MODENA – Procedeva a zig zag a bordo della sua Opel Agila, con a bordo anche una passeggera, il 74 enne residente sull’Appennino modenese che domenica, attorno alle 22, in via Bellaria ha urtato il furgone del “Pettirosso”, l’associazione che si occupa del recupero degli animali selvatici, rifiutando poi l’alcol test.
Secondo quanto ricostruito dall’Infortunistica, attorno alle 21, all’incrocio con stradello Nava, erano iniziate le operazioni di recupero di un cinghiale, investito da una Hyundai condotta da un 35 enne ucraino residente in città. Mentre si stavano effettuando i rilievi dell’incidente, è sopraggiunta la Opel Corsa del 74, già segnalato da alcuni automobilisti alla Sala Operativa in quanto procedeva pericolosamente a zig zag.
L’auto ha sbandato e ha urtato il furgone dell’associazione, fermo a bordo strada per recuperare il cinghiale incidentato. Il conducente è stato quindi raggiunto dagli agenti della Polizia Locale, già presenti sul posto, ed è stato invitato a effettuare l’alcoltest, in quando visibilmente in stato di alterazione.
Il 74 enne, però, ha rifiutato e, di conseguenza, gli è stata contestata la violazione dell’Art 186 del Codice della Strada che prevede di procedere come se la rilevazione avesse accertato una presenza di alcol nel sangue tale da collocarlo nella terza e più grave fascia individuata dalle normative vigenti. L’uomo è quindi stato denunciato e, contestualmente, gli è stata ritirata la patente.
L’Opel Corsa è inoltre stata sottoposta a sequestro.
Il conducente rischia ora una sanzione penale che potrebbe configurarsi nell’ammenda, che va da 1500 a 6000 euro, l’arresto fino a un anno, la detrazione di dieci punti dalla patente e la sospensione del documento di guida per un tempo variabile. Sarà ora l’Autorità Giudiziaria a decidere in quale misura applicare le sanzioni.