Martedì, 22 Febbraio 2022 09:02

Scoperto un impianto abusivo per la cattura di cinghiali

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Da parte della Polizia Provinciale, nel corso di un controllo nel territorio. Era collocata in area golenale, all’interno di un’area protetta nel torrente Parma. Particolarmente grave in questo periodo di allerta contro la Peste Suina Africana nelle regioni confinanti.

Parma, 21 febbraio 2022 – La Polizia Provinciale, durante servizi di controllo del territorio ha scoperto un impianto di cattura di animali selvatici abusivo in area golenale all’interno di un’area protetta nel torrente Parma caratterizzato dalla presenza di una folta vegetazione.

La trappola sequestrata è idonea alla cattura di grossi mammiferi, presumibilmente cinghiali, per un loro successivo utilizzo illecito.

L’ipotesi più preoccupante, ma verosimile, è che la trappola servisse per la cattura di cinghiali vivi, soprattutto giovani, per il loro successivo utilizzo in campi addestramenti recitanti o allevamenti abusivi per finalità di ripopolamento, peraltro vietato, o la macellazione a fini commerciali al di fuori della filiera ufficiale.

La detenzione di cinghiali è assolutamente vietata se non nei casi di allevamento autorizzati dalla Regione con precise prescrizioni e relativi controlli, unicamente a scopo amatoriale o alimentare.

Particolarmente importante è aver impedito la cattura e loro successivo utilizzo senza il rispetto delle vigenti normative che regolano la gestione della fauna selvatica e soprattutto sanitarie in questo periodo di allerta legata alla epidemia di Peste Suina Africana riscontrata nelle regioni confinanti con la nostra.

La struttura sequestrata e successivamente confiscata dal Servizio Polizia Provinciale verrà utilizzata al fine della cattura di cinghiali osservando le disposizioni del piano Regionale per motivi sanitari, salvaguardia delle coltivazioni agricole e prevenzione degli incidenti stradali.

LE ATTIVITA’ DELLA POLIZIA PROVINCIALE

Le attività della Polizia Provinciale, diretta dal dott. Andrea Ruffini, spaziano dalla vigilanza faunistica-venatoria e ittica all’attuazione e responsabilità dei piani di controllo della fauna selvatica (cinghiale, nutria, piccioni etc.) sino a attività di polizia stradale e giudiziaria, e di tutela ambientale del territorio.

Solo nel 2021 sono stati svolti 1602 servizi esterni di controllo delle attività faunistico venatorie per un totale di 2543 persone controllate, a seguito dei quali sono stati elevati più di 130 verbali per violazione delle norme regionali e nazionali.

Sono stati effettuati più di 200 servizi di tutela ambientale con 117 controlli e 4 verbali con relative sanzioni.

Per quanto riguarda la sicurezza stradale sono stati svolti più di 140 servizi, per un totale di 887 controlli e più di 100 sanzioni erogate per violazione delle norme del Codice della Strada.

Nell’attuazione dei Piani regionali di controllo della fauna selvatica, sono stati eseguiti più di 100 interventi diretti della Polizia Provinciale con 140 cinghiali abbattuti nel 2021 e più di 4000 nutrie rimosse dai territori della Bassa parmense con il prezioso aiuto dei coadiutori della provincia. Il controllo del cinghiale è legato ai danni all’agricoltura, l’incidentalità stradale e la sicurezza sanitaria, come nel caso della peste suina, quello della nutria è legato alla sicurezza idraulica.

“Si tratta di numeri importanti, che testimoniano il forte impegno della Polizia Provinciale, pur con un organico progressivamente ridotto negli anni, per la quale si esprime particolare soddisfazione e apprezzamento – commenta il Delegato provinciale alla Sicurezza Territoriale Nicola Cesari - Si tratta di risultati raggiunti senza alcun dubbio con la preziosa collaborazione degli ATC e delle Associazioni del territorio, in stretta sinergia con le Associazioni di categoria del mondo agricolo.”

Foto: l’impianto abusivo sequestrato dalla Polizia Provinciale

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