Omicidio della donna marocchina a Piacenza, Murelli e Pisani (Lega): «E' uno dei primi casi in Italia. La legge voluta dalla Lega pone un confine chiaro: «Niente sconti a chi uccide perché è un insulto alle donne assassinate che vedono i loro carnefici scontare pochi anni di carcere e ottenere i benefici»
(Piacenza, 11 mag. 2019) - «Una vittoria del buonsenso, della giustizia e della legalità. L'applicazione della legge voluta dalla Lega, e approvata in aprile, pone un confine netto a chi si macchia di reati gravissimi che comportano l'ergastolo: l'impossibilità di accedere al rito abbreviato e, quindi, niente sconti di pena per chi commette un omicidio».
Lo affermano i parlamentari della Lega, la deputata Elena Murelli e il senatore Pietro Pisani che si congratulano con le Forze dell'ordine per l'arresto del marito, in fuga con i figli, accusato di omicidio volontario aggravato nei confronti della moglie.
«Purtroppo - sottolineano - questa legge non ha salvato la vita alla povera Damia, accoltellata a morte a Borgonovo l'8 maggio, né ha evitato ai suoi bambini uno choc terribile. Ai bambini, e ai loro familiari, va il nostro pensiero. La legge, invece, vuole avvertire che - fatto salvo il percorso di riabilitazione per chi sbaglia - chi uccide con ferocia non avrà diritto a pene scontate. Un intervento pensato in particolare per tutelare tutte quelle donne vittime di violenza i cui carnefici, troppo spesso, se la cavano con qualche anno di carcere e tanti benefici».