O.E., cittadino albanese classe 1989, veniva quindi dagli stessi sottoposto a controllo.
L’uomo, sfornito di qualsivoglia documento utile per l’identificazione, consegnava agli Agenti la foto di un passaporto appartenente ad altro soggetto. Gli Operatori della Squadra Mobile, cui il soggetto era già noto e di cui conoscevano le esatte generalità, contattavano quindi le competenti Autorità Consolari per avere conferma formale circa le false generalità dallo stesso declinate in quanto, sostituendosi di fatto al titolare del documento esibito, commettendo un ulteriore reato.
L’uomo risultava dagli accertamenti effettuato sottrarsi dal gennaio 2019 alla giustizia in quanto gravato da un provvedimento di esecuzione pene concorrenti, emesso dalla Corte d’Appello di Bologna, per un totale di anni uno e cinque mesi di reclusione.
Condotto presso gli Uffici della locale Questura per la redazione degli atti relativi, gli Agenti davano esecuzione al provvedimento predetto ponendo l’O.E. in arresto e traducendolo presso la locale Casa Circondariale.