Modena 9 marzo 2021 - All’alba di questa mattina, la Polizia di Stato di Modena ha eseguito 10 misure cautelari, di cui tre in carcere ed altrettante agli arresti domiciliari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Modena, al termine di un’importante indagine, condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, finalizzata al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione, denominata “Sacca”, dal nome dal quartiere dove si svolgeva prevalentemente l’attività delittuosa, in particolare viale Gramsci, via Canaletto, via del Mercato, via delle Suore, parco XXII aprile, piazza Natale Bruni, via Crispi e aree limitrofe, ha preso avvio dalle numerose segnalazione dei residenti e ha permesso di smantellare una delle “piazze” più attive di Modena.
Nel corso dell’indagine, protrattasi per un anno e sviluppatasi anche attraverso quotidiani servizi di osservazione e pedinamento, sono stati effettuati 7 fermi di indiziato di delitto e sono state tratte in arresto, molte in flagranza di reato, 25 persone tra nigeriani, albanesi, filippini ed italiani, che a vario titolo sono state coinvolte nell’attività delittuosa.
Complessivamente sono stati sequestrati 24.215 euro in contanti e 14 kg di sostanza stupefacente, tra shaboo, cocaina, eroina e marijuana, con un riscontro di 500 cessioni di droga.
Gli acquirenti erano spesso coloro che poi gestivano lo spaccio al minuto ai giovani assuntori.
Nell’attività d’indagine sono state coinvolte anche le province di Reggio Emilia, Verona e Roma in quanto gli indagati per effettuare le consegne e gli approvvigionamenti di stupefacente si avvalevano della collaborazione di soggetti incensurati i quali, dietro compenso, mettevano a disposizione i propri veicoli per il trasporto della droga.
Le misure cautelari in carcere riguardano due tunisini e un albanese, di età compresa tra i 26 e i 39 anni; i tre soggetti sottoposti agli arresti domiciliari sono di nazionalità nigeriana, due 40enni e un 54enne. Altri tre tunisini sono stati raggiunti dalla misura del divieto di dimora nella provincia di Modena, mentre nei confronti di un italiano è stata emessa la misura dell’obbligo della presentazione alla P.G..
Sono in corso ulteriori attività finalizzate al rintraccio di altri quattro soggetti coinvolti nelle indagini e raggiunti da misure cautelari.