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La montagna non può salvarsi da sola. Le molteplici iniziative della amministrazione comunale di Berceto per il rilancio turistico e il mantenimento del patrimonio locale. Il salto di qualità, da luogo di villeggiatura a località turistica.

di Lamberto Colla Parma 14 gennaio 2016 -
Come ormai consuetudine, l'eclettico Sindaco di Berceto, Luigi Lucchi, riesce a incassare il plauso anche di Michele Brambilla, da pochi mesi alla guida della Gazzetta di Parma, in occasione della presentazione della miriade di progetti messi in campo dall'amministrazione bercetese per rilanciare la località sul piano turistico e non solo come luogo di villeggiatura "quando a Parma ci sono 40 gradi" ha sottolineato il Sindaco.

"Oggi ho visto lo spirito giusto, la voglia di costruire un futuro per la gente che vive qui" è la chiosa del direttore del quotidiano locale commentando l'impegnativo piano di lavoro proposto dal sindaco peraltro sostenuto da molti e qualificanti interventi.

Effettivamente di carne al fuoco Lucchi ne ha gettata. Dalla volontà di creare degli organismi consortili per la gestione del territorio e per la gestione dell'energia, ovviamente da rinnovabili, dal progetto di spostamento e riqualificazione delle aree di servizio di Tugo est e Ovest più a ridosso del casello autostradale di Berceto trasformandole, come lo sono spesso quelle francesi, in punti di promozione dei prodotti tipici locali, dal promuovere innovativi servizi di assistenza alla comunità degli anziani al recupero delle case cantoniere e delle 50 abitazioni abbandonate a rischio di crollo, dal progetto di creare un albergo diffuso al consolidamento di un progetto di valorizzazione turistica del comune che è porta strategica del Parco Nazionale Tosco Emiliano con l'obiettivo di fare rientrare anche Berceto nel riconoscimento UNESCO di Riserva di Biosfera e la contestuale valorizzazione della Via Francigena.

"Bisogna avere progetti ambiziosi" sottolinea Luigi Lucchi che conclude chiedendo il contributo e la partecipazione di tutti per portare a termine le idee proposte "perché la montagna non può salvarsi da sola".

Lucchi Luigi

E' stata la volta quindi di Giovanni Gelmini a intervenire illustrando in dettaglio il "progetto fragilità" destinato alla comunità anziana, basti pensare che Berceto ha un tasso del 20% di ultrasettantacinquenni, mentre Fausto Giovannelli - presidente del Parco Nazionale Tosco Emiliano - ha sottolineato l'importanza di Berceto e delle sue infrastrutture nel progetto di valorizzazione del Parco e del contributo che potrà derivare dalla combinazione dei riconoscimenti Unesco.

L'intervento di Giulio Gravaghi - commissione ANCI nazionale e Consulente di numerosi Comuni nel processo di riforma del servizio distribuzione gas - entra nel merito del progetto di riforma delle Reti di distribuzione del gas, del valore complessivo di 25 miliardi, che se andrà in porto "scipperà le reti del gas ai comuni" con grave danno economico per gli stessi.

Infine Rossi, UIL Emilia, si compiace con il progetto di Lucchi, invitando però il Sindaco a creare massa critica attraverso alleanze con i comuni limitrofi per meglio rafforzare le richieste da indirizzare alla Regione Emilia Romagna.

 

Pubblicato in Economia Parma
Fra le questioni problematiche della scuola in territorio montano c'è la presenza di pluriclassi nelle quali si mettono insieme studenti di età e di livello di apprendimento diversi


Bologna, 10 febbraio 2014

Nei 102 comuni montani dell'Emilia-Romagna si trovano 156 scuole primarie, 86 secondarie e 35 secondarie di secondo grado, frequentate da circa 27mila studenti. Fra le questioni problematiche della scuola in territorio montano, derivate dai numeri limitati di studenti, c'è la presenza di pluriclassi nelle quali si mettono insieme studenti di età e di livello di apprendimento diversi, con evidente danno della qualità e della continuità dell'offerta didattica. Sulla questione è stata presentata una risoluzione sottoscritta da 14 consiglieri del Partito Democratico, primo firmatario Tiziano Alessandrini.

Il documento fa riferimento al progetto della Regione denominato Scuola@Appennino, con il coinvolgimento dell'Ufficio scolastico regionale, e di altri soggetti: sono stati finanziati 300mila euro per programmi di formazione, metodologica e tecnologica, degli insegnanti. Si fa inoltre riferimento a un documento di indirizzo dell'Anci, finalizzato a contrastare la chiusura delle scuole nei territori montani, e si chiede alla Giunta di agire in tutte le sedi affinché venga adottata una normativa nazionale per abbassare il parametro di costituzione della pluriclasse nelle scuole di ogni ordine e grado dei comuni montani. La risoluzione chiede alla Giunta di definire una fascia entro la quale individuare l'ottimale dimensionamento della rete scolastica, di investire nella formazione degli insegnanti che operano nelle pluriclassi, garantendo una loro continuità pluriennale nelle scuole di montagna. Infine, si chiede alla Giunta di promuovere progetti volti a superare le "sofferenze" di organico nelle piccole scuole, così da sostenere, potenziare e valorizzare questi presidi educativi, e i rispettivi territori.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Grazie ai risparmi di bilancio finanziati il secondo stralcio della Variante di Ponterosso e
primi interventi a Ligonchio. Masini: "Continuiamo a lavorare per aumentare la sicurezza"


Reggio Emilia, 3 febbraio 2014 - Il 'tornantone' di Ponterosso - che ogni inverno (è successo anche in questi giorni,
nonostante la non certamente abbondante nevicata) mette in grandi difficoltà
camionisti e automobilisti bloccando spesso il traffico alle porte di Castelnovo Monti –
sta per diventare un ricordo. Mentre da Croce alla zona sportiva procedono i lavori del
primo stralcio della Variante destinata a bypassare il terribile tornante, oggi la Provincia
di Reggio Emilia ha infatti annunciato il finanziamento anche del secondo lotto per 3,5
milioni di euro: altri 500 metri (in aggiunta al chilometro del primo stralcio) che dalla
rotatoria della nuova Variante con la zona sportiva raggiungeranno la rotatoria con la
Statale 63 e via Comici.

"Con l'ultima manovra in Consiglio, grazie alla solidità dei nostri bilanci e ai risparmi
sulla spesa corrente effettuati in questi anni, siamo infatti riusciti a investire oltre 5
milioni di euro per una serie di ulteriori interventi a favore della sicurezza stradale,
anche per fronteggiare le ultime, recenti emergenze dovute ai danni provocati dal
maltempo", ha spiegato la presidente della Provincia, Sonia Masini, che proprio ieri
mattina ha partecipato ad un vertice in Prefettura sulla situazione di frane e argini, messi
a dura prova da questa ennesima ondata di maltempo. "Oltre ad alcuni interventi
urgenti per 1,5 milioni, a part ire dalla frana di Rio Re a Vaglie di Ligonchio, la somma
servirà a finanziare anche il secondo stralcio della Variante di Ponterosso", ha aggiunto
l'assessore provinciale alla Viabilità, Alfredo Gennari.

"In particolare a Vaglie di Ligonchio anticiperemo 350.000 euro, in attesa di ottenere
contributi dalla Regione, per consentire un avvio immediato dei lavori, mentre la
somma più significativa sarà destinata alla Variante di Ponterosso, che da sempre
rappresenta uno dei punti più pericolosi della viabilità provinciale - ha continuato la
presidente Masini - Stiamo parlando della Statale 63, quindi di viabilità che compete ad
Anas, ma come noto da tempo la Provincia di Reggio Emilia, attraverso la stipula di
appositi accordi di Programma, sta occupandosi di migliorare anche strade non di
nostra diretta competenza, specie se così importanti, così pericolose e così vicine a
centri importanti".
Progetto Copia
"Tutta la Variante di Ponterosso, progettata e finanziata dalla Provincia, esclusa una
quota di fondi europei che transitano attraverso la Regione e 500.000 euro stanziati dal
Comune di Castelnovo Monti, è a carico di Palazzo Allende, e una volta
realizzata rappresenterà una valida alternativa per superare le criticità dell'attuale
tracciato della Statale 63", ha concluso l'assessore Gennari.
Variante di Ponterosso/La scheda
Costo complessivo 8,9 milioni di euro, compresi interventi di miglioramento
della stabilità dei versanti.
E' prevista la realizzazione di una strada di categoria C1 intorno all'abitato di Castelnovo
Monti lunga 1.500 metri, con larghezza complessiva di 10,50 metri (due corsie di 3,75 m
e due banchine di 1,50 m ciascuna). Il progetto integrato redatto dalla Provincia di
Reggio Emilia coniuga l'obiettivo di effettuare la realizzazione dell'infrastruttura viaria
con l'individuazione di soluzioni progettuali volte a incrementare la stabilità dei versanti.

Primo stralcio (da Croce alla zona sport iva, circa 1.000 metri): i lavori, iniziati nell'aprile
2013, dovrebbero concludersi la prossima primavera. Costo: 5,4 mil ioni di euro (3,1 di
fondi europei attraverso la Regione Emilia-Romagna, 1,8 dalla Provincia di Reggio
Emilia, 500.000 euro dal Comune di Castelnovo Mont i mediante l'alienazione dell'ex
sede Agac).
Secondo stralcio (dalla rotatoria della zona sport iva alla rotatoria con la Statale 63(via
Micheli) e via Comici, circa 500 metri): già conclusa la progettazione, è in fase di
preparazione il bando di gara: la Provincia conta di consegnare i lavori entro maggio.
L'appalto prevede 11 mesi per l'ultimazione dei lavori, con la possibilità di essere ridotti
a 8 mesi. Costo: 3,5 mil ioni di euro.

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Lunedì, 18 Novembre 2013 14:20

Montagnaterapia, esperti a confronto

La montagna come luogo di crescita e come strumento di cura e di riabilitazione a favore di persone malate o con disabilità. Un nuovo approccio, chiamato montagnaterapia, che, nel nostro territorio, dal 2010 è diventato un vero e proprio progetto, grazie alla collaborazione tra l'Ausl e la sezione del CAI (Club Alpino Italiano) di Parma.

Parma - 18 novembre 2013 - Il seminario "La montagna: un luogo per crescere insieme - Pensieri viandanti", in programma venerdì 22 novembre, dalle 9 alle 13.30, alla sede CAI di viale Piacenza n. 40, traccia un bilancio di questa esperienza e apre un confronto tra i vari gruppi di montagnaterapia provenienti da diverse parti d'Italia, i professionisti coinvolti, i volontari e le persone interessate.

Dopo i saluti di Ettore Brianti e Pietro Pellegrini, rispettivamente direttore sanitario e direttore dipartimento assistenziale integrato–salute mentale dipendenze patologiche (DAI-SMDP) dell'Ausl di Parma e di Fabrizio Russo presidente del CAI di Parma, alle 9.15 Donatella Rizzi, educatrice professionale del centro di salute mentale di Fidenza e Fornovo, presenta i gruppi di montagnaterapia che hanno partecipato al progetto. Seguono la proiezione del film "Semus fortes" di Mirko Giorgi e Alessandro Dardani, le testimonianze dei partecipanti ai gruppi, con l'intervento di Matteo Tonna, medico del servizio psichiatrico diagnosi e cura (SPDC) dell'Ausl di Parma e la selezione delle immagini più rappresentative dell'esperienza di Parma, a cura di Gianfranco Bertè, volontario CAI.

Sandro Carpineta, responsabile dell'U.O. psichiatria 5 di Trento e Alessandro Coni, direttore dipartimento salute mentale e dipendenze dell'ASL Sanluri (Sardegna), proseguono con le considerazioni sulle esperienze. Le conclusioni alle 13, sono affidate alle professioniste dell'Ausl di Parma Rossella Cocconi, direttore U.O. riabilitazione DAI-SMDP e Maristella Miglioli direttore U.O. salute mentale Fidenza. Modera Franco Marzullo, direttore SPDC dell'Ausl di Parma.

Il seminario è organizzato da Azienda USL e CAI Parma, nell'ambito della rassegna 2013 "La salute della Salute Mentale".
Pubblicato in Ambiente Emilia
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