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Tiberio Rabboni, assessore alle Politiche agricole, ha risposto questa mattina in Aula all' interrogazione di Gabriella Meo (Sel-Verdi) che chiedeva alla Regione di rendere note le proprie intenzioni in merito all'indagine sulla contaminazione del latte -

Parma, 25 giugno 2014 -

La Regione Emilia-Romagna "valuterà, unitamente al Consorzio del Parmigiano-Reggiano, l'opportunità di procedere alla nostra costituzione di parte civile, a fronte di un rinvio a giudizio delle persone indagate e sulla base dei reati effettivamente contestati" nell'ambito dell'indagine relativa alla presenza di una quantità superiore ai limiti ammessi di aflatossine nel latte bovino destinato alla produzione del prezioso formaggio. Ad annunciarlo è Tiberio Rabboni, assessore alle Politiche agricole, rispondendo questa mattina in Aula ad una interrogazione di Gabriella Meo (Sel-Verdi) che chiedeva alla Regione di rendere note le proprie intenzioni in merito all'indagine che ad oggi "coinvolge 67 persone, quattro delle quali poste agli arresti domiciliari, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di falso in atto pubblico, alla commercializzazione di sostanze alimentari nocive e per tentata truffa aggravata alla ricezione di erogazioni pubbliche".

Rabboni specifica poi che "nella proposta di Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 inseriremo, anche a seguito delle osservazioni pervenute, la concessione di aiuti per il mantenimento della praticoltura estensiva e delle superfici a foraggere, con l'obiettivo di salvaguardare la biodiversità, contrastare l'erosione superficiale e favorire il sequestro del carbonio, diversificando il contributo per zone e per l'esistenza o meno di connessione con l'allevamento zootecnico".

Nella replica, la consigliera Meo si dichiara soddisfatta per la risposta, sottolineando che "è importante che la Regione sostenga attività come la praticoltura che necessitano di aiuto per competere con altre produzioni più redditizie".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

A San Paolo dal 24 al 27 giugno, sette aziende dell'agroalimentare regionale porteranno il meglio della loro produzione -

Parma, 20 giugno 2014 -

Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano alla conquista dei Mondiali di calcio. I prodotti tipici emiliano-romagnoli salpano infatti per il Brasile dove saranno tra i protagonisti di "Sial Brazil" la fiera dell'alimentare in programma all'Expo Center Norte di San Paolo dal 24 al 27 giugno 2014.
Un'altra occasione di incontro tra il made in Italy e il mondo del pallone, sulla scia della campagna "Io mangio italiano" del Mipaaf che ha come testimonial d'eccezione il ct della Nazionale Cesare Prandelli. Ma anche una vetrina importante per le eccellenze regionali e per sette aziende: le modenesi ABCD, Società Agricola Aceto Modena, Fondo Montebello, Compagnia del Montale, tutte produttrici di aceto balsamico e tradizionale di Modena;la piacentina Il Casello produttrice di Gutturnio, Malvasia, Ortrugo; la bolognese Felsineo con la Mortadella Bologna Igp e l'azienda Forgrana di Reggio Emilia con il Parmigiano Reggiano.
L'iniziativa è organizzata nell'ambito di Deliziando, il progetto di promozione all'estero dei prodotti e vini regionali di qualità promosso da dall'Assessorato Agricoltura della Regione e da Unioncamere Emilia-Romagna.
"Una grande opportunità per il nostro agroalimentare in un momento di particolare visibilità per il Brasile, senza dubbio un mercato emergente tra i più interessanti – commenta l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – l'Emilia-Romagna vanta il più altro numero di prodotti Dop e Igp ed è la prima regione italiana per export agroalimentare, con il 16% del totale nazionale. Iniziative come questa sono importanti per rafforzare ulteriormente la nostra presenza all'estero e far conoscere nel mondo lo straordinario patrimonio di eccellenze enogastronomiche dell'Emilia-Romagna".
"La partecipazione a Sial Brazil – sottolinea il presidente di Unioncamere regionale, Maurizio Torreggiani - testimonia la grande attenzione del mercato sudamericano per i prodotti dell'agroalimentare italiano, percepiti come di eccellente qualità e simbolo di ricercatezza e di "saper vivere" e conferma la forte attività di incoming svolta dal progetto Deliziando negli ultimi anni per rafforzare il ruolo delle produzioni di eccellenza dell'Emilia-Romagna. "
Buyer brasiliani avranno incontri mirati con le aziende regionali. La presenza emiliano-romagnola è supportata anche da una serie di attività di comunicazione e di promozione, a cura del Desk camerale a San Paolo, che costituisce un punto di riferimento per coinvolgere operatori di settore e stampa specializzata.

Successo dei vini emiliano-romagnoli a Londra
I grandi vini dell'Emilia-Romagna anche a Londra dove si è da poco conclusa la London Wine Fair, il più importante punto d'incontro tra i produttori, importatori e ristoratori dei diversi settori della distribuzione organizzata e della ristorazione. Sono tredici le piccole medie imprese emiliano-romagnole che hanno partecipato, oltre ai principali consorzi Dop e Igp. Tanti gli operatori economici presenti che hanno potuto degustare i vini emiliani Gutturnio, Malvasia, Lambrusco, Pignoletto e i vini romagnoli capitanati dal Sangiovese, l'Albana, il Trebbiano e il Pagadebit. Queste le 13 aziende che hanno partecipato alla fiera di Londra: Cantine Quattro Valli, Casabella, "Il Casello" (Piacenza), Ariola (Parma), Donelli Vini e Lusvardi Wine (Reggio Emilia) Compagnia del Montale (Modena), Due Aironi (Bologna), La Casetta e Treré (Ravenna), e le romagnole Lucchi Sergio, Celli, Condè (Forlì-Cesena).

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Ricerca e innovazione: con Spinner 149 aziende, 2000 nuovi occupati e oltre 500 mila persone coinvolte. L'assessore Patrizio Bianchi: "Con Spinner abbiamo creato un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio" -

Parma, 20 giugno 2014 -

Imprese innovative, startup, spinoff, ricerca, sviluppo e soprattutto nuovi occupati: sono queste le parole chiave emerse dal racconto dell'esperienza Spinner, il Programma regionale di interventi per la qualificazione delle persone nel settore della ricerca e della innovazione tecnologica cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Oltre 13 anni di lavoro che hanno permesso in Emilia-Romagna di investire nella crescita del territorio e far nascere 149 nuove aziende delle quali 115 ancora attive, con un tasso di sopravvivenza pari al 77% e un fatturato medio in crescita costante. Tra queste anche 60 spinoff accademici, risultati che rendono la Sovvenzione Spinner best practice delle politiche per gli spin off in ambito universitario. I traguardi di Spinner sono stati presentati ieri in Regione al convegno Work Maker.

"Durante la sua attività, Spinner è stato capace di creare un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio - ha detto l'assessore regionale alla Ricerca e Università Patrizio Bianchi - Continueremo ad investire per creare nuova occupazione e occasioni di autoimprenditorialità, coinvolgendo le scuole medie superiori, rivolgendoci non solo alla ricerca ma anche alla creatività e pensando un programma rivolto non soltanto ai giovani".
"Spinner è stata un'esperienza di lungo periodo - ha detto Paolo Bonaretti, presidente del Consorzio Spinner - con cui si è trasferita l'alta specializzazione di laureati e dottorandi alle imprese che volevano innovarsi, creando le condizioni per un ambiente stimolante che tutela e valorizza i talenti e permette lo sviluppo tecnologico ed economico del territorio".

Nelle azioni di trasferimento tecnologico degli 869 nuovi posti di lavoro creati, circa il 60% coinvolge le imprese ospitanti o l'ambito della ricerca per un legame stretto con l'università. Investire sul capitale umano, premiare l'istruzione e supportare l'innovazione delle imprese sono stati i pilastri delle azioni Spinner che hanno messo al primo posto le persone. Più di 500 mila persone che hanno potuto usufruire di questo percorso, avviato nel 2001, che ha dato ai giovani laureati e laureandi un incentivo alla creatività e al mettersi in gioco.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

L' avvio dei lavori di rafforzamento della Topcon Positioning System, multinazionale giapponese, che prevede a regime 500 posti di lavoro in più per personale qualificato. Un investimento fondamentale, circa 60 milioni di euro, per la zona colpita dal sisma. Il progetto è stato preceduto da un protocollo con la Regione -

Parma, 16 giugno 2014 -

Un innovativo polo tecnologico nella cittadina modenese di Concordia sulla Secchia, realtà colpita dal terremoto. Oggi, in via Per Vallalta 1, è stata posata la prima pietra simbolica che dà l'inizio ai lavori per la realizzazione di un progetto che prevede a regime 500 posti di lavoro, in prevalenza per tecnici e laureati in un'area di 127 mila mq con 33 mila mq di edifici, per un investimento globale di circa 60 milioni di euro.
Si tratta del rafforzamento di un'azienda già presente nel territorio del terremoto, la Topcon Positioning System, multinazionale con sede in Giappone (consociata Toshiba) leader nel settore delle apparecchiature elettroniche per il posizionamento con 720 milioni di fatturato e 3.900 dipendenti.
Decolla così un progetto che porta investimenti, occupazione qualificata e giovane, contenuti di ricerca e ricadute positive sulle principali filiere produttive locali, regionali ed oltre. Un progetto di grande importanza in un Comune colpito dal terremoto e che si inserisce nel solco del nuovo Piano regionale delle attività produttive, tra politiche per l'innovazione e per l'attrattività territoriale. L'avvio del progetto è stato preceduto da un protocollo siglato con l'assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna in data 12 ottobre 2012. Il protocollo anticipa in forma embrionale l'idea dei contratti di insediamento e sviluppo della proposta di legge della Giunta per la promozione degli investimenti (attrattività). Nel protocollo sono racchiuse le intenzioni dell'azienda e le possibilità di collaborazione con la rete regionale per l'alta tecnologia (Aster, laboratori, tecnopoli, ivi compreso il nuovo tecnopolo biomedicale di Mirandola). La domanda di Topcon Infomobility sul bando regionale 'Ricerca, innovazione e crescita' per un cofinanziamento di ricerca è stata accolta, per un contributo di 505.575 euro.
L'intervento viene realizzato da due società partecipate di Topcon: Topcon Infomobility (hardware) e Topcon Tierra (software). Sono previsti tre step: una nuova sede di Infomobility e spostamento in loco di aziende e dipartimenti dislocati fuori dall'Emilia-Romagna (laboratori e campi prova); un villaggio per Pmi e Campus per atenei, centri di ricerca e incubatori; capannoni, albergo e area verde.

La ricerca nelle aree del sisma
Fin dai primi giorni del dopo sisma la Regione ha chiesto al Governo un fondo per il sostegno alla ricerca industriale: nel decreto 74/2012 sono stati stanziati 50 milioni, impegnati successivamente con l'ordinanza 109/2013. Il primo filone di finanziamento per l'acquisto di servizi di ricerca delle PMI è già stato assegnato a 68 imprese, per 2,9 milioni di euro. Il secondo filone di contributi per la ricerca delle PMI si chiude in questi giorni. A seguire il terzo, che prevede 20 milioni a disposizione delle medie e grandi imprese per progetti rilevanti (c'è anche Topcon). Con il bando Por Fesr "Ricerca, innovazione e crescita" sono arrivate 1209 domande di finanziamento. Ne abbiamo sostenute oltre 900, con un impegno di 70 milioni di euro e una previsione di circa 2.000 nuovi posti di lavoro.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Domenica, 15 Giugno 2014 11:40

Lupo, Rabboni: vogliamo tutelare gli agricoltori

Più risorse dalla Regione: 225 mila euro per il bando in uscita entro giugno.

Bologna, 12 giugno 2014.
"Negli incontri che abbiamo avuto sul territorio abbiamo registrato da parte degli allevatori molto interesse per la nostra iniziativa. Per questo abbiamo deciso di aumentare le risorse a disposizione del bando regionale per contrastare gli attacchi di lupo. Nel prossimo assestamento di bilancio destineremo 150 mila euro aggiuntivi che porteranno il plafond a disposizione a 225 mila euro". Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni annunciando l'uscita entro la fine di giugno del bando che finanzierà l'acquisto di cani pastore, recinzioni e altri strumenti di dissuasione. "Le leggi nazionali ed europee proteggono il lupo – ha aggiunto l'Assessore – noi vogliamo tutelare gli allevatori dalle predazioni".
Per illustrare gli obiettivi del bando la Regione ha condotto un ciclo di 13 incontri nelle località appenniniche in cui sono più frequenti gli attacchi. I funzionari regionali hanno incontrato decine di allevatori. Insieme agli esperti, ai rappresentanti dei servizi veterinari delle Asl responsabili dei risarcimenti, ai funzionari provinciali nonché agli esponenti dell' associazione regionale allevatori e delle organizzazioni agricole hanno discusso le difficoltà del settore e illustrato le opportunità offerte dalla Regione, raccogliendo complessivamente 195 manifestazioni d'interesse. "Un risultato importante, dopo le iniziali diffidenze, che ci conforta nella strada intrapresa - ha spiegato Rabboni - L'esperienza degli allevatori può aiutare i tecnici nell' impostare i progetti di difesa che saranno oggetto del bando. "
Il bando si aggiunge ai risarcimenti che la Regione già ora eroga, coprendo il 100% del valore commerciale dell'animale ucciso e aggiungendo per lo smaltimento delle carcasse un rimborso forfettario di 100 euro. L'avviso pubblico conterrà i criteri di selezione delle domande, le modalità di adesione e specifici requisiti per la finanziabilità delle spese ammesse.

Al via la campagna estiva "Parti col piede giusto, programma con noi la tua donazione", realizzata da Regione, Avis e Fidas. I dati della raccolta 2013: bene l'autosufficienza regionale, migliora l'appropriatezza dell'uso di sangue -

Parma, 14 giugno 2014 -

Sabato 14 giugno è la Giornata mondiale del donatore di sangue. La Regione Emilia-Romagna, insieme alle associazioni Avis e Fidas, lancia la campagna estiva rivolta ai 143.535 donatori di sangue. Il messaggio è "Vacanze all'orizzonte? Parti col piede giusto: programma con noi la tua donazione".
Grazie ai donatori di sangue, nel 2013 si è confermata l'autosufficienza del sistema regionale dell'Emilia-Romagna (sono state inviate 4.099 unità di sangue alle Regioni che non riescono a soddisfare le esigenze dei loro servizi). Ma c'è sempre bisogno di nuovi donatori. Da Piacenza a Rimini, i volontari delle associazioni Avis e Fidas sono impegnati a organizzare iniziative per avvicinare i cittadini alla donazione, per informarli, per invitarli a saperne di più su come, dove e perché diventare donatori di sangue.
Oggi l'attenzione del sistema sangue regionale, ed è questo il significato della campagna estiva, è rivolta a una pianificazione della raccolta in base all'effettivo fabbisogno, quindi a un migliore uso e a una maggiore appropriatezza, secondo l'obiettivo del Piano sangue e plasma regionale approvato lo scorso anno. Questo significa anche meno necessità di sangue intero e più attenzione alla raccolta di emocomponenti (in particolare il plasma, da cui vengono ricavati farmaci salvavita). Ai donatori oggi si chiede di concordare il momento della donazione sulla base della richiesta del sistema regionale; le donazioni sono mirate anche in base al gruppo sanguigno. Il messaggio oggi non è "più donazioni", ma "più donatori" e "programmazione".
Avis e Fidas nei prossimi giorni invieranno messaggi e email ai propri donatori, con lo slogan della campagna. Ogni donatore potrà a sua volta inviare l'immagine ad altri donatori, anche utilizzando le applicazioni di messaggistica per smartphone o condividendola sui social network. L'immagine della campagna sarà anche proposta come banner web nei siti delle Aziende sanitarie e di Avis e Fidas.
Tra gli eventi in programma per la Giornata mondiale del donatore di sangue, l'iniziativa regionale che si svolge a Ca' de Mandorli (dalle 16, San Lazzaro di Savena, via Idice 24): stand informativi, teatro, sport, e alla sera la sfida musicale di sei band provenienti da tutta la regione. Per conoscere gli eventi, si può consultare il portale web del Servizio sanitario regionale www.saluter.it e il sito della rete regionale sangue www.donaresangue.it.

Dati sangue 2013: migliore pianificazione nella raccolta e migliore appropriatezza nell'uso

I dati confermano una pianificazione della raccolta di sangue in base all'effettivo fabbisogno del sistema e una migliore appropriatezza nell'uso. E' diminuita la raccolta di unità rosse di sangue (-6,2% nel 2013 rispetto al 2012, 234.457 unità di sangue raccolte contro le 249.825 dell'anno precedente) ed è diminuito il loro utilizzo (-4,7%, 234.529 unità di sangue utilizzate contro le 246.074 dell'anno precedente), è molto aumentata invece la raccolta di emocomponenti (+8%, 63.994 unità di plasma e piastrine raccolte nel 2013 contro le 59.243 dell'anno precedente).
Complessivamente, si registra una diminuzione dei donatori totali: 143.535 contro i 146.717 del 2012. Un dato su cui incide il forte aumento dei donatori che non possono più donare sangue per via dell'età (per legge non è possibile oltre la soglia dei 65 anni, in alcuni casi estesa a 67) o per motivi di salute: i donatori sospesi definitivamente nel 2013 sono stati 15.108, erano stati 7.152 nel 2012.
Questo conferma ulteriormente la necessità di invitare i più giovani a donare sangue. Nel 2013 in Emilia-Romagna i donatori tra i 18 e i 25 anni erano 16.784, in lieve aumento rispetto al 2012 (16.635). In tutta la popolazione regionale 18-25 anni, il dato significa 57 donatori ogni 1000 abitanti, un dato eterogeneo tra le province della regione (con picchi in positivo a Parma, Modena, Rimini, Forlì-Cesena e dati molto più bassi a Piacenza, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna).
A testimoniare una raccolta di sangue orientata oggi verso la programmazione, nel 2013 sono aumentati i donatori complessivi di emocomponenti: al 31 dicembre 2013 erano 26.652, a fronte dei 24.885 del 2012.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Il progetto di legge è stato presentato oggi in conferenza stampa in Assemblea legislativa dalla presidente dell'Assemblea, Palma Costi, dalla presidente della commissione regionale di Parità, Roberta Mori, e dai vicepresidenti della commissione, Rita Moriconi e Mauro Malaguti -

Parma, 10 giugno 2014 -

Una legge elettorale regionale che realizzi "una compiuta democrazia paritaria fin dalle prossime elezioni regionali", una "apposita sezione di genere nell'albo regionale delle nomine", l'introduzione di "criteri di valutazione nella predisposizione di bandi e selezioni per promuovere i principi egualitari e antidiscriminatori". E poi, "un percorso di accoglienza dedicato a chi subisce violenza per l'accesso a tutti i Pronto soccorso del territorio regionale", la possibilità per gli enti locali di "individuare immobili da concedere in comodato d'uso ai centri antiviolenza" o anche di "individuare una soluzione abitativa temporanea e attribuirla direttamente alla donna", un "Piano regionale contro la violenza di genere" di durata triennale e da approvare entro 90 giorni, e la costituzione dei "Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni". Ancora: un giro di vite sulle cosiddette "dimissioni in bianco" e il conferimento dell'etichetta GED, cioè "Gender Equality and Diversity label", per le "realtà che si siano distinte per comportamenti virtuosi e non discriminatori, oltre gli obblighi di legge".

Sono solo alcune delle novità che saranno introdotte in Emilia-Romagna con l'approvazione in Assemblea legislativa del progetto di "Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere", redatto dallacommissione regionale per la Promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini su mandato unanime di tutti i Gruppi. L'iter di approvazione è già in corso e il via libera definitivo dell'Assemblea è previsto entro il mese di luglio.

Il progetto di legge è stato presentato oggi in conferenza stampa in Assemblea legislativa dalla presidente dell'Assemblea, Palma Costi, dalla presidente della commissione regionale di Parità, Roberta Mori, e dai vicepresidenti della commissione, Rita Moriconi e Mauro Malaguti. Questi gli ambiti di intervento individuati nel testo di legge: il sistema di rappresentanza, la cittadinanza di genere e il rispetto delle differenze, la salute e il benessere femminile, la prevenzione alla violenza di genere, il lavoro e l'occupazione femminile, l'imprenditoria femminile, la conciliazione e la condivisione delle responsabilità sociali e di cura, la rappresentazione femminile nella comunicazione e gli strumenti del sistema paritario.

"Nel mondo del lavoro, nell'impresa, nelle professioni, nelle istituzioni, nei nuclei familiari e nella vita di tutti i giorni, le donne rappresentano la forza del nostro Paese e della nostra regione- afferma Palma Costi-. Questo, nonostante permangano discriminazioni, disparità salariali, occupazionali e di carriera, nonostante cura e assistenza rimangano in gran parte sulle loro spalle, nonostante l'informazione e il racconto pubblico della donna sia dominato da luoghi comuni e stereotipi spesso avvilenti e dannosi. Un quadro che si completa con la terribile conta, che prosegue, di casi di violenza, abuso e femminicidi. Per tutti questi motivi, come istituzioni siamo chiamati a realizzare le condizioni per una vera democrazia paritaria, e questo progetto di legge, ne sono convinta, rappresenta il contributo, importantissimo che l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna mette a disposizione della società regionale e nazionale per arrivare a reali pari opportunità. Un progetto di legge portato avanti dall'intera Commissione regionale per la Parità- chiude la presidente dell'Assemblea legislativa- a dimostrazione di un lavoro di tutti, andato al di là degli schieramenti politici, e condiviso con associazioni, centri anti-violenza, enti locali, con chiunque avesse un ruolo riconosciuto".

"Questa legge quadro nasce da una forte volontà politica della Regione Emilia-Romagna di cambiamento e innovazione attraverso politiche di genere avanzate e strutturate- sottolinea Roberta Mori-. Il rafforzamento del ruolo sociale, politico e culturale della donna, in Emilia-Romagna come in Italia, deve essere considerato una leva di sviluppo irrinunciabile. Anche il metodo con cui si è giunti alla proposta di legge credo possa ispirare un nuovo approccio alle politiche pubbliche, grazie alla partecipazione attiva, costante e consapevole delle rappresentanze diffuse sul territorio, enti, associazioni e singoli cittadini. Troppo spesso le leggi sui diritti delle donne sono rimaste sulla carta. Il presidio democratico dei percorsi legislativi e della loro attuazione è la miglior garanzia di efficacia e utilità delle norme. È il momento dell'alleanza forte tra donne e uomini per il miglioramento della società, che passa attraverso il pieno protagonismo di tutti e tutte in nome di una vera democrazia paritaria. La legge- chiude la presidente della commissione Parità- consolida il ricco sistema di azioni positive, progettualità territoriali e introduce nuovi strumenti regionali quali il bilancio di genere, la Conferenza delle elette, l'Osservatorio sulla violenza di genere, che garantiranno un monitoraggio continuo trasparente e continuo dei progressi ottenuti oltre che dati puntuali di genere, oggi difficilmente reperibili. Questo progetto di legge, nella sua trasversalità e complessità, confidiamo possa contribuire a prevenire e contrastare il terribile fenomeno della violenza contro le donne, presente in qualsiasi società che ancora non ci rispetta".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

L'assessore Lusenti in Commissione: "Tutto il sistema dei controlli è stato applicato. Attendiamo con fiducia l'esito del lavoro della magistratura. Come Regione stiamo già intervenendo con alcune innovazioni, a partire dai contratti dei direttori generali di nuova nomina" -

Parma, 9 giugno 2014 –

"Tutto il sistema dei controlli, previsto a livello nazionale, regionale e aziendale, è stato applicato. Attendiamo con fiducia l'esito del lavoro della magistratura. Come Regione stiamo già intervenendo con alcune innovazioni, a partire dai contratti dei direttori generali di nuova nomina". Queste le parole dell'assessore regionale alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti, che è intervenuto oggi in Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali con un'informativa sulla vicenda del Policlinico di Modena.
Lusenti ha ricostruito nel dettaglio il quadro dei controlli sulle e nelle Aziende sanitarie che, aldilà delle competenze di verifica economica e d'ispezione straordinaria spettanti ai ministeri dell'Economia e della Salute, sono esercitati dalla Regione (per gli atti di programmazione finanziaria, i bilanci consuntivi, gli atti aziendali che disciplinano l'organizzazione fondamentale dell'Azienda, le verifiche sul raggiungimento degli obiettivi) e dalle Aziende stesse. L'assessore ha spiegato come ai controlli della Regione, e a quelli interni alle Aziende, si aggiunga la funzione di vigilanza – "e ciò avviene solo in Emilia-Romagna" – delle Conferenze territoriali Sociali e Sanitarie competenti. Lusenti ha illustrato successivamente le modalità con cui viene scelto e nominato il direttore generale, ricordando come, per quanto riguarda Cencetti, "il percorso è avvenuto rispettando tutte le norme regionali e nazionali vigenti sulle procedure di valutazione, nomina, rinnovo".
L'indagine sul Policlinico di Modena "non nasce da una denuncia, ma dallo sviluppo autonomo del lavoro della magistratura – ha ribadito Lusenti – . Né la Regione, né l'Azienda hanno informazioni dirette su ciò. Siamo di fronte a ipotesi di reato di una gravità assoluta. Per ragioni di rispetto nei confronti della magistratura, attendiamo fiduciosi, pronti alla massima collaborazione".
Esistono recentissime norme nazionali su trasparenza e anticorruzione; la consapevolezza "di aver applicato tutto ciò che si poteva applicare, e del totale rispetto delle procedure e dei controlli – ha proseguito l'assessore – non ci esime certo da una riflessione necessaria su alcune possibili innovazioni che consentano di introdurre nuovi strumenti e nuovi metodi di verifica e vigilanza". Pertanto, "abbiamo già iniziato a introdurre ulteriori criteri di incompatibilità nei contratti dei direttori generali di nuova nomina, migliorando l'efficacia dei sistemi di controllo nella selezione e nel monitoraggio". E questa "è una scelta regionale – ha spiegato l'assessore – propria dell'Emilia-Romagna, che rafforza la recentissima norma nazionale". Un altro aspetto su cui lavorare è il riordino organico del sistema dei controlli della Regione sulle Aziende, in particolare su determinate attività giudicate sensibili, come nel caso degli appalti, "in cui una gestione sempre più centralizzata garantisce maggiori verifiche. In Emilia-Romagna abbiamo già raggiunto importanti risultati: basta pensare che siamo i primi in Italia con il 58% delle gare gestite a livello regionale. L'obiettivo è raggiungere l'85%". Occorrerà, infine, "rafforzare il ruolo dei Collegi sindacali, anche attraverso la definizione di priorità nello svolgimento delle loro attività".
In queste settimane "la discussione pubblica sull'inchiesta di Modena – ha concluso l'assessore – non si è soffermata sull'unico tema veramente importante: i risultati ottenuti dai direttori generali del Servizio sanitario regionale. Se non fossero stati raggiunti gli attuali risultati di qualità ed efficienza dei servizi garantiti dalle Aziende sanitarie, l'Emilia-Romagna non sarebbe ininterrottamente dal 2009 la regione italiana sempre prima nell'elenco del ministero della Salute sui livelli essenziali di assistenza assicurati ai cittadini".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Venerdì, 06 Giugno 2014 11:10

Elezioni, domenica nove comuni al ballottaggio

Si vota solo domenica a Fidenza, Correggio, Modena, Sassuolo, Vignola, Molinella, Savignano sul Rubicone, Lugo e Riccione. Interessati 304.289 elettori. Si vota dalle 7 alle 23  -

Parma, 6 giugno 2014 –

Turno elettorale supplementare per nove Comuni dell'Emilia-Romagna (tra cui un capoluogo di provincia, Modena) con oltre 15 mila abitanti. Domenica 8 giugno turno di ballottaggio, tra i due candidati meglio piazzati al primo turno, per eleggere il primo cittadino a Fidenza, Correggio, Modena, Sassuolo, Vignola, Molinella, Savignano sul Rubicone, Lugo e Riccione.
A tornare in cabina elettorale saranno 304.289 elettori (145.186 uomini e 159.103 donne) circa il 15% di quelli che hanno votato il 25 maggio scorso (dove gli elettori nei 255 comuni erano oltre 2,1 milioni).
Si vota dalle 7 alle 23 e l'elettore dovrà esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale.
Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione. Per il turno di ballottaggio si sceglie solo tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti: l'elettore vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
Al ballottaggio viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori "apparentamenti" nel secondo.
Essendo il turno di ballottaggio come una prosecuzione delle operazioni del primo turno, potranno votare in occasione del ballottaggio solo gli elettori che abbiano maturato il relativo diritto entro il 25 maggio 2014 (giorno in cui ha avuto inizio la votazione del primo turno). Gli elettori aventi diritto al voto, potranno partecipare al turno di ballottaggio anche se non si sono recati alle urne per la votazione del primo turno.
Sul portale della regione un sito dedicato alle elezioni europee ed amministrative
http://www.regione.emilia-romagna.it/elezioni

I ballottaggi in Emilia-Romagna

Nella città della Ghirlandina Gian Carlo Muzzarelli (sostenuto da Pd, Sel, Centro Democratico, Moderati per Modena e Comunisti Italiani) con il 49,71% dovrà affrontare nel secondo turno il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Marco Bortolotti che ha raggiunto il 16,33% dei voti.

A Sassuolo (Mo) tra centrosinistra e centrodestra. Claudio Pistoni (sostenuto da Pd, Lista Civica - Pistoni Sindaco, Sel e Lista Civica – Usai) che ha raggiunto il 46,49% dei consensi (10.156 voti) e il sindaco uscente Luca Caselli (31,64%, pari a 6.913 voti) sostenuto da Forza Italia, Lista Civica – Sassolesi, Lega Nord e Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale.

Sarà ballottaggio anche a Vignola (Mo) tra Giancarlo Gasparini, candidato espresso da Pd e "La Vignola che vogliamo", e Mauro Smeraldi, sostenuto da tre liste civiche ("Vignola cambia", "Vignola per tutti" e "Città di Vignola": il primo ha raccolto 5.649 voti (44,87%), il secondo 4.278 (33,98%).

Ballottaggio a Fidenza (Pr) tra Andrea Massari che ha raccolto il 48,27% delle preferenze (pari a 6745 voti) e Francesca Gambarini che ha raggiunto il 20,75% (con 2899 voti). I due candidati sono sostenuti rispettivamente da una coalizione di centrosinistra e da una coalizione di centrodestra.

Turno di ballottaggio per decidere il sindaco di Lugo (Ra): tra due settimane si confronteranno Davide Ranalli con il 48,39% pari a 8875 (Pd, "Lista civica Propsettiva 2030", Sel e Idv) e Silvano Verlicchi con il 21,87% pari a 4011 voti (liste Per La Buona Politica - Lugo Popolare - Lugo Libera).

Sfida supplementare per stabilire il sindaco di Molinella (Bo). Si sfideranno Lorenzo Catozzi (Alleanza civica Riformista e Molinella Civica) che ha raggiunto il 41,81% dei consensi (3.664 voti) e Dario Mantovani (Pd) al secondo posto con il 40,67% (3.564 voti).

A Correggio (Re) ballottaggio tutto in rosa. Confronto tra Ilenia Malavasi (48,24%, pari a 6.617 voto), sostenuta da Pd, Forum per Correggio, Italia dei Valori e Centro Democratico, e Manuela Bertani (12,76%, pari 1.750 voti) del Movimento 5 Stelle.

Nel Comune di Riccione (Rn) turno supplementare di ballottaggio tra Fabio Ubaldi (sostenuto da coalizione centrosinistra) che ha ottenuto 8.853 voti (45,06%) e Renata Tosi (centrodestra) con 6.820 voti ( il 34,71%) .

Turno di ballottaggio anche a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena): la sfida sarà tra Filippo Giovannini, che con il Pd e "La sinistra per Savignano" ha ottenuto il 38,35% (3.460 voti), e Rodolfo Baldacci, a cui è andato il 27,53% (2.484) con Forza Italia, Lega Nord e la lista civica "Savignano Oltre".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Sabato, 07 Giugno 2014 10:34

Il sapore del Brasile in tavola

Di Chiara Marando – Sabato 07 Giugno 2014

Avete presente il Brasile, con la sua aria frizzante e festosa, i suoi colori e profumi?

Ecco, dirvi che potrete avere tutto questo a portata di mano non sarebbe proprio la verità, ma sicuramente per una sera avrete la possibilità di farvi coinvolgere dalla vitalità di quell’atmosfera. Il Ristorante FantaBrasil è un piccolo angolo di Brasile nel cuore di Parma, un locale dove farvi coinvolgere dalla gentilezza e dal calore del personale, e deliziarvi con ottime specialità di carne e verdura fino a quando non sarete totalmente sazi.

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La formula è gustosa e semplice: scegliete ciò che più vi stuzzica dal ricco buffet sempre colmo di ottime specialità come le verdure preparate nei modi più golosi, l’irrinunciabile Fagiolata da accompagnare con riso in bianco, la Farofa, ovvero  farina gialla di Mandioca, e  Vinaigrette di verdure. Poi sedetevi ed aspettate l’inizio del “Churraqueiro, una sorta di viaggio gastronomico in cui poter degustare prelibati tagli di carne e tipicità cotte alla griglia infilzate in una spada, una presentazione estremamente folkloristica ed affascinante che contribuisce a rendere il ristorante particolarmente piacevole.

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Un “giro carne” fornito con tagli di manzo come Scamone, Fesa, Picaja, oppure filetti con verdure, fusi di pollo,  succulenta lonza di maiale con il formaggio, e ancora tacchino avvolto con la pancetta, cuoricini di pollo ed il Cupim, ovvero la gobba di manzo  brasiliano, una vera delizia. Per concludere il pasto eccovi l’ananas caldo, un carpaccio che sembra un vero e proprio dolce dal sapore estremamente zuccherino. Il tutto innaffiato con vino e birra brasiliana e l’immancabile, nonché deliziosa, Caipirinha. Il mago della carne è Valmir, un vero e proprio esperto della griglia capace di scegliere la materia prima migliore per un risultato da leccarsi i baffi. Ad aiutarlo in cucina c’è sua moglie Claudia, l’artefice degli ottimi piatti caldi e freddi.

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Ma la vera anima del locale è Leide, l’ideatrice dell’attività. Una vita trascorsa a contatto con il mondo della ristorazione e l’idea, nata quasi per caso, di portare un pezzo della sua terra in Italia per dar vita ad un luogo dallo spirito esuberante e travolgente. E’ lei ad organizzare i tanti eventi che animano il locale, come le “Serate Rosa”, due giorni in cui le donne possono coccolarsi spendendo la metà, oppure come il grande appuntamento previsto per l’inizio dei Mondiali di Calcio, una serata all’insegna della musica, dei balli e del buon cibo senza farsi mancare il tanto atteso calcio d’inizio.

 

Ristorante FantaBrasil

Via Gramsci, 5

43126 Parma

Tel. 329 0468319

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