Tutti i criteri per la definizione del calendario scolastico 2013/14 sono descritti nella delibera di Giunta 353 del 2012, che ha introdotto dallo scorso anno una data fissa di inizio e di termine delle lezioni e la garanzia di almeno 205 giorni di lezione complessivi. Dunque in Emilia-Romagna ogni anno si tornerà sui banchi di scuola il 15 di settembre e si termineranno le lezioni il 6 di giugno. Se il 15 di settembre cadrà di sabato o in un giorno festivo la data di inizio slitterà al primo giorno lavorativo successivo, così come se il 6 giugno dovesse essere festivo il termine delle lezioni viene anticipato al giorno lavorativo precedente o posticipato se necessario per garantire i 205 giorni di lezione complessivi previsti ogni anno.
"Abbiamo deciso di istituire il calendario scolastico perpetuo per dare maggiore stabilità all'attività scolastica – spiega l'assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi – La data del 15 di settembre è stata ritenuta la più idonea per dare la possibilità alle istituzioni scolastiche di programmare la propria attività educativa e darne informazione alle famiglie, e per consentire agli enti locali di organizzare al meglio i servizi di loro competenza".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Oltre alle domeniche nell'anno scolastico 2013/2014 sono dieci i giorni di festa, che salgono a undici nel caso in cui il Santo patrono cada in un giorno di lezione: 1° novembre, 8 dicembre, Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, 25 aprile, Lunedì dell'Angelo, 1° maggio, 2 giugno, festa del patrono. Le lezioni saranno sospese per la commemorazione dei defunti (2 novembre). Le vacanze di Natale andranno dal 24 al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio di ciascun anno scolastico, mentre quelle pasquali andranno dai tre giorni precedenti la domenica di Pasqua al martedì immediatamente successivo al Lunedì dell'Angelo.
Le scuole dell'infanzia possono, in base al piano dell'offerta formativa, anticipare la data di apertura e posticipare il termine delle attività didattiche, che deve essere comunque previsto entro il 30 giugno di ciascun anno scolastico. Possono terminare in data successiva al termine delle lezioni le attività inerenti gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di 1° e 2° grado e i percorsi formativi destinati all'istruzione degli adulti. Possono inoltre anticipare l'inizio delle attività didattiche e terminarle in data successiva gli Istituti secondari di 2° grado per attività di stage e/o di alternanza scuola-lavoro e per gli interventi didattici successivi allo scrutinio finale per gli studenti con giudizio sospeso.
Le singole istituzioni scolastiche hanno facoltà di procedere ad adattamenti del calendario scolastico, purché risulti assicurato il limite minimo di 205 giorni di lezione, nel rispetto delle date di inizio e di termine delle lezioni, nonché delle festività di rilevanza nazionale e dei periodi di sospensione delle lezioni.
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