Roma 11 maggio 2020 - "Le donne stanno pagando duramente il Covid19, tra smart working, ripartenza lavorativa e famiglia e questo perche' abbiamo un modello lavorativo che non solo le donne non le premia, ma le tiene sempre marginali e non le valorizza". Alessandra Todde, Sottosegretaria al MISE, intervistata da DireDonne, ha parlato a tutto tondo del mondo del lavoro, delle carriere femminili e di cosa cambiare per scongiurare rischi e ulteriori diseguaglianze, soprattutto da cosa partire per trasformare cio' che non funziona.
Anche a proposito della carriera la Sottosegretaria, attingendo dalla propria esperienza di formazione come ingegnera informatica e di manager, ha sottolineato l'importanza che le stesse donne siano "instradate, perche' hanno limitazioni nell'idea che la famiglia sia un ostacolo, quando invece e' un'esperienza che puo' portare managerialita'".
Per questa ragione spesso le professioni con piu' appeal manageriale "sono quelle meno percorse dalle donne. Mi sono impegnata - ha dichiarato Todde - per valorizzare le materie STEM e avvicinarle alle ragazze. Le bambine non hanno pregiudizio e si avvicinano con curiosità e ottimi risultati, la moria avviene tra i 13 e i 17 anni perche' subentrano modelli culturali. Il primo punto e' proprio rompere questo tipo di barriera".
Non ultimo il fatto che gli uomini, "rapportandosi con capi uomini" risultino essere "svincolati" rispetto alle colleghe donne, innescando "un rapporto di cameratismo", mentre "le donne - ha ammesso la Sottosegretaria - non lavorano con le donne e questo e' un problema che deve essere superato".
Sulla maggiore presenza delle donne nella Task Force, su cui il governo si e' impegnato dopo le numerose polemiche, la Sottosegretaria Todde ha ribadito: "Bisogna insistere per rappresentare le donne", non farlo "e' un impoverimento, siamo le regine del pensiero laterale e non portare le donne nelle situazioni di emergenza e' una grandissima perdita".