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Mercoledì, 13 Dicembre 2017 10:26

Busseto: inaugurato un nuovo museo.

Verdi non fu solo genio musicale ma anche un dei più grandi imprenditori agricoli del suo tempo.

Giuseppe Verdi non è stato solo il grande genio della musica che tutti conosciamo, ma anche uno dei più importanti imprenditori agricoli del suo tempo. I suoi possedimenti, nel parmense e nel piacentino ancor oggi costituiscono un esempio di agricoltura illuminata.

Un aspetto poco studiato del Cigno di Busseto che la Casa del Giovane Verdi, dove il Maestro visse dai 10 ai 18 anni, ha voluto valorizzare inaugurando la prima stanza del Museo 'Il Verdi Agricoltore' già casa Michiara, a Busseto in via Piroli, di fianco alla dimora in cui il Verdi giovinetto visse ed imparò la musica.

20171212-museo 1La stanza, dedicata al frumento, è caratterizzata da attrezzi ed utensili dell'epoca, visibili nella foto, donati da appassionati: Massimo Mami, Mauro Parizzi già titolare del Museo contadino di Soragna, Meri Rizzi, Fabio Sichel e Franco Sivelli, ha suscitato tanto interesse ed emozione.

Così come avvenuto per la storica dimora anche la stanza che ospita il museo è stata messa a disposizione, senza alcuna finalità lucrativa, da Anna Sichel.

L'inaugurazione, avvenuta domenica scorsa, è stata accompagnata dalla musica: al pianoforte il Maestro Matteo Cavicchini con una rara romanza verdiana , alla fisarmonica Ercole Calza che ha anche donato alla Casa del Giovane Verdi, un ritratto autentico di Verdi.

Sono intervenuti la ricercatrice Meri Rizzi ed il verdianissimo Corrado Mingardi che ha letto e commentato alcune lettere di Giuseppe Verdi relative a proposte di acquisti di terreni in Salsomaggiore, in Sala Baganza (il Ferlaro e i boschi ), in Soragna ed in San Secondo.

Tutte proposte rifiutate da Verdi con motivazioni condivisibili, che ne confermano la competenza anche in questa materia.

L'incontro è stato seguito da un folto pubblico.

Le iniziative della Casa del Giovane Verdi, che mirano a far conoscere aspetti inediti della vita del Grande Maestro, riscuotono sempre un maggiore successo nei confronti degli appassionati che giungono a questi appuntamenti periodici dimostrando un vivo interesse.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Pubblicato in Cultura Parma

Può essere definito tranquillamente un tour de force della comicità in musica quello offerto nello show "The very best of RIMBAMBAND", al Teatro Leonardo di Milano dal 12 al 17 dicembre con una serata nel quale il pubblico sarà in balìa di cinque straordinari musicisti "un po' suonati" che incantano, emozionano, provocano e giocano.

Un mix di musica, mimo, clown, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale e parodie. E' impossibile non farsi travolgere. Gli emiliani e i romagnoli potranno vivere le emozioni della Rimbamband anche il 16 febbraio al Cineteatro Fanin di San Giovanni in Persiceto (in provincia di Bologna), 17 febbraio al Teatro Dehon di Bologna e il 6 aprile al Teatro De Micheli a Copparo (in provincia di Ferrara). Le occasioni, quindi, non mancheranno.

PROTAGONISTI - Raffaello Tullo (voce e percussioni), Renato Ciardo (batteria), Vittorio Bruno (contrabbasso), Nicolò Pantaleo (sax, bombardino e tromba) e Francesco Pagliarulo (pianoforte): ecco i nomi dei magnifici cinque, coloro che allieteranno la serata di tutti i presenti al Teatro Leonardo. Giocare è la parola chiave del loro spettacolo: giocare alla vita e raccontarla giocando. E' divertente sentire come si definiscano questi cinque artisti di assoluta qualità: sono rimbambini, un po' Rimba e molto Bambini. Un modo d'essere che rende l'idea del gusto provato nello svolgere un lavoro con una grande missione: regalare serenità e allegria al pubblico. Questa missione viene portata a termine con successo ogni sera. Provare per credere.

LA SERATA - C'è un capobanda che tenta in ogni modo di cantare, suonare e ballare il tiptap. In realtà l'attività più complicata per lui è mantenere un po' di disciplina sul palco. C'è poi un batterista rumoroso e incontenibile che lascia sempre a casa la metà dei tamburi: alla fine non si sa mai con cosa riuscirà a suonare... ma ce la farà. Non mancano neppure un contrabbassista sognatore e un sassofonista che, dopo tanti anni, è ancora convinto di essere in tour con la banda del suo paese. Neanche "Il Rosso", il pianista, jazzman virtuoso e beniamino del capo, riesce a riequilibrare le sorti di questa band squinternata e inquietante che, tuttavia, porta il pubblico ad applaudirlo in maniera convinta a fine evento. Come fa? Non è un segreto: ci vuole professionalità, dedizione e amore per il proprio lavoro. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Di Pietro Razzini

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Sabato 9 dicembre, alle 18.30, presso la Sala Europa di Piazza Grande verrà assegnato il podio ai tre autori dei racconti che sono arrivati in finale nel concorso promosso dall'Associazione Editori Modenesi. I racconti sono stati stampati sulla rivista dell'AEM che sarà distribuita in 10 mila copie durante LibriAmodena, il 9 e il 10 dicembre.

20171208-LocandinaMODENA – Sono Mutila! Di Fausto Bruno Campana, Ad Auschwitz c'era la neve di Manuela Fiorini e Ago di Andrea Righi i tre racconti finalisti del Contest letterario "Modena, una città per suonare (e cantare)" promosso dall'Associazione Editori Modenes (AEM), che sabato 9 dicembre, si contenderanno il podio.

L'appuntamento è alle 18.30, presso la Sala Europa, in Piazza Grande, nell'ambito dell'edizione invernale di LibriAModena, la rassegna che per due giorni, sabato 9 e domenica 10 dicembre, porterà sotto la Ghirlandina le novità e i classici degli editori modenesi.

Il concorso letterario prevedeva come "motivo di ispirazione" canzoni di cantanti e cantautori nati o cresciuti professionalmente sotto la Ghirlandina, da Vasco Rossi a Francesco Guccini, dagli Equipe 84 a Nek, da Pierangelo Bertoli a Luciano Pavarotti, e poi Equipe 84, Caterina Caselli, i Nomadi e i giovanissimi Benji & Fede, idoli delle ultime generazioni.

L'iter di selezione ha previsto una prima "scrematura" di venti racconti, che sono stati votati sul sito dell'associazione dai lettori. Una giuria di qualità, composta da editori, giornalisti, scrittori e rappresentanti degli sponsor, hanno poi selezionato i migliori tre.

I tre racconti finalisti sono stati pubblicati sul sesto numero della rivista dell'Associazione Editori Modenesi, stampata in 10 mila copie, che sarà distribuita gratuitamente durante i due giorni di LibriAModena.

Per l'occasione, tanti anche gli appuntamenti e le presentazioni delle ultime novità. Sempre sabato 9 in Sala Europa, alle 16.30, l'ex sindaco di Modena Giuliano Barbolini presenta il romanzo storico di Alessandro Bergonzini "Nel giardino della Salamandra"; a seguire, alle 17.30, Giorgio Montecchi, presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento, presenta "Enrico Cialdini, il generale di ferro" di Roberto Vaccari.

Sulle bancarelle sotto al portico di Piazza Grande si potranno trovare tutte le ultime novità e i classici dell'editoria modenese. Tra le prime segnaliamo Romanza Noir (Damster Edizioni), l'antologia di racconti ispirati alla figura di Luciano Pavarotti, nel decimo anno della sua scomparsa, i cui proventi andranno a sostegno dei progetti della Luciano Pavarotti Foundation.

INFO
www.editorimodenesi.it 
www.libriamodena.it 

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Venerdì, 08 Dicembre 2017 14:43

"La Musica e il Cinema" al Salotto Aggazzotti

Domenica 10 dicembre, alle 17.30, il Maestro Massimo Capegna parlerà di come nasce una colonna sonora. Durante l'incontro saranno eseguite dal vivo famose colonne sonore con il Maestro Alessandro di Marco al pianoforte.

MODENA – Che cosa sarebbero stati i grandi film senza le loro celebri colonne sonore? Non solo li hanno fatti ricordare nel tempo, ma anche ci hanno fatto esultare, stare in ansia, impaurire e gioire insieme ai protagonisti. Ma come nasce una colonna sonora? In che modo la musica deve accompagnare il cinema?

carpegna copia-2-2 1Se ne parla domenica 10 dicembre, alle 17.30, al Salotto Aggazzotti di Viale Martiri della Libertà 38, a Modena, nell'incontro "La Musica e il Cinema", condotto dal Maestro Massimo Capegna. Si tratta del secondo appuntamento di un ciclo di quattro incontri che porteranno i partecipanti a conoscere i segreti della musica pensata per il cinema

Massimo Carpegna vanta un curriculum di tutto rispetto: ha conseguito il Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro si è specializzato in Direzione d'Orchestra con il Maestro Franco Ferrara all'Accademia Chigiana di Siena, All'Accademia Ottorino Respighi di Assisi e all'Arena di Verona. Dopo aver collaborato per dieci anni con l'agenzia di comunicazione Mediagroup di Modena, una delle più importanti a livello nazionale realizzando come editor e compositore più di 200 produzioni video e colonne sonore per le più importanti imprese ed associazioni d'impresa italiane, ha fondato la casa di produzione Movie Industrial Film Production ( www.moviegroup.biz ) con la quale ha curato la regia di spot pubblicitari su Mediaset, documentari di produzione e promozione per case editrici, industrie e multinazionali, trasmissioni televisive diffuse sull'intero territorio con la partecipazione di personaggi televisivi di grande rilievo.

È stato Docente di Filmica Industriale e cinematografica (Cinematics 1), Laboratorio di produzione video musicale (Cinematics 2), Elementi di editing audio video presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell'Economia dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Master universitario di primo livello in Sonorizzazione Filmica.

Ha composto la partitura lirico-sinfonica It's time to celebrate per la cerimonia d'apertura dei Campionati del Mondo di Sci Alpino Bormio 2005 trasmessa in Mondovisione e, per la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), l'inno sinfonico ufficiale Honour and Glory, presentato al teatro Herbert von Karajan di St. Moritz. È inoltre autore della sigla sinfonica The five Rings per il programma Festa degli Azzurri – Olimpiadi di Torino 2006 trasmessa da RAISAT Sport.

Alessandro di Marco 1Durante il pomeriggio, il giovane talento Alessandro Di Marco eseguirà al pianoforte una selezione di alcune tra le colonne sonore dei film più famosi.

L'ingresso è di € 10, incluso buffet finale.

INFO
Salotto Culturale Aggazzotti
Viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 339/6559139
www.simonettaaggazzotti.it 

 

 

 

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Stevenson scrisse l'ultimo dei Moicani, io vi segnalo l'ultimo dei "librai" C'erano una volta... Carlo Tonini, Barbieri Renzo... i suoi predecessori e antenati.

Carlo Tonini libraio editore con la sigla CARROCCIO, Renzo barbieri, contitolare alla libreria estense, ecc. era il libraio.
Giancarlo Barbieri è da oltre un anno il "libraio" di Corso Duomo, "Libreria Sagittario" ti assiste nelle richieste impossibili, con la memoria o con il suo strumento, IL COMPUTER, Ma il grande pregio di Giancarlo è che sa dove trovare i libri d'occasione, viaggia si reca sul posto da vari "distributori" alla ricerca del libro perduto, e trova per noi innumerevoli occasioni di libri recenti o del recente passato, libri fuori catalogo, esauriti dallo stesso editore e presente in Corso Duomo.

E' un conoscitore e un coraggioso quando trova dallo stesso editore titoli di "suo" interesse cerca di acquistare le ultime copie, che siano poche unità o alcune centinaia. LIBRAI CORAGGIOSI!

La figlia è la sua spalla, esperta di libri per i più piccoli e ottima conduttrice quando Giancarlo è assente. Per fortuna che Giulia c'è!
Negli ultimi anni molte librerie storiche hanno chiuso la saracinesca. Ultima, per ordine di tempo, la chiusura, nel giugno scorso e dopo quasi sessant'anni di attività, della storica libreria "Muratori" capitanata da Franco Rossi. Qualche anno prima l'antica Libreria Vincenzi 1796 sotto il portico del collegio, Borelli, Panini.

Ci dice Barbieri: "Sono stato contagiato da piccolo dalla passione per i libri. Le stanze della mia casa natale in via Torre a Modena erano piene di libri, così l'amore per la lettura e le storie si è sviluppata naturalmente e ben presto ho deciso di fare dei libri la mia professione".
"Quello dei libri a Modena è un mondo ricco e articolato che ha subito, negli ultimi anni, un drastico mutamento. La crisi ha sicuramente colpito il mondo editoria e spesso si dice che nel nostro Paese i lettori sono pochi e in fase calante. La mia testimonianza, tuttavia, non corrisponde però ai soliti luoghi comuni. Sono sempre a contatto con persone che amano leggere. Nella SAGITTARIO, e credo sia questo il segreto, punto sull'unicità e su una forte identità del libro che non è solo quella commerciale. Investo soprattutto su libri particolari, rari e introvabili, stampe e libri antichi che scovo nei magazzini editoriali".
"Cosa cerca la gente quando entra in una libreria? ci fai un ritratto delle "categorie", se così possiamo chiamarle, di clienti/lettori?"

I modenesi amano leggere saggi e romanzi, sia classici che contemporanei. Vanno per la maggiore i libri di Oriana Fallaci, Vittorio Sgarbi e Philip Daverio. Se parliamo di under 30, funzionano molto i romanzi fantasy moderni.

Le signore meno giovani amano leggere i romanzi in genere o preziosi libri d'arte, mentre numerosi sono gli intenditori d'arte alla ricerca di libri in edizioni rare e di pregio.

Mercoledì, 06 Dicembre 2017 10:12

Una "Romanza Noir" per Luciano Pavarotti

Presentato ieri a Milano il libro che raccoglie le storie di 13 autori ispirate alla vita e all'opera del Maestro, scomparso dieci anni fa. Nicoletta Mantovani "L'idea di una raccolta di gialli ispirati a lui gli sarebbe piaciuta". Parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Luciano Pavarotti per sostenere i giovani talenti.

20171205-Autori 1Di Manuela Fiorini –  Milano 5 dicembre 2017  – "Un progetto innovativo, diverso dal solito. E l'idea di un libro con racconti gialli ispirati a lui, scritti da autori modenesi, è una cosa che anche a Luciano sarebbe piaciuta molto".

Luciano è Pavarotti, il grande tenore scomparso dieci anni fa, le parole sono di Nicoletta Mantovani, vedova del Maestro, il libro è Romanza Noir, presentato ieri nella prestigiosa sede del Pavarotti Milano Restaurant Museum di Piazza Duomo.
Edito dalla casa editrice Damster e inserito nella collana Comma 21, diretta da Fabio Mundadori, Romanza Noir nasce dalla penna di 13 autori che esprimono stili narrativi molto diversi tra loro, ma sempre coinvolgenti e personali.

20171205-IMG 5161 1A unire le storie, una "cornice" in cui si immagina il viaggio in aereo di Luciano, cantante lirico di fama internazionale, da Roma a New York, in compagnia di uno dei suoi "amici della briscola". La cabina di prima classe si trasforma ben presto in un vivace andirivieni di personaggi: ci sono un paio di passeggeri scrocconi e curiosi, una hostess chiacchierona, un capitano che si fida troppo del copilota e, insieme, del pilota automatico.

Big Luciano, che non ne vuole sapere di dormire, tiene svegli gli altri passeggeri. L'amico gli propone allora una specie di "gioco": "Ci raccontiamo storie con te dentro. Vere o inventate non ha importanza, basta che siano belle e strane, e che tu in qualche modo ci possa entrare". "Mi piace! Va bene. Comincia tu", risponde il Maestro. In poco tempo, si uniscono anche gli altri passeggeri e il personale di bordo. Tutti hanno delle storie da raccontare, storie di misteri, misfatti e delitti. Storie che servono a riempire e dare valore al tempo ma che, a volte, lo fermano, catturando l'attenzione con un colpo di scena o un finale a sorpresa.

Splendida la location della presentazione, il Pavarotti Milano Restaurant Museum ( www.pavarottimilano.com ). Molto più che un ristorante, ma un luogo dove sono riunite tutte le passioni del grande tenore: il buon cibo emiliano e modenese in particolare, alcuni dei suoi cimeli, come uno dei suoi celebri foulard, lo smoking indossato durante le sue esibizioni e il suo inseparabile panama, ma anche articoli di giornale, spartiti, ritratti e fotografie che ripercorrono la sua unica e lunga carriera costellata di successi. E qui, una volta a settimana, durante la serata dedicata alla musica dal vivo, si esibiscono i giovani talenti a cui il Maestro ha sempre dedicato tanta attenzione. Ed è proprio a loro, attraverso i progetti della Luciano Pavarotti Foundation ( www.lucianopavarottifoundation.com ), che sarà devoluto parte del ricavato delle vendite del libro.

20171205-Fabio Mundadori-Nicoletta Mantovani 1"A Luciano piaceva insegnare e spesso lo ha fatto gratuitamente", ha detto ancora Nicoletta Mantovani. "Attraverso la Fondazione che porta il suo nome, che ha il duplice scopo sia di portare avanti il suo ricordo, sia di promuovere i progetti che gli stavano tanto a cuore, abbiamo il sogno di aprire un'Accademia dedicata ai giovani talenti. Ma la strada è ancora tanto lunga, per questo, per il momento, offriamo loro un palcoscenico e occasioni per essere notati. E per alcuni di loro si sono già aperte le porte di importanti teatri in Italia e in Europa".

Romanza Noir è in vendita in libreria, sul sito www.damster.it  e nei principali bookstore al prezzo di 14 euro.

(foto di Claudio Vincenzi)

 

 

 

 

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Pubblicato in Cultura Emilia
Martedì, 05 Dicembre 2017 18:00

"La Regina Di Ghiaccio" presto in Emilia Romagna

E' ancora lei la regina: Lorella Cuccarini. Lo è stata per anni in televisione, lo è ancora a teatro, ma stavolta "di ghiaccio". La più amata dagli italiani torna al Teatro degli Arcimboldi di Milano dopo il successo ottenuto con Rapunzel. Questa volta sarà "La Regina Di Ghiaccio", il musical ideato e diretto da Maurizio Colombi, ispirato alla fiaba persiana da cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini.

Lo spettacolo resterà nel capoluogo lombardo fino al 10 dicembre per poi iniziare un tour che toccherà anche la nostra regione: previsti infatti nel 2018 gli appuntamenti a Bologna (Europauditorium - 13 e 14 gennaio) e Reggio Emilia (Teatro Valli dal 19 al 21 gennaio).

LA PROTAGONISTA 

Lorella Cuccarini veste i panni di una crudele regina che è vittima di un incantesimo. Nel suo regno, infatti, gli uomini sono costretti a indossare una maschera per non incrociare il suo sguardo: solo colui che sarà in grado di risolvere tre enigmi potrà averla in sposa. La trama si snoda intorno alla ricerca del Principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, di sciogliere il cuore di ghiaccio della regina con il calore e il fuoco del suo amore. Conosciutissima dal grande pubblico, Lorella Cuccarina interpreta la sua regina di ghiaccio con grande maestria. Paperissima, Buona Domenica, il "Festival di Sanremo" e "30 ore per la vita" sono solo alcune tappe che hanno regalato popolarità alla show girl che, anche a teatro, ha dato dimostrazione di abilità sopra la norma: "Grease", in scena con enorme successo per tre anni consecutivi, "Il Pianeta Proibito", rock musical diretto da Luca Tommassini, e "Rapunzel", in cui per la prima volta interpreta una parte da antagonista, hanno scandito negli anni la sua attrazione verso la forma d'arte più nobile per gli antichi.

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SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA

Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, produce per Viola Produzioni questo nuovo musical, riconfermando il gruppo di Rapunzel: Maurizio Colombi, Lorella Cuccarini, oltre al cast creativo composto da Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari per le musiche, Giulio Nannini per i testi, Alessandro Chiti per le scenografie, Francesca Grossi per i costumi, Alessio De Simone per il disegno luci, Emanuele Carlucci per il disegno suono, Rita Pivano per le coreografie.

Il lavoro è stato grandioso: gli effetti speciali in sala abbatteranno la quarta parete coinvolgendo tutti gli spettatori, grazie all'utilizzo di immagini video realizzate con le più moderne tecnologie. La musica scelta è quella originale, composta da 18 emozionanti brani, arrangiati da Davide Magnabosco, mantenendo dei riferimenti melodici ad alcune tra le più famose arie di Puccini. Attraverso il lavoro di Colombi viene data una nuova chiave di lettura all'opera di Puccini, avvicinandosi alla sensibilità dei bambini, grazie all'inserimento di personaggi inediti: le tre streghe Tormenta, Gelida e Nebbia, fautrici dell'incantesimo, in contrasto con i consiglieri dell'imperatore Ping, Pong e Pang; un albero parlante, la Dea della Luna Changé, il Dio del Sole Yao. Un cast artistico formato da venti straordinari performer fra attori, cantanti, ballerini, acrobati.

Di Pietro Razzini

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Proseguono gli incontri con visite guidate a tema, a cura della casa editrice il Mulino, per riscoprire la storica dimora di via Zamboni. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del nuovo progetto artistico della Quadreria realizzato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit.

 

Prosegue "Nel segno dell'Arte", l'iniziativa nata dalla sinergia tra la società editrice il Mulino, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per illustrare alcune delle opere di maggior pregio ospitate nell'antica dimora di via Zamboni 20 a Bologna, attraverso alcuni temi artistici ad esse correlate.
Torna così mercoledì 6 dicembre l'appuntamento con la cultura a Palazzo Magnani: Fabio Isman, giornalista e scrittore, guiderà gli ospiti attraverso Storie e leggende dalla Quadreria di Palazzo Magnani.

A seguire, la Quadreria sarà aperta ai partecipanti all'incontro per una visita guidata.

Il programma fa parte delle iniziative realizzate nell'ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.

Gli appuntamenti "Nel segno dell'Arte" proseguiranno fino al 13 dicembre, con inizio alle 18. L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

 

Il programma

Mercoledì 6 dicembre: Storie e leggende dalla Quadreria di Palazzo Magnani con Fabio Isman
Fabio Isman dedica da anni la sua attività di giornalista prevalentemente al tema dei Beni culturali. Da solo o con altri, ha firmato una quarantina di libri e ha coordinato per molti anni VeneziAltrove. Oltre che su «Il Messaggero», scrive sul «Giornale dell'Arte», «Art Newspaper», «Art e dossier» e «Bell'Italia». Tra i suoi libri ricordiamo: I Predatori dell'arte perduta (Skira 2009), Andare per le città ideali (2016) e L'Italia dell'arte venduta (2017), entrambi con il Mulino.

Mercoledì 13 dicembre: Il mito greco e le origini di Roma in alcuni particolari del ciclo carraccesco di Palazzo Magnani con Claudio Strinati
Claudio Strinati è storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma. Ha ideato e organizzato importanti mostre in Italia e all'estero. Come divulgatore di storia dell'arte ha condotto trasmissioni televisive e collaborato con quotidiani e riviste. Esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, è esperto anche nel campo musicale. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani edito dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Tra le sue pubblicazioni, Andrea del Sarto: un San Sebastiano ritrovato (Gangemi, 2013) e Il mestiere dell'artista: dal Trecento al Seicento, (Sellerio, 2014).

 

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Tre donne per un uomo alla ricerca della sua identità. Quale intricata parabola si nasconde dietro la trama de "Il Seduttore", in scena al Teatro San Babila di Milano per la regia di Alessio Pizzech su testo scritto da Diego Fabbri?

Protagonista dell'opera uno strepitoso Roberto Alpi, affiancato nella sua performance da tre professioniste dalla grande duttilità artistica: Laura Lattuada, Isabel Russinova e Agnese Nano. "Il Seduttore" regala il piacere di andare a teatro e, una volta terminata la serata, di potersi confrontare con il proprio partner su tematiche che esulano dalla quotidianità. Anche questa è la funzione dell'intrattenimento di qualità: regalare momenti di evasione attraverso cui crescere.

LA STORIA - Eugenio è il proprietario di una agenzia di viaggi. Ha al suo fianco nella vita quotidiana Norma, sposata anni prima. Intrattiene tuttavia due relazioni extraconiugali: la prima con Wilma, la seconda con Alina, segretaria presso l'agenzia. Tre donne tanto diverse quanto sono gli obiettivi che si pongono all'interno della relazione: Norma è alla ricerca di un amore fedele ma insegue qualcosa che ormai è finito, Wilma è impegnata in una guerra costante e radicale con Eugenio in cui carne e sensualità diventano privilegiato campo di battaglia, Alina, infine, è proiettata in un sogno di fuga dalla realtà, in un gioco di emozioni eccitante e leggero. La storia di Eugenio "il seduttore" è legata, seppure indirettamente, alla perdita del figlio avuto da Norma. Egli promette a ognuna amore sincero ma con perfido cinismo fa in modo che le tre donne si incontrino in un caffè, imbastendo un gioco rocambolesco di equivoci e situazioni tragicomiche. Il tutto per divertirsi nel vederle parlare assieme, inconsapevoli, della presenza, nelle loro esistenze, dello stesso uomo. L'epilogo? Non sarebbe giusto svelare tutto. L'unica anticipazione: sarà sorprendente.

LA PSICOLOGIA - Il seduttore è uomo che illude le donne tenendole legate a sè non potendo trovare, come dice lui stesso, l'amore in una donna sola. Ognuna delle tre subisce il suo fascino e gli offre uno spicchio d'amore esclusivo: tre donne, tre luoghi e tre modi di vivere una relazione sentimentale totalmente differenti. E' con questo sfondo intriso di riflessioni e di messaggi da cogliere che si sviluppa una trama in sè drammatica ma capace di regalare diversi spunti ironici e coinvolgenti per il pubblico. Tre racconti di tre personaggi femminili che si fondono in un' unica figura: sono la declinazioni di un'unica esistenza. Il seduttore, infatti, le usa, le manovra alla ricerca disperata di una identità che solo le tre donne possono dargli. Anche il questo, il personaggio interpretato da Roberto Alpi può essere letto come un novecentesco Don Giovanni che cerca in loro un appagamento di una mancanza profonda che ha origine dalle pieghe della sua anima: l'infanzia stroncata del suo unico figlio rivive in lui, nel suo atteggiamento bambino e infantile che inganna e seduce.

Di Pietro Razzini 

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L'autore sarà a Parma giovedì 23 novembre da Voltapagina. Una copia omaggio del libro sarà messa in palio tra i partecipanti alla presentazione.

Appuntamento con un tema tabù come l'incesto giovedì 23 novembre alle 18.30 alla libreria Voltapagina di via Oberdan, 4 a Parma. Lo scrittore e sceneggiatore Mauro Casiraghi presenta il suo nuovo libro Estate Indiana (Gaffi Editore) che ha come protagonista Peter, ragazzo divorato da un sentimento non solo fraterno per la sorella Celeste. Il romanzo stringe i due protagonisti ai nodi essenziali dell'esistenza - i conflitti familiari, la perdita, la ricerca di una identità - oltrepassando il confine che si erano imposti e travolgendoli in una relazione amorosa. È il preludio a una nuova vita che si svelerà soltanto alla fine del viaggio, in un radioso giorno di estate indiana.

Mauro Casiraghi nasce a Milano nel 1969 e dopo la laurea in Lettere e Scrittura Creativa in Canada, si diploma in sceneggiatura a Roma, dove attualmente vive e lavora. Scrive per il cinema e la TV, collaborando a serie come Un Posto al Sole, La Squadra, i RIS. Pubblica in Italia un soggetto per la Sacher Film di Nanni Moretti e diversi racconti su riviste e antologie nordamericane. Con il precedente romanzo La camera viola (Fazi) – tradotto in inglese e venduto anche all'estero - vince i premi Carver e Carlo Cassola.

All'incontro interverranno insieme all'autore, il giornalista Gian Carlo Zanacca e la dottoressa Alessandra Giovanelli pedagogista, consulente e mediatrice familiare, che si occupa di educazione alle relazioni percorsi di autoformazione, con progetti specifici relativi alle relazioni familiari. In una società in cui il sentimento tra le persone supera ogni barriera concettuale e culturale, ha ancora senso parlare di tabù per una relazione amorosa?

Tra i partecipanti alla presentazione verrà estratta una copia omaggio del libro con dedica dell'autore.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
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