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L'Autorità garante della concorrenza ha comunicato, il 17 marzo, l'avvio un procedimento istruttorio e disposto in via cautelare l’oscuramento del sito web https://farmacocoronavirus.it, avvalendosi della collaborazione della Guardia di Finanza, Nucleo Speciale Antitrust, nonché la sospensione dell’attività di promozione e commercializzazione del farmaco “generico Kaletra”, attualmente in corso sul citato sito al prezzo di 634,44 €.

Il provvedimento di oscuramento e sospensione, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, come riporta il comunicato stampa dell'Antitrust :"E' motivato dall’esigenza di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere urgente e indifferibile l’intervento dell’Autorità. Il farmaco in questione, che contiene i principi attivi propri di un antivirale per il trattamento delle infezioni da HIV, viene reclamizzato come l’“unico farmaco contro il Coronavirus (COVID-19)” e l’“unico rimedio di combattere il Coronavirus (COVID-19)” pur se, allo stato, come dichiarato dalle autorità sanitarie mondiali, non esiste una cura efficace per combattere il virus.

L’Autorità ha ritenuto che le modalità di vendita del prodotto siano prima facie ingannevoli e aggressive, idonee ad alterare la capacità di valutazione del consumatore, dal momento che il professionista sfrutta l’allarme suscitato dal costante aumento del numero dei soggetti contagiati dal COVID-19. Inoltre, benché il sito lasci intendere che la vendita on line del prodotto sia lecita e che il professionista operi in un contesto di piena legalità, tuttavia la vendita on line di detti farmaci non è consentita in Italia poiché soggetta alla presentazione della prescrizione medica."

(19 marzo 2020)

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Modena 11 marzo 2020 - La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino italiano di 45 anni per il reato di rapina ai danni del distributore di carburante “Oil Discount” di via Giardini.

L’uomo, a bordo della propria autovettura, la cui targa è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza dell’attività commerciale, dopo essere entrato nell’ufficio, dove era custodito l’incasso del giorno prima, aveva afferrato per il collo un dipendente, minacciandolo con una pistola ad aria compressa senza tappo rosso. Aveva quindi prelevato il denaro dalla cassa, pari a 1400 euro, per poi darsi alla fuga sulla propria auto.

Mentre scappava, il 45enne ha sparato alcuni colpi in direzione dell’addetto alla stazione di servizio.

Sul posto sono state fatte confluire le pattuglie della Squadra Volante, unitamente a uomini della Squadra Mobile.

Grazie ad una immediata attività investigativa da parte degli uomini della Squadra Mobile, l’uomo è stato rintracciato presso una struttura ricettiva a Campogalliano, con la refurtiva al seguito nascosta nella camera dell’albergo.

Il malvivente, pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia, come disposto dal Magistrato di turno.

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Tutto questo era ampiamente prevedibile. Le carceri sono in fermento da mesi e nessuno ha fatto nulla per affrontare una situazione che era palesemente incandescente e pronta ad esplodere al minimo pretesto.

Bologna 9 marzo 2020 - La vigilanza dinamica, così come attuata in Italia, si è rivelata un fallimento senza precedenti, avendo comportato unicamente un drastico abbattimento dei livelli di sicurezza e non avendo neppure favorito l'incentivazione di adeguati percorsi rieducativi.

Il SiNAPPe chiede, da mesi, una netta inversione di rotta, consistente nell'adeguamento dell'organico di Polizia Penitenziaria che consenta di ripristinare tutti i posti di servizio accorpati per la grave carenza di uomini patita da tutti gli Istituti di Pena del Distretto Emiliano Romagnolo, nella necessità di fornire il personale di adeguati strumenti per contenere le crescenti intemperanze dei detenuti (ad esempio il taser), di ripristinare un circuito alternativo per la detenzione di detenuti psichiatrici che sostituisca i vecchi OPG, chiusi in maniera frettolosa e inopportuna, di investire sulla formazione del personale, ecc..
Il Governo deve prendere coscienza che le pur apprezzabili riforme della prescrizione, del processo civile e presto, si spera, anche di quello penale, lo "spazzacorrotti", la legge sul whistleblowing, ecc., rischiano di essere vanificate se non si mette mano al problema dell'ingestibilità delle carceri, esploso in maniera fragorosa in questo fine settimana, come ampiamente previsto e denunciato, più e più volte, da questa Segreteria Regionale.

Il Carcere non può restare il tappeto sotto al quale la politica nasconde i propri fallimenti essendo, viceversa e da sempre, la cartina di tornasole dell'efficienza dell'azione governativa. Ed il personale che vi opera, a cui va il nostro plauso e la nostra vicinanza in un momento di tale e tanta difficolta, non può continuare ad essere la vittima sacrificale della disastrosa politica carceraria messa in atto da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni.

Il SiNAPPe continuerà a denunciare l’inefficienza del Governo e dell’Amministrazione, in maniera sempre più forte, affinché le ataviche problematiche sofferte dal sistema penitenziario siano, senza più alcun indugio, affrontate e avviate a soluzione.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti

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Parma –Nella giornata di ieri una pattuglia della Squadra Volante della Questura di Parma, coadiuvata da 4 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e da personale specializzato della Unità Cinofili di Bologna, unitamente a personale della locale Polizia Municipale, ha svolto servizi serrati di controllo del territorio per la prevenzione e il contrasto dei reati predatori e dell’attività di spaccio nelle zone più sensibili a tali tipologie di fenomeni.

In particolare, venivano effettuati controlli dinamici presso il Quartiere San Leonardo ove venivano individuati e identificati soggetti sospettati di effettuare attività di spaccio all’interno di un garage.
Il personale specializzato antidroga veniva invece impiegato nell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti presso il parco Falcone-Borsellino, il Parco Ducale e lungo Viale Vittoria e via Dei Mille, ove i cani riuscivano a rinvenire grammi 70,412 di sostanza stupefacente di tipo cannabinoidi.

Venivano altresì effettuati posti di controllo lungo le principale arterie della città, in occasione dei quali venivano contestate due violazioni al CdS. Detti controlli hanno la finalità di censire il maggior numero di soggetti automuniti e garantire il rispetto delle norme del Codice della Strada, oltre ad inserirsi nell’ambito dell’attività di contrasto ai reati predatori e di ricettazione di auto rubate.

 

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Nuovi impianti di illuminazione a Roncaglia e Le Mose. Marco Tassi: “Maggiore sicurezza per i cittadini e più decoro per la città”

Dopo Pittolo, Vallera e Corte Pusterla dove già l’anno scorso sono stati installati nuovi punti luce, nelle ultime settimane sono terminati i lavori per la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione a Roncaglia e Le Mose.

“Sono solo alcuni degli interventi che rientrano in un più ampio progetto, finanziato attraverso il Decreto Crescita – commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Tassi – che ci permetterà di installare, entro l’anno, una serie di nuovi impianti di illuminazione in diverse zone della città e, in particolare, nelle frazioni, venendo incontro alle richieste da più parti registrate in questo senso e concretizzando uno degli obiettivi del nostro programma amministrativo. Riteniamo che maggiore illuminazione significhi più sicurezza per i cittadini e più decoro per la città. Gli impianti di Roncaglia rispondono concretamente, in particolare, all’esigenza di maggiore illuminazione a vantaggio della circolazione automobilistica e ciclopedonale; quelli di Le Mose vanno incontro all’obiettivo di più sicurezza e controllo nell’area esterna del cimitero, nel parcheggio adiacente e presso la fermata del bus”.

In particolare, a Roncaglia all’incrocio di Via Calpurnia è stato completato ed è già in funzione un impianto con 7 nuovi punti luce, mentre altri 3 sono installati in Strada della Volpara.
A Le Mose, invece, è stato concluso e acceso il nuovo impianto che interessa la strada del cimitero (4 punti luce), il parcheggio (2 punti luce) e la fermata del bus (1 punto luce).
Il piano di interventi – come detto finanziato nell’ambito del Decreto Crescita – è in corso di realizzazione e nuovi impianti di illuminazione saranno completati nei prossimi giorni in altre zone del territorio comunale.

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A Langhirano è stata accertata la presenza di due casi di coronavirus. Le persone risultate positive al COVID-19 sono attualmente ricoverate presso l'Ospedale Maggiore di Parma e le loro condizioni sono considerate buone.

La comunicazione del Sindaco Giordano Bricoli (anche in allegato scaricabile in pdf): 

Comune di Langhirano

CORONAVIRUS: aggiornamento del 27/02/2020
COMUNICATO
Il Sindaco Giordano Bricoli comunica che è stata accertata, dalla competente autorità sanitaria, la presenza di due casi di Coronavirus in due persone residenti nel Comune di Langhirano.
Le persone risultate positive al COVID-19 sono attualmente ricoverate presso l'Ospedale Maggiore di Parma, le loro condizioni sono considerate buone e sono al momento trattate con terapie opportune.
L'Azienda Usl e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, in raccordo con le autorità sanitarie regionali, hanno attivato tutte le procedure previste di isolamento ospedaliero durante il ricovero e l'attivazione di tutta la profilassi per coloro che sono entrati in contatto con le persone su cui è stato accertato il contagio.
Le autorità sanitarie confermano che al momento non sono necessarie altre misure di prevenzione o controllo.
Tutte i cittadini sono invitati a seguire le indicazioni emanate dal Ministero, che riportiamo brevemente di seguito:
• Lavarsi spesso le mani, a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
• Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
• Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
• Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
• Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
• Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
• Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
• I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.
• Contattare il Numero Verde regionale 800462340 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.
• Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.
Si invita la cittadinanza a NON recarsi al Pronto Soccorso o presso gli ambulatori dei medici di famiglia in caso di sintomi, ma contattare il 118 o il 1500.
Si ricorda inoltre che:
- è attivo il numero verde regionale 800 033 033 al quale fare riferimento per ogni tipo di problema legato al Coronavirus
- l'Azienda Usl di Parma ha attivato i seguenti numeri:
0521 396436 per avere informazioni in generale sul virus, i sintomi e le precauzioni per contrastare la diffusione;
339 6862220 per segnalare al Dipartimento di sanità pubblica, provenienze dalle zone dell'epidemia in Italia e all'Estero nelle ultime due settimane.
Si invitano i cittadini ad affidarsi esclusivamente alle notizie e alle informazioni ufficiali emanate dalle istituzioni sanitarie, dal Ministero, dalla Regione e dal Comune, a non lasciare prevalere la paura e l'allarmismo, attenendosi alle indicazioni delle autorità sanitarie e delle amministrazioni pubbliche.
In caso di nuovi aggiornamenti si provvederà a darne tempestiva comunicazione.
Langhirano, 27/02/2020
IL SINDACO
Giordano Bricoli

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Nella speranza che possano essere scagionate le due docenti della scuola primaria "Vittorino da Feltre", inquisite e sottoposte a processo relativamente a fatti che riguardano le modalità di esercizio della loro Autorità di Pubblici Ufficiali, riteniamo grave che alcune fonti istituzionali abbiano, a suo tempo, fornito ai cronisti le generalità delle due malcapitate, senza considerare che potrebbero anche essere innocenti (anzi lo sono fino a prova contraria) e quindi ulteriormente danneggiate dalla divulgazione del loro nome, per il solo giudizio di primo grado, sarà necessaria l'audizione di un centinaio di persone per accertare se la loro condotta è stata viziata da qualche illiceità. Un dato numerico che rende tutt'altro che granitiche le ipotesi accusatorie formulate.

L'inchiesta, per quanto è dato sapere, pare sia stata svolta senza che si sia ritenuto necessario il bisogno di avvalersi dell'ausilio o della consulenza di un qualche soggetto in possesso di una qualsivoglia abilitazione all'insegnamento nella Scuola Statale, sono stati invece ritenuti fondamentali i contributi, in funzione accusatoria, di rispettabilissimi professionisti che esercitano attività diverse dalla funzione docente. Quanto sopra sta avvenendo con il colpevole silenzio di tutti i responsabili dell'Amministrazione Scolastica del nostro territorio, i quali, forti della mitezza che contraddistingue gli insegnanti, lasciano sempre il corpo docente indifeso, dimenticandosi che il datore di lavoro deve anche garantire i dipendenti dal patimento di eventuali danni.

Gli attuali gestori dell'Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell'Istruzione non ci risultano particolarmente sensibili a questa necessità. Una forma mentis che talvolta si tramuta anche in una punizione preventiva inflitta prima del triplice grado di giudizio, prima o poi qualcuno dovrà rispondere di ciò. Per noi questo è un problema anche politico e per questo invochiamo che in quel di Bologna vi sia un ricambio urgente. In questo caso piacentino abbiamo notato un ulteriore elemento poco confortante offerto dalla giurisprudenza ad un corpo docente già afflitto da scarse tutele: uno scolaro presunto testimone di condotte contra legem, seppur non annoverato tra le parti offese, viene considerato comunque potenziale danneggiato, tanto da ammetterne la costituzione parte civile nel processo. Intanto, visti i continui procedimenti penali di cui sono purtroppo ricche le cronache, nessuno continua a chiarire quali strumenti debbano avere gli insegnanti a loro disposizione per garantire regolari lezioni.

Non vogliamo entrare nel merito del caso della "Vittorino da Feltre", in quanto non conosciamo gli atti, ma approfittiamo di quest'occasione per chiedere che il legislatore statuisca cosa bisogna fare di fronte a comportamenti non conformi di soggetti spesso infraquattrodicenni, che in violazione delle norme consuetudinarie (in quanto tali anch'esse fonte del diritto), contenute nel Galateo compromettendo il diritto degli altri discenti di seguire le lezioni. Il Pubblico Ufficiale ivi presente quando richiama e redarguisce un soggetto indisciplinato commette un reato? Vessa psicologicamente?

Quando il Pubblico Ufficiale contiene fisicamente soggetti vivaci, che possono creare situazioni di pericolo per la loro e l'altrui incolumità, esercita una legittima funzione autoritativa o commette un abuso? L'insegnante che non viene messo in condizione di poter tenere una lezione a causa di certi comportamenti è legittimato a sospendere la stessa senza che sia passibile di provvedimenti? Sottoponiamo a tutti il seguente quesito: perchè fino ad una ventina d'anni fa gli insegnanti severi erano rispettati ed oggi vengono arrestati?

Salvatore Pizzo
Coordinatore Gilda degli Insegnanti Parma e Piacenza

 

Sede di Parma – Borgo delle Colonne 32 -43121 - Parma
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Modena 21 febbraio 2020 - Nella serata di venerdi, due equipaggi della Squadra Volante sono intervenuti in via San Giovanni Bosco a seguito di una segnalazione di una lite animata fra due soggetti, di 24 e 40 anni, che si stavano colpendo a vicenda.

All’arrivo degli Agenti, i due individui, con visibili escoriazioni, hanno riferito di aver avuto un diverbio per futili motivi ormai risolto. Alla richiesta degli operatori di fornire le proprie generalità, il 24enne ha dapprima tentato di temporeggiare per poi scagliarsi repentinamente contro uno degli Agenti, afferrandolo per il collo e spingendolo violentemente contro un’autovettura ivi parcheggiata. Altri due Agenti, intervenuti a protezione del collega, sono stati colpiti rispettivamente con una testata al volto e con dei colpi alle braccia e alle mani.

Anche il 40enne si è scagliato contro gli operatori, colpendo il quarto Agente e provocandogli una contusione alla spalla destra.

I due soggetti sono stati arrestati per resistenza a Pubblico Ufficiale in concorso e lesioni personali. Il 24enne è stato altresì segnalato per evasione dagli arresti domiciliari cui è sottoposto e danneggiamento di cosa sottoposta alla pubblica fede con violenza alla persona.

I quattro operatori di Polizia intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure mediche, riportando lesioni giudicate guaribili in 10 e 7 giorni.

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Ditta brucia rifiuti, intervengono i Carabinieri Forestali sequestrata l’area ed individuati i responsabili.

Parma, 19 febbraio 2020. I Carabinieri Forestali della Stazione di Parma sono intervenuti in strada Beneceto dove si stavano illecitamente smaltendo dei rifiuti speciali, non pericolosi e pericolosi, bruciandoli. Sequestrata l’area ed individuati i responsabili.

I Carabinieri Forestali della Stazione di Parma sono intervenuti in strada Beneceto a Parma dove i dipendenti di una ditta stavano smaltendo illecitamente rifiuti plastici, legno e carta attraverso la loro combustione. Nell’area circostante era presente un notevole accumulo di rifiuti ferrosi, rottami di elettrodomestici, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e materiali residui di demolizioni edili evidentemente provenienti da altri siti. Il tutto depositato su suolo nudo senza che fossero poste in essere precauzioni per evitare dilavamenti e percolazioni nel terreno.

Spento il rogo che determinava una scura colonna di fumo, grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, si è provveduto a sequestrare sia l’area sia i cumuli di rifiuti e ad identificare i responsabili, segnalati alla Procura, a seconda del ruolo svolto nella vicenda, per combustione illecita di rifiuti e/o deposito incontrollato di rifiuti. Ulteriori indagini dovranno caratterizzare compiutamente i rifiuti accumulati e verificare l’eventuale inquinamento del terreno.

 

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La Questura di Parma fa gioco di squadra. La Polizia arresta una borseggiatrice seriale, una rapinatrice e un noto pusher del quartiere San Leonardo.

Parma 20 febbraio 2020 – A seguito di un attento lavoro di analisi e di squadra, la Squadra Volanti e la Sezione Antidroga della Squadra Mobile, ciascuna negli ambiti di propria competenza, hanno tratto in arresto due soggetti noti alle forze dell’ordine in quanto atti a vivere di espedienti e dei proventi delle illecite attività che ponevano in essere.

In particolare, un equipaggio della Squadra Volante alle ore 12:30 indagava in stato di arresto una donna avente cittadinanza bulgara, classe 1971, per il reato di tentato furto aggravato ai danni di anziane Signore a bordo delle linea nr. 3 del pubblico trasporto. La donna, che voleva evidentemente approfittare delle circostanze di tempo e di luogo sicuramente favorevoli, considerato il sovraffollamento del mezzo, si muoveva con fare sospetto affiancandosi alle vittime selezionate, donne rigorosamente anziane, e con atteggiamento serafico, facendo passare la propria mano attraverso il proprio cappotto, la introduceva all’interno della borsa delle stesse. La donna veniva tuttavia colta in flagranza dal figlio di una delle vittime il quale ne seguiva i movimenti e la approcciava chiedendole spiegazioni circa le sue azioni. L’avveduto cittadino richiedeva quindi l’intervento delle forze dell’ordine le quali, dopo aver individuato e identificato la donna, la accompagnavano presso gli Uffici della Questura di Parma. Dagli accertamenti effettuati attraverso la banca dati interforze la cittadina moldava risultava avere a suo carico plurimi pregiudizi di polizia, circostanza che, unitamente alla condotta connotata da offensività e insidiosità, ha determinato l’arresto della donna. Il Pubblico Ministero ha disposto di trattenere la donna a sua disposizione nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima.

E ancora, nella serata di ieri, sempre la Squadra Volante, poneva in arresto, per il reato di rapina impropria in concorso, una giovane donna di nazionalità bosniaca che all’interno del supermercato ALDI, unitamente ad un'altra donna poi datasi alla fuga, sottraeva della merce dagli scaffali e dopo averla riposta nel carrello faceva spingere lo stesso oltre una delle casse chiuse dal figlio minore con cui si accompagnava.
Il responsabile alla sicurezza, che aveva seguito l’intera azione delittuosa, avvicinatosi per chiedere spiegazioni veniva spinto contro la vetrata dell’attività commerciale. Frangente nel quale la donna perdeva la propria borsa e per il recupero della quale veniva fermata e bloccata dallo stesso addetto alla sicurezza. L’equipaggio giunto sul posto identificava la donna, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, e la poneva in arresto.

Quanto all’attività posta in essere dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, nel pomeriggio di ieri è stato tratto in arresto un cittadino di origini nigeriane, classe 1996, in quanto intento a svolgere attività di spaccio nel lungo la via San Leonardo.

A seguito delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini ivi residenti, gli uomini della Squadra Mobile ponevano in essere una meticolosa operazione attraverso servizi di appostamento e controllo che hanno determinato l’individuazione del soggetto segnalato in tipico atteggiamento da pusher. In particolare, lo stesso veniva colto nell’atto di cedere della sostanza stupefacente a un avventore sopraggiunto a bordo della propria autovettura. Monitorati gli spostamenti e seguiti, gli Agenti bloccavano l’avventore automunito e procedevano alla sua identificazione e perquisizione che dava esito positivo. L’uomo veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente , nel dettaglio una dose di tipo cocaina, proprio quella che aveva appena acquistato dal pusher.

Nella medesima circostanza un altro equipaggio procedeva a identificare il noto pusher che nel frattempo si era allontanato raggiungendo il gruppo a cui si accompagnava. Il medesimo, dopo un primo tentativo di fuga e dopo aver esercitato violenta resistenza nei confronti degli Agenti, veniva posto in arresto e sottoposto a perquisizione, che permetteva di sequestrare il provento del delitto, ovvero una banconota da euro 50.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura veniva posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che in data odierna procederà nei suoi confronti con rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca Parma
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