Di Nicola Comparato Felino (PR), 12 novembre 2022 - San Nicola è senza ombra di dubbio il santo con il più elevato numero di patronati nel territorio italiano. Tante sono le opere, i monumenti e le chiese a lui dedicate in tutto il mondo. Cresciuto in una famiglia decisamente ricca, Nicola nasce a Patara di Licia, nell'attuale Turchia, il giorno 15 marzo dell'anno 270, e sin dalla più tenera età mostra una grande generosità nei confronti degli altri. Queste qualità, apprezzate tantissimo dalle persone del luogo, gli consentono col tempo la sua elezione a Vescovo di Myra.
Tra i vari racconti giunti fino ai giorni nostri, si narra di diversi miracoli ed avvenimenti prodigiosi compiuti dal Santo, come ad esempio l'aver placato una terribile tempesta marittima durante un viaggio in Terra Santa, oppure di aver riportato in vita tre giovani ragazzi morti, (fatti che lo portano inevitabilmente ad essere perseguitato per la sua fede). Celebre è anche l'azione del Santo a favore di tre giovani ragazze, figlie di un uomo onesto ma povero. San Nicola per tre notti si reca nei pressi della finestra della casa dell'uomo, e di nascosto, ogni notte, getta un sacco contenente il denaro sufficiente per la dote di ogni singola figlia. Così facendo evita alle ragazze di procurarsi il denaro commettendo atti impuri. Ma la fama del Santo non tarda a giungere alle orecchie dei suoi nemici. Imprigionato ed esiliato sotto l'imperatore Diocleziano, San Nicola, liberato sotto Costantino, riprende poi la sua attività apostolica nell'anno 313. In base alle fonti storiche, nell'anno 325, il futuro Santo prende parte al Concilio di Nicea. Durante l'assemblea, Nicola si schiera a favore del vero Cristianesimo pronunciando dure parole contro l'Arianesimo, una dottrina negazionista in merito alla natura divina di Cristo, portata avanti dell'eresiarca alessandrino Ario. Il culto di questo grande Santo è presente nella Chiesa Ortodossa, in quella Cattolica, e in tutte le correnti e confessioni vicine al Cristianesimo. La figura di San Nicola è inoltre associata al mito di Santa Claus, ovvero Babbo Natale, personaggio amato da tutti i bambini del mondo. Ma perché San Nicola è chiamato soprattutto San Nicola di Bari? In seguito alla sua morte, le reliquie dell'amato Santo rimangono nella Cattedrale di Myra fino all'anno 1087. Poco dopo la città viene assediata dai musulmani, e le città di Bari e Venezia entrano subito in competizione tra di loro per riuscire ad impossessarsi delle reliquie del Santo e trasportarle infine in Italia. Qui alcuni marinai di Bari durante una spedizione, riescono ad entrare in possesso di alcune parti dello scheletro del Santo, e il 9 Maggio del 1087 i resti arrivano con i marinai baresi nella loro città. Poste dapprima in una chiesa, viene poi costruita la famosa Basilica in onore di San Nicola. Papa Urbano II depone i resti dell'amato Santo sotto l'altare, ed in breve tempo la Basilica diventa un punto di incontro tra la Chiesa d'Occidente e la Chiesa d'Oriente. Ancora oggi, nella cripta della Basilica, si celebrano riti ortodossi e cattolici. Da allora il 6 dicembre, data della sua morte, e il 9 maggio, data dell'arrivo delle reliquie, diventano giorni festivi per la città di Bari. Per questo motivo Nicola di Myra diventa poi Nicola di Bari. Ma anche nella bellissima Venezia sono custoditi alcuni resti appartenenti a San Nicola. Nel 1099-1100 circa, i Veneziani arrivano a Myra, e recuperano gli ultimi resti del Santo. Le reliquie vengono poi conservate presso l'Abbazia di San Nicolò del Lido. Da qui in poi, San Nicolò viene proclamato protettore della flotta navale della Serenissima e di tutti i marinai. San Nicola invece è considerato il Protettore di profumieri, marinai, bottai, pescatori, farmacisti, scolari, ragazze in età da marito, vittime di errori giudiziari, avvocati, mercanti e commercianti.
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