Un 66enne di Medesano è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Parma. L'uomo dovrà anche risarcire l'ex compagna con una somma da determinarsi in un separato giudizio civile. -
Parma, 17 giugno 2015 -
Avrebbe tentato di uccidere la moglie gettandola giù dal balcone mentre la donna stava stendendo i panni, la vicenda avvenuta a Medesano risale al 27 agosto del 2008, e ieri per un 66enne del posto è arrivata la condanna in primo grado emessa dal Tribunale di Parma, che gli ha dato 8 anni di carcere.
Da quanto è emerso dal processo la relazione tra i due coniugi, da cui è nata anche una bambina, era molto tormentata e già altre volte vi erano stati episodi preoccupanti. La donna si è salvata perché ha avuto la fortuna che l'impatto col terreno è avvenuto con gli arti inferiori, infatti ripartì fratture alle gambe guaribili in quaranta giorni. La sentenza è stata emessa dal collegio giudicante presieduto da Pasquale Pantalone, la difesa è stata rappresentata dall'avvocato Daniele Carra, che ha sostenuto l'inattendibilità della donna perché già in passato condannata per una simulazione di reato, è stato anche sostenuto che non fosse caduta dal balcone ma dalle scale. Il pubblico ministero Giuseppe Amara aveva chiesto 6 anni, ma il collegio ha ritenuto di comminare una pena più pesante, è stato anche condannato a risarcire l'ex compagna con una somma da determinarsi in un separato giudizio civile, ma dovrà versarle subito una provvisionale di 30mila euro.