Modena 19 gennaio 2020 - A mezzanotte circa della notte, di sabato, i poliziotti della Squadra Mobile sono intervenuti per indagare su un grave accoltellamento fra automobilisti, segnalato da una pattuglia della Polizia Stradale di Modena Nord.
Gli agenti hanno potuto accertare che per futili motivi connessi alla viabilità, sull’A22, direzione Brennero, corsia di decelerazione dell’uscita del casello autostradale di Campogalliano, all’altezza del cavalcavia n.145, un automobilista, dopo aver inveito su strada con un altro per una manovra azzardata, lo ha costretto a fermare la propria corsa, ponendosi di fronte con il veicolo per farlo accostare. Si è, quindi, avvicinato a piedi con un coltello in mano al passeggero dell’altra auto, sferrando con l’arma un colpo secco all’addome del malcapitato, non spingendosi oltre solo perché, nel frattempo, si era accorto del passaggio, nella carreggiata opposta, di una pattuglia della Polizia Stradale, che in brevissimo tempo si è portata sul luogo dell’evento.
L’aggressore è riuscito a scappare prima dell’arrivo della pattuglia della Polizia.
La vittima, un milanese di 52 anni residente a Carpi, accoltellato di fronte alla moglie, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale, dov’è stato successivamente operato all’addome con una prognosi di 30 giorni e dichiarato fuori pericolo.
La Squadra Mobile è riuscita, dopo circa 2 ore di attività ad identificare l’autore dell’aggressione, un noto pregiudicato italiano di 46 anni, e a rintracciarlo presso la sua abitazione a Campogalliano.
Essendo scaduti i termini temporali per procedere all’arresto in flagranza e non essendoci i presupposti per il fermo, in accordo con il Magistrato di turno, il soggetto è stato denunciato a piede libero rimettendo alla valutazione dell’Autorità Giudiziaria eventuali misure cautelari successive per il reato di lesioni aggravate.
Bibbiano, la chiusura delle indagini non solo conferma ma aumenta a 108 i capi d’accusa. Ora i “sinistri” torneranno con i piedi sulla terra e la pianteranno di difendere con i loro “princìpi universali” i propri adepti e con gli stessi princìpi invece infangare i loro avversari politici?
Di Lamberto Colla 19 gennaio 2020 - A Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, come tutti sanno, è scoppiato uno scandalo di gravità immensa, relativamente a presunti abusi su minori e affidamenti "personalizzati" con sottrazione ingiustificato dei bimbi dalle famiglie d'origine per essere “traslocati” verso famiglie affidatarie, spesso non tradizionali. Un meccanismo che, secondo quanto scaturito dalla indagini, sarebbe stato indotto anche da forzature e pressioni psicologiche realizzate nei confronti dei bambini stessi trasformando essi stessi in accusatori dei genitori. Una storia perversa che ne ha dell’incredibile (e auguriamoci che non sia vera!) che ha occupato le prime pagine dei giornali per un po’ di tempo, e comunque non tanto quanto fossero stati coinvolti soggetti che non appartenessero al mondo della sinistra e dei loro protetti. Ed è stato proprio per questo che, quasi da subito, si è avviata una vera e propria operazione di "camouflage".
I "media", i buon pensanti (Bonaccini compreso) con la complicità di una commissione regionale all'acqua di rosa e infine con il contributo dell'intellighenzia montante delle "6000 sardine" è tutto rientrato e non più oggetto di attenzioni. E' stata tutta una strumentalizzazione, “Io ritengo assurdo che si continui a parlare di Bibbiano” sosteneva Sartori il leader delle sardine, seppure la frase fosse stata condita di buon generalismo demagogico, invitando perciò i politici a non proporre slogan che colpiscano la pancia bensì orientino i messaggi ai cervelli.
Insomma, dopo la satira politica, buona parte dei simboli universali ecco che i "sinistri" vorrebbero l'esclusiva anche sugli slogan.
Purtroppo per loro, chissà se per errore o per vendetta, ecco che a pochi giorni dalle elezioni riaccendersi i riflettori su Bibbiano, con nuove sconcertanti rivelazioni fuoriuscite con la comunicazione di chiusura delle indagini che vede confermati 26 indagati e 108 capi d'accusa mentre inizialmente erano 106: peculato d’uso, abuso d’ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l’altrui inganno, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto in procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Le ipotesi accusatorie sono tutte confermate, al Pd rimane poco da contestare. il procuratore della Repubblica di Reggio Emilia Marco Mescolini scrive, in riferimento alla chiusura indagini: “La massiccia attività istruttoria” effettuata mediante consulenze, interrogatori, analisi dei documenti, ha reso possibile “non solo di confermare le ipotesi accusatorie già riconosciute dal gip in fase cautelare“, ma anche “di integrare il quadro probatorio in relazione a talune non riconosciute dal gip stesso in fase di emissione misura e anche di individuare nuove fattispecie”.
Particolari da film horror utilizzati per alterare "lo stato psicologico di minori” oltre a aver posto in uso, in alcuni casi, la “macchinetta dei ricordi” strumento a impulsi elettromagnetici il cui uso non è mai stato riconosciuto dall’ordine degli psicologi in Italia. Un quadro che si complica se si introduce l’elemento delle amicizie e della ”ex” (della principale indagata) la quale sarebbe anche molto prossima al movimento delle “sardine”, cosa che giustificherebbe la difesa incondizionata del “sistema Bibbiano”.
Insomma, da un lato Reggio Emilia è meta di professionisti e ricercatori che, in processione da tutto il mondo, vengono per "imparare" la gestione degli asili e dall'altro è il territorio che ospita il malefico esempio di immorale gestione dei bambini che, se dovessero confermarsi le imputazioni, ci sarebbe da chiamare un esercito di "esorcisti" per bonificare ogni angolo della provincia.
Ma se un fatto così grave e estremo è accaduta in un luogo di eccellenza educativa, cosa mai potrà venire scoperto se l’indagine si estendesse in altri e meno "civili" angoli della nostra lunga penisola?
(Fonti)
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/24325-il-%E2%80%9Cmercato-degli-affidamenti%E2%80%9D-lo-schifo-gi%C3%A0-noto-ma-%E2%80%9Ctollerato%E2%80%9D.html
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/24355-inchiesta-val-d-enza,-bonaccini-basta-con-le-strumentalizzazioni.html
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/24031-e%E2%80%99-proprio-vero-che-mangiano-i-bambini.html
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/inchiesta-angeli-e-demoni-ecco-cosa-facevano-katia-bambina-1718677.html
https://www.imolaoggi.it/2020/01/17/bibbiano-indagata-fadia-bassmaji-offre-ospitalita-a-sardine/
Nella foto di copertina Castel Sant'Angelo, uno dei luoghi nei quali è ambientato il romanzo "Angeli e Demoni" di Dan Brown.
Controlli della Polizia Locale nel quartiere Roma e nei parcheggi. Denunce per ubriachezza e ordini di allontanamento
Controlli serrati sono stati condotti nei giorni scorsi, anche in borghese, da parte della Polizia Locale nella zona della stazione ferroviaria, dei Giardini Margherita, nel quartiere Roma e nei principali parcheggi sul territorio urbano.
Dall’attività svolta, finalizzata a prevenire e contrastare episodi di inciviltà e a garantire la tutela del decoro urbano, è scaturito il riscontro di tre violazioni all’articolo 18 del Regolamento comunale di Polizia Urbana, per consumo di alcolici in aree pubbliche e in orari non consentiti. Sono stati inoltre notificati due ordini di allontanamento per manifesta ubriachezza, nei confronti di due cittadini italiani residenti a Piacenza: a loro carico è scattata anche la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato commesso.
Nel corso dei pattugliamenti, sono state elevate numerose sanzioni per violazioni al Codice della Strada, riguardanti sia il comportamento alla guida, sia la sosta dei veicoli in aree non consentite.
“L’attenzione alla zona del quartiere Roma, da parte dell’Amministrazione comunale e della Polizia Locale, è sempre alta”, sottolinea l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella, che rimarca in particolare “la costanza e la continuità nei controlli, con una frequenza e una capillarità che non sono mai state garantite in passato”.
Con l’impiego di n. 6175 pattuglie, nel corso dell’anno 2019 la Polizia Stradale di Modena ha complessivamente accertato n. 20900 infrazioni al codice della strada, delle quali n.11.583 in ambito autostradale e n. 9317 sulla viabilità ordinaria.
Modena 17 gennaio 2020 - A seguito dell’accertamento di infrazioni connesse alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, all’utilizzo del telefono durante la guida o al superamento del limite di velocità di oltre 40 Km/h, comportamenti frequentemente causa di gravi incidenti anche con esito mortale, nel medesimo periodo sono state ritirate n. 376 patenti di guida, mentre i punti decurtati per le medesime infrazioni oltre che per il mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta di conducente e passeggeri o di seggiolini per i bambini, sono stati complessivamente n. 26.992 ; infine si segnala che sono state ritirate n. 485 carte di circolazione di veicoli a seguito di infrazioni alle norme di comportamento previste dal Codice della Strada nonché per mancanza della prevista revisione periodica o della copertura assicurativa oltre che per violazioni alle norme che regolano il trasporto merci in conto proprio ed in conto terzi.
Attività infortunistica.
L’andamento del fenomeno infortunistico ha fatto registrare una diminuzione del numero complessivo degli incidenti (871, - 19% rispetto al 2018) ed una considerevole diminuzione delle persone ferite (331, - 21%); a fronte di questi valori positivi, purtroppo, in linea con la tendenza nazionale, è stato registrato un incremento dei sinistri con esito mortale e conseguentemente delle persone decedute ( 13 incidenti con esito mortale pari a + 38% con 18 persone decedute ).
In particolare sono stati rilevati 596 incidenti in ambito autostradale dei quali 9 mortali, 131 con feriti e 456 con danni a cose, mentre sulla viabilità ordinaria sono stati rilevati 4 incidenti mortali, 55 con feriti e 54 con danni a cose.
Contrasto della guida sotto effetto di alcool e di sostanze stupefacenti.
Nel 2019 è proseguita la campagna straordinaria di controllo sulle condizioni psicofisiche dei conducenti, di veicoli sia in ambito autostradale che sulla viabilità ordinaria, per l’accertamento sull’eventuale assunzione di alcool; nelle ore serali e notturne sono state impiegate n. 125 pattuglie che hanno rilevato 38 incidenti e proceduto al controllo dello stato psicofisico di 3513 conducenti, dei quali il 1.8% ( totali 64 ovvero 54 uomini e 10 donne) è risultato positivo al test di verifica del tasso alcolemico, con un trend in diminuzione rispetto al 2018 ( la percentuale dei positivi al suddetto test era del 3,4 %).
Le persone denunciate, invece, per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono state 5.
I sequestri dei veicoli sono stati 3 e si sono tutti tramutati in confische amministrative.
Dal mese di Ottobre 2019, il Servizio Polizia Stradale ha dato l’avvio ad una campagna straordinaria di controlli per il contrasto dell’uso di stupefacenti alla guida di veicoli, da attuarsi nelle notti dei fine settimana lungo la viabilità autostradale, con l’utilizzo di un laboratorio mobile per l’esecuzione, direttamente su strada, delle analisi di secondo livello della saliva, a mezzo di cromatografia liquida.
Autotrasporto professionale
In ossequio agli obbiettivi delineati nel protocollo d’intesa tra Ministro dell’Interno e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del luglio 2009, la Polizia Stradale, nel corso del 2019, ha continuato a dare forte impulso ai servizi di controllo nel settore del trasporto professionale.
Per quanto concerne quelli svolti congiuntamente al personale del Dipartimento Trasporti Terrestri con i Centri Mobili di Revisione, sono stati effettuati da questa Sezione 9 servizi da 48 operatori di Polizia, con il concorso di 16 operatori del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che hanno portato al controllo di 107 veicoli pesanti, con l’accertamento di 96 infrazioni e n.2 carte di circolazione ritirate.
Operazioni ad Alto Impatto
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 ai servizi programmati mensilmente a livello regionale sono stati affiancati dispositivi specifici pianificati a livello nazionale, secondo il modello delle “Operazioni ad Alto Impatto”, nella misura di circa 5 al mese, per sottoporre a controllo massivo particolari settori del trasporto e verificare il rispetto di specifiche norme poste a salvaguardia della sicurezza stradale. I dispositivi sono stati programmati e realizzati da personale particolarmente preparato in settori della circolazione in cui le violazioni costituiscono generale pericolo per la Sicurezza dei cittadini.
Le “operazioni” in oggetto riguardano i seguenti settori, che hanno fatto registrare i risultati di seguito indicati:
- CINTURE DI SCUREZZA E SISTEMI DI RITENUTA :
12 operazioni – 1664 veicoli controllati e 426 violazioni accertate di cui 165 riferite alla normativa specifica);
- ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA :
9 operazioni ( 2 in più rispetto al 2018 ) – 2205 veicoli controllati – 115 violazioni contestate di cui 21 alla normativa specifica;
- AUTOTRASPORTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DI PERSONE :
5 operazioni - 63 veicoli controllati e 15 violazioni accertate di cui 15 alla specifica normativa;
- TRASPORTO DI ANIMALI VIVI :
5 operazioni - 26 veicoli controllati e 13 violazioni accertate di cui 3 alla normativa specifica;
- TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE :
6 operazioni - 90 veicoli controllati e 10 violazioni accertate di cui 3 alla normativa specifica;
- TRASPORTI ECCEZIONALI :
6 operazioni ( 4 in più rispetto al 2018 ) con 7 veicoli controllati e 3 violazioni accertate alla normativa specifica;
- TRASPORTO DI SOSTANZE ALIMENTARI :
5 operazioni – 39 veicoli controllati – 9 violazioni accertate di cui 2 alla normativa specifica;
- USO CORRETTO DI TELEFONI ALLA GUIDA DI VEICOLI :
8 operazioni – 1470 veicoli controllati e 97 violazioni accertate relative alla specifica normativa );
- STATO DI EFFICIENZA DEGLI PNEUMATICI :
3 operazioni – 580 veicoli controllati – 55 violazioni accertate di cui 15 alla specifica normativa.
I controlli ad “Alto Impatto” sono già stati riprogrammati per tutto il 2020.
Nell’ambito dell’Osservatorio Provinciale sull’Incidentalità, inoltre, a fronte del crescente
numero di incidenti con esito mortale nella Provincia, il Signor Prefetto di Modena ha disposto, in occasione del Ponte dell’Immacolata e delle Festività Natalizie, l’effettuazione di alcuni “focus day” incentrati sul contrasto ai comportamenti dei conducenti di veicoli che sono spesso causa di sinistri (velocità – stato psico-fisico conducenti – utilizzo sistemi ritenuta), da attuarsi da parte di tutte le forze di Polizia presenti sul territorio.
Per tale attività ha incaricato la Sezione Polizia Stradale di Modena di predisporre il relativo calendario e di fungere da elemento di coordinamento e raccolta dati: 8281 veicoli controllati – 9136 persone controllate – 1251 violazioni accertate.
Gite scolastiche in sicurezza
Nel corso del 2019, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono stati attivati controlli d’iniziativa o su segnalazione dell’istituto scolastico mirati al controllo degli autobus destinati al trasporto di scolaresche per gite o viaggi d’istruzione.
Nel corso dell’anno sono stati sottoposti a controllo 161 autobus, dei quali 30 hanno evidenziato almeno una irregolarità, per un totale di 39 infrazioni e il ritiro di 0 patenti e 6 carte di circolazione.
Campagne di informazione ed educazione stradale
Nell’anno 2019 numerose sono state le campagne di educazione ed informazione stradale, organizzate sia a livello nazionale che a livello locale, cui ha partecipato la Polizia Stradale di Modena.
Sono state inoltre effettuate 12 docenze in tema di Sicurezza Stradale che hanno coinvolto complessivamente n. 1470 studenti di scuole di primo e secondo grado della provincia di Modena, organizzate dall’Associazione Italiana Giovani Vittime della Strada, o richieste dagli stessi Dirigenti Scolastici nell’ambito del progetto sulla legalità con particolare riferimento alla guida in stato di ebbrezza dovuta all’abuso di alcol ed uso non terapeutico di stupefacenti o sostanze psicoattive, alla guida con l’utilizzo di apparecchi radiotelefonici senza vivavoce, alla maggiore lesività da sinistro stradale per il mancato uso dei sistemi di ritenuta o del casco, alla normativa comunemente nota come “ Omicidio Stradale”.
Inoltre nel corso del 2019, sono state attuate le seguenti campagne di informazione ed educazione stradale.
- La campagna di sicurezza stradale “BICI SCUOLA“, nell’ambito delle iniziative realtive al transito del Giro d’Italia - Studenti formati 750
- La campagna di sicurezza stradale “EDWARD” Studenti formati 120
- La campagna di sicurezza stradale, “BAMBINOPOLI” persone contattate 600
- Bimbi in Auto, in collaborazione con il Ministero della Salute, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le principali Associazioni dei Pediatri, per sensibilizzare gli adulti sull’importanza dell’utilizzo dei sistemi di ritenuta per la sicurezza dei bambini in auto, nonché su tutti gli aspetti legati alla loro sicurezza quando viaggiano in auto attraverso n.12 servizi specifici che hanno portato a n.20 contravvenzioni riguardanti specificatamente in trasporto di passeggeri minori.
Attività di polizia giudiziaria
In materia di polizia giudiziaria, l’impegno profuso ha permesso di conseguire risultati soddisfacenti in tutti gli ambiti di competenza.
In particolare, l’attività investigativa di competenza ha portato all’arresto di 14 persone ed al deferimento all’A.G. di altre 235.
Sono stati rintracciati 7 clandestini e sono stati sequestrati e/o rinvenuti 44 veicoli oggetto di reato.
Nel corso dell’attività investigativa, sono state inoltre sequestrate patenti di guida e carte di circolazione false, per un totale di 101 documenti.
Si è proceduto infine al sequestro di Kg 17,7 di cocaina, Grammi 102 di cannabinoidi e grammi 30 di droghe sintetiche.
Colormo 15 gennaio 2020 - Quindici giorni fa uscita da lavoro ha trovato la sua autovettura vandalizzata nei pressi della casa della salute di Colorno. Ignoti hanno graffiato a fondo la fiancata della sua auto con una chiave, e non ha potuto che recarsi a fare denuncia verso ignoti.
Il 13 gennaio purtroppo è andata peggio. Attorno alle ore 21 in piazzale Venaria, sempre all'uscita da lavoro, ha trovato l'amara sorpresa. La sua auto è stata nuovamente rigata sul cofano e sulla fiancata sinistra, oltre ad essere stato strappato il tergicristallo posteriore e danneggiato quello anteriore, in un tentativo fugace di strapparlo.
E' una delle cittadine colornesi che hanno dovuto subire l'ennesimo atto vandalico, come quelli già avvenuti proprio in via suor Maria e nel parcheggio adiacente alla scuola elementare del paese, che dovrà ripagarsi i danni di propria tasca. Danni che dalle sue parole a seguito di preventivi, superano i 2.000 euro. La donna è sconfortata e delusa non sentendosi tutelata. "Per acquistare un'autovettura si fanno tanti sacrifici ed oggi non è per nulla facile andare avanti, si sa..." così al telefono, tra qualche singhiozzo ci spiega la donna di Colorno.
Una situazione a cui bisogna necessariamente porre rimedio. Per questo chiediamo all'amministrazione comunale di organizzare un pubblico incontro al fine di valutare la miglior strada possibile da intraprendere, oltre a rammendare la necessità di videosorvegliare rapidamente alcune aree del paese a rischio.
Il gruppo
Amo - Colorno
Fermato pericoloso rapinatore dalla Polizia di Stato.
Nella serata del 7 gennaio, verso le ore 22.15 circa, la Sala Operativa inviava le Volanti impegnate in servizio di controllo del territorio, nella zona di Via D’Azeglio, dove alcune persone segnalavano un cittadino italiano appena rapinato da parte di alcuni extracomunitari, verosimilmente nordafricani.
Mentre un equipaggio si recava a prendere contatti con il rapinato – cui era stato asportato il telefono cellulare - e con i testimoni le altre pattuglie iniziavano a perlustrare la zona al fine di verificare ed intercettare la presenza di persone extracomunitarie sospette.
Alcune testimoni, che erano riuscite a fotografare uno dei rapinatori, fornivano la foto agli operatori intervenuti i quali provvedevano immediatamente a diramarle agli agenti impegnati nelle ricerche che pochissimi istanti dopo individuavano e bloccavano l’autore materiale della rapina.
Nello specifico si accertava che pochi minuti prima un ragazzo italiano in compagnia di due sue amiche, mentre si trovava in Via D’Azeglio, incrociava un gruppetto di extracomunitari tra i quali uno alto 180 cm, corporatura magra, carnagione olivastra, capelli castani mossi e voluminosi, rasati ai lati, con leggero pizzetto, indossante giubbotto scuro, tuta nera e scarpe da ginnastica azzurre.
Giunti nelle vicinanze dei ragazzi italiani, intenti a fumare, uno degli stranieri si rivolgeva loro chiedendo una sigaretta che di fatto otteneva da una delle amiche della vittima.
Il nordafricano meglio prima descritto, invece, con una mossa fulminea, si avvicinava alla vittima, la spingeva con forza all’indietro sbilanciandola e contestualmente gli infilava una mano nella tasca anteriore della tuta indossata, impossessandosi del cellulare “I-Phone” ivi riposto.
Il giovane rapinato chiedeva al nordafricano la restituzione del cellulare ma questi per tutta risposta lo minacciava di morte, accompagnando tale minaccia verbale con il segno della mano che passava sotto la gola allontanandosi poi dal luogo.
Mentre le amiche della vittima contattavano il 113, il giovane rapinato tentava di inseguire lo straniero che lo aveva derubato il quale durante la fuga passava il telefono provento della rapina ad altro magrebino componente il gruppo che poco prima aveva avvicinato i giovani italiani.
La vittima, vistasi ancora una volta minacciata di morte, desisteva dall’inseguire i fuggitivi uno dei quali però, ovvero l’autore materiale della rapina, veniva bloccato poco dopo in Borgo Poi dagli equipaggi delle Volanti.
Il soggetto, algerino, classe 1997, incensurato, clandestino, dopo le formalità di rito, consistite nell’acquisizione della denuncia della vittima, nella raccolta dei contributi dichiarativi dei testimoni e nella successiva acquisizione del referto medico del rapinato - che nell’occorso riportava una leggera ferita alla mano destra - veniva quindi posto in stato di fermo di indiziato di delitto per il reato di rapina aggravata in concorso con persona non identificata.
Successivamente il soggetto veniva associato alla locale casa circondariale, come disposto dal P.M.. In seguito si è tenuta l’udienza di convalida del Fermo innanzi al Gip, che ha convalidato il provvedimento, applicando, su richiesta del Pubblico Ministero, la misura della custodia cautelare in carcere.
Una volta era il “sabato sera” il momento di maggior rischio stradale mentre ora ogni giorno è a rischio di alcolisti e drogati.
Di Lamberto Colla 12 gennaio 2020 -
Tutti gli interventi legislativi e punitivi adottati per contenere il numero degli incidenti mortali determinati da un eccessivo uso di alcol e droghe alla guida non hanno sortito l’effetto sperato.
Dai limiti ben contenuti del tasso alcolemico consentito, all’omicidio stradale, nulla è servito per ridurre gli incidenti e i morti sulla strada.
Gli ultimi giorni sono stati particolarmente funesti. Dalla strage in altoadige, dove una sola auto ha sbaragliato una ventina di giovani 7 dei quali non ce l’hanno fatta e altri 10 sono ancora in ospedale, piuttosto che le due ragazze di Roma, falciate da un giovane che ha la “sfortuna” di essere il “figlio di” e perciò le cronache giornalistiche ne hanno mantenuti accesi i riflettori per troppo tempo.
Le condizioni meteo, la strada a alta densità di traffico, il tasso alcolico e probabilmente anche il gioco idiota di attraversare le strade con il semaforo rosso, potrebbero, in parte o tutti i fattori, avere contribuito alla tragica fatalità.
Se poi un principe del foro come l’avv. Franco Coppi si scontra con una regina dei tribunali come l’avvocata Giulia Bongiorno ecco che l’attrattività mediatica si eleva all’ennesima potenza.
Della nuova tendenza giovanile iniziano a manifestarsi segnali uno po’ ovunque.
“Erano in tre scrive LA NAZIONE il 9 gennaio scorso , martedì alle undici di sera, a "sfidare" il pericolossimo viale Alessandro Guidoni, il trait d’union tra la bretella autostradale di Peretola e l’inizio della circonvallazione cittadina. Si tratta della terribile moda (quella di giocare con il destino buttandosi all’improvviso nella carreggiata), che sta prendendo piede tra i giovanissimi?”
Questa sarebbe quindi l’ultima idiota moda per drogarsi di adrenalina. Un modo per distruggere la propria vita, la propria famiglia e l’altrui di un ignaro e sfortunato automobilista, padre di famiglia, che si scontra con la “ganzata” andata male di qualche stupido giovane.
In generale comunque le stime di Istat e Aci, basate sui dati preliminari relativi al primo semestre 2019 e pubblicati a fine anno, sanciscono che la mortalità stradale in Italia continua a crescere, soprattutto sulle autostrade con un +25%.
I dati evidenziano un calo, rispetto allo stesso periodo del 2018, sia di incidenti con lesioni (-1,3%) che di feriti (-2,9%) mentre aumentano le vittime (+1,3%). Dal 1° gennaio al 30 giugno scorso, gli incidenti sono stati 82.048 (in media, 453 al giorno: 19 ogni ora) e hanno causato 1.505 morti (8 al giorno: 1 ogni 3 ore) e 113.765 feriti (628 al giorno: 26 ogni ora).
Non so come si possa fare a contrastare un tale e complesso fenomeno.
SI potrebbe iniziare con una più ferrea e severa educazione sin dalle elementari, un contrasto molto più incisivo allo spaccio di droghe nelle discoteche e luoghi di ritrovo dei giovani (vedi servizi delle Iene del passato e di Striscia la Notizia del 19 dicembre 2019) e infine con strumentazioni da applicare alle vetture che inibiscano la guida a chi presenta sintomi di alcolismo o sia in stato confusionale per qualche ragione anche diversa dalla stessa droga.
Se la tecnologia digitale legge i nostri stati umorali e ci propina dei messaggi promozionali in sintonia con i nostri messaggi non verbali, la medesima sofisticata e collaudata tecnologia non potrebbe essere adattata e messa a disposizione delle case automobilistiche e della pubblica salute?
Nella giornata di mercoledì, quattro equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno proceduto al controllo dello stabile in disuso, ex “Termosanitaria Corradini S.P.A.”, sito in via Ruffini, nelle cui vicinanze, recentemente, sono stati notati alcuni individui con precedente in materia di stupefacenti.
Nello stabile sono stati rintracciati in totale 14 soggetti, tutti deferiti all’Autorità Giudiziaria per invasione di terreni ed edifici al fine di occuparli. Il fabbricato, posto su due livelli, versava in pessime condizioni igieniche ed al suo interno erano stati ricavati alcuni giacigli di fortuna.
Inoltre, l’attività ha portato all’arresto di 8 persone, fra cui due donne, ed alla denuncia in stato di libertà di altri 6 individui, questi ultimi tutti cittadini tunisini, fra cui due minori.
Quattro degli arresti sono scattati per detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, infatti, gli operatori della Squadra Volante hanno sequestrato complessivamente 29,2 grammi di cocaina e 899,1 grammi di hashish, suddivisi in dosi termosaldate e pronte per essere immesse nel mercato illecito.
Una cittadina macedone di 31 anni è risultata essere destinataria di un provvedimento di sospensione cautelativa della detenzione domiciliare, emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Bolzano a seguito di tre episodi di evasione dalla misura cautelare degli arresti domiciliari cui la donna era sottoposta.
Un cittadino libico di 23 anni è risultato essere destinatario dell’aggravamento della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Modena e Provincia, emessa dal Tribunale di Modena lo scorso 19 novembre, commutata con la misura della custodia cautelare in carcere.
Altri due individui, entrambi cittadini tunisini di 36 e 23 anni, sono stati tratti in arresto per reingresso illegale nel territorio nazionale. I due erano stati accompagnati coattivamente alla frontiera.
I sei soggetti denunciati in stato di libertà si sono resi responsabili a vario titolo di inosservanza alle norme sugli stranieri, porto di oggetti atti ad offendere, nel particolare due coltelli a serramanico, e falsa dichiarazione a Pubblico Ufficiale sull’identità personale.
La Polizia di Stato arresta anche un 22enne per spaccio di sostanze stupefacenti
Nelle stesse ore, in via Nicolò dell’Abate, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino nigeriano di 22 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Durante un servizio mirato alla repressione dello spaccio di droga in città, gli agenti della Sezione Narcotici hanno notato il 22enne mentre era intento a cedere una dose di marijuana ad una giovane donna. Sottoposto a perquisizione personale, il soggetto è stato trovato in possesso di 20,10 grammi di marijuana, suddivise in quattro involucri.
Su disposizione del Magistrato di Turno, il cittadino nigeriano è stato trattenuto all’interno delle camere di sicurezza della Questura in attesa di processo con rito direttissimo.
Servizi straordinari dalla Questura di Parma per il contrasto ai reati predatori.
Nel corso del pomeriggio di ieri è stata svolta un’altra operazione alto impatto da parte della Polizia di Stato, con l’impiego di 2 volanti, di 3 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia ed una della Polizia Municipale.
Il servizio si è svolto principalmente nel centro città, al fine di massimizzare la prevenzione dei reati predatori, tra cui borseggi e furti.
Grazie al pattugliamento attento del territorio è stato possibile rintracciare l’autore di un’aggressione nei confronti di un ragazzo nella zona di viale Mariotti.
L’aggressione, nata da un litigio per futili motivi, risale a qualche giorno fa, dove la vittima, un cittadino straniero minorenne, è stato aggredito con un pugno che gli ha causato alcuni giorni di prognosi.
Grazie alle descrizioni forniteci, l’autore dell’aggressione, un cittadino di origini marocchine maggiorenne, proprio durante i controlli, è stato identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni.
Episodi di questo tipo vedono la massima attenzione da parte della Polizia di Stato per evitare che si possano ripetere, massimizzando l’attività di prevenzione e reprimendoli con altrettanta decisione.
Durante i controlli sono state identificate circa 50 persone e 20 autoveicoli.
I servizi, in questo particolare periodo dell’anno, proseguiranno con sempre maggiore frequenza.
Servizi straordinari dalla Questura di Parma per il contrasto ai reati predatori.
Nel corso del pomeriggio di ieri è stata svolta un’altra operazione alto impatto da parte della Polizia di Stato, con l’impiego di 2 volanti, di 3 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia ed una della Polizia Municipale.
Il servizio si è svolto principalmente nel centro città, al fine di massimizzare la prevenzione dei reati predatori, tra cui borseggi e furti.
Grazie al pattugliamento attento del territorio è stato possibile rintracciare l’autore di un’aggressione nei confronti di un ragazzo nella zona di viale Mariotti.
L’aggressione, nata da un litigio per futili motivi, risale a qualche giorno fa, dove la vittima, un cittadino straniero minorenne, è stato aggredito con un pugno che gli ha causato alcuni giorni di prognosi.
Grazie alle descrizioni forniteci, l’autore dell’aggressione, un cittadino di origini marocchine maggiorenne, proprio durante i controlli, è stato identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni.
Episodi di questo tipo vedono la massima attenzione da parte della Polizia di Stato per evitare che si possano ripetere, massimizzando l’attività di prevenzione e reprimendoli con altrettanta decisione.
Durante i controlli sono state identificate circa 50 persone e 20 autoveicoli.
I servizi, in questo particolare periodo dell’anno, proseguiranno con sempre maggiore frequenza.
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