Il 60enne sorpreso all’interno dell’abitazione di un’anziana fidentina è finito in manette, dopo aver opposto una strenua resistenza ai Carabinieri che ne hanno impedito la fuga, arrestandolo nella flagranza per i reati di rapina in abitazione aggravata, oltre che resistenza a P.U..
Le precauzioni del figlio della vittima e la rapidità di intervento di una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Fidenza hanno consentito di arrestare il presunto autore dei fatti, sorpreso nel pomeriggio del 19 giugno ancora dentro la casa di una donna classe 1935. L’uomo, un sessantenne pieno di precedenti penali e di polizia per reati analoghi, attorno alle 16, aveva carpito la fiducia dell’anziana presentandosi, dopo aver suonato il citofono, come un appartenente al Corpo della Guardia di Finanza. Avuto accesso in casa, dopo aver mostrato un tesserino contraffatto di un finanziere realmente esistito ma deceduto da tempo, aveva iniziato ad aggirarsi per le stanze e con il pretesto di dare consigli per prevenire le truffe, chiedeva alla donna di mettere al sicuro contanti e preziosi. Il presunto truffatore, però, non poteva immaginare che l’attivazione del citofono aveva fatto scattare un sistema di videosorveglianza installato all’interno dell’abitazione dai figli della padrona di casa, vedova da poco, molto attenti alla sicurezza dell’anziana signora. Assistendo in diretta, anche se da remoto, al tentativo di truffa, i figli hanno attivato il 112 e la Centrale Operativa della Compagnia di Fidenza ha immediatamente inviato sul posto una pattuglia composta da due Carabinieri giovani ma scaltri. I militari, dopo pochi minuti, hanno fatto irruzione nell’appartamento, sorprendendo l’uomo ancora all’interno, all’affannosa ricerca di altro denaro, non accontentandosi dei cinquanta euro che aveva già trafugato. Alla vista dei Carabinieri il sessantenne, di origini piemontesi, ha provato a fuggire da una finestra, ma è stato prontamente bloccato. A quel punto, vistosi perduto, ha tentato di liberarsi dalla presa dei militari, dimenandosi con viva violenza, non riuscendo nel tentativo di sfuggire all’arresto.
Giunto in caserma e identificato compiutamente, è risultato essere un professionista di quel tipo di crimini, con alle spalle decine di precedenti e una sorveglianza speciale ancora pendente, con obbligo di soggiornare nel comune dell’astigiano ove è residente.
I Carabinieri di Fidenza hanno dichiarato l’uomo arresto con l’accusa di rapina impropria, resistenza a Pubblico Ufficiale, violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, denunciandolo anche per sostituzione di persona. I carabinieri hanno immediatamente messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, l’arrestato, che ne disponeva la traduzione al carcere di Parma e assumeva la direzione delle indagini per ricostruire integralmente l’esatta dinamica dei fatti e appurare il coinvolgimento dell’arrestato anche in altri crimini similari.
Il giudice dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti del 60enne la misura cautelare del carcere in attesa della celebrazione del processo.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, gravemente indiziato di delitto e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
La vittima, raggiunta in caserma dai congiunti, ha rivolto sentiti ringraziamenti ai giovani Carabinieri che l’avevano salvata.