Riceviamo in redazione e pubblichiamo il comunicato dell'Associazione Amici del Parco e del Casino dei Boschi di Carrega
Celebrato lo Statuto promulgato nel 1820 da Maria Luigia con la lectio magistralis di Paolo Grossi, presidente emerito della Corte Costituzionale,
Sissa Trecasali si prepara ad omaggiare la duchessa Maria Luigia a 200 anni esatti dalla promulgazione dello Statuto della Comunalia di Coltaro, proprietà collettiva
A conclusione delle celebrazioni per il bicentenario dell'arrivo a Parma di Maria Luigia, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma presenta i traguardi del progetto che ha consentito la valorizzazione della città e della provincia attraverso la memoria della buona duchessa, e grazie al lavoro coordinato di tutto il territorio.
Parma, 13 dicembre 2016
Il vasto programma di iniziative, che si è arricchito anche attraverso un bando pubblico per la raccolta di proposte e iniziative spontanee, si è sviluppato a partire dall'aprile 2016 e proseguirà fino a gennaio 2017: 16 Mostre, 16 Luoghi e 16 Temi che hanno fatto da filo conduttore tra i luoghi e le esposizioni.
Il sindaco Federico Pizzarotti, nel presentare la medaglia ottenuta dal presidente della Repubblica Mattarella a riconoscimento dell'importanza del progetto per il bicentenario luigino, ha detto: "siamo orgogliosi di fare un bilancio per un progetto che ha visto così tanta partecipazione e affetto e che ci ha portato questo riconoscimento presidenziale che pensiamo troverà la sua giusta collocazione all'interno del museo Glauco Lombardi. E' una medaglia che omaggia tutti coloro che hanno collaborato sul territorio per l'ottima riuscita delle celebrazioni".
"Per questo progetto di grande rilevanza – ha spiegato l'assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris – l'impegno è stato condiviso da tutti, attraverso l'utilizzo di un nuovo format che ci ha portato a lavorare assieme e i cui meriti ci sono stati riconosciuti anche dalla Regione. E' stata una sfida occuparsi e comunicare una iniziativa di questa portata, che coinvolge un territorio molto vasto e un pubblico trasversale, attraverso la valorizzazione e riscoperta di luoghi storici cui è stata ridata la visibilità che meritano. L'ultimo appuntamento in programma sarà giovedì 15 dicembre, alle 16,30, in Palatina, con l'inaugurazione dell'ultima mostra, la sedicesima, dedicata a Maria Luigia".
Il prefetto Giuseppe Forlani, intervenuto alla cerimonia insieme ai rappresentanti della Giunta esecutiva del Progetto Maria Luigia 2016 che hanno espresso la loro soddisfazione, ha sottolineato: "si conclude un importante evento che tante persone hanno reso possibile. Questo nuovo format pensiamo possa valere molto soprattutto per il capitale umano che ha radunato intorno a sé".
L'Assessorato alla Cultura di Parma, promotore dell'incontro fra le diverse istituzioni interessate a partecipare attivamente alle celebrazioni del Bicentenario, ha ricevuto un'ottima risposta dal territorio, che è stato coinvolto attraverso la firma di un protocollo d'intesa - lo scorso 14 aprile - con più di quaranta partner, comuni, enti e istituzioni ed un comitato d'onore che vede coinvolti gli Ambasciatori italiani in Austria e Francia, l'Ambasciatore austriaco in Italia nonché i Ministri Dario Franceschini, Stefania Giannini e molte altre istituzioni.
Grande valore è stato dato alla comunicazione delle varie iniziative che ha dato un ampio respiro nazionale al progetto. Più di 300 sono le uscite stampa, di cui molte importanti testate nazionali, tra cui il Venerdì di Repubblica, il Corriere della Sera e La Lettura; riviste settoriali dedicate ai viaggi e al turismo come Dove, PleinAir e Touring; riviste d'arte come Exibart e il Giornale dell'Arte, nonché lo speciale della rubrica nazionale del TG3 "Bell'Italia", il tutto potenziato da attività di digital PR grazie a cui il progetto ha visto crescere la propria presenza e incisività su tutti i principali social network.
È stata data grande attenzione anche alle iniziative volte ad ampliare il target di pubblico e coinvolgere i bambini, con particolare attenzione alla fascia di età dai 6 ai 10 anni, e accompagnarli alla scoperta della Duchessa Maria Luigia e dei luoghi a lei cari. E' stato infatti realizzato il quaderno didattico "Maria Luigia, giochi con me?", strumento che attraverso spunti, stimoli, giochi, indovinelli e curiosità sprona i bambini a guardare ed ascoltare con attenzione spazi, angoli e opere dei 16 luoghi. Le 2500 copie stampate e distribuite nelle 16 sedi coinvolte sono andate esaurite nel tempo record di 6 settimane.
Confermano la validità del Bicentenario come progetto condiviso e sentito da tutta la cittadinanza anche i numerosi eventi, piccoli e grandi, che sono sorti per iniziativa spontanea e si sono diffusi capillarmente sul territorio, a ricordo e celebrazione di Maria Luigia.
Come prezioso riconoscimento del valore del progetto è arrivata la Medaglia Speciale ricevuta dal Presidente della Repubblica per le attività svolte nell'ambito del Bicentenario, che attesta la validità e la molteplicità delle proposte culturali realizzate, e che premia lo spirito di collaborazione profuso dai soggetti pubblici e privati coinvolti.
E un'ulteriore piccola conferma al valore dell'iniziativa è l'invito dell'Istituto per i Beni Culturali dell'Emilia Romagna a partecipare, il 2 dicembre scorso, alla Giornata "IBC per il sistema musei dell'Emilia Romagna - Azioni comuni per il miglioramento e la valorizzazione dei musei e del loro patrimonio", momento di confronto con gli operatori dei musei e gli amministratori locali, in cui il progetto Maria Luigia 2016 è stato presentato come case history virtuoso di valorizzazione territoriale e del patrimonio artistico e culturale.
E' importante ricordare che la fine del 2016 non segna la conclusione di numerose mostre ancora in corso e visitabili durante il periodo delle festività.
Per maggiori informazioni e per consultare il calendario di tutti gli eventi del progetto Maria Luigia 2016 marialuigia2016.it.
(Fonte: Comune di Parma)
Carlo Vanni & Eliselle firmano per I Quaderni del Loggione un volume che abbina la storia di Maria Luigia di Parma a ricette di cucina. L'intervista agli autori.
Di Manuela Fiorini
Modena, 3 dicembre 2016
Un libro che si legge tutto d'un fiato, grazie alla grafica accattivante, caratteristica della collana "I Quaderni del Loggione" (Damster Edizioni), che coniuga contenuti di qualità a ricette storiche o della tradizione. Si intitola "Le delizie della duchessa – Maria Luigia a tavola" il nuovo titolo monografico firmato dalla coppia di scrittori Carlo Vanni & Eliselle che ripercorre in maniera ironica, ma storicamente puntuale, le diverse fasi della vita di Maria Luigia di Parma, di cui quest'anno ricorrono i 200 anni del "trasferimento" dalla natia Vienna all'Emilia.
Ma chi era la Duchessa, tanto amata dai parmensi, quanto mal vista dai francesi?
Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo Loreta, conosciuta più semplicemente come Maria Luisa d'Austria o Maria Luigia di Parma, ha vissuto praticamente tre vite. Alla corte austriaca, dove era nata il 12 dicembre 1791, poi come Imperatrice dei Francesi, in quanto moglie di Napoleone Bonaparte per suggellare la Pace di Vienna. Dopo la sconfitta del consorte nella battaglia di Wagram, tuttavia, si rifiuta di seguirlo in esilio all'isola d'Elba e se ne torna con il figlio alla corte di Vienna. Con la disfatta del Bonaparte a Waterloo rimane fedele alla famiglia di origine, che la ricompensa concedendole dopo il Congresso di Vienna, il Ducato di Parma e Piacenza. Maria Luisa si trasferisce in Italia il 20 aprile 1816, insieme al suo nuovo compagno, il generale Adam Neippeg, dal quale avrà poi i figli Albertina (nel 1817) e Guglielmo (nel 1819). In Emilia si fa chiamare Maria Luigia e qui rimarrà per il resto della sua vita, molto amata dai parmensi, per i quali era semplicemente "La Duchessa".
Dopo questa necessaria digressione per introdurre il personaggio, passiamo ora la parola agli autori
Un libro che coniuga la figura storica di Maria Luigia a ricette di cucina. Come nasce questo binomio?
"Stavamo presentando il precedente libro, "Cucino ergo sum", preso il Festival Gola Gola, a Parma, e nel parlare delle bellezze della città con una delle organizzatrici il discorso è caduto sulla sua storia, e quindi su Maria Luigia. Da lì al corto circuito il passo è stato breve. In precedenza erano già stati scritti alcuni libri con lo stesso argomento, perché la ricchissima cucina parmigiana invoglia; noi abbiamo lavorato molto sia sulla ricerca storica che sull'argomento della storia del cibo, arricchendo il più possibile le due idee assieme. Il risultato è stata una biografia piuttosto completa, nel contesto di un bello spaccato del periodo storico di riferimento, e una raccolta di ricette indicizzate ai vari periodi della vita di Maria Luigia...a seconda delle cucine che all'epoca frequentava".
Maria Luigia ha vissuto tre vite: alla corte austriaca, dove è nata, in Francia come moglie di Napoleone e infine a Parma, dove concluse i suoi giorni amata dai parmensi. Nella sua vita ebbe quindi modo di assaggiare altrettante tradizioni culinarie. Teneva "separate" le ricette (i suoi cuochi, più che altro) o da questo melting pot è scaturita qualche ricetta "fusion"?
"I suoi cuochi sì, li teneva separati, li frequentava in tempi diversi l'uno dall'altro, sennò si ingelosivano. Ah, forse non era questa la domanda! No, diciamo che la sua idea di cucina era ben precisa e tendeva sempre a ricadere in due grandi scuole, quella austriaca e quella francese. Più che altro, a seconda dell'evento si serviva in tavola l'una o l'altra; ad esempio, per quasi tutte le evenienze pubbliche comandava l'etichetta francese, o quanto di più simile fosse possibile, mentre se venivano in visita dignitari austriaci, specie papà, si tornava a pretzel, vino del Reno e crauti. E non facciamo tanto per dire. Un'altra cosa che determinò quale cucina fosse servita furono i soldi: quando chi teneva i cordoni della borsa era austriaco, anche a tavola si respirava quella certa aria di sobrietà. Melting pot se ce ne furono, furono pochi e sporadici; in particolare, la cucina italiana non tenne particolarmente banco. Molte delle ricette oggi intitolate a lei sono omaggi tanto affettuosi quanto tardivi".
Quali sono state le vostre fonti per risalire ai piatti che finivano sulla tavola della duchessa?
"Siamo partiti dalle note trovate nei libri di Goldoni e di Spinosa per riallacciarci ai libri di ricette nei quali viene omaggiata, in particolare i libri della Sichel e di Battei. Poi, indispensabile per le tantissime notizie, estremamente precise, è stato il libro di Zannoni che si rivela sempre storico impareggiabile; a questo abbiamo aggiunto un bel po' di ricerca storica, come dicevamo, per capire prima ancora delle ricette quali fossero gli influssi delle culture che si era trovata ad attraversare durante il lungo viaggio che fu la sua vita. Quindi, testi di storia, ma anche di antropologia culturale, e di storia del cibo, per non dire dei vecchissimi manuali di cucina dell'epoca che sono una vera miniera d'oro. Poi, alcune cose tratte dal sito Gastrolabio, costate molta fatica in termini di ricerca e che non ci è sembrato vero di poter utilizzare qui".
La storia di Maria Luigia è conosciuta ancora troppo poco. Poteva soccombere agli eventi (o perdere la testa, come Maria Antonietta di cui era parente), invece ha saputo ritagliarsi una propria dimensione, rompendo gli schemi, avendo anche figli illegittimi con un uomo non imposto per motivi politici o dinastici. Voi che, per scrivere questa storia avete dovuto documentarvi su di lei, che idea vi siete fatti su questo personaggio?
"Maria Luigia è un personaggio estremamente controverso che la Storia non è ben riuscita a inquadrare, nel senso che non sono riusciti ad impossessarsene come icona: da qualsiasi lato la si guardi, non ce n'è mai abbastanza per trasformarla in una paladina di qualcosa o nell'anima nera di qualcos'altro. Forse il più grosso dispetto che le è stato fatto è stato quello di volerla leggere alla luce della moderna idea di femminilità: chi la dipinge come donna in carriera, nel bene e nel male, chi invece come madre fallita, o come governante timida o al contrario come donna emancipata. La risposta che ci siamo dati noi è che era forse meglio considerarla come persona prima che come donna; chiunque, di qualsiasi sesso, si fosse trovato senza capacità incredibili in una tempesta di eventi come quella cui fu sottoposta non avrebbe fatto altro che la figura della comparsa. Per questo lei non riesce ad essere né eroina, per le sue molte debolezze, o supposte tali, né figura tragica; è una donna che parte con un percorso ben preciso da compiere e strada facendo si ritrova veramente ad essere maltrattata. L'educazione ricevuta, forse anche qualche debolezza organica, o ereditaria, l'enormità delle altre figure in campo la mettono in grave condizione di svantaggio, sin dall'inizio. Tutto sommato crediamo che non abbia fatto la pessima figura che molti dicono e conoscendola da vicino abbiamo preso ad apprezzarla, se non addirittura a sviluppare una certa simpatia nei suoi confronti".
La storia di Maria Luigia è narrata con uno stile a tratti leggero e ironico, con richiami alla modernità. Un modo per fare conoscere la storia della duchessa divertendosi?
"Certamente sì! Molte delle situazioni che incontrerete nel libro, per quanto drammatiche e serissime, viste con un certo distacco e raccontate davanti a una bottiglia di vino avrebbero alla fine fatto ridere anche i diretti interessati, figuriamoci noi che siamo al sicuro dagli eventi. E infatti, ci siamo divertiti molto. Ed è lì che nasce la simpatia verso i personaggi delle vicende: a volte sono insopportabili, tirannici, boriosi, manipolatori; altre volte si scorgono le loro immense debolezze. Umani, insomma, e in quanto tali soggetti ai capricci della sorte; l'unico modo per colmare lo svantaggio nei confronti del Destino è ridere, ridere sempre".
Avete avuto modo di "sperimentare" alcune delle ricette della Duchessa? Se sì, quale vi è piaciuta di più e perché?
"Ne abbiamo provata più di una, e ne abbiamo tralasciate molte che per il palato moderno sarebbero orribili, mentre all'epoca venivano considerate irresistibili leccornie. Se volete provare anche voi senza correre rischi inutili, pollo alla Marengo per la cucina napoleonica (altro praticamente non c'è), Sachertorte, risotto alle violette, baccalà alla certosina. Molti piatti sono poi pezzi forti della cucina emiliana e parmigiana in particolare, e sono arcinoti. Attenzione a non seguire troppo le orme della Duchessa perché era estremamente golosa di dolci!"
Un pregio e un difetto di Maria Luigia (non ditemi che non sapeva cucinare!)
"Un pregio fondamentale, la bontà d'animo. Se non l'avessero trascinata per mezza Europa avrebbe potuto essere una delle regnanti più dolci e generose di tutti i tempi, e anche così in tal senso è riuscita senz'altro a distinguersi. Difetto altrettanto fondamentale, e insopprimibile, una grande debolezza psicologica che la portò a cercare di rifuggire ogni difficoltà se appena possibile, a mettersi in mano a personaggi cui affibbiare le responsabilità, a obbedire prontamente all'autorità paterna. Le rare volte in cui si ribellò fu per il terrore sopraffacente che uno stato di cose a lei favorevole potesse essergli strappato di mano. E anche le cose vergognose di cui è spesso accusata nei rapporti con gli altri, disinteresse, fuga, possono senza dubbio venir lette alla luce di questa sua grandissima carenza, cui non poteva far fronte in alcun modo. Ma a dire il vero era stata praticamente costruita così, e in Casa Asburgo non aveva del resto molti esempi particolarmente edificanti di decisionalità e forza d'animo".
SCHEDA LIBRO
Carlo Vanni & Eliselle
Le delizie della Duchessa – Maria Luigia a tavola
I Quaderni del Loggione – Damster Edizioni
Pag 196 – 9 euro
In vendita su: www.damster.it e www.loggione.it e nei principali bookstore
Il legame tra Maria Luigia e il giovane Giuseppe Verdi: domenica 4 dicembre alle ore 11,00 nella Casa Del Giovane Verdi di Anna Sichel a Busseto una serie di iniziative che riguarderanno i rapporti della sovrana con colui che diventò il genio della musica.
Parma, 30 novembre 2016
Domenica 4 dicembre alle ore 11,00 nella Casa Del Giovane Verdi di Anna Sichel in Via Piroli a Busseto, in occasione del secondo centenario dell'arrivo di Maria Luigia nei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, ci saranno una serie di iniziative che riguarderanno i rapporti della sovrana con colui che diventò il genio della musica.
Fu Maria Luigia a riconoscere a Giuseppe Verdi la borsa di studio del Monte di Pietà di Busseto che gli permise di studiare a Milano. Fu lei inoltre a concedere il concorso che lo portò a diventare Maestro della Scuola di musica di Busseto. Alla Duchessa Verdi dedicò, dopo il trionfo di Nabucco, l'opera successiva, I Lombardi alla Prima Crociata.
Nell'incontro di domenica verranno eseguiti al pianoforte dal Maestro Matteo Cavicchini alcune trascrizioni dall'opera. L'artista Aldo Saia esporrà i suoi ultimi lavori, tra cui i ritratti della Duchessa e di Verdi e, tra l'altro, vedute di Busseto e di Venezia, città legate a Verdi non solo per la rappresentazione dell'opera La Traviata ma quale filo conduttore della musica destinata alla terapia degli ammalati di mente, un'intuizione dovuta allo psichiatra Cesare Vigna.
Di quest'ultimo aspetto della musica verdiana parlerà Meri Rizzi, psichiatra ed esperta di musicoterapia. Al termine verrà consegnata alla Pubblica Assistenza di Busseto una donazione per consentire l'acquisto di un nuovo automezzo.
Per l'occasione Corrado Mingardi, membro del Consiglio generale della Fondazione Cariparma, illustrerà le opere pubbliche realizzate dalla Duchessa e tutt'ora esistenti nel territorio. Su questo argomento è in corso a Parma una mostra documentaria organizzata dalla Fondazione nella sede di Palazzo Bossi-Bocchi, che raccoglie materiali originali e coevi che sta ottenendo grande riscontro di visitatori e stampa.
Parma OperArt presenta MARIA LUIGIA TRIBUTE, omaggio della giovane danza alla Duchessa di Parma (in occasione del bicentenario del suo ingresso in città). Teatro Regio di Parma – 26 Novembre 2016, ore 18.00. In collaborazione con la F.n.a.s.d. Regia di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto.
Parma, 16 novembre 2016
Parma OperArt da quasi dieci anni collabora con la F.n.a.s.d., presidente Rosanna Pasi, ai progetti "Leggere per...ballare", che godono del patrocinio del M.I.U.R. e che si realizzano in tutta Italia, ai quali partecipano allievi selezionati delle migliori scuole di danza sotto la sapiente supervisione e regia di Arturo Cannistrà.
Secondo la progettualità e i partner sopra menzionati, il progetto ideato da Eddy Lovaglio, presidente dell'Associaizone Parma OperArt, che ne ha scritto la drammaturgia, i testi e fatto la selezione dei brani musicali, ha coinvolto le scuole di danza del territorio e le scuole istituzionali nelle quali è stato condotto un percorso didattico-storico sulla figura di Maria Luigia ed un percorso artistico legato allo spettacolo che si terrà sabato 26 novembre al Teatro Regio di Parma (ore 18.00) e che sarà realizzato dai coreografi e migliori allievi delle scuole di danza.
Gli allievi delle scuole di danza avranno l'opportunità di misurarsi con un approccio professionale su di un palcoscenico importante come quello del Teatro Regio di Parma e ciò contribuirà alla loro formazione di danzatori poiché costituirà l'anello mancante fra la scuola di danza e l'ingresso in una vera e propria compagnia di danza professionale.
Il "Maria Lugia Tribute" vuole essere un omaggio ad una donna, sovrana di Parma, che ha fatto molto per la città e per il nostro territorio lasciandoci in eredità opere che ancora oggi fanno di Parma una città importante a livello internazionale. Il Teatro Regio stesso, inaugurato nel 1829, fu la sua più grande creazione, così come il Conservatorio "A. Boito", la biblioteca Palatina e l'Istituto delle Belle Arti che fu aperto per la prima volta alle donne proprio per volere di una sovrana illuminata e lungimirante come Maria Lugia.
"L'Accademia Danza Edintorni" dedicherà un quadro coreografico proprio riguardo a questo, così come "Professione danza" aprirà lo spettacolo con il gran ballo nel salone imperiale di Vienna, "Arp dance" avrà il compito di far rivivere agli spettatori la magica prima di "Zaira" di Bellini che inaugurò il teatro Regio (allora denominato "Teatro Ducale"), il "JazzDance Studio" realizzerà un quadro coreografico sulla violetta: fiore molto amato da Maria Luigia e divenuto simbolo di Parma, il "Liceo coreutico Matilde di Canossa" eseguirà il trionfo di Maria Luigia imperatrice di Francia, il "CID-Accademia Danza e Spettacolo" ci presenterà la sconfitta del 1812 di Napoleone su Overture di Tchaikovsky, la compagnia "Eracquario" un dolcissimo passo a due per l'incontro fra Maria Luigia e Adam Albert von Neipperg su musica del M° RJ Moretti, "Progetto danza" di Piacenza ci presenterà la Parma dell'Ottocento misera e povera su un brano tratto dal musical "I miserabili", "FlexPoint Studio Danza" i festeggiamenti per l'arrivo a Parma della duchessa insieme a "Parma Danza Ovest".
Nella drammaturgia sarà narrata, dunque, la vita di Maria Luigia D'Austria e il suo arrivo a Parma come "Duchessa di Parma, Piacenza, Guastalla" (19 aprile 1816), il matrimonio con Napoleone e la romantica relazione con Neipperg, suo secondo marito, le opere e le principali peculiarità dei trent'anni del suo Ducato. Le musiche di Strauss ci faranno rivivere il sapore Viennese, i brani lirici ci riporteranno nel nostro territorio ed alcuni brani originali composti dal M° Riccardo J. Moretti renderanno al meglio la sensibilità e la dolcezza di alcuni passi coreografici tra i più significativi ed intimisti. Gli spettatori potranno assaporare quell'atmosfera tipica Viennese in un tripudio di danze, di colori e di costumi, che ben potranno celebrare questo anniversario e ricordare degnamente la donna e la sovrana.
L'attrice Maria Antonietta Centoducati si inserisce nei vari quadri coreografici interpretando la duchessa e sottolineando alcuni passaggi fondamentali della sua vita, l'abito stile impero indossato da Maria Antonietta Centoducati è stato gentilmente concesso dal negozio "Effetto Sposa".
Le telecamere della RAI hanno realizzato un ampio servizio (che andrà in onda nel gennaio 2017) su questo progetto che vuole essere un tributo alla bellezza, con la danza classica che unisce i balletti ottocenteschi e la danza contemporanea che ci regala espressività e grande pathos. La danza è uno strumento forte, che emoziona e colpisce con il linguaggio del corpo, una forma espressiva che senza dubbio riuscirà a rendere magiche queste celebrazioni Luigine.
Il registra Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, esperto ballerino/coreografo, con un notevole curriculum e preparazione atletica, ma soprattutto con una notevole apertura mentale, si dedica alla formazione di giovani ballerini creando sempre nuovi spettacoli insieme alla Fnasd grazie al progetto "Leggere per ballare" che trasforma i testi letterari in spettacoli di danza di alto livello, formativo e spettacolare. Quindici anni di lavoro eccellente e di grande valore culturale che hanno reso protagonisti fino ad ora almeno centomila ragazzi in tutta Italia, rendendoli parte di un progetto che ha tutte le carte in regola per espandersi ulteriormente. Per Maria Luigia non potrebbe esserci festeggiamento migliore di questo.
Informazioni e biglietteria: prenotazioni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. 393 0935075, biglietteria del teatro Regio dopo il 22 novembre.
Costo platea: 15 euro, palco centrale 13 euro, palco laterale 10 euro.
Nell'anno dedicato alle celebrazioni del bicentenario dell'ingresso della Duchessa Maria Luigia a Parma, diverse sono ancora le mostre a lei dedicate. Tra queste, merita una visita la mostra d'arte contemporanea "Femminile Plurale" ospitata nel Palazzo Dalla Rosa Prati presso il TCafé, in pieno centro storico a Parma, a cura di ISOTTA GIULIA SACCANI.
Di Maria Carla Magni
Nell'ambito delle celebrazioni del bicentenario dell'ingresso di Maria Luigia a Parma tante le iniziative e mostre ancora in corso dedicate a questa amatissima sovrana.
Dal 28 Ottobre e fino al 10 Novembre merita decisamente una visita la mostra d'arte contemporanea "FEMMINILE PLURALE" a cura di Isotta Giulia Saccani e ospitata nelle sale del TCafé a Palazzo Dalla Rosa Prati, antica dimora affacciata su Piazza Duomo nel cuore di Parma.
L'esposizione raccoglie una selezione di opere realizzate per l'occasione da cinque artisti che hanno sviluppato il tema secondo differenti e personali chiavi di lettura in versione contemporanea.
"Una donna in 5 stanze" così si articola l'esposizione, iniziando con le opere del pittore casertano Maurizio Carriero con la stroncante bellezza del molteplice muliebre per procedere alla seconda stanza con la fotografia della parmigiana Erika Sereni.
La terza è la sala dell'architetto e designer milanese Caterina Crepax per continuare nella quarta che ospita i gioielli della designer giapponese Natsuko Toyofuku, l'ultima stanza è occupata da Nikko, grafico fotografo e illustratore italo-svedese, con le sue copertine di dieci vinili di musica degli anni '60.
"La donna è sempre superiore all'unità. E' plurale per costituzione, per attitudine e per destino. E questa mostra riproduce alla perfezione, negli spazi del Tcafè, la ricca planimetria del femminile, il suo passare da "me" a un'altra "me" nella stessa casa." Dalla prefazione di Mariagrazia Villa.
La collettiva sarà visitabile fino al 10 novembre 2016, tutti i giorni con orario 08.00-20.00 a ingresso libero e successivamente fino al 10 dicembre parte della collettiva rimarrà in esposizione, nei medesimi giorni e orari, nelle sale del Residence di Palazzo dalla Rosa Prati.
Per informazioni: tel. 0039 3356338900, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SPECIAL THANKS TO: PH. Francesca Bocchia
In occasione dei 200 anni dall'arrivo della "Duchessa più amata dai Parmigiani", la città di Parma propone 16 mostre, 16 luoghi e 16 temi, per un anno di eventi nel nome di Maria Luigia d'Asburgo. A promuovere il progetto Maria Luigia 2016, un video che ripercorre il governo della Duchessa, invitando a scoprire i luoghi a lei cari.
Parma, 13 settembre 2016
In occasione dei 200 anni dall'arrivo della "Duchessa più amata dai Parmigiani", la città di Parma propone una variegata offerta culturale dedicata ad approfondire l'età dei ducati parmensi e a valorizzare il territorio: 16 mostre, 16 luoghi e 16 temi, per un anno di eventi nel nome di Maria Luigia d'Asburgo per rendere omaggio al suo mito, ancora vivissimo.
Innegabile impatto storico, artistico e culturale della Duchessa sull'attuale realtà cittadina. Per questo, il Bicentenario in occasione del suo arrivo a Parma si caratterizza come un evento unico e diffuso, che vede coinvolte tutte le principali realtà pubbliche e private del territorio in un ambizioso percorso di valorizzazione del patrimonio e di rilancio culturale e turistico, già avviato nel 2015 anche grazie al riconoscimento di Città Creativa Unesco per la Gastronomia.
16 i luoghi, vero cuore pulsante del progetto, che si sveleranno a grandi e piccoli, cultori e semplici curiosi, aprendo le porte, proponendo mostre, attività didattiche, feste, giochi, presentazioni di libri che approfondiranno aspetti della vita personale e politica di Maria Luigia. I monumenti saranno aperti al pubblico e, percorrendo itinerari inconsueti, percorsi pedonali e ciclabili, si potrà scoprire il rapporto della Duchessa con le arti, la politica e la società attraverso le bellezze della città e del territorio.
16 le mostre che offriranno nuovi spunti di riflessione, trame di un unico racconto diffuso in sedi prestigiose e ricche di fascino che creano ponti tra passato e contemporaneità. Da aprile a dicembre il Teatro Regio di Parma, la Rocca di Sala Baganza, la Reggia di Colorno, così come il Museo Glauco Lombardi, saranno tra le meravigliose sedi espositive visitabili.
16 le tematiche che faranno da filo conduttore tra i luoghi e le esposizioni in tutto il territorio parmense: musica e teatro; enogastronomia; monumenti; didattica; antiquariato e restauro; artigianato e design; cinema; creatività contemporanea; danza; incontri e conversazioni; itinerari inconsueti; libri e racconti; moda; percorsi pedonali e ciclabili; feste e giochi, e viaggi tematici.
Un video, realizzato dal Centro Video del Comune di Parma, grazie alla collaborazione del Teatro Regio, di Marta Cecchi nelle vesti di Maria Luigia, e con le voci di Beatrice Carra e Carlo Ferrari, promuovere il progetto Maria Luigia 2016, ripercorrendo il governo della Duchessa e invitando cittadini e turisti a scoprire i luoghi a Lei cari.
Ad aprire il cartellone e a ricordare l'amore di Maria Luigia per le cure termali, il Comune di Salsomaggiore e le Terme di Tabiano/Salsomaggiore propongono la mostra "Maria Luigia: la duchessa delle Terme" a cura di F. Sandrini e G. Tonelli. L'esposizione è realizzata con la collaborazione del Museo Glauco Lombardi e dell'Archivio di Stato di Parma e si terrà presso Le Terme di Tabiano dal 17 settembre al 30 ottobre 2016, corredata da un convegno sul tema.
A garanzia dello spessore culturale delle iniziative già realizzate e di quelle previste nel periodo autunno-inverno è stato istituito un Comitato Esecutivo, composto da esperti e consulenti scientifici, che lavora in sinergia con un numeroso gruppo di enti partner del progetto, oltre ad un Comitato d'Onore di cui fanno parte autorità pubbliche e private di rilievo nazionale. L'ampio progetto di comunicazione coordinata ha il sostegno dell'Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna.
Informazioni e dettagli delle mostre su www.marialuigia2016.it e su www.comune.parma.it
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24-06-2024 Salute e Benessere
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