Venerdì, 12 Settembre 2014 13:13

Modena - La Cisl chiede di aggiornare le norme sulla "white list"

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Domenico Chiatto, componente della segreteria provinciale Cisl Domenico Chiatto, componente della segreteria provinciale Cisl

La nota di Cisl sulla proposta di rivedere le norme sulla "white list" per evitare altri casi come quello della Lami Costruzioni -

Modena, 12 settembre 2014 -

Rivedere le norme sulla "white list" per evitare altri casi come quello della Lami Costruzioni. Lo chiede la Filca-Cisl di Modena dopo la riammissione dell'azienda di S. Cesario sul Panaro nell'elenco delle imprese che possono aggiudicarsi appalti pubblici.

«L'operato della Prefettura di Modena è stato tempestivo – premette il segretario provinciale degli edili Cisl Remo Perboni – I problemi sono a monte, cioè nella normativa. È positivo, ma non sufficiente, il decreto legge 24 giugno 2014 n. 90 (misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari) che assegna al prefetto il potere di intervenire nei confronti delle imprese interdette con misure straordinarie di sostegno e monitoraggio per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità dei contratti in essere. Per evitare il rischio di mettere in gravi difficoltà le aziende segnalate dal Girer, ma non ancora interdette, - continua Perboni - bisognerebbe prevedere la possibilità di effettuare nei loro confronti un'attività di tutoraggio preventivo. Ciò permetterebbe loro di evitare la perdita di commesse, la sospensione dei cantieri e un danno di credibilità. Nell'attuale mercato delle costruzioni – conclude il segretario provinciale della Filca-Cisl - la lunghezza dei tempi di interdizione può incidere in modo decisivo sulla vita o sulla morte di un'azienda». La Cisl, comunque, ribadisce il giudizio positivo sull'attività condotta dalla Prefettura a presidio della legalità; a tutt'oggi sono circa 2 mila le aziende iscritte nelle "white list". «Per evitare infiltrazioni malavitose è necessario che forze dell'ordine e istituzioni possano proseguire il loro fondamentale lavoro di controllo. Allo stesso tempo, però, - afferma Domenico Chiatto, componente della segreteria provinciale Cisl – bisogna fare il possibile per salvare le aziende e i posti di lavoro quando ci si trova di fronte a casi di "bassa contaminazione"».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

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