In un momento in cui si leggono consigli di ogni genere, in cui si cerca di riempire la giornata in maniera utile, in cui si prendere tutte le precauzioni del caso per non essere contagiati dal Coronavirus, può essere più che mai interessante rivolgere la propria attenzione alla PNL, acronimo di programmazione neuro linguistica.
Ma cos’è la PNL?
È la disciplina che studia i modi di pensare e i comportamenti delle persone di successo. Se si vogliono ottenere risultati migliori in un campo specifico, e si ha la possibilità di sapere come ragionano i migliori in quel campo, ovviamente si parte avvantaggiati. Questo non passa mai di moda perché le persone e le loro abilità specifiche in un settore evolvono. Richard Bandler è il padre della PNL e sarà prossimamente in Italia (in base agli sviluppi della situazione) per incontrare tanti appassionati: “L’Italia è un paese meraviglioso e voi italiani siete tra le persone più creative al mondo. La passione e la modalità (anche non verbale) con cui comunicate vi permette di essere enormemente efficaci nel mandare il vostro messaggio. Credo, però, che possiate migliorare in generale quando viene il momento di prendere delle decisioni. Spesso ci mettete tanto tempo e, alla fine, non avete ancora fatto una scelta definitiva. E la verità è che se non prendete una decisione, la prenderà qualcun altro per voi”.
Il parmigiano Alessandro Mora è uno dei più conosciuti trainer italiani e ci spiega i principi cardine della PNL: “Ci sono dei presupposti guida, delle convinzioni estremamente utili che ti permettono di avere un approccio efficace alla vita. Uno dei principali, applicabile nella comunicazione con gli altri, è che “la mappa non è il territorio”. Questa frase significa che la rappresentazione mentale che ci facciamo di un’esperienza non è mai l’esperienza reale che abbiamo vissuto”.
Ci può fare un esempio?
“Quando discuti con una persona, non ti rendi conto che il problema è che interpreti la realtà in modo diverso dal tuo interlocutore. La grande abilità del bravo comunicatore è quella di comprendere come l’altra persona pensa in modo da poterle fare arrivare il suo messaggio in modo più efficace senza creare inutili barriere”.
Altre indicazioni?
“Un altro caposaldo è che non esistono fallimenti ma solo risultati. Questi risultati possono essere in linea con le tue aspettative oppure no. Se sì, hai vinto. Se no, puoi imparare qualcosa di estremamente utile per diventare una persona più intelligente”.
Dove è possibile trovare queste indicazioni?
“Richard Bandler ha scritto un libro che si intitola “Pensa in modo intelligente”: è una vera e propria guida che si rivolge a tutti coloro che vogliono migliorare concretamente la propria vita, per realizzare il futuro che davvero desiderano”.
Perché vale la pena leggerlo, soprattutto in questo momento?
“Perché passa in rassegna, in modo frizzante ma allo stesso tempo riflessivo temi quali: “Come l’umorismo ci aiuta a pensare”, “La macchina per l’apprendimento più intelligente”, “Cosa significhi essere strategici”, fino a ricordare che “La felicità non capita, va allenata. E ora più che mai si tratta di argomenti importanti”.
Quali possono essere, quindi, i suoi tre consigli per migliorare la nostra qualità della vita?
“Smettila di dare la responsabilità dei propri risultati all’esterno. Molte persone vivono la malattia della “scusite” ossia hanno sempre una ragione per cui non ottengono risultati”.
Secondo?
“Scoprire cosa ci rende felice e farlo. Molte persone si lamentano di non essere felici. La felicità non è qualcosa che si trova, è qualcosa che si fa. È un atteggiamento che metti nelle azioni che fai quotidianamente”.
E ultimo?
“Scoprire perché fai le cose che fai ogni giorno. Avere un motivo chiaro per aprire gli occhi alla mattina, permette di farlo con una passione e un entusiasmo contagiosi”.
Pietro Razzini