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Mercoledì, 09 Febbraio 2022 16:24

La Toscanini tra Parma e Milano

Programma di grande fascino per la Filarmonica Toscanini. Diretta da Omer Meir Wellber interpreterà "Ciò che resta" della compositrice in residenza Silvia Colasanti e la Quarta di Mahler sia a Parma che agli Arcimboldi di Milano. Soprano la vincitrice del Concorso Operalia 2019, Adriana Gonzalez. Il direttore musicale del Festival Toscanini protagonista anche di Salotto Toscanini con Mihaela Costea e Pietro Nappi.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Domenica, 02 Gennaio 2022 10:44

Che Calisto Tanzi finalmente Riposi in Pace.

Ieri, 1 gennaio 2022, è venuto a mancare il "Patron Parmalat". Un imprenditore di successo al quale, nel momento del bisogno, voltarono le spalle. Il Crack Parmalat fu causa sua o forse fu l'unico capro espiatorio, dopo la sua decisione "spintanea" di fare acquisti sconsiderati?

Pubblicato in Cronaca Emilia
Giovedì, 25 Novembre 2021 17:08

Le chiavi dell'inclusione

Progetti per Collecchio in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità

Collecchio, 3 e 4 Dicembre 2021

Pubblicato in Cronaca Parma

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 18 - n° 8 24 febbraio 2019 -
Editoriale: - Con il cerino in mano e pochi spazi di manovra. - Lattiero caseari. Prezzi in discesa salvo per le due DOP principali - Pomodoro: senza accordo, a rischio l'oro rosso in Emilia-Romagna. - Parmalat - Le rassicurazioni di Bernie -

SOMMARIO Anno 18 - n° 08 24 febbraio 2019
1.1 editoriale
Con il cerino in mano e pochi spazi di manovra.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prezzi in discesa salvo per le due DOP principali.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Prezzi in discesa salvo per le due DOP principali. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nell'incertezza i fondi alleggeriscono le posizioni
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni - grafici di tendenza
6.1 salute e integratori Richiamati integratori alimentari GINKGO SIMUL CPS e BIOGIN CPS
6.2 appennino Difesa attiva Appennino-Bonifica Parmense.
7.1 campagna pomodoro Pomodoro: senza accordo, a rischio l'oro rosso in Emilia-Romagna.
7.2 lambrusco Lambrusco: Cantina Formigine Pedemontana nella top ten italiana web reputation
8.1 sicurezza idraulica Emilia Centrale: presentati i primi 19 progetti per 36 milioni di euro
9.1 latte e parmalat Parmalat - Le rassicurazioni di Bernier
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners



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Venerdì, 22 Febbraio 2019 09:23

Parmalat - Le rassicurazioni di Bernier

Parmalat. L'assessore Palma Costi incontra l'amministratore delegato di Lactalis Italia, Bernier, che conferma: "Emilia-Romagna strategica per il Gruppo. Sostegno all'economia locale e niente delocalizzazioni, nemmeno sull'approvvigionamento della materia prima". Il faccia a faccia richiesto dell'assessore, accolto dei vertici del Gruppo. Italia fondamentale nella nuova riorganizzazione operativa.

Bologna – Rafforzare la presenza nei mercati, mantenere l'Italia come area strategica del Gruppo industriale, sostegno all'economia locale attraverso la propria presenza produttiva, senza alcuna delocalizzazione, compreso per ciò che riguarda l'approvvigionamento della materia prima. Sono gli impegni presi dall'amministratore delegato di Lactalis Italia, Jean-Marc Bernier, nell'incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Modena con l'assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi,e il management di Galbani e Parmalat, in merito alla riorganizzazione annunciata nelle scorse settimane. Un incontro richiesto dalla stessa Costi, con i vertici del Gruppo che hanno risposto in pochissimo tempo, dando una disponibilità pressoché in tempo reale al faccia a faccia.

Durante l'incontro, Bernier ha confermato il fatto che una volta completata l'uscita di Parmalat dalla Borsa, il Gruppo Lactalis avrà una nuova organizzazione operativa composta da nove zone (geografiche e di prodotto), con l'obiettivo di rafforzare la vicinanza nei vari mercati migliorando così la sua performance globale.

In questo quadro, una delle nove aree strategiche sarà rappresentata dall'Italia, seconda per importanza nel Gruppo con un giro d'affari di circa 2,5 miliardi di euro e circa 5.000 collaboratori diretti: raggrupperà tutte le attività e i marchi appartenenti a Lactalis nel Paese, facenti capo a Galbani e Parmalat. Questa nuova realtà rappresenterà il più grande acquirente di latte italiano, con circa 1,3 miliardi di litri di latte lavorati, 16 stabilimenti produttivi sul territorio nazionale, apportando un grande contributo economico a tutto il Paese, dove l'azienda continuerà a sostenere le economie locali in maniera significativa, attraverso la propria presenza produttiva e approvvigionandosi della materia prima, senza delocalizzare.

L'assessore Palma Costi ha preso atto della volontà dell'azienda di continuare a investire sui marchi, sul mantenimento degli attuali perimetri produttivi e sul proseguimento dell'attività dei due centri di ricerca e sviluppo italiani oggi esistenti, uno per il latte a Collecchio e l'altro per i prodotti caseari. Inoltre, ha richiamato l'attenzione sull'impatto occupazionale diretto e indiretto derivante dalla presenza del Gruppo in Emilia-Romagna, ed informando sulle opportunità che le politiche industriali regionali offrono al sistema produttivo.
Molto importante la volontà sottolineata dall'azienda di proseguire il confronto con le Organizzazioni Sindacali e le RSU in merito al processo di riorganizzazione, confronto già iniziato e che seguiremo con attenzione.

L'incontro si è concluso con la disponibilità di entrambe le parti a proseguire il dialogo positivo avviato in merito al futuro assetto dell'azienda sul territorio.

 

La riorganizzazione di Parmalat spa preoccupa amministratori locali e sindacati. Se ne è discusso lo scorso venerdi a Collecchio su iniziativa della UGL parmense. Alla chiamata di Matteo Impagnatiello, segretario Ugl Utl di Parma, oltre a numeroso pubblico hanno risposto Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale Emilia Romagna di Fratelli d'Italia; Patrizia Caselli, Francesco Fedele e Walter Civetta, consiglieri comunali di minoranza del comune di Collecchio.

Di Virgilio 10 febbraio 2019 - Parmalat è sopravvissuta a tutto. Nel 2003 è sopravvissuta a un crack record (13 miliardi) da Guinness dei Primati senza che la sua posizione sui mercati venisse scalfita. Un miracolo o meglio la forza della "Qualità" che da Collecchio si era diramata in ogni angolo del mondo dove Parmalat aveva messo le basi. Un pregio e un valore che può solo essere assegnato alle dirigenze e maestranze nazionali.
Valori che si sono sempre mantenuti e raforzati all'interno del gruppo con sede a Collecchio, mentre non è stato altrettanto per il marchio Lactalis, colpito tra il 2017 e il 2018 da uno scandalo connesso al latte per neonati che aveva contagiato ben 85 paesi (italia esclusa) e solo in Francia la salmonella "lactalis" aveva colpito 35 neonati.

Se l'impianto qualitativo e il tasso di serietà della costellazione Parmalat, non fosse stata dell'eccellenza dimostrata, quell'8 dicembre del 2003, sarebbe stata la data del tracollo. Sin dalle prime ore del mattino, notizie infauste si rincorrevano su ogni mezzo e non lasciavano spazi a aspettative positive. Parmalat, la prima azienda italiana a essere stata quotata alla borsa statunitense, si era macchiata di un delitto finanziario dalle dimensioni inimmaginabili che le cronache internazionali raccontavano essere superiore a quello che pochi mesi prima aveva coinvolto un altro colosso, l'ENRON, gigante finanziario dell'energia e del trading, simbolo americano della new economy e poi considerata la più grande truffa dei tempi moderni.

Ma la Parmalat spa era risorta, grazie a Enrico Bondi il quale aveva potuto operare, con strumenti straordinari, su un substrato industriale e di competenze altrettanto straordinario.

Poi venne Lactalis e ora il colosso francese di Laval fagociterà tutto e tutti e da lì non ci sarà più ritorno.

"Abbiamo ritenuto opportuno porre l'accento sul processo di riorganizzazione della Parmalat, - ha commentato Matteo Impagnatiello - avanzato dalla proprietà francese Lactalis. In Italia, la deindustrializzazione ha determinato impoverimento e, nel nostro caso, la destabilizzazione del sistema produttivo emiliano: sta accadendo in Emilia-Romagna, che sembrava immune da queste dinamiche, che provocano scomposizione socio-economica, incidendo in modo notevole sull'occupazione e modificando il PIL non solo della nostra regione e dell'Italia intera, ma anche del singolo lavoratore.
Tale situazione è dovuta sia per le politiche liberiste, sia per la poca attenzione della governance per la problematica Parmalat.
Invito, pertanto, tutti i soggetti, politici ed economici, a seguire la questione, cercando di difendere gli interessi italiani. Perché di questo si tratta. Siamo diventati territorio di consumatori e non più di produttori".

"PARMALAT: si sparecchia la nostra tavola dell'industria alimentare – interviene Giancarlo Tagliaferri -Purtroppo, dopo il crack di Callisto Tanzi e il tentativo di sopravvivenza dell'azienda di Enrico Bondi, si rischia ora di perdere un altro importantissimo pezzo della nostra storia industriale agroalimentare, che si traduce non solo nell'evidente gravissimo rischio occupazionale, ma anche nello smantellamento di un fondamentale segmento della nostra stessa economia, a livello regionale e non solo.
Il nostro Paese è universalmente conosciuto per le sue eccellenze gastronomiche, smantellare Parmalat è come sparecchiare la nostra stessa tavola dell'industria alimentare."

La situazione preoccupa tutti i diretti interessati ma anche una comunità e tutto il pesante indotto che ruota attorno al colosso che fu di Callisto Tanzi e ora rischia definitivamente di scomparire e con esso anche l'occupazione. Per tale ragione, i tre consiglieri di minoranza in consiglio Comunale di Collecchio presenti al dibattito, Patrizia Caselli, Francesco Fedele e Walter Civetta, hanno dichiarato che chiederanno "un consiglio comunale monotematico dedicato a Parmalat" nel quale vorranno incontrare gli alti dirigenti del Gruppo.

"Il Gruppo francese Lactalis – ha concluso Tagliaferri - ha annunciato l'intenzione di acquisire il restante 3% di proprietà azionaria di Parmalat SpA per uscire da Piazza Affari e quindi procedere con una riorganizzazione aziendale. La riorganizzazione creerà 9 divisioni di cui riservata all'Italia, che accorperà Parmalat con Galbani di Milano, mentre le direzioni strategiche, commerciali e produttive, saranno assorbite dalla sede generale del Gruppo industriale con sede a Laval in Francia.
Parmalat Spa con 68 stabilimenti nel mondo, ma con il suo centro operativo a Collecchio – che ora già versa nel degrado - era radicata nella provincia di Parma, con un gran impatto occupazionale di dipendenti propri e nell'intera filiera agroalimentare della Regione Emilia Romagna. La perdita di autonomia gestionale di Parmalat metterà a rischio posti di lavoro e avrà ripercussioni su tutto l'indotto dell'ex azienda parmense."

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Pubblicato in Economia Emilia

Parmalat è sopravvissuta a tutto. Sopravvissuta a un crack mega senza perdere nulla del mercato conquistato con la qualità dei suoi prodotti, ma non ai francesi.

di Virgilio Parma 28 gennaio 2019 - Era il 2003, precisamente l'8 dicembre quando la notizia irruppe in tutti media. La prima impresa italiana a essere quotata in borsa negli USA è esplosa. Un crack che le cronache raccontavano essere superiore a quello della ENRON, una enormità. Ma la fedeltà dei consumatori salvò la faccia e i ricavi dell'azienda di Collecchio. 

Dopo 15 anni e sette di governo Lactalis ecco che, dopo il delisting di borsa, i francesi  dichiarano la totale acquisizione della multinazionale portando oltr'alpe tutta la governance. 

Una situazione che preoccupa le sigle sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil le quali, in un comunicato del 24 gennaio scorso, esprimono grande preoccupazione per la notizia, riportata  da alcuni quotidiani, dell'intenzione del gruppo Lactalis di avviare una riorganizzazione della Parmalat, legata al delisting borsistico oramai al traguardo.

"Una proposta che mirerebbe a cancellare la corporate italiana e che potrebbe creare rischi per la tenuta occupazionale della stessa Parmalat, ma anche di Galbani, per le sinergie ipotizzabili tra i due grandi gruppi. Inoltre, mette in discussione lo stesso sistema produttivo delle due aziende: il profilo industriale che si prospetta non è compatibile con il mercato italiano, dove i brand locali, legati al territorio, e la filiera corta, hanno un forte valore commerciale", secondo i sindacati.

"Le segreterie nazionali – dichiarano le tre sigle di categoria – hanno chiare le potenzialità industriali e commerciali dei perimetri dei gruppi sul territorio nazionale, che non vorremmo fossero messe in discussione, così come interessanti potrebbero essere gli sviluppi a livello di export. Per il 1° febbraio, abbiamo convocato il coordinamento nazionale delle Rsu, con cui ci confronteremo su proposte alternative a quelle ventilate da Lactalis, sulla richiesta di un tavolo di confronto e, se sarà necessario, anche sulla mobilitazione dei lavoratori interessati contro una decisione che può mettere in discussione due brand italiani storici come Parmalat e Galbani. Due aziende che in Italia contano circa 5.000 addetti, per metà operai e il restante 50% impiegati e commerciali".

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Yogurt bianco e pappa reale della Parmalat richiamato perchè contiene pericolosi corpi estranei. Ritirati dal mercato vasetti KYR venduti dai supermercati Auchan in tutta Italia.

Una notizia che lo "Sportello dei Diritti" ha anticipato lo scorso 20 febbraio riportando l'annuncio del sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF).

Premesso che i cartelli sul ritiro Parmalat si sono visti molto poco nei supermercati e nei punti vendita, va però detto che alcune catene hanno dato l'annuncio sui loro siti.

Oggi infatti,dopo che alcune catene hanno dato l'annuncio sui loro siti, adesso arriva direttamente anche dai supermercati Auchan la segnalazione che ha richiamato e ritirato dai punti vendita in Italia due lotti KYR YOGURT PAPPA REALE e KYR YOGURT BIANCO (Z 01/03 e Z 02/03) in vasetti da 2x125 grammi, che potrebbero mettere a rischio la salute se consumati.

Tutti i prodotti richiamati sono prodotti nello stabilimento della Parmalat Spa a L.N.U.F. - Laval Zi De Touches Bd Arago 53810 CHANGE (FR).

Secondo quanto si legge nel comunicato diffuso da PARMALAT Spa, motivo del richiamo è: possibile presenza di corpi estranei, frammenti di spago. Il provvedimento, disposto è in via del tutto precauzionale. I clienti che hanno acquistato il prodotto sopra indicato, conclude il comunicato, sono pregati di restituirlo al punto vendita che procedera' al rimborso oppure contattare il numero verde Parmalat 800 848 020. Ci scusiamo per il disagio Parmalat spa.

Nell'ottica d'informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo "Sportello dei Diritti" nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda il lotto in questione ed in caso di acquisto di provvederne alla restituzione presso il relativo esercizio che dovrà provvedere anche a rimborsarne il prezzo. Ora alle autorità sanitarie spetta il compito di controllare che tutte queste operazioni vengano realizzate in modo corretto.

(22 febbraio 2018)

Domenica, 29 Gennaio 2017 14:34

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 04 29 Gennaio 2017

Editoriale: "Angeli" in carne e ossa in lotta contro una "sfiga" disumana. Non si arresta la crescita del Parmigiano Reggiano. La ricetta da Provare: conchiglioni "Andalini", zucchine, ragù di cozze e zeste al limone. Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina. Il sogno della Collina Reggiana. Parmigiano Reggiano: +12% quotazioni nel 2016. Bene export e consumi interni. Informatore Agrario: pomodoro da industria 2016 in rosso e ombre sul 2017. Maestri di innovazione e divulgazione dello Champagne.

SOMMARIO Anno 16 - n° 04 29 gennaio 2017
1.1 editoriale "Angeli" in carne e ossa in lotta contro una "sfiga" disumana.
2.1 lattiero caseario Non si arresta la crescita del Parmigiano Reggiano.
3.1 ricetta "gustosa" La ricetta da Provare: conchiglioni "Andalini", zucchine, ragù di cozze e zeste al limone
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina.
5.1 Vini e novità Il sogno della Collina Reggiana
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: +12% quotazioni nel 2016. Bene export e consumi interni
7.1 pomodoro in crisi Informatore Agrario: pomodoro da industria 2016 in rosso e ombre sul 2017
8.1 champagne Maestri di innovazione e divulgazione dello Champagne
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

20170129-cibus-COP

Domenica, 22 Gennaio 2017 14:30

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 03 22 Gennaio 2017

Editoriale: Informazione e verità a "Paperopoli". Scivola ancor più il latte spot. Grana Padano in stand by. Cereali e dintorni. L'impennata della Soia potrebbe trascinare anche i cereali. MARCA 2017: un'edizione da record. FARM RUN. Dura sul campo ma accogliente fuori. Bonifica Parmense. Avviata la campagna degli interventi operativi 2017. Prodotti Dop: Ismea in aiuto ai Consorzi contro le truffe.

SOMMARIO Anno 16 - n° 03 22 gennaio 2017
1.1 editoriale Informazione e verità a "Paperopoli".
2.1 lattiero caseario Scivola ancor più il latte spot. Grana Padano in stand by.
3.1 eventi Apre "Marca 2017". A Bologna la fiera del private label.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'impennata della Soia potrebbe trascinare anche i cereali.
5.1 truffe DOP Prodotti Dop: Ismea in aiuto ai Consorzi contro le truffe
5.2 dissesto idrogeologico Bonifica Parmense. Avviata la campagna degli interventi operativi 2017
6.1 distribuzione organizzata MARCA 2017: un'edizione da record
8.1 eventi e territorio FARM RUN. Dura sul campo ma accogliente fuori.
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

Cibus-3-2017-COP

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