L’indagine trae origine dalla denuncia sporta da un cittadino residente in zona che, dopo aver aderito ad un’offerta online e pagato la somma di circa 800 euro per la stipula di un’assicurazione RCA, si avvedeva alcuni giorni dopo, mediante il “Portale dell’automobilista”, che il veicolo non risultava assicurato.
Il malcapitato ovviamente ha provato a contattare più volte l’agente assicurativo, che si è reso irreperibile. I primi accertamenti hanno consentito di scoprire che la somma era stata versata su una carta, intestata ad una donna residente in Campania.
Si acquisiva dalle Poste Italiane la movimentazione verificando che sin dal giorno stesso della sua attivazione, era stata utilizzata per ricevere e trasferire denaro da e verso altre postepay intestate ad altri soggetti pregiudicati della zona di Aversa, nonché per ricevere una moltitudine di pagamenti (almeno 40) da soggetti che, come emerso nel corso dell’indagine, sono risultati vittime di truffa.
Con la collaborazione di numerosi Comandi Arma dislocati su tutta la penisola si è provveduto ad acquisire ulteriori prove documentali (falsi contratti assicurativi, ricevute di pagamento, conversazioni whatsapp, messaggi di posta elettronica) che dimostravano il raggiro.
Diverse persone, per merito delle indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Parma, si sono accorti della truffa denunciando a loro volta.
E’ stato accertato che in alcuni casi alcune vittime avevano stipulato diverse polizze nel corso del tempo, contattando sempre la stessa utenza telefonica ma, effettuando i pagamenti verso carte diverse, intestate ad altri soggetti, legati tra loro da vincoli di parentela o frequentazione. Vincoli che sono stati documentati attraverso accertamenti anagrafici o mediante controlli di polizia sul territorio.
È emersa una rete di 34 soggetti, che mediante l’uso di numerose postepay ha ricevuto somme di denaro per il pagamento di polizze assicurative false, somme che in alcuni casi sono state immediatamente prelevate presso sportelli ATM di Aversa e zone limitrofe ed in altri trasferite verso altre carte, appartenenti a familiari o conoscenti, quasi tutti con precedenti specifici per truffe in ambito assicurativo.
Da evidenziare come quasi tutti i soggetti in questione, al fine di eludere le indagini, dopo 6 / 12 mesi dall’attivazione dei mezzi di riscossione ne denunciavano lo smarrimento.
In un solo nucleo familiare di tre persone, nel giro di pochi giorni, ne sono stati denunciati smarriti ben 8.
Si è accertato l’esistenza di rapporti fra almeno 60 postepay (sulle quali sono confluiti i pagamenti di numerosissime ulteriori truffe) con una movimentazione di denaro di oltre 300 mila euro.