Reggio Emilia, 8 agosto 2013 -
Sono stati pubblicati dal Miur gli esiti finali degli scrutini delle secondarie di II grado, che registrano a livello nazionale un dato positivo rispetto all'anno precedente per alunni promossi (passati dal 63,2% al 63,5%), mentre rimane stabile la percentuale di alunni rimandati a settembre (26,5%) e cala lievemente il numero dei ragazzi bocciati (dal 10,3% al 10%). Per quanto riguarda gli istituti superiori della nostra provincia, invece, alla fine di quest'anno scolastico si registrano lievi aumenti per quanto riguarda gli studenti promossi (13.204, dal 66% dell'anno prima al 66,1%), quelli sospesi dal giudizio (4.212, dal 20,7 a 21,1% ) ed i ritiri (403, dall'1,2 al 2%), mentre risultano in sensibile calo i bocciati (2.162, dal 12 al 10,8%).
"Al di là dei dati e delle percentuali si tratta di una tendenza positiva e costante negli ultimi anni, a dimostrazione di un sistema scolastico di qualità che ha saputo migliorarsi di anno in anno", commenta l'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi sottolineando come "rispetto alla media regionale e nazionale il dato provinciale sia migliore per quanto riguarda promossi e sospesi, mentre siamo sopra la media regionale e nazionale per numero di ragazzi respinti". "Analizzando i dati divisi per ordini di scuole, si nota che nei licei la performance dei nostri ragazzi è sempre superiore alla media regionale e nazionale, mentre nei tecnici si registra in particolare un dato anomalo che deve farci riflettere: cala positivamente il numero dei rimandati, la percentuale di ragazzi promossi è superiore alle medie regionali e nazionali, ma lo è anche quella dei bocciati", continua l'assessore Malavasi. Situazione simile nei professionali, dove però la percentuale di bocciati è minore della media nazionale, ma superiore a quella regionale.
"Da questi dati emerge complessivamente un quadro positivo della scuola reggiana, soprattutto per il calo di bocciati, anche se il passaggio dalle medie alle superiori resta particolarmente difficile con un tasso di ragazzi respinti o ritirati nel biennio ancora significativo – conclude l'assessore - E' vero che la scuola è stata penalizzata negli ultimi anni da tagli pesanti, ma non è sempre e solo un problema di risorse e di spazi. La scuola italiana, al pari di quella reggiana, ha bisogno di interrogarsi sui suoi risultati, di valutare il proprio operato, di riflettere sulle proprie modalità didattiche, di confrontarsi sul passaggio medie-superiori e sul valore della continuità, investendo sull'intera filiera educativa perché tutti devono sentirsi responsabili del processo educativo e formativo dei nostri ragazzi. E' giusto chiedere risorse certe e stabili, ma bisogna guardare oltre i numeri e costruire progetti di sistema per migliorare tutte le nostre scuole, per innovarle con coraggio nel rispetto del ricco patrimonio educativo che abbiamo costruito in questa provincia. A settembre, in stretta collaborazione con l'Ufficio Scolastico provinciale, apriremo un confronto con dirigenti, docenti, genitori e studenti per interrogarci sui temi dell'insuccesso scolastico, della dispersione, dell'orientamento e costruire insieme nuovi progetti a sostegno della qualità della scuola pubblica reggiana".