Venerdì, 17 Giugno 2022 17:17

Eseguito in diverse città dell’Emilia Romagna e della Lombardia, un provvedimento di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari In evidenza

Scritto da

Procura della Repubblica presso il Tribunale Parma - Comunicato Stampa

In data 16.6.2022 i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Parma coordinati dalla locale Procura della Repubblica e supportati dai colleghi dei Comandi Provinciali Carabinieri di Bergamo, Brescia, Reggio Emilia e Bologna, hanno eseguito in diverse città dell’Emilia Romagna e della Lombardia, un provvedimento di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo nei confronti di 28 persone (di cui 20 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 3 con obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria), nell’ambito di un’indagine che conta 33 indagati.

Complessivamente, ad oggi, sono state eseguite diciassette ordinanze di custodia in carcere, cinque ordinanze agli arresti domiciliari e tre ordinanze di obbligo di firma.

Con l’ordinanza cautelare vengono contestati essenzialmente i reati di detenzione ai fini di spaccio e vendita di sostanza stupefacente, ma anche rapina e lesioni.

Le indagini hanno avuto origine nel luglio 2020 a seguito del sequestro di una modica quantità di stupefacente.

Sulla scorta di tale iniziale input si è sviluppata una articolata attività investigativa, mediante intercettazioni (telefoniche ed ambientali), controlli sul territorio, assunzione di informazioni da persone risultate acquirenti di droga.

Ciò ha consentito di acquisire elementi indiziari su molti soggetti, rivelatisi in grado di movimentare ingenti quantitativi di cocaina e hashish destinati poi a essere ceduti, attraverso una ramificata rete di spacciatori, ad un elevato numero di consumatori, variamente dislocati sul territorio della provincia di Parma (Parma, Sorbolo, Noceto, Lesignano de’ Bagni, Busseto, Felino).

I principali canali di approvvigionamento sarebbero alcuni rifornitori operanti in Bologna, nei limitrofi comuni del reggiano ed in alcuni centri del bergamasco (tanto che, per nove indagati, contestualmente all’emissione dell’ordinanza cautelare, il GIP ha dichiarato la competenza territoriale di altra Autorità giudiziaria).

Evidentemente al fine di evitare di essere scoperti, i soggetti coinvolti nelle indagini sono apparsi adusi ad utilizzare schede telefoniche prepagate intestate a persone inesistenti, effettuando poi le consegne mediante un frequente cambio dei mezzi di trasporto, talvolta presi a noleggio.

Dalle indagini è emerso altresì -nelle conversazioni telefoniche- il ricorso a frasario di copertura, che è stato possibile decriptare (almeno allo stato attuale delle indagini) solo a seguito e per effetto di interventi che hanno consentito il sequestro di sostanze stupefacenti, dal che si è avuto conferma che la terminologia usata appariva finalizzata a mascherare lo smercio di stupefacenti.

A puro titolo di esempio, dalle indagini è emerso che gli indagati usavano delle parafrasi per indicare, di volta in volta, l’hashish (la roba del Marocco; zatla -termine gergale utilizzato dai magrebini-; blaka -per indicare un panetto da un etto; un giorno/un euro e mezzo -per indicare un 1,5 kg), oppure la cocaina (gomma da masticare ovvero piccole dosi di cocaina; scarpa con un numero -Es. scarpa nr.60 per indicare 60 grammi; due scarpe -per indicare due quantitativi di stupefacente; meriam -100 grammi-; salma -50 grammi-; oppure un grande, un piccolo, per indicare dosi da un grammo e mezzo grammo; olio).

Come detto alla decriptazione del frasario convenzionale si è giunti non aprioristicamente, ma rianalizzando quelle conversazioni nelle quali tali termini erano stati usati ed a seguito delle quali è stato possibile procedere a sequestro di droga.

Va evidenziato comunque che, nel corso delle investigazioni, sono stati effettuati numerosi sequestri per un totale di 10 kg di stupefacente (di cui oltre 600 grammi di cocaina, oltre 8.700 grammi di hashish ed oltre 300 grammi di marijuana) e 9 arresti in flagranza di reato, risultati che, allo stato, appaiono confortare la tesi investigativa, ad onta del significato apparentemente privo di senso logico di diverse conversazioni, nel corso delle quali gli indagati talvolta si limitavano a fissare un semplice incontro.

Quali elementi concreti di riscontro, vanno dunque citati i seguenti interventi che, lungi dall’essere occasionali, sono stati (come detto) frutto delle attività di indagine:

  • 15 settembre 2020: arresto con sequestro di gr. 100 di hashish;
  • 25 settembre 2020: arresto con sequestro di gr. 25,50 di cocaina;
  • 01 ottobre 2020: arresto con sequestro di gr. 50,00 di cocaina;
  • 12 novembre 2020: arresto con sequestro di gr. 336,5 di cocaina, di gr. 385 di hashish e gr. 304,4 di marijuana;
  • 04 dicembre 2020: arresto con sequestro di gr. 579,5 di hashish;
  • 28 dicembre 2020: arresto con sequestro di gr. 1234,5 di hashish;
  • 19 febbraio 2021: arresto con sequestro di gr. 29,00 di cocaina;
  • 17 marzo 2021: arresto con sequestro di gr. 165,00 di cocaina e gr. 5826,00 di hashish;
  • 30 marzo 2021: arresto con sequestro di gr. 622,00 di hashish.

Parallelamente, nel medesimo contesto spazio-temporale, altre forze di polizia hanno portato a termine operazioni a carico degli odierni indagati, ed in particolare:

  • 13.01.2021, a Reggio Emilia, sequestro di 22 grammi di cocaina;
  • 05.12.21, a Bologna, sequestro di 10 grammi di hashish;
  • 31.03.21, a Castelnuovo di Sotto (RE), arresto con sequestro di 106 grammi di cocaina e 4 di hashish.

Ovviamente le ipotesi investigative andranno poi verificate nel prosieguo, anche alla luce dei chiarimenti che gli indagati vorranno eventualmente offrire al Giudice.

Nel corso dell’attività, oltre agli arresti ed ai sequestri, sono stati acquisiti gravi indizi di reato a carico di soggetti ritenuti autori di una rapina avvenuta a Parma il 13 luglio 2020, quando tre degli indagati hanno aggredito e picchiato con il calcio di una pistola due ragazzi per impossessarsi della somma di circa 1000 euro, cagionando ad uno di loro lesioni da trauma cranico con ferita lacero contusa e contusioni varie al torace.

Al termine dell’attività investigativa sono state acquisiti elementi da cui è emersa la gravità indiziaria degli indagati che da luglio 2020 a marzo 2021 avrebbero effettuato compravendite per oltre 6 kg di cocaina e 47,5 kg di hashish.

Sulla base di un calcolo approssimativo, tenendo conto che il prezzo medio della cocaina è di 50 euro al grammo (che diventano poi 80 euro al consumatore finale), il valore complessivo della cocaina movimentata si aggira intorno ai 300.000 euro (circa 500.000 se si considera il prezzo al dettaglio), mentre per l’hashish, calcolando un costo medio di 4000 euro al chilogrammo (che diventano poi 7.000 euro al consumatore finale), il valore complessivo movimentato si aggira intorno ai 200.000 euro (circa 350.000 se si considera il prezzo al dettaglio). Pertanto, agli attuali prezzi di mercato, il valore complessivo della droga commercializzata, al dettaglio, si aggirerebbe intorno ad 850.000,00 €.

Il GIP in ragione della gravità dei reati contestati, nonché dai contributi dichiarativi resi dalle persone informate sui fatti, ha sostanzialmente condiviso la ricostruzione operata dalla Procura e -ad eccezione di una posizione per la quale ha ritenuto non sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e di quattro posizioni per le quali ha ritenuto non attuali le esigenze cautelari- ha emesso complessivamente 28 ordinanze nonché il sequestro preventivo di un’autovettura di grossa cilindrata (in quanto ritenuta utilizzata stabilmente, con modifiche strutturali abilmente create, al trasporto dello stupefacente) e di un immobile del valore di quasi 100 mila euro.

La diffusività del fenomeno oggetto delle contestazioni mosse con l’ordinanza cautelare ed il numero rilevante di indagati destinatari dell’ordinanza stessa (ventotto), unitamente ai quantitativi di droga che sarebbero stati complessivamente movimentati, consentono di ritenere integrati gli estremi dell’interesse pubblico a conoscere i risultati conseguiti da un’attività di indagine finalizzata alla riaffermazione della legalità sul territorio.

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"