La realtà vista con gli occhi di chi, in maniera irriverente e tragicomica, cerca la verità, tramutando in risata ciò che nella quotidianità spesso fa meno ridere. Tutto questo e molto di più è "Platone - la caverna dell'informazione", spettacolo che vede come protagonista il comico Leonardo Manera accompagnato sul palco dal giornalista Alessandro Milan.
Il format è strettamente legato alla trasmissione in onda tutte le mattine su Radio 24 e porta sul palco notizie vere e simpatici approfondimenti, video grotteschi, ospiti veri e ospiti verosimili (a volte più credibili di quelli reali). Il tutto giocato sul filo dell'ironia. "Platone" sarà nuovamente al Teatro Manzoni di Milano l'11 marzo dopo il successo ottenuto domenica 18 febbraio. Si tratterà dell'ultima occasione per vedere lo show nella metropoli lombarda.
CHE GRUPPO - Comico dall'esperienza pluriennale, Leonardo Manera è in grado di dirigere un cast di comparse trasformati, di minuto in minuto, in prim'attori. Personaggi più o meno noti al grande pubblico. Alcuni di essi hanno professionalità di rilievo nella quotidianità. Altri mettono in scena macchiette in grado di far ridere il pubblico accorso a teatro. Tra i primi, ovviamente, bisogna citare il giornalista Alessandro Milan e Oscar Giannino, ospite gradito e pungente. Nel secondo tutta una serie di comici che, uno dopo l'altro, sono "intervistati" da Manera. Il risultato è esilarante.
LO SCOPO - La domanda è sempre la stessa. Anche Platone se oggi fosse vivo si chiederebbe: "Quella che noi conosciamo è la realtà o la sua rappresentazione mediatica?" E forse si risponderebbe: "La realtà finisce dove finisce l'informazione e, dove finisce l'informazione, lì si che comincia la realtà". Nello spettacolo Leonardo Manera e i suoi ospiti si occupano dei temi principali che riguardano la nostra giornata, scendendo nel concreto. Si dà spazio al divertimento che l'attualità rivisitata può suscitare. Lo show quindi gioca con l'informazione, ottenendo una visione dei fatti spesso ridicola e grottesca ma, purtroppo, più credibile di quella reale.
Di Pietro Razzini