Un tema caldo quello dell'Aeroporto di Parma su cui interviene con una lettera aperta Eugenio Caggiati, che invita alla riflessione e all'analisi dei costi/benefici di un allungamento della pista. La storia insegna che in passato, a causa di idee politiche divisive, sono state perse numerose occasioni per lo sviluppo della città.
Prima Parma-Territorio e Autonomia, ufficializza la sua nascita come movimento civico. L'obiettivo e quello di partecipare alle Amministrative del 2017. -
Parma, 4 giugno 2015 -
Sabato 6 giugno p.v. , alle ore 10.45, presso la sede di strada Buffolara 26/a, PRIMA PARMA-TERRITORIO E AUTONOMIA, ufficializzerà la sua nascita come movimento civico. L'obiettivo e quello di partecipare alle Amministrative del 2017 e portare alla guida del governo cittadino i propri progetti. Nell'occasione verrà presentata la struttura organizzativa, la consulta degli amministratori locali, alla quale hanno aderito numerosi consiglieri cittadini volontari e il comitato scientifico, fatto di esperti e tecnici che dovrà redigere le linee guida di governo locale.
(Fonte: ufficio stampa Prima Parma-Territorio Autonomia)
E' partita questa mattina in Piazza Garibaldi e proseguirà fino a stasera l'iniziativa Security Day, organizzata da Prima Parma e Territorio e Autonomia a sostegno del progetto "Città Sicura". Per dare forza al progetto, i promotori, in collaborazione con Civiltà Parmigiana, nei mesi scorsi avevano raccolto 2.000 firme di cittadini di Parma.
Parma 14 settembre 2014 - Nei giorni scorsi, il Consiglio Comunale, per la prima volta nella storia recente della città, ha discusso la petizione popolare. Con sorpresa degli organizzatori, però, si è deciso il rinvio del voto con una relativa mozione a data da destinarsi.
" Bene la celerità della discussione in Consiglio Comunale – sostiene Cecilia Zanacca – ma ora ci aspettiamo altrettanta celerità per la votazione. Del resto la formulazione della mozione è cosa che necessità di poco tempo e la discussione è già avvenuta. Invitiamo, quindi, i capigruppo consiliari a inserirla tra le priorità dell'ordine del giorno delle prossime sedute di consiglio dimostrando attenzione alla richiesta di 2.000 cittadini. Allo stesso modo, su invito dello stesso, abbiamo già inoltrato all'assessore Casa una richiesta di incontro per presentare in tema di sicurezza urbana alcune soluzioni in parte da noi già attivate. Come il sito per segnalazioni on line parmasicura.it"
"Con l'iniziativa "Città Sicura"- dice Giampaolo Lavagetto -abbiamo semplicemente raccolto le migliori buone pratiche già attivate in altre città italiane e le abbiamo trasformate in un unico progetto per Parma. Sono quindi pratiche già sperimentate, efficienti e soprattutto a costo zero o quasi zero, come dimostra il recente finanziamento regionale di 95mila euro ottenuto dalla città di Modena nei mesi scorsi per un progetto di sicurezza urbana simile al nostro. Ora serve la volontà politica di farlo anche a Parma."
"in queste ultime settimane – afferma Marco Spotti – veniamo contattati da molti cittadini che vogliono sostenere la nostra iniziativa e ci segnalano casi di insicurezza e difficoltà che potrebbero trovare soluzione nelle nostre proposte se attivate. Verificheremo e sosterremo le loro istanze."
"I dubbi avanzati da alcuni consiglieri su alcune nostre proposte – spiega Giuseppe Tramuta –nascono da una cattiva interpretazione. Il presidio nelle ex sedi delle circoscrizioni, ad esempio, non comporta un avvio di nuovi uffici, ma un semplice decentramento tra i cittadini di un punto di riferimento attivo di Pubblica Sicurezza. Meno agenti negli uffici, lontano dall'operatività e dalla gente, più agenti in azione tra i cittadini."
"Importante resta l'azione di Sicurezza partecipata – conclude Giovanni Costa – attraverso una diretta partecipazione dei Cittadini. Non tanto le ronde, come qualche consigliere a male interpretato, ma quanto con azioni di incentivazione del senso etico e solidale in ognuno di noi. Un esempio lo abbiamo avuto poche settimane fa a Montechiarugolo con l'avvio di un progetto del corpo di polizia municipale che ha coinvolto i cittadini in una azione di sorveglianza e segnalazione di situazioni sospette."
(Comunicato stampa - Prima Parma - Territorio e Autonomia.)
I vigili dovrebbero essere l'occhio delle forze dell'ordine. In occasione della "Tavola Rotonda", istituita da Civiltà Parmigiana, sono stati illustrati i risultati del sondaggio realizzato da Territorio e Autonomia nei primi 4 mesi di quest'anno. Avanzata una proposta operativa per una città più sicura prima che sia troppo tardi.
di LGC - Parma 18 maggio 2014 -- - -
C'è sicuramente da distinguere tra la percezione e la mancanza di sicurezza oggettiva. Quello che i dati rilevati da "Territorio e Autonomia" hanno messo in evidenza è che in alcune zone della Città la percezione diventa addirittura paura.
"Noi tra le nostre priorità, sottolinea Cecilia Zanacca coordinatrice di Civiltà Parmigiana introducendo i lavori della tavola rotonda, abbiamo da sempre posto la "qualità della vita" tra le più alte priorità della politica locale. Sino a 10 anni fa chi veniva a risiedere a Parma avvertiva un forte senso di sicurezza. Al contrario negli ultimi due anni si registrano sensazioni molto diverse. La mancanza di sicurezza ormai la si avverte sulla pelle. Non ultimo la Festa antiproibizionista che ci sarà tra poco in Piazzale Picelli che, a nostro modo di vedere non avrebbe dovuto ricevere il patrocinio dell'amministrazione comunale soprattutto perché il piazzale è diventato, negli ultimi anni, tristemente famoso per spaccio di droga e così via."
L'indagine illustrata da Giampaolo Lavagetto, non ha preso in considerazione esclusivamente il problema della sicurezza bensì ha cercato di raccogliere il sentiment dei cittadini su molteplici aspetti che riguardano la vita sociale e i servizi offerti dall'amministrazione. Dal sondaggio emergono fattori di positività soprattutto sulla qualità dei servizi come, ad esempio, quelli connessi ai servizi educativi, alla sanità alle strutture sportive e anche al trasporto pubblico. Ambiente, decoro urbano, e i parcheggi invece cominciano ad avvicinarsi alla zona "rossa" ovvero a raccogliere giudizi di sufficiente criticità. Alcuni dei servizi erogati con buona qualità rientrano addirittura nella classe dei giudizi di insufficienza quando si passa alla valutazione del rapporto costi benefici o della disponibilità. E' il caso appunto dei servizi educativi dove alla insufficiente disponibilità si affianca una barriera di costi che sta diventando insormontabile per molti. La stessa mobilità crolla nel regno delle insufficienze soprattutto al riguardo della "severità" degli addetti al controllo (vigili) e riguardo ai costi dei parcheggi. E poi c'è la "Bomba rifiuti", non intesa come "termovalorizzatore" e nemmeno nella complessità di costi, bensì come gap tra costo e qualità del servizio erogato. Una preoccupazione che sta montando ancor più con l'approssimarsi della stagione calda. "Passiamo all'allarme "Rosso scuro", spiega Giampaolo Lavagetto. Sono due i temi che rientrano nel più ampio tema del benessere della persona. Uno è il sociale. Se è vero che tra i cittadini che ne usufruiscono sono percepiti positivamente, c'è invece una percezione negativa per la sensazione di sperequazione tra autoctoni e emigrati. Siamo al limite della sopportazione." Molti altri sono i fattori di preoccupazione e di disagio rilevati che vanno dalla mancanza di conoscenza di come accedere ai servizi di assistenza per quella fascia di famiglie che sta arrivando alla soglia del disagio sociale, quindi alla insufficiente capacità di tutela della famiglia e, infine, una forte preoccupazione legata alla mancanza di azioni destinate alla prevenzione del disagio giovanile.
Ma il vero dato drammatico emerge dalla analisi alla risposta della domanda "Ma lei alle 8 di sera esce per fare una passeggiata?". "Il 90% risponde "no perchè ho paura" - sottolinea il coordinatore di Territorio e Autonomia - Quando siamo partiti per questo percorso avevamo la percezione dei problemi ma non mi sarei assolutamente aspettato questo tipo di risposte. In certi quartieri, come Piazzale Pablo, siamo al disastro in termini di percezione di sicurezza. La gente è disperata. Ormai è, a detta dei commercianti e degli abitanti, preda della delinquenza di giorno e di notte. Addirittura il fenomeno delle baby gang si sta espandendo a macchia d'olio". In queste zone la paura è per la propria incolumità fisica e di essere oggetto di furto. I cittadini, secondo i risultati dell'indagine, imputano nella mancanza di presenza delle forze dell'ordine uno dei principali motivi di questa situazione di degrado.
A Carlo Ferrari il compito di introdurre altri elementi da porre all'attenzione della discussione sul tema della sicurezza. "L'Italia, afferma Ferrari ideologo del ciclo di conferenze, è il secondo Paese in Europa, dopo Cipro, per numero di addetti alle forze dell'ordine per abitante. Nonostante il grande impegno personale degli addetti alle forze dell'ordine è evidente che queste forze sono mal governate". Il punto di debolezza, secondo Carlo Ferrari, sta quindi nella mancanza di coordinamento tra i 7 principali corpi di polizia. "Esiste un Decreto Ministeriale n° 6 del 23 maggio 2008 - prosegue Ferrari - che ha esteso il potere di ordinanza del Sindaco, quale ufficiale del Governo, anche alla sicurezza urbana per consentire, con atto motivato, provvedimenti urgenti al fine di prevenire l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Inoltre il DM 5 agosto 2008 - Incolumità pubblica e sicurezza urbana - definisce gli ambiti e i criteri di applicazione della legge che ho citato prima. Inoltre è stato previsto l'intervento del Sindaco per prevenire e contrastare situazioni urbane di degrado, spaccio di stupefacenti, prostituzione, accattonaggio, danneggiamento di patrimonio pubblico, ovvero in tutti quei casi in ove viene turbato il libero utilizzo degli spazi cittadini. Ora, qui non vedo nessun rappresentante della nostra municipalità nonostante il consueto ufficiale invito, secondo voi a Parma esistono delle azioni messe in campo dal Sindaco secondo quanto indicato dalle norme sopra esposte? Si sarebbe risolto, secondo l'assessore Casa, con il Vigile di quartiere. Voi l'avete visto il "Vigile di quartiere". Io sinceramente No. Oltre a qualche sporadica comparsa in centro non si capisce bene quali compiti debba avere." Una soluzione organizzativa ci sarebbe, stando a quanto riportato da Carlo Ferrari sulla base del contributo di esperti, adottando una "polizia di prossimità" con due specialità distinte, una dedicata alla "Security" e una alla "Safety", tra loro coordinate, dove la prima è demandata ai corpi di polizia mentre la seconda alle polizie municipali. E' un percorso comunque lungo, sottolinea Ferrari, per il fatto che deve passare attraverso specifici momenti formativi e, nel complesso, da organizzare con cura per consolidarlo nel tempo. "Aggiungo, chiosa Ferrari, devono essere pagati bene per il mestiere che fanno; perché quelli rischiano la vita tutti i giorni". La polizia locale è quindi chiamata alla quotidiana domanda di sicurezza del cittadino. Un corpo specializzato al controllo del territorio, utile in fase di prevenzione e indispensabile in fase di indagini delle forze dell'ordine.
E la conferma di ciò viene dalle stesse parole di Giuseppe Tramuta, per 35 anni alle dipendenze delle Questure avendo seguito importanti casi cronaca dalla strage di Bologna al caso del "Piccolo Tommy". "Il vero poliziotto di quartiere è il Vigile Urbano, sottolinea Tramuta, che collabora con le forze dell'ordine. Ricordo che quando dovevamo catturare qualcuno o acquisire informazioni su qualcuno d'altro, noi ci rivolgevamo al Vigile di quartiere che sapeva vita, morte e miracoli di tutti. Questa è già una buona partenza." Ma Tramuta è molto critico soprattutto sulle attuali leggi, troppo a favore di chi delinque. "Sono degli incentivi a delinquere. Vi faccio solo degli esempi. L'articolo 382 del Codice penale prevede, per i reati minori, che chi non viene preso in flagranza di reato non viene arrestato. L'altra porcheria è lo "svuota carceri". Questa è una cosa gravissima. Escono persone che, una volta fuori, il 70-80% tornano a delinquere e il cittadino non è tutelato. In più danno i permessi premio agli ergastolani. La pena invece va scontata sino alla fine. A questo punto occorre fare molta prevenzione." Sulla prevenzione l'esperto insiste e suggerisce che debba essere svolta principalmente dalla polizia municipale con personale meglio gestito. La Prevenzione potrebbe essere sostenuta anche elettronicamente innestando delle telecamere di sicurezza ai varchi d'ingresso del centro storico e della città portando a implementazione del sistema anche tutte quelle telecamere private le quali, oltre a sorvegliare l'ingresso del negozio o dell'abitazione potrebbero ruotare per riprendere anche l'area pubblica. Tornando al ruolo che dovrebbe avere la polizia municipale sarebbe utile attivare le vecchie sedi circoscrizionali come "commissariati di zona" e recuperare il maggior numero di personale per il presidio di strada "in divisa". "La polizia municipale dovrebbe andare a controllare i parchi, le scuole, devono essere addestrati e collaborare con le forze dell'ordine. I Vigili di Quartiere dovrebbero essere l'occhio delle forze dell'ordine."
Per Tramuta la vera prevenzione passa attraverso un controllo stretto e costante, h24, del territorio con personale in divisa e una strettissima, quotidiana collaborazione tra forze di polizia e polizia municipale.
In sintesi, la proposta che scaturisce dagli organizzatori della tavola rotonda e che sembra assolutamente condivisa dai presenti, molti dei quali intervenuti a dare personali testimonianze, si tradurrebbe nella attivazione di "commissariati" di quartiere ripristinando allo scopo le vecchie sedi delle circoscrizioni. Riproporre quindi la figura del "Vigile di Quartiere" specificamente addestrati e formati per lo specifico compito e perfezionando il coordinamento tra forze dell'ordine e polizia municipale. Infine il coinvolgimento diretto dei cittadini introducendo un sistema di connessione tra forze dell'ordine e i cittadini mutuando esperienze già in atto in molti Paesi.
Civiltà Parmigiana e Territorio e Autonomia organizzano per Sabato 17 Maggio 2014 dalle ore 10,00 presso la Corale Verdi (vicolo Asdente - Parma) una Tavola Rotonda il cui tema è: "Sicurezza come qualità della vita: Fotografia della situazione in cui versa la nostra città - Esperienze locali e di altre realtà nazionali".
(Comunicato stampa) Parma, 15 maggio 2014
Questo incontro nasce dalla necessità di fare conoscere a tutti i cittadini di Parma, agli addetti ai lavori ed agli esponenti non solo dell'attuale amministrazione ma anche di tutte le forze politiche presenti sul territorio, i risultati di un sondaggio effettuato negli ultimi due mesi tra i nostri concittadini.
L'indagine è stata condotta al fine di analizzare il livello di percezione di sicurezza nel contesto sociale cittadino.
Apriranno la tavola rotonda Cecilia Zanacca (Coordinatore Politico di Civiltà Parmigiana) e Giampaolo Lavagetto (Territorio e Autonomia); indi seguiranno gli interventi di Carlo Ferrari, organizzatore del ciclo di tavole rotonde di Civiltà Parmigiana e di Giuseppe Tramuta per 34 anni al servizio della Polizia di Stato avendo seguito importanti casi come la strage di Bologna e il caso del piccolo Tommy.
Sarà questa anche un'occasione per accogliere pensieri, richieste e proposte di tutti i cittadini che, consapevoli dell'importanza della sicurezza urbana, vorranno intervenire e dare il loro contributo al progetto Città Sicura - Raccolta firme avviata con grande interesse in città dai due movimenti organizzatori dell'evento.
La cittadinanza tutta è invitata a partecipare
Civiltà Parmigiana Territorio ed Autonomia
COMUNICATO STAMPA
Presentazione della iniziativa volta alla raccolta di firme tra i cittadini a sostegno di proposte per migliorare la sicurezza urbana
Parma 03 maggio 2014 ----
Il movimento civico Civiltà Parmigiana e la rete civica Territorio e Autonomia - Parma,
lunedì 5 maggio alle ore 10:45, presso il mercato di Piazzale Maestri presentano:
L’iniziativa, che parte dal grande senso di insicurezza urbana percepito comprensibilmente dai cittadini di Parma, mira a sensibilizzare su determinate proposte le autorità preposte alla sicurezza ed alla tutela dell’ordine pubblico in città.
Questa iniziativa, che partirà da martedì p.v. e proseguirà nelle prossime settimane, prevede:
Raccolta firme tra i cittadini a sostegno di proposte volte a migliorare la sicurezza urbana.
Convegni sui principali temi che caratterizzano la sicurezza urbana della città.
Incontri nei quartieri con i cittadini.
Territorio e Autonomia - Parma e Civiltà Parmigiana