"Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo": convegno promosso dall'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna aperto a tutta la cittadinanza, un anno dopo l'alluvione del Baganza. Di Lauro (Ordine ER): "La prima prevenzione è la conoscenza". Il punto su cassa di espansione ed altri interventi. Tra i relatori anche il meteorologo Luca Mercalli.
Parma, 8 ottobre 2015 - in allegato scaricabile in fondo al testo la locandina del convegno con il programma -
A quasi un anno dall'alluvione del 13 ottobre scorso, il ricordo è ancora vivo nella memoria.
L'esondazione del torrente Baganza, gli ingenti danni e disagi causati, le polemiche sull'allerta e sulla gestione dell'emergenza, non sono certo finite nel dimenticatoio. Per ricordare quella drammatica vicenda che ha colpito la nostra città e il suo territorio, per fare anche il punto della situazione su quali interventi sono stati eseguiti fino ad oggi e quali invece sono rimasti da attuare o da programmare per il futuro, l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna ha deciso di promuovere insieme con altri enti il convegno aperto a tutta la cittadinanza dal titolo "Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo".
Emblematica la data scelta per l'evento: martedì 13 ottobre 2015 (9-18), a un anno esatto dall'alluvione che si intende ricordare. Teatro della manifestazione sarà l'Auditorium dell'edificio Polifunzionale del Campus Universitario di Parma (via Volturno, 39).
"Non vogliamo dimenticare quel che è avvenuto un anno fa – esordisce Antonio Di Lauro, geologo parmigiano e consigliere dell'Ordine regionale -. Ci interessa stimolare gli Enti preposti e la popolazione stessa a fare tesoro di quanto accaduto affinché certi errori non si ripetano". "Occorre mantenere sempre alta l'attenzione anche nei momenti ritenuti non critici – continua Di Lauro sottolineando il messaggio che si intende lanciare a tutta la città –. Le istituzioni devono sempre stare in allerta perché a volte basta davvero poco per evitare certi inconvenienti. Noi continuiamo a rivolgerci a tutte le persone per dir loro: state attenti, perché il pericolo è sempre dietro l'angolo".
Di fronte a certe calamità naturali, la principale modalità di intervento che l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna da tempo propone è quella della prevenzione, che richiede necessariamente la presenza di figure professionali all'interno delle istituzioni preposte al controllo del territorio. "La prima prevenzione è data dalla conoscenza del territorio – spiega infatti Di Lauro – e il geologo è la figura indicata per questo, colui che può dire dove si può edificare o meno, dove è più probabile che si verifichi una frana, quali terreni possono essere utilizzati e consolidati e quali invece no".
"Il percorso partecipato sulla Direttiva Alluvioni avviato dalla Regione va nella giusta direzione: coinvolgere i diversi attori coinvolti attivi e passivi" aggiunge Gabriele Cesari, presidente dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna. "In questo percorso – continua - siamo chiamati tutti ad interagire per trovare soluzioni efficaci ed innovative. Serve un approccio di sistema che oltre agli Enti competenti coinvolga attivamente anche diverse categorie di professionisti, gli agricoltori, il mondo delle imprese, il mondo assicurativo ed il volontariato. Non aspettiamoci risultati risolutivi nel breve periodo: occorreranno decenni di azioni virtuose e di cambiamenti culturali importanti". Per tale motivo, non basta incalzare gli Enti e le Amministrazioni pubbliche su questi temi, occorre anche "sensibilizzare l'opinione pubblica ad un atteggiamento più rispettoso e attento alle esigenze del territorio e dell'ambiente", riprende Di Lauro.
Al convegno di martedì 13, organizzato insieme al Dipartimento di Fisica e Scienze dell'Università della Terra, si susseguiranno testimoni diretti degli eventi ed esperti del territorio impegnati nella pianificazione degli interventi di prevenzione. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, dell'assessore alla Difesa del suolo e della Costa della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, dell'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Parma, Michele Alinovi, e del presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli.
In occasione di questa ricorrenza, nella mattinata di domenica 11 ottobre l'associazione GeoProCiv con il patrocinio dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna promuove un'escursione dal titolo "Una camminata a un anno dall'alluvione" lungo le zone attigue al torrente Baganza interessate dall'esondazione di un anno fa. Per informazioni e iscrizioni su questa iniziativa scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ';document.getElementById('cloak8f3a8288e3ff65b8cbbc2ea4f6a54e95').innerHTML += ''+addy_text8f3a8288e3ff65b8cbbc2ea4f6a54e95+'<\/a>'; oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Sabato 10 ottobre PedalArt: Bici-tour tra i laboratori di restauro, in collaborazione con CNA. Un mini tour in bicicletta per scoprire «tesori» nascosti della nostra città, ed avere un contatto immediato e diretto con le opere d'arte e le tecniche di restauro utilizzate.
Parma, 8 ottobre 2015 -
Slow Manufacturing è un progetto di CNA Artistico Tradizionale che ha visto Parma Città pilota e intende proporre un dialogo originale tra arte e artigianato, sui temi della tutela e della conservazione delle opere d'arte e del restauro artistico, che nel nostro paese ha esempi di altissima qualità. Attraverso questo mini tour in bicicletta il pubblico di Parma potrà scoprire «tesori» nascosti della nostra città, ed avere un contatto immediato e diretto con le opere d'arte e le tecniche di restauro utilizzate.
Nel percorso proposto faremo una prima tappa presso il Laboratorio di Restauro di tela e dipinti di Federica Romagnoli, restauratrice e Presidente di CNA Artistico e Tradizionale di Parma che ha lavorato su molte opere d'arte presenti nel nostro territorio di Parma e provincia. Quindi ci sposteremo per una visita presso il laboratorio di restauro del legno di Gianpaolo Buzzi per ripercorre l'essenza di questa materia nelle sue forme.
Il tour proseguirà con una tappa in Piazza Duomo dove ad accoglierci ci saranno Silvia e Stefano Volta di Archè Restauri laboratorio di Parma esperto nel restauro di beni storici artistici e architettonici che ha realizzato numerosi lavori non solo a livello provinciale (come il Restauro della scultura in bronzo del Monumento a Vittorio Bottego) ma anche in ambito nazionale ed europeo. Impegnati da tempo nel cantiere del Duomo di Parma ci illustreranno quello che è stato e che è il lungo lavoro di restauro della facciata del Duomo analizzandone criticità e tecniche. Concluderemo infine il tour per chi vuole con una tappa presso la Gelateria Ciacco di via Garibaldi, anche essa azienda artigiana del mondo di CNA Parma che propone un prodotto di eccellenza, recuperando la pratica artigianale del gelato autentico.
Info 3470355414 Ritrovo Via Bizzozero 15, ore 14.45. Partenza ore 15.
Registrazione 1 euro soci FIAB, 2 euro non soci (ass RC e infortuni). I partecipanti sono tenuti a rispettare il Codice delle Strada e a seguire le indicazioni fornite dai volontari della FIAB. Chi abbandona il gruppo non è più coperto dall'assicurazione e deve avvisare i volontari FIAB. www.bicinsieme.it www.fiabparma.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il concorso Acqua e Territorio, arrivato all'ottava edizione, ideato da ANBI Emilia Romagna coinvolgerà i giovani studenti di tutta la provincia nella produzione di video sul tema dei cambiamenti climatici. -
Parma, 7 ottobre 2015 -
Il Consorzio di Bonifica Parmense torna in classe e grazie all'ANBI Emilia Romagna coinvolgerà migliaia di studenti di tutta la provincia in Acqua e Territorio, un concorso rinnovato, giunto quest'anno alla sua ottava edizione, che porrà al centro del dibattito i rilevanti temi portati all'attenzione universale dalla recente enciclica di Papa Francesco "Laudato si'". I giovanissimi studenti delle scuole Primarie e Secondarie di I grado del parmense dovranno ideare e produrre in classe, con l'aiuto dei loro insegnanti e del tutor tecnico del Consorzio, dei veri e propri progetti video multimediali in grado di emozionare il pubblico e la giuria di esperti descrivendo in modo suggestivo e coinvolgente gli effetti che i repentini e spesso disastrosi cambiamenti climatici hanno sulle comunità e sull'ambiente che ci circonda. Criticità globali che comportano gravi implicazioni sociali ed economiche e che costituiscono una delle principali sfide per tutta l'umanità del domani. Tra le molteplici problematiche evidenziate c'è anche l'esaurimento delle risorse naturali e tra queste anche l'acqua, bene prezioso, essenziale ed indispensabile per la vita, che necessita di tutela costante e una gestione sempre più consapevole.
"Il nostro ruolo in queste iniziative didattiche – ha sottolineato il presidente del Consorzio Luigi Spinazzi - è quello di stimolare i giovani a conoscere il loro territorio dal punto di vista ambientale, evidenziandone l'estrema ricchezza e la complessità di una terra, tra l'Appennino e il Po, che in pochi km si differenzia notevolmente a livello morfologico. I nostri tecnici e operai specializzati vivono ogni giorno un territorio che ha bisogno di una prevenzione estesa ed è importantissimo che già in giovane età scolare si venga sensibilizzati sul valore della cura e manutenzione dell'ambiente in cui si vive".
Acqua e Territorio, che quest'anno ha come titolo "Vivi-Amo l' Acqua", premierà i migliori lavori degli alunni che sapranno regalare agli adulti e a chi opera nel settore ambientale uno sguardo diverso, mai banale su una realtà climatica in grande e velocissima evoluzione in cui al grande cambiamento globale si auspica faccia eco un nuovo comportamento dell'uomo virtuoso, che fa uso razionale delle risorse, attento ad uno sviluppo sostenibile.
"Oggi tutto è connesso e interdipendente - sottolinea il presidente dell'ANBI ER Massimiliano Pederzoli - l'enciclica di Papa Francesco ci insegna anche come ogni piccola variazione climatica in una parte del pianeta possa incidere su pesanti mutazioni nell'altra ed è per questo che è sempre più necessario essere consapevoli di ciò che ognuno di noi può fare nella sua vita quotidiana per conservare l'unicità delle risorse e non alterare all'eccesso le ricchezze che la natura ci ha regalato".
Gli elaborati degli studenti, inviati al Consorzio di Bonifica Parmense, dovranno pervenire entro il 18 marzo del prossimo anno e successivamente saranno valutati dalla giuria all' ANBI Emilia Romagna. In Primavera poi i migliori lavori, alla presenza di tutte le classi regionali premiate, saranno celebrati all'interno di una giornata di festa e di sensibilizzazione sulle tematiche trattate nel concorso.
(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Parmense)
Tappa a Parma del "Dream Team Zero Waste". Una squadra di massimi esperti a livello mondiale sul tema dell'inquinamento sarà per la prima volta in Italia. Sarà approfondito l'inquinamento marino causato dalle plastiche e il protagonista assoluto sarà Charles Moore, scopritore, del "continente di plastica"- il "Great Pacific Garbage Patch" e fondatore dell'Algalita Marine Research Foundation. -
Parma, 6 ottobre 2015 -
Oggi, una squadra di massimi esperti a livello mondiale sul tema dei rifiuti - "Dream Team Zero Waste" - sarà per la prima volta in Italia, toccando anche la nostra città. Protagonista assoluto, Charles Moore il navigatore e studioso americano, che scoprì nel 1997 l'isola di plastica nell'oceano Pacifico, un'enorme massa galleggiante di rifiuti, chiamata Great Pacific Garbage Patch, che ha l'estensione pari alla superficie del Canada. Tutti gli appuntamenti con "L'isola che non c'era" sono a ingresso libero senza necessità di registrazione.
L'incarico di interpretariato e traduzione di questa giornata di approfondimento dedicata all'inquinamento marino e alle concrete proposte di una economia circolare, è affidato a Interconsul società di Parma che si distingue per la qualità delle traduzioni, per competenza linguistica e conoscenza del contesto, tecnico e culturale. Un servizio che si adatta alle esigenze del cliente e che oggi è scelto da oltre 1.300 enti e aziende.
INTERCONSUL AZZERA I COSTI DI INCOMPRENSIONE!
Interconsul s.r.l.
Vicolo Politi, 7
Parma 43124
Emilia-Romagna Italy
Telefono: +39 0521 28 24 42 - 0521 20 03 68
Fax: +39 0521 28 58 58
Una giornata dedicata alla sostenibilità ambientale. Il "Dream Team Zero Waste", squadra di massimi esperti a livello mondiale, per la prima volta in Italia, fa tappa a Parma: una giornata sul tema dell'inquinamento marino e sulle concrete proposte di una economia circolare. -
Parma, 5 ottobre 2015 -
Una squadra di massimi esperti a livello mondiale sul tema dei rifiuti - "Dream Team Zero Waste" - sarà per la prima volta in Italia, toccando anche la nostra città. Protagonista assoluto, Charles Moore il navigatore e studioso americano, che scoprì nel 1997 l' isola di plastica nell'oceano Pacifico, un' enorme massa galleggiante di rifiuti, chiamata Great Pacific Garbage Patch, che ha l'estensione pari alla superficie del Canada. Tutti gli appuntamenti con "L'isola che non c'era" sono a ingresso libero senza necessità di registrazione.
L'incarico di interpretariato e traduzione di questa giornata speciale, dedicata all'inquinamento marino e alle concrete proposte di una economia circolare, è affidato a Interconsul società di Parma che si distingue per la qualità delle traduzioni, per competenza linguistica e conoscenza del contesto, tecnico e culturale. Un servizio che si adatta alle esigenze del cliente e che oggi è scelto da oltre 1.300 enti e aziende.
INTERCONSUL AZZERA I COSTI DI INCOMPRENSIONE!
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Vicolo Politi, 7
Parma 43124
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Domenica 4 ottobre, come previsto dalle misure del Piano aria integrato regionale, che riguardano la prima domenica di ogni mese, limitazioni al traffico, dalle 8.30 alle 18.30, nell'area interna alle tangenziali. Agevolazioni per chi viaggia in bus. -
Parma, 3 ottobre 2015 - cartina allegata e scaricabile in fondo al testo -
Domani, ricominciano le limitazioni al traffico previste per la prima domenica di ogni mese. La domenica ecologica prevede limitazioni al traffico in tutta l'ara interna alle tangenziali dalle 8.30 alle 18.30, con la possibilità di accesso ai parcheggi scambiatori e parcheggi di struttura. Per l'occasione è previsto il potenziamento di alcune linee urbane dei bus e la validità del biglietto urbano orario sarà estesa all'intera giornata. Il provvedimento rientra fra quelli previsti dall'accordo di programma con la Regione Emilia Romagna, previste dal Piano aria integrato regionale in vigore dal 1 ottobre, volto a ridurre l'inquinamento atmosferico, in particolare ad evitare il superamento dei limiti di legge della concentrazione di polveri sottili P10 nell'aria, nocive per la salute dei cittadini.
I veicoli oggetto delle limitazioni
Le limitazioni riguardano tutti i veicoli alimentati a benzina omologati pre Euro ed Euro 1 e gli autoveicoli diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3; i veicoli commerciali diesel per Euro, Euro 1, Euro 2. A questi si aggiungono tutti i ciclomotori e motocicli omologati pre Euro.
Agevolazioni per chi viaggia in bus
Nell'occasione i cittadini potranno, quindi, muoversi su tutte le linee obliterando una sola volta il biglietto senza limiti di tempo e di corse effettuate, al costo giornaliero di 1,20 euro (se si utilizza il biglietto singolo) o di 1 euro (se si utilizza il biglietto multi-corse).
Ecco le linee interessate: intensificazione (raddoppio da 30' a 15') della frequenza della linea 2 nella fascia oraria 14:30-19:30; - intensificazione (raddoppio da 30' a 15') della frequenza della linea 3 nella fascia oraria 14:30-19:30, con prolungamento di tutte le corse ai parcheggi scambiatori est e ovest sin dalle 09:30; - intensificazione (raddoppio da 30' a 15') della frequenza della linea 5 nella fascia oraria 09:30-19:30; - intensificazione (raddoppio da 30' a 15') della frequenza della linea 7 (parcheggio sud di via Langhirano – stazione FS) nella fascia oraria 14:30-19:30.
Accesso ai parcheggi
Sarà consentito, secondo i percorsi previsti nella mappa allegata e scaricabile in fondo al testo, usufruire dei seguenti parcheggi: Scambiatore Ovest, Eurotorri, Scambiatore Mercatone Uno, Scambiatore Est, Eurosia di via Traversetolo, Esselunga via Traversetolo, Scambiatore Sud, The Space Cinema, Cavagnari di via La Spezia, Palasport – via Confalonieri, Palasport – via Pellico, Ospedale – largo Silocchi (via Volturno), Ospedale – via Abbeveratoia, parcheggio Toschi.
Chi può circolare
Fatte salve le limitazioni esistenti in via ordinaria, potranno circolare nell'area interdetta al traffico gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida e gas metano o GPL; gli autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car pooling) e le auto condivise (car sharing). A questi si aggiungono i taxi ed i mezzi di emergenza, gli autoveicoli diretti agli alberghi, i veicoli di persone che svolgono attività di tipo sanitario, i mezzi che trasportano prodotti deperibili, i mezzi con a bordo portatori di handicap. Inoltre possono circolare i veicoli appartenenti a persone il cui Isee sia inferiore alla soglia di 14.000 euro e tutti gli altri veicoli espressamente indicati nell'ordinanza pubblicata integralmente sul sito del Comune.
Sanzioni
In caso d'inosservanza dei provvedimenti è prevista la sanzione amministrativa di 164 euro, con la possibilità di beneficiare di una riduzione della multa pari al 30% pagandola entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale (114,80 euro).
Tariffazione puntuale, incentivi all'efficienza e disincentivi all'uso delle discariche, transito verso una "economia circolare". Gli obiettivi: differenziata al 73%, riduzione del 25% della produzione pro-capite, riciclaggio al 70%. Il presidente Bonaccini: "Una Legge che ci consolida come regione tra le più avanzate in Europa. Nel 2020 chiuderemo gran parte delle discariche e cominceremo a spegnere qualche inceneritore". Per l'assessore Gazzolo "si apre a una nuova visione nella gestione dei rifiuti, che diventeranno realmente risorsa. Ora subito il Piano regionale"-
Parma, 1 ottobre 2015 –
Una nuova visione nella gestione dei rifiuti per promuovere il riciclaggio e la prevenzione e per consegnare alle generazioni future un territorio più pulito, sano e stabile dal punto di vista economico. Uno strumento operativo per arrivare entro cinque anni, come stabilito, anche tramite tariffazione puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi, agli obiettivi prefissati di una raccolta differenziata al 73%, alla riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, al riciclaggio al 70%, al contenimento delle discariche, autosufficienza regionale. Entra nel vivo la nuova gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna, con l'approvazione di una Legge con cui si segna un'ulteriore importante tappa del percorso svolto in questi ultimi anni, che ha portato come risultato finale a un progetto coerente con gli obiettivi comunitari.
La Regione Emilia-Romagna vuole transitare da un modello economico lineare basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, senza alcuna prospettiva legata al riuso o a ripristino delle stesse, a una "economia circolare" in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Economia circolare significa inoltre bloccare le risorse sul territorio a favore dell'occupazione, dello sviluppo economico e della sostenibilità locale. E per far ciò individua strumenti quali la tariffazione puntuale, attraverso cui si paga per quanto si conferisce, e mette in campo incentivi rivolti ai Comuni che inviano meno rifiuti allo smaltimento e premialità per le imprese. Il passaggio ad un'economia circolare è al centro dell'agenda per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della "strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva".
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "Questa Legge è per noi un impegno concreto, un contributo tra i più avanzati del Paese in quest'ambito che proviene da una regione, la nostra, tra le pochissime in Italia a non essere mai andata in emergenza rifiuti grazie a politiche serie. Ora, il nostro futuro parla di superamento della maggior parte delle discariche nel 2020, come chiede l'Unione europea, di politiche che permettano di raggiungere risultati inediti in termini di qualità della vita e dell'ambiente. Virtuosità che nel 2020 ci porteranno anche a cominciare a spegnere qualche inceneritore".
"Grazie a questa Legge, costruita con un ruolo determinante della società regionale e di Consigli comunali e provinciali – ha commentato l'assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo -, l'attenzione si sposta sulla parte a monte del filiera del rifiuto e non quella terminale, affrontando i temi del contrasto allo spreco, della riduzione del rifiuto, della raccolta e dell'industrializzazione del riciclo, del passaggio a un'economia circolare in cui il rifiuto diventa realmente risorsa. La Giunta, inoltre, metterà risorse proprie per fare in modo che il Fondo a sostegno delle gestioni virtuose sia non inferiore ai 10 milioni di euro. Ora subito il Piano regionale, dove andremo a recepire e tradurre nella pratica gli obiettivi di questa Legge".
Gli strumenti: tariffazione puntuale
Un importante strumento per raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclaggio è la tariffazione puntuale, ovvero sistemi attraverso i quali si paga per quanto si conferisce. Tariffa puntuale significa equità contributiva, in quanto si pagherà in relazione all'effettivo servizio erogato e non in base ai metri quadri o al numero dei componenti della famiglia, e responsabilizzazione dei cittadini attraverso l'applicazione del principio «chi inquina paga». La legge rinvia a specifiche linee guida che dovranno essere adottate da parte dell'Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir) , al fine dell'applicazione della tariffazione puntuale nel territorio regionale, con priorità per le utenze non domestiche
Premi all'efficienza e disincentivi all'uso delle discariche
La legge prevede la costituzione presso l'Atersir di un fondo a sostegno delle gestioni meritorie, relativamente agli utenti dei comuni che abbiano raggiunto una determinata quantità pro capite di produzione di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio, e a sostegno della trasformazione del servizio con modelli innovativi di raccolta tesi a incrementare i rifiuti da destinare a riciclaggio nonché per la realizzazione dei centri comunali per il riuso. Uno dei criteri di efficienza, in base al quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio. Di fatto sono virtuosi il cittadino e il Comune che invia complessivamente meno rifiuti a smaltimento. Questo parametro viene assunto come riferimento per la ripartizione del fondo incentivante previsto nel progetto di legge. La Legge, inoltre, disincentiva l'uso della discarica e l'incenerimento senza recupero di energia. Sono quindi rivisti in aumento gli importi dell'ecotassa per lo smaltimento. La revisione sarà graduale, con un primo step al 2017 e uno successivo al 2020.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Confartigianato Imprese Apla è molto preoccupata per le conseguenze che il blocco auto avrà sulle imprese, perché numerose attività economiche saranno penalizzate. -
Parma, 1 ottobre 2015 -
Entra in vigore il primo "Piano aria integrato regionale", avallato anche dal Comune di Parma e Confartigianato Imprese Apla è molto preoccupata per le conseguenze che il blocco auto avrà sulle imprese, perché numerose attività economiche saranno penalizzate se utilizzano autovetture diesel Euro 3 e precedenti.
Diversamente dagli anni scorsi, da oggi 1° ottobre e fino al 31 marzo 2016, intere categorie non potranno più utilizzare le deroghe previste: fra queste le attività di servizio, manutenzione e pronto intervento, ma anche gli agenti e rappresentanti sono stati compresi nella manovra e senza alcun preavviso.
«Questo provvedimento, oltre a stravolgere l'attività di moltissimi d'imprenditori, incide negativamente sui servizi ai cittadini - dice Leonardo Cassinelli, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Apla -. Per questo chiediamo una proroga delle precedenti deroghe, così da dare tempo alle imprese di adeguarsi, potendo programmare il passaggio e i conseguenti investimenti a veicoli meno inquinanti. Siamo pronti a promuovere, verso gli associati, un più rapido turn over del parco auto (sempre che poi le case produttrici non barino sulle emissioni nocive...) e iniziative per incrementare il numero dei veicoli elettrici e ibridi utilizzati dalle imprese, ma non si può pretendere che questo avvenga da un giorno all'altro e senza preavviso».
(fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
Da giovedì 1 ottobre e fino al 31 marzo 2016 in vigore le misure previste dal Piano aria integrato regionale. Niente blocchi del giovedì. L'assessore Gazzolo: "Fuori dalla logica emergenziale per ottenere risultati migliori. Interessato il 23% dei veicoli, quelli che inquinano di più. Norme in linea con l'Europa, a tutela della salute e dell'ambiente". -
Parma, 30 settembre 2015 -
Entrano in vigore da domani, giovedì 1 ottobre, e saranno applicate fino al 31 marzo 2016 le misure di limitazione alla circolazione previste dal primo "Piano aria integrato regionale". Il via libera è arrivato dalla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna dopo un lungo confronto con i Comuni per definire le modalità di prima applicazione delle norme, considerato che il precedente Accordo di Programma per la Qualità dell'Aria 2012-2015 aveva validità sino al 26 luglio scorso.
"Le nuove misure sono state pensate per tutelare l'ambiente e la salute: sarà interessato circa il 23% dei veicoli, quelli che inquinano di più - afferma l'assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo -. Si tratta di provvedimenti in linea con l'Europa, frutto di un intenso confronto con enti locali e categorie economiche. In questa linea va ad esempio la sospensione delle domeniche ecologiche per tutto il mese di dicembre. Lo sforzo comune è stato quello di conciliare le esigenze di vita e di lavoro dei cittadini con gli obiettivi imprescindibili di tutela della salute e dell'ambiente".
"Abbiamo voluto superare - prosegue l'assessore - la logica emergenziale dei blocchi del giovedì, per giungere a un approccio strutturale che dia risultati ancora più efficaci". L'obiettivo del "Piano aria integrato regionale", che copre un orizzonte temporale fino al 2020, è infatti quello di rientrare il prima possibile su tutto il territorio regionale nei valori limite fissati dall'Unione europea. "Nel frattempo il confronto prosegue - conclude l'assessore - perché entro fine anno l'Assemblea approverà il Piano, a cui daremo un assetto definitivo fino al 2020".
Cosa prevede il Piano
Il Piano prevede l'eliminazione dei "giovedì di blocco" attraverso la limitazione strutturata delle sole tipologie di mezzi più inquinanti. Le nuove limitazioni alla circolazione troveranno applicazione per il periodo dal 1 ottobre al 31 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, nel territorio dei Comuni capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e riguarderanno i mezzi diesel fino all'Euro 3, benzina fino all'Euro 1 e ciclomotori fino all'Euro 0. Per i veicoli commerciali leggeri diesel Euro 3 il divieto di circolazione scatterà dal 1 ottobre 2016, a fronte dell'anticipazione al 2018 delle limitazioni per i veicoli Euro 4 diesel per mantenere invariato il bilancio delle emissioni del Piano. Nello stesso periodo, dal 1 ottobre al 31 marzo, in occasione della prima domenica di ogni mese si svolgeranno le "domeniche ecologiche", con sospensione dall' 1 dicembre al 6 gennaio.
Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per l'accesso ai parcheggi scambiatori, alle strutture ospedaliere e ad alcune tipologie di veicoli e di utenti, come le famiglie con una fascia Isee bassa e i veicoli per l'accompagnamento degli alunni a scuola. Inoltre sono esclusi dai provvedimenti i mezzi che effettuano il car pooling. Viene poi prevista la possibilità di estendere progressivamente l'area oggetto di limitazione alla circolazione, che attualmente deve coprire almeno il 30% del centro abitato, escludendo comunque le zone non adeguatamente servite dal trasporto pubblico. Continuano le misure emergenziali già adottate negli anni precedenti dai Comuni in base all'Accordo di programma, in caso di superamento prolungato del valore limite giornaliero di Pm10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell'aria. In caso di sforamento per 7 giorni consecutivi dei valori limite di Pm10, è previsto un giorno aggiuntivo di limitazione della circolazione nel territorio interessato, con estensione all'intero territorio regionale nel caso di prolungamento degli sforamenti per ulteriori 7 giorni. Le stesse limitazioni diventeranno obbligatorie anche per i Comuni con più di 30.000 abitanti e per quelli dell'agglomerato di Bologna a partire da ottobre 2016.
Azioni su tutti i settori
Oltre alle limitazioni alla circolazione, il Piano regionale mette in campo azioni su tutti i settori emissivi, individuando circa 90 misure articolate in sei ambiti di intervento prioritari e selezionate attraverso l'analisi costi-benefici. I settori di intervento interessati sono la città, la pianificazione e l'utilizzo del territorio; l'energia (risparmio energetico e riqualificazione energetica edilizia, regolamentazione degli impianti per il riscaldamento domestico alimentati a biomassa); i trasporti e la mobilità sostenibile di persone e merci; l'agricoltura (riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli allevamenti e del contenuto di azoto nei fertilizzanti, rinnovo parco mezzi agricolo); le attività produttive (applicazione di accordi di settore per la riduzione delle emissioni, contenimento delle emissioni diffuse e di composti organici volatili); green public procurement (acquisti verdi nelle amministrazioni pubbliche).
"Liberiamo l'aria"
Le limitazioni sono accompagnate dalla campagna di comunicazione regionale "Liberiamo l'aria". Tutte le informazioni sulle misure adottate sono disponibili sul sito della Regione Emilia-Romagna, all'indirizzo www.liberiamolaria.it e sulla pagina facebook www.facebook.com/liberiamolaria.er.
La nota di Pino Agnetti, promotore dell'appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!". Agnetti: "Siamo gli unici a chiedere un cambiamento radicale sul fronte dei rifiuti". -
Parma, 29 settembre 2015 -
"Avere raggiunto e superato le 2.000 firme in poche settimane rappresenta un risultato del tutto insperato per una campagna nata unicamente "dal basso" e che non ha ricevuto, né cercato l'appoggio di nessuno. Se non quello dei cittadini di ogni idea ed estrazione sociale a cui attraverso il mio appello ho inteso dare ancora una volta voce. Nel frattempo, la situazione sul fronte dei rifiuti a Parma è ulteriormente degenerata. Ciò anche a causa di una serie di interventi puramente "pubblicitari" quali le ormai famose "casette". Che nessuno utilizza, ma che in compenso graveranno sempre sulle nostre tasche al pari di un altro "flop annunciato come "l'ecowagon". In questa stessa linea alla "non vedo e non sento", ma spreco (soldi pubblici) e getto fumo negli occhi (dei cittadini), si inserisce anche il recente premio per il Comune più virtuoso in tema di rifiuti ritirato dall'assessore Folli. Un riconoscimento che, in realtà, sa di sonora beffa per i parmigiani costretti ogni giorno di più a vivere in una città ridotta a una pattumiera a cielo aperto. Su questo come su altri fronti, Parma si trova dunque in pieno "codice rosso" e non è chiedendo dei semplici correttivi - tipo l'introduzione dei "cassonetti intelligenti"- che si può pensare di cambiare davvero le cose. Il problema può essere risolto solo affrontandolo nelle sue molteplici facce: dalle bollette astronomiche (tanto più inaccettabili considerando anche la presenza del termovalorizzatore o inceneritore che dir si voglia) agli orari e alle modalità della raccolta; dal decoro urbano all'igiene pubblica, per finire con un diverso approccio anche sul terreno della prevenzione e della repressione dei comportamenti incivili. Minacciare infatti nuove sanzioni contro chi non sa più come e dove mettere i rifiuti di casa, mentre al termine del mercato bisettimanale della Ghiaia i dintorni della Pilotta si trasformano in una scena di degrado orripilante dà la misura di una politica anche in questo caso completamente sbagliata e inadeguata. Ciò che pertanto noi chiediamo è un radicale cambiamento di "sistema" in fatto di raccolta differenziata. Che, pur da salvaguardare come filosofia di base, va però adeguata e sviluppata evitando di farne un obiettivo astratto a cui sacrificare ogni volta gli interessi e i bisogni quotidiani della gente. Siamo gli unici a Parma a chiedere questo e continueremo a farlo finché non sarà davvero possibile additare la nostra città come un modello da seguire e da imitare. Per il momento, siamo diventati solo l'esempio, tristissimo e amaro, di come si possa ridurre una delle più belle città d'Italia e d'Europa a una discarica! Una vergogna e un danno anche d'immagine enormi e che i parmigiani non possono più tollerare. Con l'orgoglio che ci deriva dall'essere stati i primi a dire "no!" e dall'avere a cuore solo il bene di Parma, noi pertanto andiamo avanti."
Pino Agnetti, promotore dell'appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!"
Numero firmatari dell'appello: 2.005
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