.Pietro ha cercato di far comprendere quanto sia centrale il valore delle persone e quanto ci sia ancora bisogno del cosiddetto "sapere fare", proprio nelle nostre vite per non perdere la nostra grande storia e tradizione italiana.

A.L.A.B. (ASSOCIAZIONE LIBERI ARTIGIANI/ARTISTI BALARM) si occupa di promuovere iniziative di scambio e di incontro, contribuendo con ogni mezzo alla difesa ed incentivazione dell'arte e dell'artigianato. E allo scopo realizza eventi, incontri didattici, stage, mostre, iniziative pubbliche e mercati tematici, promuovendo cosi una presenza visibile ed una sua diffusione significativa dell'artigianato locale.

L'associazione A.L.A.B. attraverso i suoi artigiani-artisti propone un percorso di rinascita che coinvolge una parte della Palermo antica dove la rassegnazione e il degrado lasciano lentamente il posto al coraggio e alla rinnovata bellezza.

Palermo-3 1L'associazione A.L.A.B. sottolinea l'aspetto "deontologico" che si focalizza in alcuni principi importanti: correttezza, impegno e consapevolezza. È per questo che si assiste ad un qualcosa che è più di un lavoro; è soprattutto la partecipazione ad un progetto di riqualificazione urbana che coinvolge anche i cittadini i quali, attraverso un contributo, acquisiscono un manufatto di A.L.A.B. partecipando, in questo modo, a una rete diffusa di micro economia.

Se da una parte si crea sviluppo e economia, dall'altra queste persone hanno promosso una fondamentale funzione di presidio su di un territorio altrimenti abbandonato e che non avrebbe rispecchiato le antiche specializzazioni della Palermo colta, storica e gloriosa.

La tutela dei beni monumentali passa per una volta in secondo piano perché occorre salvaguardare gli aspetti socio economici che caratterizzano un tessuto urbano e storico, patrimonio di tutta la città di Palermo che testimonia la grande manifattura che l'Italia ha sempre saputo esprimere e che oggi vuole riscoprire nelle sue radici antiche.

A.L.A.B. è il motore propulsivo della nascita di varie botteghe artigianali-artistiche, espressione concreta di quello che è da sempre il suo impegno, accomunate dall'intraprendenza e dalla volontà di creare marchi riconoscibili e di qualità, un approccio decisamente moderno che volta le spalle alle repliche senza anima che la manifattura industriale a basso costo sta proponendo da anni.

Oggi, settanta laboratori e trecento soci danno vita ad oggetti d'arte ed innovazioni che i palermitani e turisti possono trovare grazie ad un itinerario che li porta alla scoperta di quel che c'è di autentico e veramente locale.

Un prodotto artistico – artigianale, è un prodotto creativo ovvero diretta espressione della ricerca personale e della sensibilità di chi lo ha pensato e realizzato. Si insinua perfettamente tra il prodotto artigianale e la creazione artistica, riuscendo a valorizzare un mestiere in cui si fondano perfettamente manualità ed intelletto che convivono nell'intero ciclo di produzione.

La Palermo che non ti aspetti, fra cibi, tradizioni e cultura, evolve sulla sua storia segnata dai passaggi di grandi civiltà antiche. Fenici, Greci, Bizantini, dominazioni Islamiche, splendori Normanni e le dinastie Sveve hanno anticipato le future impronte Angioine per arrivare alle più recenti influenze Spagnole e Borboniche che hanno contribuito via via a arricchire e impreziosire la cultura palermitana e il culto consapevole della bellezza.

Un esempio di concreta applicazione della celebre frase di Fëdor Dostoevskij: "La bellezza salverà il mondo", che appare nel libro "L'idiota", considerato uno dei massimi capolavori della letteratura russa.

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Mercoledì, 17 Gennaio 2018 11:07

Cultura 2020 - Tre città emiliane tra le 10 finaliste

Parma, Reggio Emilia e Piacenza sono entrate tra le dieci finaliste selezionate dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2020.

A renderlo noto è lo stesso Minsitero dei Beni Culturali che precisa inoltre la data della assegnazione che vedrà la presenza del Ministro Dario Franceschini. il prossimo 16 febbraio durante una cerimonia pubblica.  

"Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso

Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo annuncia le dieci città che si contenderanno il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020: Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.
Le città della short list arrivano in finale superando le altre 21 candidate al bando dello scorso maggio e ora dovranno presentare il proprio progetto nel corso delle audizioni della Commissione presieduta da Stefano Baia Curioni. La città vincitrice potrà rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, attuando il proprio progetto grazie al contributo statale di 1 milione di euro.
L'iniziativa, istituita con la Legge Art Bonus per il periodo 2015 – 2018 per valorizzare la progettualità delle candidate italiane a Capitale Europea della Cultura 2019 e divenuta stabile con la Legge di Bilancio 2018, è volta a sostenere e incoraggiare cartelloni di eventi e attività capaci di far recepire in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l'integrazione, la creatività, l'innovazione, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.
Il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 sarà assegnato, come di consueto, nell'ambito di una cerimonia pubblica nella sede del Ministero, a Roma, in via del Collegio Romano 27, il prossimo 16 febbraio alle ore 11.00 alla presenza del Ministro Dario Franceschini.

Roma, 15 gennaio 2018"

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Nell'ambito del progetto espositivo LaZona, che ha visto in questi mesi alternarsi al Centro Cinema Lino Ventura varie esposizioni di artisti parmigiani, sarà allestita presso l'Oratorio Novo della Biblioteca Civica del Comune di Parma fino a metà marzo, la mostra di quadri dell'artista parmigiano Lorenzo Dalcò dal titolo "Citinzenry".

Nei suoi dipinti Lorenzo Dalcò parla dell'operare che compie il colore quando incontra il 'debole disagio delle strutture architettoniche che costituiscono le facciate degli edifici' quali si presentano con il canone prospettico. Queste architetture sono sottoposte ad una tale espressione coloristica che le fa apparire instabili, oscillanti, indifese. Le forze degli elementi della natura celeste, il cielo, là dove risiede la potenza coloristica mette in crisi ogni struttura architettonica. Tempeste di colore incombono sul debole codice costruttivo. Sovente queste facciate vengono contaminate dal conflitto che avviene sopra di esse tanto che le luci e le ombre si assentano così come le persone, gli individui. Talvolta le strade umide di pioggia colorata si accendono di lampi argentei.
L'artista è preso e sorpreso nel e dal colore che lo fa dipingere, entrando in dialogo con le cose prepotentemente. Vedute coloristiche urbane è il senso di queste 'cose pittoriche'.

Modalità di accesso mostra Oratorio Novo (vicolo Santa Maria, 5): è possibile richiedere di visitare la mostra contattando il numero 0521/031002 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 13.30).

Lorenzo Dalco', pittore polivalente, è nato a Parma e vive e lavora a Collecchio. Da sempre affascinato dalle arti figurative, ha iniziato, autodidatta, a lavorare con l'acquerello. Produce quadri di grosso formato, astratti e non, utilizzando smalti e acrilici.

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Partecipazioni
1994- vincitore del 1° premio del "Quadro di piccolo formato Città di Parma" a Colorno
1999 -"vincitore del 2° premio del "17° Concorso di Pittura Estemp. sez. Giovani" Soragna
2003 - selezionato sul catalogo Virgilio "35under35" Brindisi
2005-copertina del mensile "il caffè del teatro"

Mostre personali:
"The Smell Of Summer Rain" Optissimo, Parma
2003 - "METAL WOODS" Galleria Centro Immagini Contemporanee, Basilicanova (testo critico Fabrizio Sabini)
"Gettare Ponti" rocca Sanvitale Sala Baganza (testo critico Marzio Dall'acqua)
2008 - "Arabeschi" spazioarte Parma (testo critico Daniela Carlevaris)
2010 - "Opere 2000-2010" Villa Soragna Collecchio (testo critico Elisabetta Bernardelli)
2013 - "Urbanesimo" centro immagini contemporanee (testo Fabrizio Sabini)

Mostre Collettive:
1998 - Quotidiana Mundus, Padova
2001 - "Natura In Posa" Galleria U.C.A.I. Parma
"Under30" Crema
2002 - "Operabuona", Reggio Emilia
"Caos e Comunicazione", Parma
2003 - "Alfa e Beta", Langhirano
2005 - "I Giganti di Palazzo Bentivoglio" Gualtieri
2008 - "Rintracciarti" Palazzo della Ragione, Mantova
2012 - "Artemergenza" Ateliers Viaduegobbitre per un aiuto ai terremotati, Reggio Emilia

Hanno scritto di lui: Fabrizio Sabini, Stefania Provinciali, Marzio Dall'acqua, Chiara Serri, Annalisa Corradi, Mauro Nuzzo, Daniela Carlevaris, Camillo Bacchini e Manuela Bartolotti

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Record di ingressi per il Museo delle Statue Stele lunigianesi di Pontremoli che al 31 dicembre 2017 ha raggiunto il traguardo di 16.708 visitatori per l'anno appena concluso.

20161208-stele-pontremoli-IMG 4990 1Un grande risultato che riempie di orgoglio tutti coloro che ogni giorno si impegnano e cercano di rendere l'offerta già ampia e articolata del sito storico, sempre più attrattiva e stimolante.

Il picco più alto è stato raggiunto nel mese di agosto, quando si sono registrati ben 1757 ingressi, andando quindi a confermare lo status di Museo più visitato della Provincia di Massa Carrara.

Numeri che sono destinati a salire vista la presenza, da poco inaugurata, dell'ascensore che da Porta Parma collega direttamente al Castello, eliminando così qualsiasi limitazione di accesso e permettendo a tutti di poter raggiungere in comodità il Castello e il Museo al suo interno.

Un 2017 ricco di soddisfazioni per la Fortezza del Piagnaro che oltre all'altissimo numero di ingressi è stata anche protagonista del Premio Architettura Toscana, aggiudicandosi il primo posto per quello che riguarda l'allestimento.

È la luce che si dipana dal basso a rendere ancor più magiche e suggestive le affascinanti Stele, detentrici di un ammaliante potere seduttivo per tutti coloro che si trovano ad incrociare il loro enigmatico sguardo. E deve essere questo che ha fatto innamorare chi ha voluto due rappresentanti del magico "Popolo di pietra" all'interno della mostra "Intuition", co – prodotta dalla "Axel&MayVervoordt Foundation" e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per Palazzo Fortuny, esposta proprio a Palazzo Fortuny, nel cuore di Venezia.

La Stele femminile di Treschietto e quella maschile di Casola hanno fatto bella mostra di sé incantando visitatori e turisti e suscitando stupore e incredulità, dando dimostrazione di come, in loro, conviva energia e pura intuizione. Sono tornate all'inizio del mese di dicembre ad occupare il proprio posto all'interno del Museo di Pontremoli, reduci da un grande successo che potrebbe ripercuotersi anche sul numero di visitatori del sito storico.

20161208-castello-pontremoli-IMG 4482E come non ricordare il convegno "Premio Architettura Toscana" organizzato in collaborazione con il Comune di Pontremoli dall'Ordine degli Architetti PPC (Oappc) di Firenze, la Federazione degli Architetti PPC Toscani, l'Ordine degli Architetti PPC di Pisa, l'Ance Toscana e la Fondazione degli Architetti di Firenze, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Architetti PPC, che ha visto la partecipazione di un gremito pubblico in arrivo da ogni parte della Toscana. E sempre in questo contesto è stata ospitata la mostra itinerante che ha permesso di prendere visione dei numerosi progetti presentati in occasione del Premio Architettura Toscana.

Il 2017 si è concluso con l'allestimento tra le stanze del Castello del suggestivo presepe vivente ispirato alla tradizione francescana e realizzato dalla Pro Loco di Pontremoli che ha registrato un buon numero di visitatori, e con l'avvio dell'ascensore, la grande opera dal rilevante valore culturale, sociale e storico che potrebbe segnare una svolta per l'intero territorio.

E poi l'adesione all'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Un'importante e rinomata vetrina sia per quello che riguarda il Castello che per il Museo, che garantirà una visione ben oltre i confini territoriali delle potenzialità del contesto storico, con tutte le sue peculiarità e i suoi punti di forza. Primo Comune ad entrare a far parte della rete al di fuori dei confini dell'Emilia Romagna, costituisce un orgoglio per il territorio, che, oggi si trova a dover affrontare la sfida di voler vedere salire il numero degli ingressi e di effettuare una programmazione a lungo termine di eventi e appuntamenti.

Tra i successi riscontrati anche quello didattico. Sono in aumento le scuole del territorio ma anche provenienti da oltre i confini territoriali, che scelgono l'offerta didattica proposta dal Castello del Piagnaro: laboratori e attività ispirati alla storia delle Stele, ma non solo, in grado quindi di attrarre numerosi consensi.
E infine l'avvio positivo del 2018.

Nei giorni scorsi una giovane coppia residente a New York ha fatto visita al Castello del Piagnaro e alla bellissima Villa Dosi, in lizza tra le probabili location in cui celebrare il proprio matrimonio.

Un onore per il Comune di Pontremoli già l'essere stata inserito nella lista delle ultimissime su cui riflettere.

Insomma, tanti piccoli ma importanti passi verso un futuro che, si spera, sia sempre più ricco e attrattivo e che sappia donare a Castello e Museo un quadro d'insieme il più completo e accattivante possibile. Per un'offerta che non deluda proprio nessuno.

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Sabato, 30 Dicembre 2017 07:21

Capodanno in musica al Salotto Aggazzotti

Due appuntamenti, consueti e imperdibili al Salotto culturale di viale Martiri della Libertà 38 a Modena: dopo il tradizionale concerto degli auguri del 23 dicembre, ecco arrivare il Concerto di Capodanno del 31 dicembre.

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MODENA - Per festeggiare insieme il Capodanno, invece, si rinnova l'appuntamento con il Capodanno al Salotto, quest'anno dedicato a una "Notte di Musical". A partire dalle 21.30 la protagonista assoluta sarà la musica, con la partecipazione di tre artisti di fama internazionale; la splendida voce di Francesca Taverni, stella del Musical, sarà accompagnata dai Maestri Gen Llukaci al violino e Denis Biancucci al pianoforte.

 

A seguire, ricca cena a buffet con specialità modenesi, pane, affettati, Parmigiano Reggiano, Lambrusco, dolci e tante bollicine. I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione.

 

La quota di partecipazione è di € 40, bambini con meno di 12 anni € 20, cagnolini € 8.

 

Info e prenotazioni
Salotto Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38,
tel 392/0512219 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

 

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Due appuntamenti, consueti e imperdibili al Salotto culturale di viale Martiri della Libertà 38 a Modena: il tradizionale concerto degli auguri del 23 dicembre e il Concerto di Capodanno del 31 dicembre.

MODENA - Doppio appuntamento al Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà 38 per festeggiare "in musica" il Natale e il Capodanno.

20171223-letizia venturi-Aura MusicaSi comincia sabato 23 dicembre, alle 17.30, con un pomeriggio in compagnia dell'Associazione "L'Aura Musica"; diretta dalla pianista Letizia Venturi. Il concerto si propone come un originale itinerario musicale che spazierà dalla polifonia alla musica classica, dalle sonorità celtiche allo swing, fino a brani molto celebri alternati ad altri meno noti ma di sicuro effetto.

Le canzoni saranno interpretate, oltre che dal Coro "L'Aura Musica", anche dalla splendida voce del soprano Valentina Medici e con la partecipazione di un piccolo ensemble di giovanissimi. Seguirà il brindisi degli auguri e un goloso buffet.

La quota di partecipazione è di € 10 (intero) e di € 8 (ridotto)

Per festeggiare insieme il Capodanno, invece, si rinnova l'appuntamento con il Capodanno al Salotto, quest'anno dedicato a una "Notte di Musical". A partire dalle 21.30 la protagonista assoluta sarà la musica, con la partecipazione di tre artisti di fama internazionale; la splendida voce di Francesca Taverni, stella del Musical, sarà accompagnata dai Maestri Gen Llukaci al violino e Denis Biancucci al pianoforte.

A seguire, ricca cena a buffet con specialità modenesi, pane, affettati, Parmigiano Reggiano, Lambrusco, dolci e tante bollicine. I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione.

La quota di partecipazione è di € 40, bambini con meno di 12 anni € 20, cagnolini € 8.

Info e prenotazioni
Salotto Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38,
tel 392/0512219 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

 

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Giovedì, 21 Dicembre 2017 09:23

Romanza Noir debutta al Teatro Pavarotti

L'antologia di racconti ispirati alla figura del "tenorissimo" e firmata da tredici autori è stata presentata nel ridotto del Teatro Comunale di Modena che porta il suo nome. Una presentazione – rappresentazione che ha visto alcuni attori prestare la voce ai personaggi del libro e la presenza di Nicoletta Mantovani.

Di Manuela Fiorini – MODENA – Debutto in grande stile per "Romanza Noir" l'antologia di racconti ispirati alla figura di Luciano Pavarotti nel decimo anno della sua scomparsa. E la location non poteva essere che il Teatro Comunale "Luciano Pavarotti" di Modena, dove lo scorso 18 dicembre si è tenuta una presentazione -rappresentazione che ha visto alcuni attori prestare la propria voce ai personaggi dei racconti.

Presente anche Nicoletta Mantovani, vedova del Maestro, in rappresentanza della Fondazione Luciano Pavarotti. Parte del ricavato della vendita del libro, infatti, andrà proprio a sostenere i giovani talenti della musica, giovani a cui viene offerto "un palcoscenico" e la possibilità di farsi notare da talent scout di tutta Europa.
"A Luciano questa idea di racconti ispirati a lui sarebbe piaciuta", ha detto Nicoletta Mantovani, "perché non solo è un'idea innovativa, ma anche perché lui amava i gialli, quelli di Agatha Christie in particolare, ma anche la serie del Tenente Colombo".

Modenese l'editore, Damster, e tutti modenesi, o quasi, i tredici autori che hanno dato vita a storie eterogenee che spaziano dal giallo puro al noir, dal mistery alla commedia nera, e dove Luciano Pavarotti è presente anche solo con una canzone, una "comparsata", o come semplice evocazione.

I racconti sono racchiusi in una "cornice" narrativa in cui si immagina un lungo viaggio notturno da Roma a New York da parte di Luciano Pavarotti, in compagnia di uno degli "amici della briscola".

Il grande tenore non dorme e non lascia dormire, così l'amico propone di "fare un gioco": raccontarsi delle storie con "dentro" proprio il Maestro. Nella cabina di prima classe di avvicenda quindi una serie di personaggi, dalla hostess bella e misteriosa a una coppia di amici scrocconi e da un comandante alto e biondo, che porta il nome di un famoso giocatore di basket e che si fida troppo del copilota (ed entrambi del pilota automatico).

L'antologia è curata da Maurizio Malavolta, che è anche uno degli autori, insieme a Eliselle, Manuela Fiorini, Fabrizio Fangareggi, Enrico Luceri & Sabrina Marchesi, Sara Magnoli, Angelo Martinelli, Luca Martinelli, Fabio Mundadori ed Enrico Solmi e fa parte della collana Comma21, dedicata al giallo e al noir.

Il libro si può acquistare sul sito www.damster.it , nei principali bookstores on line e in libreria.

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( foto di Claudio Vincenzi )

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Sarà presentato il prossimo 18 gennaio, ma sono già aperte le adesioni. Sarà condotto dal Maestro Claudio Javier Pollachini, artista poliedrico e vocal coach. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare come cantare può fare bene a corpo e mente.

MODENA – "Canta, che ti passa!". É diventato addirittura proverbiale l'invito a dare sfogo alle corte vocali per superare disagi fisici e mentali, ma anche per riappropriarsi dei propri ritmi, del proprio benessere fisico e mentale, incrementare l'autostima e la consapevolezza di sé e andare alla scoperta delle potenzialità della propria voce.

Per andare alla scoperta degli effetti benefici del cantare, il Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà 38, a Modena, propone il corso "Lasciateci cantare" e lo presenta ufficialmente presso la propria sede il prossimo 18 gennaio, alle 19.

20171221-maestro-CJP 1Il corso sarà tenuto dal Maestro Claudio Javier Pollachini, artista poliedrico di origini italo-argentine, concertista, vocal coach ed esperto in Audioperceptiva, Ear Training, Performing Arts e Danza Movimento Terapia. Lo abbiamo incontrato.

Quali sono gli obiettivi del corso?
"Il canto è una delle attività umane più sublimi e benefiche, ci conviene farlo spesso e senza alcun timore perché ci dona armonia e salute. L'obiettivo principale del corso e ricordarci sempre che cantare è gioia pura, un vero atto d'amore verso noi stessi e tutto ciò che ci circonda. È rivolto ad adulti di tutte le età, anche a chi non ha mai cantato in vita sua, nemmeno sotto la doccia".
Come si svolgeranno le lezioni?
"Abbiamo pensato, indicativamente, a un incontro settimanale della durata di 60/90 minuti, al giovedì dalle ore 19. Anche se l'orario lo definiremo in base alle adesioni. In ogni lezione creeremo l'atmosfera adatta per concentrarci sul corpo, sul respiro, sulla voce ...Si faranno poi esercizi di rilassamento, eutonia, audiopercezione, vocalità, per lasciar andare via lo stress e liberare le emozioni cantando insieme".
In che modo cantare può contribuire al benessere della persona?
"Fino a poco tempo fa, la scienza aveva studiato gli effetti del canto riferendosi quasi esclusivamente alla musicoterapia. Finalmente, oggi, è ampiamente dimostrato che cantare influisce sul nostro equilibrio psico-fisico e svolge una funzione benefica e armonizzante, a prescindere da qualsiasi terapia. Se è vero che il celebre canto armonico ha il suo innegabile fascino, possiamo certamente dire che l'armonia del canto ha un'importanza, una profondità e una vastità di significati e di implicazioni ben maggiore".
Ci sono canzoni che più di altre "fanno stare bene"?
"Certamente. Si parte da quelle che ci piacciono e risuonano in noi, poi c'è anche il percorso proposto dal coach, che accoglie le caratteristiche di ciascun partecipante, che è parte integrante del gruppo".
Quali sono gli effetti benefici del canto sulla salute?
"Sarebbe impossibile elencare tutti i benefici che scaturiscono dal canto. Quando canti alleni il tuo orecchio musicale, ti ricarichi di energia, rendi più profondo il respiro, stimoli la circolazione sanguigna, risvegli in te e negli altri l'amore e la compassione, sgomberi la mente, diventi più ricettivo, migliori l'apprendimento, la creatività e la concentrazione e tanto tanto altro ancora".
Durante il corso sono previsti anche momenti ludici e visite guidate, come si integrano nel corso?
"Abbineremo all'attività canora delle visite guidate nella nostra bella terra con Simonetta Aggazzotti, Guida Turstica professionista di gran esperienza. Ci sarano poi momenti conviviali al Salotto Aggazzotti, che ricordiamo, è sede del club dell'Unesco di Modena".

Per informazioni sul corso e adesioni
Salotto Aggazzotti, viale Martini della Libertà 38, Modena, tel 392/0512219
M°Claudio Javier Pollachini, tel 320/0299315

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Lasciatevi conquistare dal clima natalizio che, giorno dopo giorno, riempirà il vostro avvicinamento al 25 dicembre. Quale migliore occasione di un appuntamento a teatro durante il quale entrare nell'atmosfera del periodo più dolce e familiare dell'anno. Uno? Anzi due.

Il 16 e il 17 dicembre il Teatro della Luna di Assago ospiterà "A Christmas Carol", un musical perfetto per il periodo dell'anno. A seguire, il 19 dicembre, ci sarà l'occasionissima di ascoltare il "Benedict Gospel Choir", vincitore di cinque delle sette edizioni del prestigioso concorso "Black Music Caucus Gospel Choir" di New York, al Teatro Nazionale Che Banca! di Milano.

Due appuntamenti imperdibili per tutti coloro che amano il Natale e la magica sensazione che genera nel cuore delle persone.

A CHRISTMAS CAROL 

Compagnia Bit, DPM Produzioni ed Equipe Eventi propongono questo show, scritto e diretto da Melina Pellicano, dopo il successo ottenuto con "Il Principe Ranocchio" che sarà nuovamente in scena in Italia durante la prossima stagione teatrale per il terzo anno consecutivo (per rendere l'idea dell'offerta artistica, basta accennare che è candidato agli Italian Musical Awards come migliori musiche e spettacolo originale).
"A Christmas Carol" racconta la storia del vecchio Ebenezer Scrooge: dopo la morte del suo socio d'affari Jacob Marley, Ebenezer continua a condurre il suo banco d'affari con cinica avarizia, scansando ogni tipo di rapporto umano. Il protagonista odia il Natale e nemmeno l'invito a cena di suo nipote riesce a fargli cambiare idea. La notte della vigilia riceve la visita del fantasma del suo defunto socio Jacob che gli annuncia la visita di tre spiriti. Lo spirito dei Natali passati gli mostra gli errori della sua vita, lo spirito del Natale presente gli fa vedere la felicità che il Natale genera nella gente, lo spirito dei Natali futuri gli anticipa il suo orrendo destino qualora non modificasse la vita che ora conduce. Dopo la visita degli spiriti, Scrooge si risveglia la mattina di Natale profondamente cambiato nell'anima. Una fiaba del lieto fine che porterà il suo personaggio centrale a festeggiare ogni anno il Natale con buoni propositi e a cercare tutte le occasione possibili per fare del bene.

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BENEDICT GOSPEL CHOIR

Mixando gospel, spirituals, blues, reggae e musica africana tradizionale, il Benedict Gospel Choir è classificato come il numero uno tra i cori gospel degli Stati Uniti da più di un decennio. Dopo tournée in tutto il Ghana, l'Africa occidentale, Caracas, Venezuela, e Bogotá, il coro è stato ospite del Principe e della Principessa di Monaco. Indimenticabili le sue esibizioni al fianco di moltissimi artisti di fama mondiale tra cui Madame Tramaine Hawkins, Pastor Shirley Caesar, Donald Lawrence del Tri-City Singers, Ricky Dillard della New Generation Chorale of Chicago, Norman Hutchins di Los Angeles e il Late Ministro O'landa Draper. Ha infine partecipato a importanti eventi come il Concerto di Natale in Vaticano 2000 (trasmesso in mondo visione da Canale 5) e il Concerto di Natale a Montecarlo (trasmesso da RAI 2). Un gruppo dinamico, energico composto da 35 elementi, creato e diretto dal reverendo Darryl Izzard, diventato un'icona d'eccellenza tra i maggiori esponenti del gospel negli Usa.

Testo di Pietro Razzini

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La giuria tecnica ha premiato con il gradino più alto del podio il racconto "Ad Auschwitz c'era la neve" dell'autrice modenese. Secondo posto per "Mutila" di Fausto Bruno Campana, terzo Andrea Righi con "Ago", che si è aggiudicato anche il primo posto per la Giuria Popolare.

MODENA - È Manuela Fiorini, collaboratrice della Gazzetta dell'Emilia, la vincitrice del contest letterario "Modena, una città per suonare (e cantare)" promosso dall'Associazione Editori Modenesi. A convincere la giuria tecnica il racconto "Ad Auschwitz c'era la neve", ispirato alla "Canzone del bambino nel vento" di Francesco Guccini, che vede protagonista un anziano professore affetto dalla malattia di Alzheimer che durante un concerto del cantautore ascolta la canzone e, in un momento di lucidità, ricorda il suo tragico passato e la morte dei suoi familiari nei campi di sterminio nazisti.

Il podio è stato assegnato nell'ambito della rassegna LibriAModena e vede al secondo posto il giallo "Mutila" di Fausto Bruno Campana e al terzo "Ago" di Andrea Righi. Questo il responso della giuria tecnica, composta, oltre che dagli editori dell'associazione anche dai partner dell'iniziativa: Gazzetta di Modena, Centro Culturale "Francesco Luigi Ferrari", Mercato Albinelli ed Edicola Amica, con il patrocinio del Comune di Modena.

Premiati anche i racconti più votati dalla Giuria Popolare. Al primo posto, troviamo sempre Andrea Righi con "Ago", secondo racconto più votato è stato invece "Il menestrello" di Giberto Coppi, terzo "Big Vibes and The Rolopops" di Elena Coppi.

I tre racconti finalisti stati pubblicati sulla rivista dell'Associazione Editori Modenesi, distribuita in 10 mila copie durante LibriAModena e scaricabile anche qui http://www.editorimodenesi.it/images/pdf/Catalogo%206b.pdf 

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foto Claudio Vincenzi

Pubblicato in Cultura Modena
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