La scrittrice israeliana in occasione del Giorno della Memoria ha presentato in Provincia il suo ultimo libro "Testastorta" -
Piacenza, 27 gennaio 2014 -
"Incontrare Nava Semel a Piacenza in occasione del Giorno della Memoria assume per la nostra città una valenza storica e simbolica". Così il presidente del Consiglio provinciale Roberto Pasquali durante l'incontro di questo pomeriggio in Provincia tra gli studenti piacentini e la scrittrice israeliana Nava Semel.
Nava Semel fa parte della seconda generazione dell'Olocausto: la madre e il padre furono deportati e poi sopravvissuti ad Auschwitz e lei ha vissuto l'infanzia all'ombra del campo di sterminio. La tragedia della Shoah è entrata a far parte intimamente della sua identità. Oggi Nava Semel è una scrittrice: lo è da quando a 26 anni ha deciso di svelare la storia dei genitori, di conoscerne fino in fondo la tragicità.
Nava Semel ha presentato, con l'intervento di Maria Grazia Falcone e la traduzione della docente Chiara Cappa, agli studenti il suo ultimo libro "Testastorta" (tradotto in italiano da Sara Ferrari): la storia dell'opera è ambientata in Piemonte nel 1943, sotto l'occupazione nazista, e racconta la storia di Maddalena, una giovane cantante d'Opera cattolica, di sua madre e suo figlio Tommaso. Maddalena cerca di salvare la vita di Salomone Levi, l'uomo che ama, un musicista ebreo di Torino, nascondendolo nel suo villaggio in Piemonte.
"La tragedia dell'Olocausto – ha detto la scrittrice – è avvenuta non lontano da noi, qui in Europa. Non dobbiamo dimenticare che gli autori della Shoah non erano entità astratte ma uomini che conducevano una vita 'tradizionale', esseri umani che si sono permessi di distruggere altri esseri umani".
L'evento di oggi prosegue idealmente quello che la Provincia di Piacenza aveva iniziato un anno fa – sempre in occasione della Giornata della Memoria – con l'incontro con Uri Orlev, deportato e sopravvissuto all'orrore del campo di Bergen-Belsen: una serie di incontri con i testimoni dell'Olocausto.
Nava Semel è nata a Jaffa (Tel Aviv) in Israele, da genitori sopravvissuti alla Shoah. Scrive per adulti e per ragazzi ed è tra le più talentuose e importanti figure della letteratura israeliana contemporanea e nella realtà culturale del Paese. Alcuni dei suoi libri, pubblicati in italiano, sono: Il Cappello di Vetro, Come si avvia un amore e E il topo rise.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)