Di Sara/B, 07 settembre 2013 -
Venerdì 13 settembre 2013, a Modena negli spazi espositivi dell'ex Ospedale Sant'Agostino inaugura "Walter Chappell. Eternal Impermanence" -
Un flusso continuo che lega le forme della natura all' uomo, indagato da scatti fotografici in cui la nudità diviene protagonista. Walter Chappell (1925-2000), ritenuto una delle figure più importanti della fotografia americana del XX secolo, ma altrettanto una delle più discusse. Questa retrospettiva prodotta da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e da Fondazione Fotografia Modena fa luce su un artista restato fin troppo a lungo celato.
In mostra oltre 150 fotografie vintage, realizzate tra gli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta, e la maquette originale di World of Flesh, libro rifiutato da vari editori americani, e dunque mai pubblicato, perché ritenuto all'epoca troppo esplicito nella sua celebrazione della vita e della natura.
Un po' per la scelta ribelle di non volere essere l' artista da galleria, un po' per quelle immagini ritenute troppo esplicite e non capite, Chappell ha sempre mantenuto uno stile di vita solitario e provocatorio allo stesso tempo, riversandolo anche nelle sue opere; mosso da una vivace curiosità e da una spinta rivolta all'avanguardia ha saputo trasportare nei suoi scatti una personalissima visione della natura e del mondo. Spirito curioso e anticipatore dei tempi, Chappell ha fotografato numerosi soggetti, ma a stimolare più di ogni altra cosa la sua visione interiore è stata la natura evocativa del corpo umano, spesso in associazione alle forme del paesaggio e della vegetazione.
immagini by glass-studio.it