NOVELLARA (RE) 4 novembre 2021 - Le spoglie del soldato Pietro Papi possono finalmente riposare nella sua terra natale, Novellara, dopo ben 76 anni. È una bella storia quella che arriva dalla cittadina reggiana. Il giovane soldato aveva perso la vita, a soli 22 anni, il 14 marzo 1945, in seguito a un bombardamento, mentre era prigioniero del campo tedesco di Gladbach.
In seguito, la salma era stata traslata, negli anni Cinquanta, nel cimitero italiano di Westhausen, a Francoforte, senza, tuttavia, che la famiglia dello sfortunato giovane ne venisse a conoscenza. Le spoglie sono state poi identificate grazie all’impegno e alle ricerche di Istoreco, l’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea, che ha recuperato i documenti relativi alla sepoltura di Pietro Papi nell’archivio della Croce Rossa internazionale di Bad Arolsen.
Quindi, è stata contattata l’amministrazione del cimitero tedesco e sono stati informati i familiari, il fratello e un nipote, che hanno avviato le procedure per il rientro in patria delle spoglie del congiunto.
Lo scorso 25 ottobre la salma di Pietro Papi è stata prelevata dal cimitero di Westhausen e trasferita in Italia dove, nella giornata di ieri, alla presenza dei familiari, del sindaco di Novellara Elena Carletti e del parroco Don Giordano Goccini, oltre ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, si è svolto un breve rito e la tumulazione nel cimitero di Novellara. Dopo 76 anni, il soldato Pietro Papi è tornato a casa.