Per tale ragione la seconda udienza, fissata al 16 dicembre, deve essere anticipata.
Si reputa necessario un calendario serrato per poter gestire un’istruttoria che prevede un centinaio di testimonianze.
L’obiettivo è dunque quello di celebrare il processo in tempi ragionevoli e scongiurare il pericolo che alcuni dei reati possano finire in prescrizione, vanificando le legittime aspettative di giustizia della collettività “profondamente colpita dalle vicende oggetto del procedimento”.
Il processo, sui presunti affidi illeciti, vede quasi una ventina di imputati, per la precisione 17, tra i quali l’ex primo cittadino di Bibbiano, Andrea Carletti, si trova ancora alle questioni preliminari , dopo la prima udienza dei primi di giugno.
I legali di parte civile hanno fatto richiesta di considerare “la straordinarietà della situazione e la peculiarità del processo in corso di svolgimento” e di prendere in valutazione provvedimenti organizzativi per procedere ad un’anticipazione dell’udienza che sia congrua.
Va ricordato, infine, che due dei tre giudici del collegio verranno trasferiti ad altri uffici e che di conseguenza il tribunale potrà mutare composizione, creando altri stop: si chiede quindi di disporre un’applicazione temporanea dei due magistrati o, in alternativa, costituire un altro collegio, pure quello temporaneo.