Nel corso di un consueto servizio di controllo del territorio finalizzato alla sorveglianza delle aree rurali in orario serale, i carabinieri forestali del Nucleo di Colorno hanno individuato due soggetti intenti nel manovrare un’autospurgo in prossimità di un campo agricolo.
Insospettiti dall’ orario inconsueto e dal luogo isolato si sono prontamente recati in direzione del mezzo, nei pressi del quale notavano dei movimenti sospetti da parte degli occupanti, intenti ad armeggiare con i sistemi meccanici del serbatoio destinato allo stoccaggio dei reflui.
Giunti sul posto i militari hanno sorpreso i conducenti mentre riversavano su un terreno arato parte del carico dell’autocarro, costituito da rifiuti liquidi riconducibili a liquami provenienti dallo spurgo di reti fognarie e dallo svuotamento di fosse settiche.
L’intervento dei carabinieri forestali ha impedito che i liquami, misti all’acqua di lavaggio della cisterna, finissero tutti a contatto con il terreno.
Inoltre, alla successiva richiesta della pattuglia di fornire la documentazione comprovante la tracciabilità dei rifiuti che i due soggetti stavano illecitamente sversando, questi non riuscivano ad esibire alcun documento giustificativo.
Pertanto, a conclusione dell’accertamento, i carabinieri forestali denunciavano alla Procura della Repubblica i due operai unitamente ai proprietari della ditta, nonché il proprietario del terreno per aver concorso a vario titolo tra loro nella commissione dei reati ipotizzati di gestione illecita e abbandono di rifiuti liquidi sul suolo. Inoltre, il mezzo e la porzione di terreno interessata dallo sversamento sono stati sequestrati dai militari.