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Dopo i 210 milioni ottenuti dal Governo, partono i risarcimenti ai privati con un plafond di 50 milioni di euro. Definite le modalità di concessione dei contributi. Altri 25 milioni per gli interventi sul nodo idraulico di Modena. In arrivo ulteriori ordinanze per attività economiche, opere pubbliche e beni culturali. Il presidente Errani: "Un riconoscimento importante per i cittadini che, dopo il terremoto, hanno dovuto affrontare anche questa calamità"

Modena, 5 giugno 2014 -

Al via i risarcimenti per i danni causati dall'alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d'aria del 3 maggio 2013: tre provvedimenti firmati oggi dal commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani definiscono le modalità per ottenere i contributi per i privati e il primo piano di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena. Reso disponibile un plafond fino a 50 milioni di euro per i risarcimenti ai privati, firmata anche l'ordinanza necessaria per la messa in sicurezza del territorio con interventi programmati per 25 milioni di euro (di cui 15 provenienti dai 210 milioni previsti dal Governo), che partiranno già nel mese di giugno.
Si procederà poi al ripristino delle opere pubbliche danneggiate delle strutture pubbliche sociali e sanitarie, religiose, sportive e dei beni di interesse storico e artistico. Quindi si procederà con le ordinanze per le attività economiche e per la piena ripresa delle attività produttive ed agricole, ma anche con un secondo programma di interventi per la sicurezza del nodo idraulico di Modena.

"Dopo aver ottenuto dal Governo lo stanziamento di 210 milioni di euro per far fronte alle calamità che hanno colpito il nostro territorio già duramente provato dal terremoto, è ora importante che si avvi il percorso di pieno riconoscimento dei danni - ha commentato il presidente Errani -, con significativi contributi anche per le abitazioni colpite ed il ripristino della loro funzionalità".

Istituita una cabina di regia
L'ordinanza numero 1 formalizza la creazione, all'interno del Comitato istituzionale e di indirizzo per il sisma 2012, di una cabina di regia con il compito di assicurare il raccordo istituzionale tra gli enti interessati e di concordare gli interventi necessari per il superamento delle emergenze. Ne fanno parte, oltre al commissario, i presidenti delle province di Bologna e Modena e i sindaci dei comuni colpiti: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena, Castelfranco Emilia, Mirandola, San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna.
Per assicurare la presenza di un organismo operativo nel territorio più prossimo alle comunità interessate, viene contemporaneamente costituito uno staff tecnico presso la struttura organizzativa di Protezione civile della Provincia di Modena e coordinato dalla Dirigente della protezione civile della Provincia di Modena in accordo con l'Agenzia regionale di protezione civile, a supporto del Comitato istituzionale. É composto dai rappresentanti delle strutture tecniche della Regione, delle Province di Modena e Bologna, di Aipo e dei Consorzi di bonifica interessati.

Come ottenere i contributi
L'ordinanza numero 2 del 5 giugno 2014 stabilisce che saranno risarciti (con un plafond fino a 50 milioni) i danni conseguenti alla tromba d'aria del 3 maggio 2013 nelle province di Bologna e Modena e agli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014 nella provincia di Modena in riferimento a parti comuni di immobili ad uso abitativo, unità immobiliari adibite ad abitazione principale comprese le unità abitative rurali, beni mobili essenziali e funzionali all'uso abitativo ubicati nelle abitazioni principali danneggiate, beni mobili registrati.
In particolare sono riconosciuti i danni fino ad un massimo di 15.000 euro per il ripristino di beni mobili essenziali e funzionali all'uso abitativo, tra cui arredi ed elettrodomestici. Per quanto riguarda i beni immobili viene riconosciuto il valore del danno comunicato in fase di ricognizione, fino ad un massimo di 85.000 euro. Per facilitare i cittadini, per valori inferiori a 15.000 euro si presentano le sole documentazioni giustificative di spesa, mentre per valori superiori sarà richiesta una perizia asseverata il cui costo viene coperto. I danni superiori ad 85.000 euro saranno oggetto di apposito e successivo provvedimento.
Tutte le spese sostenute successivamente alla data di entrata in vigore dell'ordinanza sono ammissibili solo se giustificate da fatture, ricevute fiscali o altri documenti intestati al beneficiario e corredati da quietanza di pagamento.

Le principali scadenze
Entro il 31 luglio 2014 devono essere presentate le domande di contributo.
Entro il 30 ottobre devono essere sostenute le spese per la riparazione dei danni o l'acquisto di beni mobili ammissibili, distrutti o danneggiati.
Entro il 30 giugno 2015 devono essere sostenute le spese per il ripristino dei beni immobili distrutti o danneggiati.
Nei casi in cui alla domanda di contributo da presentare entro il 31 luglio 2014 siano allegate tutte le documentazioni di spesa, i Comuni provvederanno a liquidare i privati. Le documentazioni di spesa sono comunque da presentare entro il termine massimo del 30 giugno 2015.
Per quanto riguarda, invece, le automobili (quindi beni mobili registrati), il risarcimento riconosciuto è equivalente al valore commerciale del bene alla data dell'evento calamitoso, secondo il listino ufficiale Eurotax Giallo del mese di gennaio 2014 per gli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014, del mese di maggio 2013 per la tromba d'aria del 3 maggio 2013. Potrà essere risarcito, secondo tali parametri, un numero di auto riacquistate pari a quelle perdute.

Interventi nodo idraulico di Modena
L'ordinanza numero 3 che riguarda gli interventi urgenti da effettuare sugli argini dei fiumi Secchia e Panaro è l'altro tassello fondamentale approvato per un primo stralcio di interventi urgenti, funzionali al ripristino del reticolo colpito per giungere a una piena operatività prima della prossima stagione autunnale.
Gli interventi (per 25 milioni di cui 15 previsti dal decreto governativo) riguardano la mitigazione del rischio idraulico sul reticolo idrografico minore, per i fiumi Secchia e Panaro è previsto il completamento degli interventi già accantierati da gennaio a oggi e quelli immediatamente accantierabili per il miglioramento della stabilità degli argini nei confronti dei fenomeni di filtrazione (in particolare per il fiume Secchia); la riduzione del dissesto attraverso la ripresa di frane (nello specifico per il fiume Panaro); il ripristino della percorribilità sulle sommità arginali; il ripristino delle arginature danneggiate da tane di animali; la rimozione del materiale flottante, la modellazione morfologica, uno sfalcio straordinario, la riduzione di presenze arbustive e arboree sulle arginature e in alveo. Infine gli interventi saranno mirati anche al ripristino del reticolo di bonifica interessato dagli eventi alluvionali, a partire da quelli realizzabili anche su canali invasati per la stagione irrigua.

I provvedimenti sul sito della Regione
I provvedimenti - come prevede il Decreto legge numero 74 del 12 maggio del Consiglio dei ministri - sono stati adottati da Errani in qualità di Commissario delegato alla ricostruzione, in accordo con le amministrazioni locali e l'Agenzia regionale di Protezione civile. Le ordinanze firmate oggi (numero 1 e 2, 3 del 5 giugno 2014) e il decreto legge sono consultabili sul sito della Regione all'indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/i-provvedimenti-per-alluvione-e-tromba-daria.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Rabboni: siamo la prima regione per export, con una quota del 16% del dato nazionale. Ma dobbiamo crescere ancora facendo gioco di squadra a livello nazionale

Parma, 3 giugno 2014 -

Cresce l'export dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli che nel 2013 hanno raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi 471 milioni, mettendo a segno rispetto all'anno precedente un + 5,4% , a fronte di un aumento, su scala nazionale del 4,9%. Un dato tanto più importante se confrontato con il calo dei consumi interni in atto da alcuni anni. Il dato è stato fornito oggi a Bologna in occasione della presentazione del Rapporto agroalimentare dell'Emilia-Romagna, promosso da Regione e Unioncamere, che fotografa l'andamento dell'agricoltura e dell'industria alimentare regionale. "Siamo la prima regione per export agroalimentare in Italia, con una percentuale del 16%, dato che ci pone davanti anche alla Lombardia – ha spiegato oggi l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – ma vogliamo crescere ancora, perché siamo la terra della Food Valley, abbiamo la più alta quota di prodotti Dop e Igp e grandi marchi famosi nel mondo".
Per Rabboni la ricetta per competere sui mercati sta in un rafforzato gioco di squadra a livello nazionale. "Dobbiamo muoverci in sintonia con i recenti provvedimenti assunti dal Governo, per contrastare le barriere non tariffarie e per garantire anche fuori dall'Europa la tutela dalle contraffazioni delle nostre più importanti Dop Igp. Per questo è indispensabile che anche l'accordo di libero scambio che si sta predisponendo tra Ue e Usa sia sulla falsariga di quello con il Canada che introdotto anche in quel Paese il riconoscimento dei prodotti a denominazione d'origine europei" - ha sottolineato l'Assessore, ricordando l'accordo in corso con lo Stato del Delaware per l'esportazione di Pere Abate e delle altre Dop e Igp dell'Emilia-Romagna.
Tra i recenti provvedimenti del Governo richiamati da Rabboni anche la decisione per il prossimo anno di triplicare i fondi per la commercializzazione e promozione delle Dop e Igp in Usa e Canada attraverso la grande distribuzione organizzata.
Proprio per concorrere al gioco di squadra nazionale l'assessore ha indicato la necessità che Regione e Unioncamere "indirizzino su Canada, Stati Uniti e Cina le proprie iniziative di accompagnamento all'estero delle piccole imprese agroalimentari, integrando tale azione con la formazione di reti di impresa e aggregazioni commerciali che possano agire autonomamente".
Dal canto suo la Regione aiuterà le imprese agroalimentari dell'Emilia-Romagna ad andare sui mercati esteri, sia grazie alle risorse dell'Ocm vino (circa 9 milioni di euro all'anno per la promozione extra Ue), sia attraverso le risorse del nuovo Psr espressamente destinate alla promozione e alle reti di impresa per la commercializzazione sui paesi esteri.
Molto potrà venire anche da Expo 2015. In vista di questo importante appuntamento già ora si sta lavorando a una serie di eventi commerciali incardinati sulle fiere Cibus, Cibus Tech e Sana oltre a un bando che finanzierà iniziative di incoming di buyer stranieri.
Anche per Maurizio Torreggiani presidente di Uniocamere, "il primato dell'Emilia-Romagna nell' export di prodotti agroalimentari va considerato un punto di partenza. Sta a noi, come sistema territoriale, lavorare d'iniziativa per aumentare il numero delle imprese esportatrici aiutandole a cogliere le opportunità. Le Camere di commercio sono impegnate a sostenere il riposizionamento delle aziende nello scenario internazionale, agendo in sinergia con i principali soggetti, a cominciare dalla Regione. Raccogliere la sfida di Expo 2015 significa puntare a ottenere ricadute permanenti sullo sviluppo del territorio regionale".
Proprio sull'internazionalizzazione dei mercati ha centrato l'attenzione il Rapporto 2013, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Giovanni Anania, professore di politica economica esperto in commercio e relazioni internazionali dell'Università della Calabria, John Pastor, direttore dell'International Trade and Development dello Stato del Delaware (Usa), Helmuth Senfter consigliere di Grandi salumifici italianie Li Shaofeng, primo segretario dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

L'andamento delle esportazioni
Le esportazioni agroalimentari emiliano-romagnole crescono e crescono di più delle importazioni (+5,4% contro +1,8%), con effetti positivi sul saldo commerciale che tra 2012 e 2013 migliora di 164 milioni di euro. Disaggregando il dato complessivo, tra le voci più significative dell'export emiliano-romagnolo vi sono i salumi con un valore di 608 milioni di euro e un aumento sul 2012 del 9%, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari con 604 milioni e un +6% , pasta e derivati dai cereali (600 milioni, +3,6%), il vino (392 milioni, +9,8%). Tra i prodotti agricoli regina incontrastata è la frutta fresca ( che rappresenta da sola il 55,9% delle esportazioni agricole regionali ) con un valore di 469 milioni di euro, ma una flessione rispetto al 2013 del 3,4%.

L' annata agraria 2013
Per quanto riguarda l'annata agraria 2013, il Rapporto, curato dal professor Roberto Fanfani dell'Università di Bologna, ha evidenziato, confermando le prime anticipazioni, una riduzione del 3 % della produzione lorda vendibile. Un arretramento dovuto essenzialmente al forte maltempo primaverile, con diffusi fenomeni di dissesto specialmente nelle aree appenniniche, e la tromba d'aria che a maggio ha colpito le province di Bologna e di Modena. Tale flessione tuttavia non ha impedito all'agricoltura emiliano-romagnola di confermare un valore di 4,35 miliardi di euro di Plv, consolidando i buoni risultati degli ultimi anni. In aumento, dell'1,5% netto il valore aggiunto, ma a causa dell'aumento dei costi fissi, la redditività delle aziende scende dell'1,3%.

In allegato: la plv per provincia

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

L'assessore Lusenti sull'indagine, che questa mattina ha portato al sequestrato di beni a pubblici amministratori, per oltre 1 milione di euro, per cui risultano indagate 63 persone -

Modena, 28 maggio 2014 –

L'indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Modena, in merito a presunti reati commessi a danno del Policlinico della città, è oggetto di un commento di Carlo Lusenti, assessore regionale alle Politiche per la salute.
"Da parte nostra – premette l'assessore Lusenti – forniremo la massima collaborazione alle Autorità inquirenti, in modo tale da far emergere al più presto eventuali responsabilità individuali, a tutela del buon nome che il sistema sanitario dell'Emilia-Romagna ha saputo conquistarsi nel tempo".
"I fatti che vengono contestati dalla Procura di Modena, riferiti alla precedente gestione – aggiunge l'assessore – prefigurano, qualora venissero accertati, responsabilità gravi e fortemente lesive per l'immagine di integrità dell'intero sistema sanitario regionale".
"E' evidente che in questa vicenda – conclude Lusenti – la Regione Emilia-Romagna e l'intero Servizio sanitario regionale sono parte lesa, ed in quanto tale ci tuteleremo in ogni sede, nel rispetto delle tante persone che lavorano onestamente nelle nostre strutture sanitarie e della qualità dell'assistenza che ci viene universalmente riconosciuta".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Un concerto delle orchestre e dei cori delle scuole dell'Emilia-Romagna a due anni dalla seconda scossa di terremoto che ha colpito l'Emilia nel 2012, per ricordare la ferita causata dal sisma al sistema scolastico dell'Emilia-Romagna. Diretta web domani 29 maggio ore 10. Saranno presentati progetti innovativi di orchestre d'archi, scuole civiche e cori scolastici.

Reggio Emilia, 28 maggio 2014 –

Si intitola "Musica a scuola. Orchestre e cori in Emilia-Romagna" e si svolgerà domani 29 maggio a Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, nel Teatro "Fabrizio De Andrè". Il concerto è organizzato dall'Assessorato alla Scuola della Regione Emilia-Romagna, dall'Ufficio scolastico regionale, dall'associazione Assonanza e dalla Fondazione Scuola di Musica "Carlo e Guglielmo Andreoli" di Mirandola (MO). L'iniziativa presenterà progetti innovativi di orchestre d'archi, delle scuole civiche di musica e di cori scolastici che si sono particolarmente distinti nella scuola, valorizzando la musica come disciplina curricolare, e nell'extra-scuola attraverso concerti presso importanti istituzioni musicali.

"La seconda forte scossa ha provocato danni ingenti alle scuole dell'Emilia – ricorda l'assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi – Da allora fino ad oggi la Regione è intervenuta per ricostruire quanto era stato distrutto e abbiamo continuato ad ampliare le scuole con laboratori e palestre. Abbiamo deciso di ricordare quei terribili momenti con la musica, che in Emilia-Romagna è sempre stata una disciplina molto valorizzata, anche grazie alla forte sinergia con le Scuole Civiche di musica, con i cori di Cavezzo e di Mirandola e l'associazione Assonanza, realtà molto importanti per la didattica musicale nelle scuole".

"Nulla è più come prima e tutto va ricostruito, anche quanto non distrutto, perché va ricollocato in contesti fisici ed umani mutati – spiega il vicedirettore generale Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna Stefano Versari - Nella nostra terra è stato fatto tantissimo per le scuole, ma è velleitario pensare esista un colpo di bacchetta magica che risolva il dramma in un momento, perché nulla può più essere come prima. Per questo ci ritroviamo per ricordare con la bellezza della musica quanto accaduto e non dimenticare i disagi piccoli e grandi che le aree terremotate vivono anche oggi".

L'incontro sarà trasmesso dalle ore 10 in diretta web sui siti www.didatticaer.it e www.istruzioneer.it

All'iniziativa saranno presenti l'assessore Patrizio Bianchi e il vicedirettore dell'Usr Stefano Versari. Sono stati inoltre invitati Roberto Raggi sottosegretario del Miur e Luigi Berlinguer presidente del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica del Miur.

In allegato: una scheda sulla ricostruzione delle scuole
/BM

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Alfredo Bertelli, al consigliere Andrea Pollastri (Fi-Pdl): "Accordi tra società fieristiche". 

Parma, 27 maggio 2014 -

Integrazione del sistema fieristico regionale (la seconda piattaforma fieristica nazionale), con l'attuazione di politiche di collaborazione e accordi tra le società fieristiche: è questa l'unica via possibile per affrontare la crisi e superare il difficile momento che stanno vivendo le Fiere di tutta Europa.

Lo dice il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Alfredo Bertelli, al consigliere Andrea Pollastri (Fi-Pdl) che, in una interrogazione a risposta immediata in Aula, aveva chiesto se la Regione intendeva o meno proseguire nel progetto di creare poli fieristici aggregando le singole realtà locali, in particolare per quanto riguarda il polo fieristico di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.
"La Regione, a questo fine - ha detto Bertelli - ha promosso negli ultimi anni diversi incontri con il chiaro intento di approdare ad una riorganizzazione del sistema fieristico regionale articolato in poli in grado di competere e livello internazionale. Uno di questi (Polo dell'Emilia occidentale) prevederebbe la cooperazione e l'eventuale aggregazione delle fiere di Piacenza, Parma e Reggio Emilia". Nella replica, Pollastri si è dichiarato "parzialmente soddisfatto".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

La presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, ha ricordato oggi in Aula le vittime del sisma che colpì l'Emilia nel maggio 2012, chiedendo poi un minuto di silenzio e raccoglimento in loro memoria -

Parma, 27 maggio 2014 -

"Ricordi terribili, mai scomparsi. Il ricordo di quella notte, il 20 maggio del 2012, e poi quello ancora più drammatico del 29, quella seconda scossa che sembrava voler spazzare via la speranza di esserci rialzati. Sensazioni e paure che a maggior ragione rivivono in questi giorni, nei quali ricorrono i due anni dal terremoto in Emilia, che tanto dolore ha causato nelle province di Modena, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia, e in tutta la nostra regione. E oggi il nostro pensiero - quello dell'Ufficio di Presidenza, di quest'Aula e il vostro, colleghi consiglieri, e quello di tutti coloro che in Assemblea lavorano - va in primo luogo alle 29 vittime del sisma e ai loro familiari, che stringiamo in un abbraccio commosso e sincero". La presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, ha ricordato oggi in Aula le vittime del sisma che colpì l'Emilia nel maggio 2012, chiedendo poi un minuto di silenzio e raccoglimento in loro memoria.

"Da subito- ha affermato Costi- l'Assemblea legislativa è stata vicino ai cittadini, alle comunità colpite, alle imprese, ai lavoratori e alle lavoratrici, agli amministratori locali e ai sindaci, tutte persone che mai dovremo smettere di ringraziare per la loro tenacia e la loro forza. Ma oggi, lo ripeto, vogliamo essere con i familiari delle persone scomparse, alle prese con una sofferenza che nemmeno il tempo può alleviare. Persone decedute che in alcuni casi hanno lasciato figli iscritti chi alla materna, chi alle medie e alle superiori, chi all'università: per questa ragione- ha proseguito la presidente- l'Assemblea legislativa ha voluto dare un aiuto concreto ai figli delle vittime del terremoto del maggio 2012, assegnando, pochi giorni fa, 11 borse di studio e 2 sussidi ad altrettanti ragazzi in età scolare di ogni ordine e grado che hanno dovuto far fronte, oltre che alla gravissima perdita del familiare, anche alle conseguenti difficoltà economiche. Un contributo voluto dall'intero Ufficio di Presidenza in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, un contributo che vuole essere un aiuto per i figli di coloro che hanno perso la vita, affinché possano portare avanti il loro percorso di studio e formazione con qualche disagio in meno".

"Ma oggi, come ho detto, qui in Assemblea legislativa vogliamo soprattutto ricordare le 29 vittime del terremoto, che mai dimenticheremo: chiedo quindi a quest'Aula di alzarsi in piedi- ha chiuso Costi- e osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento in loro memoria".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Inaugura mercoledì 28 maggio a Bologna (Palazzo d'Accursio) la mostra "Facciamo noi: una ricostruzione fantastica". Aperta al pubblico fino all'8 giugno, raccoglie disegni e oggetti realizzati dai bambini delle aree terremotate dell'Emilia per raccontare l'esperienza vissuta -

Parma, 26 maggio 2014 -

Una mostra che racconta il terremoto, visto con gli occhi dei bambini e dei ragazzi dell'Emilia-Romagna che lo hanno vissuto nel maggio del 2012.
Si intitola "Facciamo noi: una ricostruzione fantastica. Bambine/i e ragazze/i contro il terremoto" e sarà inaugurata a Bologna mercoledì 28 maggio alle ore 17 nella sala Manica Lunga di Palazzo d'Accursio. Saranno presenti l'assessore regionale alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo e l'assessore comunale alla Protezione civile Riccardo Malagoli.
L'esposizione rimarrà aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 29 maggio all'8 giugno, dalle ore 9 alle 18.
Si tratta di una mostra diffusa, che animerà molti luoghi della città: da Palazzo d'Accursio, dove si concentra il nucleo principale, a Sala Borsa Ragazzi, da piazza dell'Unità al Fiera District, oltre a numerosi spazi pubblici ed esercizi commerciali. Protagonisti sono centinaia di oggetti (disegni, plastici, modellini, libri, macchine fantascientifiche) costruiti con materiale riciclato, che gli studenti di alcune scuole della regione hanno realizzato per raccontare in modo creativo l'esperienza vissuta e immaginare la ricostruzione.
Sono coinvolti gli Istituti Comprensivi di San'Agostino (Fe), San Felice sul Panaro (Mo), Crevalcore (Bo) e gli Istituti Aleotti e San Vincenzo di Ferrara, dove insegnanti e bambini hanno lavorato per un intero anno alla realizzazione della mostra nell'ambito del progetto "Edurisk".
Dopo essere stati esposti nel 2013, sempre in forma diffusa, in oltre duecento spazi pubblici e privati dei quattro comuni coinvolti, i lavori approdano ora a Bologna nell'ambito della "Settimana regionale della protezione civile e della prevenzione dei rischi", ideata dalla Regione per commemorare ogni anno l'anniversario del sisma.
I materiali esposti sono organizzati in sei aree tematiche: memorie, desideri, invenzioni, consigli, esperimenti, emozioni e sono proposti in un allestimento essenziale, così come pensati originariamente da bambini e bambine che hanno condiviso la tragica esperienza e pensato a possibili soluzioni fantascientifiche contro il terremoto, immaginando una ricostruzione a misura dei propri desideri.
La mostra è promossa dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (sezione di Bologna), Regione Emilia-Romagna (assessorati Protezione civile e Scuola) e Comune di Bologna, con il contributo della Fondazione geometri e geometri laureati dell'Emilia-Romagna e la collaborazione di tutti coloro che, in spazi pubblici o privati, ospitano i materiali.
Oltre che nella sala Manica Lunga di Palazzo d'Accursio, i lavori sono esposti in Sala Borsa, nell'area di piazza Maggiore (Farmacia comunale, Ufficio relazioni con il pubblico, Bologna Welcome, Fondazione Golinelli, libreria Giannino Stoppani, banche ed esercizi commerciali), negozi di piazza dell'Unità, Museo giardino geologico della Terza torre (via della Fiera), spazio Cubo di Unipol (piazza Vieira de Mello) e sede dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (via Donato Creti). /EC

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Sulla Gazzetta europea il documento che prelude al riconoscimento definitivo. Rabboni: una bella notizia per un prodotto che parla in tutto il mondo della nostra regione.

di virgilio - Parma - 22 maggio 2014
Il già ricco carnet di prodotti tipici emiliano romagnoli riconosciuti dall'Unione Europea si arricchisce ancora.
La Piadina Romagnola ha infatti imboccato la strada definitiva per essere riconosciuta IGP (indicazione Geografica Protetta). A divulgarne la notizia è lo stesso ufficio informazione della Regione Emilia Romagna. La procedura prevede ancora un periodo di tre mesi d'attesa per la raccolta delle osservazioni prima della definitiva registrazione dell'indicazione geografica d'origine. La storia della piadina romagnola ha origini antichissime risalente addirittura al periodo degli Etruschi i quali usavano preparare una pastella con i cereali, che veniva poi cotta con una forma tonda.
Un prodotto già notissimo in tutto il mondo che ben si associa con i tanti atri prodotti della cucina emiliano romagnola accompagnandoli in talune circostanze o addirittura promuovendoli in altre. Dal prosciutto, e salumi in genere, al formaggio prediligendo lo squacquerone ovviamente la Piada, nelle sue diverse declinazioni, riesce sempre a dare soddisfazione ai palati e a trasmettere la contagiosa solarità della romagna.
"Una bella notizia per un prodotto che in tutto il mondo parla di questa regione e delle sue tradizioni enogastronomiche. L'Igp per la piadina romagnola porterà a 40 il numero delle specialità del nostro territorio tutelate nella loro unicità dall'Europa. E' un primato nazionale ed è il riconoscimento di un'agroalimentare straordinariamente ricco di storia, di tradizione, biodiversità e tipicità, che ha saputo conciliare modernità e identità. Tra non molto, fuori dalla Romagna nessuno potrà più usurpare il nome di questo prodotto unico e irripetibile". Così l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni commenta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Ue del "documento unico" per il riconoscimento della Igp Piadina romagnola - Piada romagnola.

Dove e come si produce la "Piada Romagnola"


La zona di lavorazione e confezionamento della Piadina Romagnola - Piada Romagnola comprende la Romagna storica e più precisamente l'intero territorio delle Province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna e di alcuni Comuni della Provincia di Bologna. In base al disciplinare gli ingredienti base dell'impasto sono farina, grassi, sale ed eventualmente lievito. È vietata l'aggiunta di conservanti, aromi e altri additivi.

Le varianti
Il prodotto può essere presentato nella variante, più sottile e larga, "alla Riminese". La commercializzazione può avvenire in involucri di carta alimentare o tessuto per il prodotto destinato all'immediata somministrazione, oppure in buste alimentari perfettamente sigillate per il consumo differito. Nel caso di adozione di un processo produttivo che comprenda la realizzazione manuale di almeno tre fasi e in assenza di confezionamento chiuso, potrà essere utilizzata la dicitura "lavorazione manuale tradizionale"
(Fonte Regione Emilia Romagna 22 maggio 2014)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Premiata a Roma l'iniziativa regionale di reinserimento sociale dei detenuti attraverso il disassemblaggio dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Oltre 60 le persone coinvolte nei laboratori, di cui 22 assunte -

Parma, 23 maggio 2014 -

Un modello, per la sua capacità di coniugare finalità sociali e attenzione all'ambiente. E' una delle motivazioni per cui il comitato italiano promotore della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (edizione 2013) ha premiato in questi giorni a Roma il progetto "RAEE in carcere" nella categoria "pubblica amministrazione". Già scelto come finalista tra oltre 85 progetti presentati in Europa agli Awards della European Week for Waste Reduction, "RAEE in carcere" si sta affermando come esempio nell'ambito della gestione dei rifiuti con un'importante valenza sociale.
"Il premio è una conferma della peculiarità e del valore dell'iniziativa" afferma Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della giunta della Regione Emilia-Romagna. "La finalità sociale, rivolta in modo specifico alle persone in esecuzione penale, e quella ambientale, che si concentra sulla gestione dei rifiuti elettronici, si intersecano in un progetto che ha trovato il giusto riconoscimento anche a livello europeo".
"RAEE in carcere" ha come obiettivo il recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici e, al tempo stesso, il reinserimento socio-lavorativo di persone in esecuzione penale – o che hanno concluso il periodo di detenzione – attraverso il disassemblaggio di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Nato nel 2005 con l'iniziativa Equal Pegaso, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo sociale europeo, il progetto è diventato operativo nel 2009 con la partecipazione di detenuti a tre laboratori: due all'interno delle carceri (Bologna e Ferrara), uno all'esterno (carcere di Forlì). Il personale selezionato è stato formato e poi assunto dalle cooperative sociali che gestiscono le attività. "RAEE in carcere" è promosso da Regione, Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria, Hera, consorzi Ecolight, Ecodom e Erp Italia, cooperative sociali IT2, Gulliver e Il Germoglio, enti di formazione Techne e Cefal, Province di Bologna, Forlì-Cesena e Ferrara.
Importanti i risultati raggiunti finora in termini sociali: più di 60 persone in esecuzione penale sono state coinvolte nei tre laboratori. Di queste, 22 sono state assunte dalle cooperative sociali che gestiscono i laboratori: IT2 a Bologna, Gulliver a Forlì e Il Germoglio a Ferrara. L'accompagnamento formativo dei lavoratori – tramite tirocini d'inserimento e tutoraggio al gruppo dei lavoratori – e il raccordo con le istituzioni regionali è assicurato fin dall'avvio del progetto dagli enti di formazione Techne Forlì Cesena e Cefal Emilia Romagna. Dal 2012 il progetto ha ampliato il proprio raggio di azione: il sito web (www.raeeincarcere.org) e la pagina Facebook, cofinanziati da alcuni partner, sono gestiti da operatrici provenienti dall'esperienza del carcere, e rappresentano così un'occasione formativa e lavorativa.

I commenti dei partner

"E' importante individuare soluzioni e percorsi efficaci per promuovere e incrementare l'inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute e in misura alternativa – spiega Pietro Buffa, provveditore regionale dell'Amministrazione penitenziaria – . Inoltre, detenzioni caratterizzate da un impegno lavorativo hanno conseguenze meno destrutturanti ed effettivamente più responsabilizzanti per le persone che le vivono".
Il progetto è operativamente e finanziariamente sostenuto dalla multiutility Hera Spa e da tre dei maggiori sistemi collettivi italiani per la gestione dei RAEE, Ecodom, Ecolight ed Erp, impegnati a remunerare le cooperative e a sostenere l'iniziativa. "Si tratta di un progetto che il nostro Gruppo ha promosso, sostenuto e co-finanziato fin dalle origini – spiega Tiziano Mazzoni, direttore Servizi ambientali di Hera Spa – mettendo a disposizione i propri servizi operativi ambientali e i Raee raccolti alle stazioni ecologiche gestite. Un progetto, questo, che porta una ricaduta positiva e concreta sul territorio, in particolare a beneficio delle fasce più deboli".
"Dall'avvio del progetto abbiamo messo a disposizione dei tre laboratori, tramite i nostri fornitori, oltre 2.500 tonnellate di RAEE, che sono state lavorate permettendo di recuperare importanti quantitativi di materie prime di recupero, ed evitando la dispersione nell'ambiente di sostanze pericolose – spiegano Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, e Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom – . Abbiamo voluto sottolineare e rafforzare il nostro impegno nel progetto, assicurandone la continuità nel tempo e garantendo il proseguimento di un'iniziativa che riteniamo davvero meritevole e importante per il territorio e per i nostri Consorzi".
"Abbiamo scelto con orgoglio di aderire a quest'iniziativa – conclude Alberto Canni Ferrari, country manager di Erp Italia, sistema collettivo entrato nel progetto dal 2014 – per l'importante valenza sociale del progetto, che ci permette di coniugare perfettamente la nostra consueta attività con il nostro impegno costante e continuativo per la tutela dell'ambiente".

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

"A due anni dalla prima scossa- afferma Palma Costi, presidente dell'Assemblea legislativa regionale- il pensiero va alle 27 vittime del terremoto che ha sconvolto l'Emilia nel maggio 2012.

Modena, 20 maggio 2014 -

Un aiuto concreto ai figli delle vittime del terremoto del maggio 2012. L'Assemblea legislativa regionale ha assegnato 11 borse di studio e 2 sussidi ad altrettanti ragazzi in età scolare di ogni ordine e grado che hanno dovuto far fronte, oltre che alla gravissima perdita del familiare, anche alle conseguenti difficoltà economiche. In diversi casi, infatti, le 27 persone decedute in seguito alle scosse del 20 e del 29 maggio di due anni fa hanno lasciato figli iscritti chi alla materna, chi alle medie e alle superiori, chi all'università.

Delle 11 borse di studio, sei, da 2.500 euro ciascuna, sono andate a beneficio di 3 studenti di scuola secondaria di 1^ grado e di 3 studenti di scuola secondaria di 2^ grado; due, da 2 mila euro ognuna, sono andate a due bambini frequentanti la scuola primaria e una, sempre di 2 mila euro, a un bambino della materna. Una borsa di studio da 4 mila euro è stata assegnata a uno studente universitario mentre 4 mila euro di sussidio sono andati a un ragazzo disabile. Queste dieci borse di studio e il sussidio sono già stati liquidati nei giorni scorsi.

Restano una borsa di studio da 2 mila euro assegnata a un bambino iscritto alla materna e un sussidio di pari importo per un bambino in età pre-scolare: entrambi gli atti verranno liquidati non appena sarà completato l'invio in Assemblea legislativa della documentazione richiesta.

Complessivamente, il sostegno stanziato è di 31.500 euro, di cui 27.500 già liquidati.

"A due anni dalla prima scossa- afferma Palma Costi, presidente dell'Assemblea legislativa regionale- il pensiero va alle 27 vittime del terremoto che ha sconvolto l'Emilia nel maggio 2012. L'Ufficio di Presidenza e tutta l'Assemblea legislativa si stringono ai loro familiari, alle prese con un dolore che il tempo non può cancellare. Queste borse di studio, volute dall'intero Ufficio di Presidenza in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, vogliono essere un aiuto per i loro figli, affinché possano portare avanti il loro percorso di studio e formazione con qualche disagio in meno. Ma il nostro pensiero va anche a tutti coloro che hanno visto i loro cari feriti, che hanno subito danni, che hanno perso ciò che avevano e che hanno lottato per tornare alla normalità, così come stanno facendo tuttora. L'Assemblea legislativa ha voluto essere da subito accanto ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori e alle lavoratrici, agli amministratori locali, ai sindaci, vero avamposto delle istituzioni sul territorio. Sono passati due anni, la ricostruzione procede, molte cose sono state fatte e molte altre ne restano da fare, ma l'Emilia, attraverso lo sforzo di tutti, delle comunità e delle istituzioni insieme, si è subito rialzata e non si è mai fermata: una tenacia e una preparazione, ne sono convinta, che ci porteranno a chiudere la fase della ricostruzione avendo un territorio più sicuro, più competitivo e ricco di nuove opportunità, un modello per l'intero Paese, impegnato in un'opera di cambiamento che deve guardare all'Emilia e a ciò che questa terra ha fatto e che sta facendo. Rinnovo il mio abbraccio sincero e affettuoso e quello di tutta l'Assemblea legislativa ai familiari delle 27 persone decedute- chiude la presidente Costi- agli emiliani e a tutti coloro che hanno sostenuto e aiutato le popolazioni colpite, in uno sforzo di solidarietà e senso civico davvero senza pari".

Nel pomeriggio di oggi, la presidente dell'Assemblea legislativa parteciperà, nello stabilimento di Camposanto (Mo) della Smurfit Kappa Group, pesantemente danneggiato dal terremoto del 2012 ma subito in grado di ripartire (si tratta di una delle aziende leader al mondo nella produzione di fogli e scatole di cartone ondulato), allo Safety day, appuntamento annuale che il Gruppo dedica alla sicurezza sul luogo di lavoro, alla prevenzione sulla salute del dipendente, all'attività fisica e all'alimentazione, una giornata nella quale oltre a confrontarsi con i vertici aziendali i dipendenti possono sottoporsi a esami di controllo e ricevere consigli da medici ed esperti su stili di vita più corretti.

In serata, poi, nell'ambito del programma 'Celebrazioni, solidarietà e ricostruzione a due anni dal terremoto' organizzato in questi giorni dal Comune di Finale Emilia, Costi sarà alla messa nella Chiesa del Seminario (ore 20.30), a Finale, e alla successiva fiaccolata, che partirà da Piazza Verdi (ore 22.30).

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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