Mercoledì, 20 Maggio 2020 15:23

Modena, il lockdown non ferma i “furbetti”. In evidenza

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Modena. Il lockdown non ferma i “furbetti”. Controlli e multe per chi parcheggia nei posti riservati ai disabili.

Nei mesi di marzo e aprile, le verifiche della Polizia Municipale hanno consentito di controllare 149 vetture e di elevare diverse sanzioni a chi occupava abusivamente lo spazio riservato agli invalidi esibendo contrassegni intestati ad altre persone, fotocopie, o addirittura intestati a deceduti.

MODENA 20 maggio 2020 – Una cattiva abitudine dura a morire, quella di parcheggiare negli spazi riservati ai portatori di handicap, che non si è fermata nemmeno durante i mesi di lockdown, rendendo il malcostume ancora più odioso, dal momento che, proprio in questa delicata fase, sono stati privati dello stallo proprio coloro che ne avevano più bisogno.

Nei mesi di marzo e aprile, seppure in modo più contenuto, sono proseguiti i controlli della Polizia Municipale di Modena in Centro Storico, focalizzati proprio a scovare i “furbetti”. Su un totale di 429 posti riservati ai disabili nel quartiere Centro Storico, di cui 116 in zona Ztl, gli agenti hanno controllato, nel mese di marzo, 149 vetture.

Tra queste, sono state elevate 20 sanzioni amministrative, di cui 4 per uso improprio del contrassegno intestato a terza persona non presente, in un caso, invece, era stata esibita una fotocopia, mentre negli altri i veicoli sostavano nei parcheggi riservati ai disabili senza alcuna autorizzazione. Il caso più eclatante è stato quello di un automobilista che utilizzava un contrassegno intestato a una persona deceduta.
I controlli effettuati nel mese di aprile, invece, hanno consentito di individuare cinque veicoli sprovvisti di autorizzazione, di cui due con contrassegno intestato a defunti e altri due senza che l’intestatario disabile del permesso fosse presente.

Ricordiamo che la sanzione per chi parcheggia nel posto riservato ai portatori di handicap senza averne diritto è di 87 euro (60,90 con lo “sconto” se pagata entro 5 giorni), a cui si aggiunge la rimozione del veicolo e la decurtazione di 2 punti dalla patente per il conducente. Nel caso questi non sia presente, per esempio nel caso di auto in sosta, il proprietario deve indicare chi fosse alla guida al momento della commissione dell’illecito. In caso di recidiva è previsto anche il ritiro del contrassegno come sanzione accessoria.

 

 

 

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