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Venerdì 20 dicembre ore 21.00 al Teatro della Rocca Franco Tagliavini un omaggio al capolavoro di Verdi -

Novellara (RE) 17 dicembre 2013 –

"La Traviata" è probabilmente il capolavoro di Verdi, comunque la sua opera più popolare. Corrado Augias propone un omaggio al compositore nella formula di conferenza-spettacolo, venerdì 20 dicembre alle ore 21.00 al Teatro della Rocca Franco Tagliavini, accompagnato dal maestro Giuseppe Modugno al piano.

Le vicende di Violetta Valery sono arrivate al libretto di Francesco Maria Piave e alla musica di Giuseppe Verdi quasi direttamente dalla vita. Circostanza che contribuisce a dare alla storia l'accento d'una commovente verità.
All'origine di tutto c'è una ragazza nata nel 1824 in Normandia da una famiglia poverissima, si chiama Alphonsine Plessis. Suo padre la cede, a 14 anni, a una carovana di zingari. Alphonsine finisce a Parigi dove nel giro di pochi mesi cambia nome, si fa chiamare Marie Duplessis, e riesce a diventare una delle vedette della vita mondana nel solo modo in cui una ragazza povera ma ricca d'ingegno può farlo.
Tra i suoi amanti c'è Alexandre Dumas, figlio del celebre autore dei "Tre moschettieri". Una relazione tempestosa e breve che finisce dopo nemmeno un anno. A 23 anni Marie muore di tisi. Alexandre, in parte commosso, in parte intuendo il fascino della vicenda, la racconta nel romanzo 'La dame aux camélias' che ha avuto enorme successo. Marie diventa in quelle pagine Marguerite Gautier. Nel 1852 Verdi, di passaggio a Parigi, vede a teatro la commedia ricavata dal romanzo. A sua volta intuisce che quella vicenda sembra scritta per lui. Appena un anno dopo, nel 1853, l'opera va in scena a Venezia. L'eroina cambia ancora una volta nome: Violetta Valéry.

Già da questo schema si può capire il fascino di una storia ispirata dalla vita ma poi filtrata per due volte da una doppia trasposizione artistica. Sullo sfondo della vicenda c'è il bel mondo parigino, la volgarità degli arrivisti, cinici allora come oggi, il mondo delle cocotte di lusso, il costume sessuale che rendeva quasi obbligatorio per un borghese mantenere una donna per i suoi capricci, l'attività dei pittori che hanno ritratto quei salotti, quelle sembianze, quelle carezzevoli nudità.

Corrado Augias, con la carica comunicativa che lo contraddistingue racconta, smonta, analizza e lascia infine all'ascolto di alcune arie originali un pubblico senz'altro più consapevole.

Spettacolo in Fascia A
Intero 15.00 euro – ridotto 13.00 euro (under 25 e over 65)

Ingresso agevolato a 10.00 euro per chi è socio Coop nordest, soci Nove Teatro, scuola di danza e musica locale e aziende private (per omaggi aziendali)

Prevendite biglietti presso:
Biblioteca Comunale "G. Malagoli"
Martedì, giovedì e sabato: 9.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
Mercoledì e venerdì: 15.00 – 19.00 o un'ora prima dello spettacolo

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

A seguito della riorganizzazione dettata dalle nuove norme nazionali in tema di riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni, il personale impegnato alla Soprintendenza di Parma e Piacenza verrà ridotto da otto unità a cinque -

Bologna, 17 dicembre 2013 -

È quanto ha fatto presente in Aula, durante il question time, Andrea Pollastri (Fi-Pdl), firmatario di un'interrogazione, assieme alla collega di gruppo Cinzia Camorali, nella quale si esprime preoccupazione per le conseguenze della riorganizzazione in termini di possibili "ritardi e gravi lacune sull'espletamento dell'attività istituzionale della tutela monumentale e paesaggistica" e per il conseguente rischio che la struttura venga chiusa e le sue competenze passate alla sede di Bologna. Pollastri ha quindi chiesto alla Giunta regionale se intende sottoscrivere la petizione on-line a difesa dell'organico della Sovrintendenza di Parma e Piacenza sollecitando anche il Governo ad un provvedimento che consenta la piena funzionalità e il mantenimento della sede.

Escludendo l'eventualità della sottoscrizione proposta dai consiglieri, definita "impropria", Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura, ha tuttavia espresso condivisione per le preoccupazioni che - ha detto - "sono anche le nostre, ma non è nostra prassi intervenire sull'organizzazione di altri enti e il caso non rientra nella nostra sfera di competenza". Mezzetti ha comunque assicurato l'attenzione della Giunta regionale: "Seguiremo da vicino questo processo- ha detto- segnalando laddove dovessimo riscontrare carenze, per chiedere di garantire la totalità dei servizi fin qui erogati sul territorio".

"Prendo atto- ha commentato Pollastri- che l'iter non può prevedere un intervento diretto, ma anche che si condivide che il tema da noi sollevato esiste ed è fondato. Chiediamo che almeno il presidio di Parma e Piacenza possa rimanere e che la riorganizzazione non costituisca un primo passo verso una possibile chiusura".

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Sabato, 14 Dicembre 2013 10:10

Busseto, la mostra "Ex Libris" per Giuseppe Verdi

La mostra sarà inaugurata domani, presso la Biblioteca di Busseto della Fondazione Cariparma -

Parma, 14 dicembre 2013 -

Ex libris per Verdi: è l'omaggio che ben settanta artisti incisori rivolgono al grande Bussetano nell'anno del bicentenario. Si tratta di una mostra - "Giuseppe Verdi in Ex Libris - Ritorno in Biblioteca" – che prenderà il via domenica 15 Dicembre (inaugurazione alle ore 11.00) presso la Biblioteca di Busseto della Fondazione Cariparma.

Organizzata dall'Associazione Italiana Ex Libris in collaborazione con ALI - Associazione Liberi Incisori, l'originale esposizione accoglie grafiche di piccolo formato (quali gli ex libris) e quasi tutte eseguite nel 2013 secondo libera invenzione degli artisti invitati da ogni Regione d'Italia; nel catalogo scritti di Marzio Dall'Acqua, Gustavo Marchesi, Alessandra Mordacci, Mauro Mainardi, Marco Fiori e Matteo Daniele Mainardi.

Durante il periodo dell'esposizione si svolgeranno inoltre iniziative di approfondimento, sia per le scuole sia per gli adulti:

L'incisore Maurizio Boiani realizzerà il 7 e 8 febbraio dimostrazioni pratiche di stampa con gli studenti dell'Istituto Comprensivo di Busseto (in particolare con le classi che hanno lavorato nello scorso anno scolastico al progetto didattico "Il Verdi che non ti aspetti" e "Di Verdi in Verdi", realizzato in collaborazione con la Biblioteca di Busseto). Nel pomeriggio dell'8 febbraio la dimostrazione di stampa calcografica sarà ripetuta per gli adulti;

A corollario della Mostra si svolgeranno inoltre presso la Biblioteca le conferenze "Verdi in Ex Libris" di Marzio Dall'Acqua (sabato 11 gennaio) e "Verdi e la Biblioteca di Busseto" di Gustavo Marchesi (sabato 25 gennaio).

La mostra è visitabile fino al 27 gennaio 2014 nei giorni di apertura della Biblioteca: martedì-venerdì 14,30-18,00 e domenica 10,00-12,30. Per informazioni tel. 0524.92224

(fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

 

Due giorni di eventi musicali, il 14 e il 15 dicembre, per celebrare il nuovo Auditorium "Spira mirabilis" di Formigine (Mo). Sabato la cerimonia di inaugurazione con l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti -

Bologna, 12 dicembre 2013 -

Inaugura a Formigine (Mo) sabato 14 dicembre il nuovo Auditorium “Spira mirabilis”, la prima vera sala da concerto ad essere costruita nel modenese dopo gli anni Trenta.
La struttura nasce dalla rivisitazione e dall’ampliamento dell’aula magna della scuola primaria “Carducci” di via Pagani, inaugurata nel settembre 2012, per farne una struttura d’eccellenza per tutti i formiginesi e disponibile a realtà non solo del territorio comunale.

La realizzazione è stata possibile grazie ai contributi ricevuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dalla Regione Emilia-Romagna, per un totale di circa 960.000 euro.L’Auditorium è stato intitolato alla “Spira mirabilis”, la formazione musicale senza il direttore che ospita a Formigine dal dicembre 2007 giovani musicisti professionisti provenienti da ogni parte del mondo per studiare insieme ed offrire alla comunità il frutto di questo lavoro. Oltre 50 le esecuzioni sinfoniche a Formigine, ognuna delle quali ha visto la presenza di molte centinaia di spettatori. Il complesso ha una superficie totale di 850 mq circa ed accoglie 384 posti a sedere (304 in platea più 80 in galleria). La dimensione del palco è di 62 mq, gli spazi accessori (foyer, guardaroba, servizi) sono di 320 mq, l’area artisti (due spogliatoi, due camerini, atrio d’ingresso al palco) è di 103 mq, oltre alla cabina di regia separata.
Tra le caratteristiche tecniche, spiccano la camera acustica del palco progettata per un’ottimale diffusione del suono, pareti laterali rivestite da pannelli fono-riflettenti in legno, parete di fondo e tendaggi fono-assorbenti, soffitto in cartongesso a onde convesse, pavimento del palco con intercapedine sviluppato per il controllo acustico delle basse frequenze, sistema di ventilazione e raffrescamento integrato nelle sedute e dimensionato per evitare interferenze nella diffusione sonora. L’edificio è stato realizzato secondo i più moderni criteri sul risparmio energetico (classe A) e nel rispetto della nuova normativa antisismica di recente approvazione.
Per quanto riguarda la gestione, essa rimarrà in seno all’Amministrazione comunale in questa prima fase sperimentale per l’intero anno 2014. È in fase di elaborazione il tariffario per gli affitti a terzi.La cerimonia ufficiale di inaugurazione si terrà sabato 15 dicembre alle 9.30, alla presenza del sindaco Franco Richeldi, del vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Massimo Giusti e dell’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti. Alle 12, alle 17 e alle 21 la Spira mirabilis eseguirà la Sinfonia n. 8 in Fa Maggiore di Ludwig van Beethoven (prenotazione obbligatoria fino al 12 dicembre ai numeri 059 416135/244). Alle 18.30, verrà proiettato il film-documentario “La Spira” di Gerald Caillat.
Domenica 15 dicembre, dalle 11, mattinata dedicata a tutti i bambini con il Coro infantile “I Menestrelli”, la Spira mirabilis e l’Associazione Il Flauto Magico. Alle 16.30 si terrà un concerto Gospel e, alle 18, la Corale formiginese eseguirà le più belle musiche per coro scritte da Giuseppe Verdi e carole natalizie. Infine, alle 21 la Spira mirabilis presenterà “Quartetto Italiano. Una lezione di stile”; seguirà la proiezione del film documentario di Nino Criscenti: la storia di uno dei più importanti gruppi da camera italiani del Novecento, esempio di passione, sacrificio e dedizione totale alla musica.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Mercoledì 11 dicembre la visita guidata alla mostra di Escher e l’aperitivo per brindare al Natale -

Reggio Emilia, 10 dicembre 2013 -

Mercoledì 11 dicembre CNA Impresa Donna, in collaborazione con CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, rinnova l’appuntamento con gli apertivi formativi. Il ritrovo è previsto alle 17.30 presso lo storico Palazzo Magnani di Reggio Emilia per coniugare al meglio l’arte e la cultura con il piacere di stare insieme e tessere importanti relazioni sociali.

 Dalle 18 sarà possibile fare una visita guidata alla mostra “L’enigma Escher – paradossi grafici tra arte e geometria”, dedicata alla produzione di Escher, incisore e grafico olandese, dai suoi esordi alla maturità, con ben 130 opere provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e istituzioni nazionali oltre che da importanti collezioni private. I partecipanti potranno ammirare xilografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni di mondi impossibili, esplorazioni dell’infinito e intricate geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti.

L’incontro non può che terminare alle 19 con un aperitivo, che, vista la data, si arricchisce di un significato particolare per brindare e scambiarsi gli auguri di Natale.

Alla base di questa iniziativa – spiegano la Presidente di CNA Impresa Donna Paola Ligabue e il Presidente di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato Giuliano Ferrari – c’è la volontà di favorire la condivisione di momenti informali, durante i quali si è più rilassati e predisposti a instaurare relazioni umane prima che professionali. Siamo contenti che la Fondazione Palazzo Magnani si sia resa disponibile ad ospitarci, perché rappresenta la cornice ideale per il connubio tra cultura e convivialità”.

La visita guidata ha un costo di 5€ a persona ed è aperta a un massimo di 35 persone (se il numero di persone supera i 35 verrà organizzata una data successiva). Chi non desidera partecipare alla visita guidata ma solo all’aperitivo dovrà comunque prenotarsi e raggiungere Palazzo Magnani dalle 19.

Per maggiori informazioni contattare CNA Impresa Donna, rif. Teresa Salvino: Tel. 0522.356395, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure la segreteria organizzativa: Tel. 0522-356350, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

In allegato locandina evento

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Sabato, 07 Dicembre 2013 18:38

L’Editoria modenese in piazza

 

Oggi e domani, 8 dicembre, dalle 9 alle 20, torna in Piazza Grande, a Modena, la rassegna LibriaMo, giunta alla 24° edizione.

- Di Manuela Fiorini  - 

Modena, 7  Dicembre 2013 --

 

Un libro è sempre un regalo gradito, che lo si doni agli altri o a se stessi. La sorpresa è ancora più bella se si riceve o si riesce a trovare un libro diverso dal solito. L’occasione da non perdere per gli appassionati della carta stampata (ma sui siti degli editori ci sono anche le versioni ebook) è LibriaMo (www.libriamodena.it e www.editorimodenesi.it), la mostra mercato dell’editoria modenese, giunta alla sua 24° edizione. Nel fine settimana di sabato 7 e domenica 8 dicembre, dalle 9 alle 20, gli editori modenesi si danno appuntamento sotto alla Ghirlandina e “invadono” Piazza Grande con le loro coloratissime bancarelle, sulle quali si può trovare di tutto: dai libri storici a quelli di fotografia, da quelli per ragazzi ai volumi di ricette e cucina. E poi, gialli, romanzi erotici e di avventura, thriller, saggi e raccolte di poesie. Sono presenti gli editori Almayer (www.almayer.it) di Lama Mocogno, che propone letteratura, saggistica e libri di arte fotografica; CDL di Finale Emilia, con un catalogo di oltre 50 titoli dedicati alla storia e alle tradizioni folcloristiche e gastronomiche del territorio modenese; Colombini (www.colombinieditore.it) che pubblica saggi di argomento “modenese”, guide storico-artistiche del territorio, ma anche poesia, narrativa e gioco guide per ragazzi. C’è, poi Damster (www.damster.it) casa editrice “giovane”, nata sul web e passata con successo anche alla carta stampata. Propone romanzi thriller, erotici, collane enogastronomiche  e raccolte di racconti. Propone saggi storici, naturalistici e legati al folklore del territori del Frignano l’editore Adelmo Iaccheri di Pavullo, mentre Il Bulino Edizioni d’Arte (www.ilbulino.it) vanta una tradizione che ha inizio alla fine degli anni Settanta, legata ai libri d’artista e alla saggistica illustrata. E’ anche specializzata nella riproduzione  in facsimile dei preziosi manoscritti miniati delle casate Estense e Gonzaga. Il Fiorino (www.edizioniilfiorino.com) di Modena è presente con un ricco catalogo di libri di storia locale, poesia, sport, narrativa e storia dell’arte. Incontri (www.incontrieditrice) di Sassuolo vanta un catalogo di una cinquantina di titoli, tra romanzi, racconti e poesie di autori modenesi e reggiani. E’ tutta dedicata ai bambini, infine, la produzione di MaPi (www.mapi-edizioni.it) di Guiglia, che propone testi di argomento socio educativo. Alla rassegna è presente anche la Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, che pubblica una rivista annuale, riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. 

LibriaMO02

LibriaMo è anche una importante vetrina per gli autori. Fittissimo, infatti, il calendario delle presentazioni.  Sabato 7 sono stati presentati Una brocca di colore rosso (Edizioni Il Fiorino) di Elio Caterina, Achei (Edizioni Il Fiorino), una raccolta di poesia di Gabriella Bortoli; Aspettami domani (Colombini) di Giuseppe Abbattista, La Promessa (Colombini), l’ultimo romanzo di Alessandro Ferraresi, e T come Tango (Colombini) di Francesco De Lucia.

Sono invece in programma domenica 8 dicembre, presso la Sala Informacittà al pianterreno del Palazzo Comunale:

Ore 16 - Felicità Nuda (Incontri Editrice) di Maria Cristina Petrucci

Ore 16.40 – Giove (Colombini Editore) di Patrizia Bellei

Ore 17.20 – Il Sogno Interrotto (Iaccheri Editore) di Carlo Beneventi

Ore 18 – Modenessere (Colombini Editore) di Giò Barbieri

Ore 18.40 – Castelnuovo Rangone –Storia di un territorio antico (Il Fiorino) di Marco Gibellini e Gian Carlo Montanari

 

Pubblicato in Cultura Emilia

 

I Semi Neri presentano “L’Enigma del Toro”, il romanzo giallo ambientato nella Bassa modenese - 

 

Modena 7 Dicembre 2013 - -

Martedì 10 dicembre,alle ore 19, presso il Caffè Concerto di Piazza Grande, a Modena, l’Associazione di Scrittori “I Semi Neri” presenta in anteprima l’ultimo romanzo, edito da Damster. Un incidente, una lettera dal passato, una famiglia con tanti misteri e troppi segreti, la furia della natura e l’energia della stirpe danno vita a una trama ricca di colpi di scena. Un affresco di cinque secoli di storia modenese e non solo. 

Giugno 2012, in un incidente stradale perde la vita Marco Antonio Tarvisi, giovane stilista di successo e secondogenito del Marchese Gherardo Tarvisi, patriarca di un’antica famiglia le cui origini risalgono al 1500. Imprenditori leader del settore della moda, i Tarvisi vivono nell’immaginaria località di Cà del Toro, nei pressi di Cavezzo, nella Bassa modenese, minata dal terremoto del maggio 2012. Alcuni particolari dell’incidente, tuttavia, non convincono l’ispettore Marcello Prandi che, con l’aiuto di Lucrezia Guicciardi, donna affascinante e misteriosa, parente della giovane vittima, indagherà sul passato della famiglia Tarvisi. Marcello e Lucrezia saranno così proiettati in un inquietante viaggio attraverso i secoli, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale al Rinascimento, quando un altro terremoto, quello del 1570, cambiò il destino dei Tarvisi di allora, mercanti di stoffe alla ricerca di un riscatto sociale. 

E’ questa la trama de “L’Enigma del Toro”, edito da Damster (www.damster.it), il nuovo romanzo dell’Associazione di Scrittori “I Semi Neri” che sarà presentato in anteprima, martedì 10 dicembre, presso il Caffè Concerto di Piazza Grande, alle ore 19, nell’ambito della rassegna ApLet. La conduzione è affidata a Gian Carlo Montanari.

Il romanzo, opera collettiva degli autori Marco Panini, Daniela Ori, Gabriele Sorrentino, Manuela Fiorini, Enrico Solmi, Francesca Poggioli e Adalgisa Pini, si propone come un’avvincente saga familiare, ricca di suspense e colpi di scena, che vuole essere anche un omaggio al territorio padano, a Modena, prima di tutto , ma anche a quella parte d’Italia che si estende a cavallo degli Appennini, tra Firenze, Bologna, Modena e Reggio Emilia. 

L’Enigma del Toro è disponibile in libreria e sul sito dell’editore www.damster.itanche in versione ebook. 

 

I Semi Neri - L’Enigma del Toro - Damster Edizioni 2013 - 305 pag - € 15 - 

LEnigma del Toro facciata copertina gde

 

Martedì 10 dicembre, alle ore 19, presso il Caffè Concerto di Piazza Grande, a Modena, l’Associazione di Scrittori “I Semi Neri” presenta in anteprima l’ultimo romanzo, edito da Damster -

Modena, 7 dicembre 2013 -

Un incidente, una lettera dal passato, una famiglia con tanti misteri e troppi segreti, la furia della natura e l’energia della stirpe danno vita a una trama ricca di colpi di scena. Un affresco di cinque secoli di storia modenese e non solo.

Giugno 2012, in un incidente stradale perde la vita Marco Antonio Tarvisi, giovane stilista di successo e secondogenito del Marchese Gherardo Tarvisi, patriarca di un’antica famiglia le cui origini risalgono al 1500. Imprenditori leader del settore della moda, i Tarvisi vivono nell’immaginaria località di Cà del Toro, nei pressi di Cavezzo, nella Bassa modenese, minata dal terremoto del maggio 2012. Alcuni particolari dell’incidente, tuttavia, non convincono l’ispettore Marcello Prandi che, con l’aiuto di Lucrezia Guicciardi, donna affascinante e misteriosa, parente della giovane vittima, indagherà sul passato della famiglia Tarvisi. Marcello e Lucrezia saranno così proiettati in un inquietante viaggio attraverso i secoli, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale al Rinascimento, quando un altro terremoto, quello del 1570, cambiò il destino dei Tarvisi di allora, mercanti di stoffe alla ricerca di un riscatto sociale.

E’ questa la trama de “L’Enigma del Toro”, edito da Damster (www.damster.it) , il nuovo romanzo dell’Associazione di Scrittori “I Semi Neri” che sarà presentato in anteprima, martedì 10 dicembre, presso il Caffè Concerto di Piazza Grande, alle ore 19, nell’ambito della rassegna ApLet. La conduzione è affidata a Gian Carlo Montanari.

Il romanzo, opera collettiva degli autori Marco Panini, Daniela Ori, Gabriele Sorrentino, Manuela Fiorini, Enrico Solmi, Francesca Poggioli e Adalgisa Pini, si propone come un’avvincente saga familiare, ricca di suspense e colpi di scena, che vuole essere anche un omaggio al territorio padano, a Modena, prima di tutto , ma anche a quella parte d’Italia che si estende a cavallo degli Appennini, tra Firenze, Bologna, Modena e Reggio Emilia.

In allegato la locandina

L’Enigma del Toro è disponibile in libreria e sul sito dell’editore www.damster.it anche in versione ebook.

I Semi Neri

L’Enigma del Toro

Damster Edizioni 2013

305 pag - € 15

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Il fotografo Paolo Genovesi, il giornalista Marco Tarozzi, il Dott. Ettore Mazzucchelli e il Dr. Giuseppe Masini dell’omonima Farmacia di Piumazzo incontreranno il pubblico domani alle 15.30 presso il Centro Medico di Piumazzo in occasione della chiusura della mostra -

Modena, 6 dicembre 2013 -

Si chiude domani presso il Centro Medico Piumazzo in via dei Mille 26 a Piumazzo di Castelfranco Emilia la mostra fotografica“Hello Wamba”. Le bellissime immagini del fotografo ravennate Paolo Genovesi testimoniano la quotidianità del Catholic Hospital di Wamba, un ospedale con 200 posti letto situato in mezzo alla savana 600 km a Nord di Nairobi. Il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha finanziato il progetto che vede raccolte le fotografie nel libro omonimo di 152 pagine edito da Maglio Editore, con testi del giornalista bolognese Marco Tarozzi in collaborazione con il dr. Ettore Mazzucchelli di Busto Arsizio - che segue la farmacia di Wamba da ormai 20 anni - e con lo stesso Masini. I proventi della vendita del libro saranno destinati alla farmacia di questo ospedale. Sarà possibile avere il volume con una donazione minima di 15 euro all’Associazione “Insieme per Wamba” Onlus.

I quattro “protagonisti” del libro (Mazzucchelli, Masini, Genovesi e Tarozzi) si ritroveranno presso il Centro Medico Piumazzo domani pomeriggio sabato 7 dicembrealle ore 15.30 per un incontro col pubblico in occasione della chiusura della mostra, a cui seguirà un rinfresco.

Una mostra fotografica e un libro per raccogliere fondi a favore della farmacia di un ospedale africano. Un’iniziativa che rientra tra i progetti che il Consorzio Infarmacia Farmanetwork ha attivato a favore del Catholic Hospital di Wamba in Kenya, e che vedono in prima fila farmacisti come il modenese Giuseppe Masini titolare dell’omonima farmacia di Piumazzo di Castelfranco Emilia e consigliere del direttivo di Federfarma Modena, nonché rappresentante del Consorzio InFarmacia Farmanetwork.

(fonte: Ufficio Stampa Nevent)

 

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 Presso lo Studio Bibliografico “La Darsena” di Modena, inaugurazione domani sabato 7 dicembre alle ore 17.00, 30 incisioni inedite dell’artista reggiano e un Cretto nero del pittore umbro -

 Modena, 6 dicembre 2013 -

 Un accostamento inedito tra il pittore e incisore reggiano Antonio Fontanesi, uno degli artisti di punta dell’Ottocento, e il grande pittore italiano Alberto Burri, uno dei Maestri dell’arte del Novecento.

E’ quello che propone lo Studio Bibliografico “La Darsena” di Modena da domani 7 Dicembre 2013 (inaugurazione ore 17.00 con aperitivo di benevenuto) al 26 Gennaio 2014 con la mostra dal titolo “Antonio Fontanesi - Prove di stampa”, che presenta una trentina di incisioni inedite di Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818 – Torino 1882).

Il paesaggio, nelle incisioni come nella pittura e nel disegno, è l'oggetto dell'indagine creativa dell'artista reggiano. Nella ricerca artistica, così come nella vita, si intuisce l'emotivo - inappagato desiderio di infinito dell'autore. I paesaggi raffigurati sono reali, osservati dal vero, ma nelle carte come nelle tele si elevano a campagne ideali, in questo eterne, non finite e infinite.

La mostra è il frutto della ricerca appassionata di alcuni mercanti e collezionisti privati che, qui dopo anni, propongono al pubblico il frutto di piccole ma significative scoperte. Si presenta il lavoro inciso di Antonio Fontanesi, quello più raro e infrequente. Non i fogli più noti, spesso presenti sul mercato perché pubblicati nelle importanti riviste dell'epoca che hanno contribuito ad alimentare fino ad oggi l'interesse collezionistico, ma rare prove di stampa per lo più note in pochi esemplari.

In mostra, oltre a qualche esempio dei primi lavori in litografia che per gusto e soggetto risentono del clima e della cultura ginevrina, si trovano le acqueforti che rappresentano la produzione più impegnata e significativa di Fontanesi. In particolare si segnala uno stato inedito di Idillio, una bella prova di Il becchime e una prova avanti lettera del celebrato La pesca. Una vera curiosità è il foglio sul quale sono state stampate le quattro lastre di Autoritratto, Cortile ligure, Paese boschivo e Al pascolo.

Inedito è inoltre l'accostamento in mostra con un “Cretto nero” di Alberto Burri (Città di Castello 1915 – Nizza 1995).

I due artisti, in epoche e con linguaggi differenti, hanno condotto la medesima ricerca di valori luministici lavorando su un fondo nero; entrambi sono mossi dal pensiero di raffigurare l'infinito.

Negli ultimi anni – sottolinea Siro Leonelli de “La Darsena” - l’opera di Fontanesi pare essersi ridotta ad un interesse locale, sia per quanto riguarda la pittura che l’incisione. Questo contrariamente alla dimensione nazionale ed internazionale del suo operato in vita, quando le Accademie d’Arte si contendevano una cattedra diretta dal maestro reggiano. Per quanto riguarda le acqueforti, bisogna dire che al di là della fama di alcuni fogli come La pesca, Ranocchi o Il lavoro, opere che ebbero larga diffusione perché inserite in Album al culmine della rinascita dell’arte incisoria in Italia, o le litografie di ambito vedutistico di Ginevra e Londra, il restante lavoro su lastra di Fontanesi è sempre circolato in maniera circoscritta. Si tratta sempre di opere che ebbero una tiratura limitata, non destinata al commercio ma più ad una ricerca personale sull’uso della luce che solo il bianco e nero di una buona morsura riusciva a soddisfare. E’ proprio questa ricerca chiaroscurale, tramite una lavorazione “materica” della lastra, che ci ha fatto accostare  un Cretto nero di Alberto Burri , sicuramente uno degli artisti contemporanei più attenti allo studio della luce”.

Speriamo che la mostra, e la presenza di tanti fogli in tirature di prova – conclude Leonelli - possa dunque risvegliare l’interesse di studiosi e collezionisti su questo importante interprete dell’Arte dell’Ottocento italiano”.

Antonio Fontanesi

Più sensibile ai contrasti di luce-ombra che al vivace colorito, alle atmosfere notturne e nebulose tipiche di una certa tradizione lombarda, è un vero incisore che utilizza il mezzo per le sue effettive potenzialità e non come mero esercizio riproduttivo. Il risultato è un continuo modificarsi degli effetti luministici, è il consumare della materia. Le prove che Fontanesi ha tratto dai rami sono ognuna differente dall'altra e, nonostante il confronto con gli esemplari già presenti nelle collezioni di Reggio Emilia, Piacenza, Torino e Ginevra, è oggi difficile ricostruire con certezza il processo creativo. Certo è che, di norma, Fontanesi parte da una morsura leggera spesso coperta da una leggera velatura di acquatinta per poi rimordere o aggiungere interventi a puntasecca, acquaforte o brunitoio fino a cavare da fondi opachi risalti chiaroscurali. Il suo lavoro è coerente con la sensibilità romantica e naturalistica dell'epoca ma l'equilibrio delle composizioni, solenni e scenografiche, è sconvolto dal segno nervoso e continuamente ripensato. Riflette in questo la sua biografia inquieta: Fontanesi, dopo una prima formazione a Reggio Emilia dove si dedica alla scenografia e alla veduta, parte volontario con Garibaldi nel 1848, rifugiandosi poi a Ginevra dove esegue le prime litografie (1854) suggeritegli da importanti commissioni locali. Da Ginevra viaggia spesso: a Firenze nel 1861 e nel 1866 dove espone e frequenta i macchiaioli; a Parigi per esporre; a Londra nel 1865 dove esegue litografie ed eliografie. Nel 1868 è chiamato ad insegnare a Lucca e dal 1869 a Torino dove viene per lui istituita la cattedra di “paesaggio” presso l'Accademia Albertina. Nel 1875, causa l'atteggiamento ostile nei suoi confronti, accetta di trasferirsi a Tokyo dove insegna per tre anni. Al suo ritorno, ormai minato da una malattia contratta proprio in Giappone, riprende il suo impegno nell’insegnamento all’Accademia Albertina, si dedica alla sua pittura di paesaggio, tralasciando un po’ l’incisione. Morirà nel 1882.

Luogo e orari 

Studio Bibliografico “La Darsena” - Via Saragozza, 85 - Modena

Tel. 059 219942 – Mobile 3382140738 Dal 7 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014 - Dal Lunedì al Sabato ore 9.00 – 12.30 / 15.30 -19.30; Domenica su appuntamento E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Pubblicato in Comunicati Arte Emilia
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