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Nei giorni scorsi i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Parma – Dott. Mattia Fiorentini, per una somma pari ad oltre 1.000.000 di euro, a carico della Marzolara Food processing S.r.l., soggetto giuridico appartenente ad un gruppo societario friulano, operante all’interno della filiera di produzione del prosciutto, con stabilimento di produzione nella provincia parmense.

Pubblicato in Cronaca Parma

Nella giornata di ieri, i militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Parma hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma dott. Mattia Fiorentini, a carico di una nota società parmense operante nel commercio di prodotti medicali. La società in parola, interamente posseduta da un soggetto giuridico lussemburghese, ha un assetto proprietario e di governance riconducibile ad un unico nucleo familiare.

Pubblicato in Cronaca Parma

Parma 3 dicembre 2020 - I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità unitamente a quelli della Compagnia di Parma, nell’ambito del controllo finalizzato a reprimere la contraffazione di giocattoli, hanno effettuato un’ispezione presso un esercizio commerciale di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma

SEQUESTRATO APPARTAMENTO UTILIZZATO PER L’ESERCIZIO DELLA PROSTITUZIONE

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Una piccola quantità di sostanza stupefacente sequestrata e due persone segnalate al Prefetto come assuntori. È quanto riscontrato dalla Polizia Locale UCMAN, presidio di Mirandola nell’ambito della costante e continua attività di monitoraggio e presidio del territorio finalizzato alla sicurezza dei cittadini.

Pubblicato in Cronaca Modena

Il ragazzo, che è seguito dai Servizi Sociali per problemi di dipendenza, ha chiuso in casa la nonna 62 enne e le ha sequestrato il cellulare. Per liberarla è intervenuta la Polizia, allertata dalla madre del giovane, che intanto si era dato alla fuga.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Nella giornata del 29 giugno 2020, i militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Parma – Dott. Mattia Fiorentini nei confronti di due importanti società cooperative parmensi, per omessi versamenti dell’Imposta sul valore aggiunto per gli anni d’imposta 2017 e 2018, per un ammontare complessivo di oltre 11 milioni di euro.

Pubblicato in Cronaca Parma

Tre chili e mezzo di cocaina, oltre due chili di hashish, 40.000 euro contanti ed un'auto con vano segreto, la Polizia di Stato arresta due persone.

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, con l'ausilio dei colleghi della Questura di Modena, nella giornata di ieri hanno registrato l'ennesimo sequestro di un rilevante quantitativo di cocaina ed hashish.

Martedì mattina, in particolare, gli investigatori della Squadra Mobile reggiana si recavano, in trasferta, a Modena per monitorare un'abitazione che era sospettata di essere il luogo ove numerosi pusher reggiani si recavano per acquistare cocaina ed hashish. Nel corso della mattinata gli investigatori notavano un'autovettura recarsi nella corte dell'abitazione; il proprietario dell'abitazione avvicinava l'uomo a bordo e, dopo avergli consegnato qualcosa, riceveva due involucri.

Gli uomini della Squadra Mobile, quindi, decidevano, da un lato, di bloccare l'auto che era entrata nel cortile – su cui veniva identificato un cittadino albanese residente nel Forlivese – e di entrare nell'abitazione monitorata. All'interno dell'abitazione si rintracciava un uomo, marocchino, ed uno dei due panetti consegnatigli poco prima contenente un chilo di cocaina. L'altro panetto era stato già aperto e l'uomo stava procedendo al taglio ed al confezionamento nella cocaina in sasso. Nell'appartamento, anche, oltre due chili di hashish.

Nell'autovettura condotta dal cittadino albanese, ad un primo controllo, non si trovava nulla. Il mezzo quindi veniva condotto in Questura ove, con pazienta e professionalità, gli uomini della Squadra Mobile riuscivano ad individuare un vano segreto, ricavato nel cruscotto, al cui interno erano occultati un panetto da oltre un chilo di cocaina e poco meno di 40.000 euro contanti sottovuoto.
Sulla scorta di quanto accertato entrambi i soggetti venivano tratti in arresto ed associati presso il carcere di Modena a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

I video:

https://youtu.be/u0BnBVCI6hs 

https://youtu.be/16JXEKnEwW8

https://youtu.be/-BwVkiOcP3Y

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Il Comune di Parma dispone la sospensione dei permessi a costruire nelle aree di tutela dell'aeroporto 287 giorni dopo la prima richiesta degli ambientalisti. Chi ha davvero mancato di responsabilità?

"I lavori vanno fermati a meno di chiudere l'aeroporto, e comunque in autotutela dell'ente". Lo scrivevamo - sottolinea Legambiente - nel dossier "Le relazioni pericolose tra Aeroporto e Mall" il 18 aprile 2018. Il Comune di Parma si è deciso 287 giorni dopo a sospendere in autotutela, con determina dirigenziale del 30/01/2019, ogni permesso a costruire o segnalazione di inizio attività (SCIA) nelle aree di tutela dell'aeroporto, fino ad approvazione del nuovo piano di rischio aeroportuale.

Un anno fa, di fronte al silenzio ostile dell'Amministrazione Comunale, andammo avanti con assemblee pubbliche, esame di documenti, consultazioni di esperti tecnici, avvisando il 24 maggio: "Ogni giorno che passa potrebbe esporre il Comune, e quindi la collettività, a una crescente richiesta di risarcimento danni, posto che il cantiere del mall Parma Urban District è già stato avviato e i lavori sono in corso... è bene che il Comune, nell'interesse di tutti, prenda provvedimenti di autotutela con la massima celerità".

Fino ad essere costretti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica, il 22 giugno scorso, firmato da Legambiente, WWF e ADA.

La Procura della Repubblica, trovando fondatezza nei nostri rilievi, dispose un'indagine che arrivò a sequestrare il cantiere il 19 ottobre. Successivamente il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di dissequestro del cantiere definendo "macroscopicamente illegittimi" i permessi concessi.

Nel frattempo il Sindaco ci aveva apostrofato in Consiglio Comunale come "quelli che non sono nemmeno responsabili della penna che hanno mano" mentre l'assessore all'urbanistica aveva più volte ribadito la regolarità della sua condotta e degli atti concessi alla ditta costruttrice.

Ora registriamo questa inversione a U che consideriamo comunque tardiva visto che c'è voluto l'intervento della magistratura per fermare dei lavori che, quanto meno in via cautelativa, non andavano autorizzati, come attesta lo stesso atto di sospensione emanato dal Comune.

Lasciamo giudicare alla città chi è che davvero ha mancato di responsabilità lasciando crescere le "relazioni pericolose" tra Mall e Aeroporto.

Nell'attesa che le autorità competenti approfondiscano indagini e controlli, Legambiente, ADA e WWF continueranno a svolgere il proprio ruolo al servizio della collettività. Seguiremo la situazione con attenzione, informando e supportando i cittadini sulla base dei fatti concreti e degli atti amministrativi, come sempre senza pregiudizi politici e senza fare sconti a nessuno, quando in gioco ci sono gli interessi dell'ambiente, della sicurezza dei cittadini e della legalità.

(Legambiente 4 febbraio 2019)

Pubblicato in Cronaca Parma
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